Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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ithaca
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Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da ithaca »

Ciao!

Leggo spesso nella comunità asex che la società è super-ossessionata dal sesso, e da un certo punto di vista sono d'accordo, ovviamente, se consideriamo che usano il sesso per vendere l'acqua minerale...

Allo stesso tempo, ieri qualcuno mi ha ricordato (non era la prima volta che lo sentivo dire) che la società è sesso-fobica, il che è anche vero a seconda di dove si guarda. Si può dire che i media siano più che altro sesso-centrici ad esempio, mentre le famiglie e gli adulti a scuola siano sesso-fobici verso i giovani, ecc.

Questo crea molte contraddizioni a livello di messaggi che la gente riceve riguardo il sesso.

Un esempio lo fa Leonore Tiefer nel suo libro "Sex is not a natural act" che sto leggendo in questi giorni. C'è questo passaggio interessante in cui dice che ai giovani viene inviato il messaggio che il sesso è una cosa "naturale" che sapranno automaticamente fare e che sarà ovviamente stupendo da subito, ma nessuno gli vuole poi spiegare che non è così, che bisogna imparare, e nessuno gli spiega come fare. Un po' come se tutti si aspettassero che un giorno giochiamo a badminton, che tutti ci giocano e che è magnifico ed importantissimo, ma non ci spiegassero le regole del gioco.

Mi piacerebbe discutere questo tema, sapere cosa ne pensate e soprattutto esempi di come la società sia sessocentrica e/o sessofobica.

Se potete, mi sarebbe di grande aiuto se mi aiutaste a ritrovare immagini e/o video collegati al tema (vorrei lavorare a una presentazione power point a riguardo :) )

Tipo queste, per intenderci:

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Celeste
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da Celeste »

Secondo me la società è sessuocentrica finchè si tratta di sesso etero e tra adulti, diventa immediatamente sessuofobica nel momento in cui si tratta di sesso omo o tra giovanissimi.
Scusate se dico questa cosa che fa molto femminismo becero (cosa che non sempre amo) ma il sesso nell'immaginario colletivo deve essere un prodotto gradito a uno spettatore ben preciso, ovvero uomo, adulto ed etero. È come se il messaggio fosse che il sesso è cosa buona e giusta nel momento in cui è nei termini precisi in cui lo intende quell'unico soggetto privilegiato, mentre tutti gli altri modi di intenderlo sono sbagliati e sporchi.

In ambito pubblicitario mi vengono in mente una marea di esempi, uno particolarmente buffo è questo

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Dal punto di vista del marketing, ti posso dire che alcune di queste pubblicità sono totalmente sbagliate, proprio perchè confondono i destinatari di riferimento. Soprattutto chi ha fatto quella pubblicità del latte, forse ha dimenticato che chi compie l'atto d'acquisto spesso è una donna...

Lavoro per un'azienda del largo consumo, e so che per il nostro marketing è assolutamente vietato inserire qualunque messaggio anche solo vagamente sessuale all'interno di una pubblicità. Purtroppo non tutte le aziende ragionano così, e quindi siamo bombardati da immagini sessuali totalmente decontestualizzate che soprattutto sui giovani creano solo confusione e priorità sfalsate.
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Nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.

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Miskin
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da Miskin »

Ciao, credo fondamentale a tal proposito sia leggere la "Storia della sessualità" (divisa in 3 volumi, ma brevi non spaventatevi :wink: ) di Michel Foucault.

Ne riporto uno stralcio di un commento che ho trovato su internet per far capire di che si tratta:

"Anche la sessualità – e l’identità intesa come identità sessuata, come ricerca di un vero sesso che esprima adeguatamente la realtà della persona, - si rivela costruzione della modernità e tecnica di assoggettamento dei corpi. Foucault propone un inedito rapporto tra sesso e potere: contro la visione di una natura sessuale vera, originaria, che il potere tenterebbe di reprimere e sottomettere, egli avanza l’ipotesi della loro connivenza presentandoci il concetto di sessualità come dispositivo costruito e tenuto in vita dal potere stesso. Egli nota come in epoca moderna si assista non tanto ad un occultamento dei discorsi sul sesso – come l’ipotesi repressiva sosterrebbe: la società borghese non vuole parlare del sesso, e quando ne parla lo fa per reprimerlo, ignorando la verità naturale delle nostre pulsioni – quanto ad una loro eccezionale proliferazione, che rivela una nuova volontà di sapere. Dalla nuova pastorale cattolica dopo il Concilio di Trento, che accelera il ritmo delle confessioni e invita a tenere in massima considerazione e a rivelare ogni insinuazione della carne ed ogni peccato connesso al piacere, s’impone l’obbligo a dire, a rivelare, a confessare a se stessi e all’altro ogni elemento che in qualche modo possa essere affine al sesso. Attraverso il regime della confessione si comincia a sviluppare un discorso sul sesso: tra il XVIII e il XIX secolo è poi evidente la tendenza a parlare sempre di più del sesso – nella medicina, nella sociologia, nella demografia, nella psicanalisi, nella psichiatria, nella pedagogia… - fino a produrre una vera e propria scientia sexualis, che istituisce e governa la verità sul sesso. Tutto ciò è supportato dalla convinzione che si deve dire la verità, e che un sapere deve essere rivelato, in quanto è alla sfera sessuale che sono ricondotte la verità dell’individuo e le sue responsabilità consce e inconsce: in fondo al sesso, la verità.

Foucault critica, dunque, l’interpretazione comune che si dà della sessualità - forza ribelle, natura recalcitrante che scalpita e freme sotto il giogo di un potere che la vuole negare e controllare; essa, vera e propria istituzione della modernità, è, al contrario, un dispositivo creato dal potere stesso nel momento in cui la costituisce come oggetto dei propri discorsi e delle proprie pratiche: la sessualità si è costituita come campo di conoscenza a partire da relazioni di potere che l’hanno costituita come oggetto possibile. Sapere e potere rivelano così la loro immanenza, che rende illusoria sia l’idea di una ricerca scientifica e obiettiva sulla sessualità, sia qualsiasi strategia di emancipazione e liberazione sessuale, non esistendo alcuna dimensione originaria da recuperare. La sessualità diventa, anzi, uno dei nodi fondamentali nelle politiche produttive del potere, un elemento di grande strumentalità utilizzato come cardine di molteplici strategie."
---
Inoltre, invito tutt* qualora vi trovaste di fronte a immagini pubblicitarie offensive, sessiste, etc a inviare le vostre segnalazioni qui:

http://www.iap.it/
"I never said 'I want to be alone'. I only said 'I want to be left alone'. There is all the difference in the world. " G.G.

eirikur
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da eirikur »

L'educazione sessuale a livello scolastico non esiste. Questo già dice tutto sull'approccio che la nostra società (intendo in Italia) ha verso il sesso. Il sesso è un tabù, di cui non si parla e di cui non si deve parlare.

D'altro canto, "tette e culi" vengono esposti in ogni dove. Se quasi tutti i programmi televisivi di intrattenimento e buona parte delle pubblicità propongono questo, un motivo ci sarà. E l'unico motivo che vedo, è che la gente vuole questo. semplice...

La motivazione di questo dualismo secondo me è abbastanza evidente. La società sta cambiando e "qualcuno" cerca per i propri motivi di frenare (o nascondere) questo cambiamento. Nel caso Italia, è facile immaginare che questo "freno" sia dovuto alla tradizione cattolica che in Italia è ancora molto forte, anche nelle istituzioni "di governo" che dovrebbero essere laiche. Istituzioni che sono sempre "indietro" e che non vogliono prendere atto del mondo che cambia e fare quello che dovrebbero fare, cioè "governare" questo cambiamento indirizzandolo in una direzione (giusta o sbagliata che sia, ma che almeno ci fosse) invece di nascondere la testa sotto la sabbia.

Quindi, tutto quello che è istituzionale, come la scuola, è sesso-fobico. Tutto quello che è popolare e commerciale sarà sempre (sempre più? o la tendenza si invertirà?) sesso-centrico.

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Chiara78
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da Chiara78 »

Concordo in pieno con te e Celeste.
Oltretutto questa mancanza di coerenza fa sì che i giovanissimi scoprano il sesso in maniera spesso sbagliata; nel migliore dei casi ci può scappare una malattia/infezione che se ne va da sola o facilmente curabile, nel peggiore una gravidanza indesiderata o malattie molto gravi come l'HIV, e tutto per colpa di carenza di informazioni; però la colpa è anche della poca voglia di andarsele a cercare perchè i giornalini cosiddetti "per ragazzine" spiegano tutto in maniera esauriente, e anche i siti come sceglitu.it.
Solo che i giovani e giovanissimi spesso li comprano solo per i poster e gli articoli su cantanti, attori, ecc., e trovano i siti in questione noiosi.
Quindi la mancanza di coerenza quando il tema è il sesso (da una parte sbandierato, dall'altra nascosto come il peggiore dei mali) porta non solo all'ignoranza su temi che invece si dovrebbero conoscere perfettamente perchè riguardano il proprio corpo e il rapporto con il partner, ma anche al percepirlo come una cosa che "ma sì, che mai sarà" e su cui, quindi, non servono informazioni anche se sono facili da trovare.
A proposito di slogan "a doppio senso", guardate quello della mia cioccolateria preferita (peccato, appunto, per lo slogan):

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Ora, so che ci si riferisce alla freschezza dei prodotti, ma molti secondo me ci vedono subito il doppio senso...
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

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neraluna
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da neraluna »

Qui nella mia città qualche tempo fa c'era un cartellone pubblicitario di un'azienda che vende cucine...
in primo piano c'era una bellissima ragazza, in sottofondo (a stento notabile) c'era una cucina e poi lo slogan: FATTELA... a Roma.
Ha suscitato talmente tanto scandalo che sono stati tolti tutti i cartelloni!
INTJ.
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astrid
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da astrid »

Credo che sesso-centrismo e sesso-fobia siano due concetti che non si escludono a vicenda, anzi: sono due facce della stessa medaglia, cioè l'ossessione per il sesso (non in senso patologico, ma "ossessione" intesa come idea persistente).
A parte il diverso atteggiamento, di paura o di entusiasmo, non c'è molta differenza tra chi lo stigmatizza o chi lo esalta: entrambi lo vedono ovunque, e quindi non fanno che pensarci e parlarne. E non solo costituisce, almeno per i sessuali, una parte di importanza decisamente rilevante nella vita, ma dato che ne siamo costantemente bombardati (sia da chi ce lo vuole proibire sia da chi ce lo vuole propinare in tutte le salse) il circolo si auto-alimenta, e il sesso continua a rimanere, nel bene e nel male, l'argomento più gettonato... dunque quello che vende di più (perchè fa scalpore, e quindi fa parlare di sé, o perchè piace).
"Atticus, forse tu ti sbagli..."
"Come sarebbe a dire?"
"Tutta la gente pensa di aver ragione e che tu abbia torto..."
"Hanno il diritto di pensarlo e hanno il diritto di far rispettare la loro opinione," disse Atticus, "ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza."

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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da LikeNumbers96 »

Allora ti dico il mio parere personale ma prendilo con le pinze...sai tutti abbiamo ragione e tutti abbiamo torto a volte...comunque:
la società anche quando si comporta da "sesso-fobica" nel senso che si scandalizza del sesso, è comunque sesso-centrica in quanto farne un tabù è pur sempre un'ossessione anche se negativa

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astrid
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da astrid »

LikeNumbers96 ha scritto:Allora ti dico il mio parere personale ma prendilo con le pinze...sai tutti abbiamo ragione e tutti abbiamo torto a volte...comunque:
la società anche quando si comporta da "sesso-fobica" nel senso che si scandalizza del sesso, è comunque sesso-centrica in quanto farne un tabù è pur sempre un'ossessione anche se negativa
È esattamente ciò che intendevo :)
"Atticus, forse tu ti sbagli..."
"Come sarebbe a dire?"
"Tutta la gente pensa di aver ragione e che tu abbia torto..."
"Hanno il diritto di pensarlo e hanno il diritto di far rispettare la loro opinione," disse Atticus, "ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza."

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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da Peperone »

Quindi, tutto quello che è istituzionale, come la scuola, è sesso-fobico. Tutto quello che è popolare e commerciale sarà sempre (sempre più? o la tendenza si invertirà?) sesso-centrico.
Esattamente, ciò me lo spiego perché la società è sesso-fobica nelle forme, ma sesso-centrica nei contenuti. Quindi la forma, le istituzioni, le buone maniere sono sesso fobiche, mentre ciò che veramente interessa i più (i contenuti, appunto) sono il sesso, il gossip etc. Anche i tabù, come avete detto, sono frutto di questa preponderanza del tema sesso nelle menti delle persone. I tabù generano le allusioni di ogni tipo di cui siamo circondati, perché appunto, il tema sesso può rientrare nella vita formale solo in maniera indiretta, velata.
Invece ad esempio, la cristianità o la religiosità è spesso esattamente il contrario, vissuta nelle forme ma inesistente nei contenuti. Ed il sesso è proprio uno dei maggiori motivi di perdita della retta via intesa nel senso religioso.

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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da ZilRaag »

LikeNumbers96 ha scritto:Allora ti dico il mio parere personale ma prendilo con le pinze...sai tutti abbiamo ragione e tutti abbiamo torto a volte...comunque:
la società anche quando si comporta da "sesso-fobica" nel senso che si scandalizza del sesso, è comunque sesso-centrica in quanto farne un tabù è pur sempre un'ossessione anche se negativa
Quoto. Anche se, negli ultimi anni, si può iniziare a parlare, limitatamente, di società "sesso-consapevole".
Il termine non inganni. "Sesso-consapevole", a mio avviso, significa la banalizzazione totale del sesso stesso, dove non è più visto come un tabù, né come una liberazione. Merce, nel peggiore dei casi, un servizio come tanti. Tanto "normale" che non viene più visto come non etico, per esempio, usarlo per fare carriera, o per chiedere soldi in cambio, o come passatempo. Niente di che, insomma, quasi una valida alternativa alla masturbazione. Oggi, il "catalogo" mostrato alla "madamina", verrebbe visto, da alcune, come una vera e propria "lista referenze" del Don Giovanni di turno.

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SilverKitsune
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da SilverKitsune »

Per come la vedo io, la cosa più dannosa del doppio standard è proprio la *presenza* del doppio standard. Se fossero tutti pudici come i vittoriani, o tutti apertamente lussuriosi, già ci sarebbe meno contrasto. Il problema esiste in entrambi i casi - il primo estremo reprime sessualmente le persone, il secondo potrebbe avere un impatto negativo sui giovanissimi - ma in una situazione da "né carne né pesce" come quella attuale c'è ancora più confusione.

In ogni caso, anche ammettendo che il sesso diventi libero pure nel senso pubblicitario del termine, sarebbe ugualmente MOLTO più orientato verso gli uomini che verso le donne (si vedono molte più donne poco vestite che uomini poco vestiti, e il regime eterosessuale impera).
Quindi boh, non so che pensare. A me personalmente cambia poco vedere o non vedere pubblicità a sfondo erotico, ma se cominciassero a farle tutti, mi annoierei molto rapidamente.
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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da Bakeneko »

SilverKitsune ha scritto:Per come la vedo io, la cosa più dannosa del doppio standard è proprio la *presenza* del doppio standard. Se fossero tutti pudici come i vittoriani, o tutti apertamente lussuriosi, già ci sarebbe meno contrasto. Il problema esiste in entrambi i casi - il primo estremo reprime sessualmente le persone, il secondo potrebbe avere un impatto negativo sui giovanissimi - ma in una situazione da "né carne né pesce" come quella attuale c'è ancora più confusione.
Quoto.
Ho un ricordo di alcuni anni fa collegato al problema di questa dualità della società: ero alle medie in una classe composta in maggiorzanza da maschi. Un giorno qualcuno mi aveva chiesto una cosa che avevo intuito fosse volgare, ma non non conoscevo il significato di una parola. Torno a casa e chiedo ai miei cosa significa "xxx" e loro in tutta risposta si sono chiusi nel silenzio imbarazzatissimi. Quindi io in queli anni vivevo nella confusione, in classe giravano 10 modi diversi per dire "fare sesso" e a casa appena arrivava una scena un po' spinta in tv si cambiava subito canale.

Riguardo le pubblicità, se ne trovano parecchie solo cercando "pubblicità doppio senso" sulle immagini di google.
Ne posto alcune che ho trovato. Alcune sono proprio assurde. :mrgreen: Tra l'altro spesso e volentieri sono inviti rivolti al mondo maschile.

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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da Chiara78 »

Il termine non inganni. "Sesso-consapevole", a mio avviso, significa la banalizzazione totale del sesso stesso, dove non è più visto come un tabù, né come una liberazione. Merce, nel peggiore dei casi, un servizio come tanti. Tanto "normale" che non viene più visto come non etico, per esempio, usarlo per fare carriera, o per chiedere soldi in cambio, o come passatempo. Niente di che, insomma, quasi una valida alternativa alla masturbazione. Oggi, il "catalogo" mostrato alla "madamina", verrebbe visto, da alcune, come una vera e propria "lista referenze" del Don Giovanni di turno.
Quoto, era proprio ciò che volevo dire nelle ultime righe del mio post!
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

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Re: Società sesso-centrica o sesso-fobica?

Messaggio da The Wayward Fox »

Le pubblicità che stiamo postando in questo topic dimostrano che la tua affermazione, Celeste, non è assolutamente femminismo becero: tutti i doppi sensi postati fino ad ora sono atti ad attirare un pubblico maschile rigorosamente eterosessuale. Ammesso che ne ce siano dedicati a un pubblico femminile, scommetto che sono molti, molti, molti di meno. Non è una novità che certe differenze non siano mai state superate, è un dato di fatto.
L'argomento, comunque, ha tanti di quegli agganci con problematiche della natura più varia che ci si potrebbe scrivere un trattato.
Tanto per cambiare, linko un video (in inglese, purtroppo per chi non mastica la lingua d'Albione) sull'educazione sessuale che a mio parere è esemplare: menziona età del consenso, malattie veneree, più orientamenti e identità di genere (asessualità inclusa!), tutto in maniera leggera e divertente. È così che mi piacerebbe si facesse educazione sessuale nelle scuole. Peccato che siamo lontani anni luce dal raggiungere anche la semplice menzione del sesso, in certi ambienti...
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

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Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

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