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Sono già un paio di mesi che spulciavo internet e questo forum, ma penso sia arrivato il momento di iscrivermi personalmente per raccontare un po' la mia esperienza - ci sono così tante definizioni che mi lasciano molto confusa.
Sono una ragazza di 22 anni che sta insieme ad un ragazzo di 24 anni da quasi 5 anni. Lui è stato ed è tutt'ora il primo ragazzo che abbia mai avuto: prima di incontrarlo ero in piena adolescenza e mentre le mie compagne di classe si lasciavano nelle prime esperienze con il "fidanzatino", io mi limitavo a studiare e a pensare "arriverà quello giusto per me".
Aggiungo che semmai abbia avuto qualche cottarella, erano tutte molto innocenti: non ho mai immaginato di farci sesso ed ho continuato a non pensarci. Erano cotte che avevo preso per ragazzi, ma non nego di essermi sentita attratta in egual misura da qualche ragazza.
Idem quando ho intrapreso questa relazione: non mi eccitavo al pensiero di dover condividere l'intimità nè con il mio ragazzo che con qualsiasi altra persona - questo però non vuol dire che non abbia mai avuto fantasie sessuali o che non mi sia mai masturbata... Ma sono state e sono tutt'ora fantasie sessuali che non coinvolgono mai me o il mio ragazzo in prima persona e mai scene eterosessuali (quindi solo omosessuali, femminili o maschili che siano) e per quanto riguarda la masturbazione, lo vedo come un buon modo per scaricare lo stress.
Ho ricevuto alcune pressioni del mio ragazzo che poi però dopo varie discussioni ha semplicemente deciso di "aspettare i miei tempi", visto che "ognuno ha la propria sessualità e la deve scoprire da solo". Agli inizi aveva perfino pensato che questo mio rifiuto del sesso fosse dovuto a qualche trauma infantile, cosa totalmente errata.
Però, se devo essere sincera, non credo che questi "miei tempi" arriveranno mai. Io potrei convivere tranquillamente senza il sesso vissuto in prima persona: quando capitano queste situazioni come dover fare solo del petting (anche perché in quasi 5 anni non siamo andati oltre), sono in ansia e mi mette a disagio più che portarmi piacere. Il mio ragazzo se ne è accorto, cerca di essere comprensivo ed evitiamo del tutto poiché sa che altrimenti starei solamente male.
La cosa che più non capisco è come mai questo fatto di non voler fare sesso viene visto come errato? So che è una domanda banale e chiesta e richiesta, ma davvero, mi chiedo perché mai non si può vivere la sessualità ed accettare quella del tuo partner/amico per quella che è?
Mi ricordo gli sguardi accigliati di alcune miei presunte amiche al fatto che non avessi fatto ancora sesso nonostante avessi il ragazzo già da due anni... Non che poi me ne fosse importato; ma a lungo andare, queste cose sono rimaste nell'inconscio e mi è stato inevitabile pensare che fossi sbagliata, che davvero ci fosse qualcosa di errato nella mia testa.
Scusate la lunga riflessione e se sono risultata confusionaria e grazie delle eventuali risposte!
È un piacere essermi finalmente iscritta.