Nuovo arrivato

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arnas70
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Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Salve a tutti.

E' la prima volta che scrivo nel forum. Questo post lo ritengo particolarmente interessante relativamente al mio caso.

Infatti il sottoscritto soffre terribilmente per questa apatia sessuale, sono ormai mesi che mi arrovello, giorno e notte, pensando cosa possa essere, se può essere, perché, e "come risolvere".

Potrebbe essere anoressia sessuale, ma questa situazione nel mio caso va avanti da sempre, da decenni ormai.

Sono lontano dall'accettare questo stato (ma se proprio devo me ne dovrò fare una ragione), e quindi in questo non sono asessuale, nel senso che non sto bene (ancora) con me stesso.

Ho una situazione che mi terrorizza, infatti, che io sia da solo, o che io stia praticando un rapporto, non fa alcuna differenza, ricorro allo stesso immaginario, pressochè stereotipato, e in taluni casi con immagini e schemi mentali che vanno avanti dalla remota adolescenza.

Quindi quelle volte che ho avuto rapporti completi, in linea di principio sarei potuto stare con chiunque, non ero coinvolto, non apprezzavo, non consideravo la partner che avevo. Men che meno preliminari vari che non mi suscitano nulla. Vado bene solo per conto mio, a quanto pare.

E' asessualità? O è qualcosa di più profondo che comprende una porzione più ampia di me? Questo certo è terribilmente difficile da capire, e soprattutto da spiegare e da far si che si possa credere.

La questione per me è decisamente invalidante, dormo niente, mangio svogliatamente, ho ridotto all'indispensabile gli spostamenti e le frequentazioni, guardo con tristezza coppie, figli, insomma il mondo intero. Ora che questo sia un condizionamento esterno, o sia una mia generica aspirazione, quella di avere famiglia e figli intendo, non so dirlo, ma so che la cosa mi manca. E soprattutto so che per il mio "modus operandi" mi è preclusa, almeno tramite la via tradizionale.

Ho letto invece che ci sono vari asessuali che si lasciano agevolmente coinvolgere nel rapporto sessuale, hanno figli, e possono avere infiniti rapporti e pure farsi coinvolgere in varie forme nell'intimità. Esiste anche la possibilità di innamoramento e forme di romanticismo. Io temo di non avere accesso a questi sentimenti.

Vari esperti o persone con cui parlo del problema se "sessuali" tipicamente hanno questo tipo di risposte

1. "non hai ancora incontrato quella giusta",
2. "stai attraversando un momento stressante",
3. "è colpa degli psicofarmaci".

Primo, ho conosciuto molte ragazze e mi sembra strano che non ne esista una giusta, o se esiste mi sfugge la lascio sfuggire, non attuo tutto il rituale di corteggiamento efficace per poter conseguire il risultato. In ogni caso, per avere un rapporto sarebbe sufficiente anche una mercenaria, per un sessuale.

Secondo, il momento stressante è dalla nascita?

Terzo, certo è da un decennio che salvo brevi periodi assumo una compressina di antidepressivo ordinario, paroxetina, zoloft, ma c'è chi prende roba assai peggiore e non ha alcun problema.

Ed io continuo a pormi delle domande, temo senza risposta, e lavoro per cercare di accettare la mia natura.

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Bakeneko
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Bakeneko »

Benvenuto arnas!
Come è stato detto tra le risposte di questo topic, l'unica forma di disagio che bene o male subiscono gli asessuali è quella provocata dal rifiuto della società. Penso che se in cuor tuo senti che non ti sta bene essere quello che sei, allora dovresti trovare una soluzione per vivere meglio. Non so se ti sei rivolto a psicologi o medici in generale, comunque se gli esperti con cui hai parlato fin'ora non ti sono stati d'aiuto io ti consiglierei di provare con altri, meglio se psicologi (almeno è quello che farei io se fossi in te).
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arnas70
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Assolutamente. Devo proseguire nella analisi. Ma ho netta la percezione del mio modo di essere. Grazie di avermi accolto tra voi.

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Caos
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Caos »

Benvenuto anche da parte mia!
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The Wayward Fox
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da The Wayward Fox »

Benvenuto tra noi!
Il requisito fondamentale dell'asessualità è non sperimentare attrazione sessuale. Il desiderio di innamorarsi, sposarsi, fare figli non ha nulla a che vedere con l'orientamento: ci sono asessuali che ambiscono a ciò e altri che sono ben felici nella loro condizione di single. Ognuno è fatto a modo suo e ha necessità diverse, dopotutto! Non dobbiamo vergognarcene. Non credere, inoltre, che tutti gli asessuali riescano a scendere a compromessi: c'è chi non avrebbe mai rapporti con altre persone, nonostante tutto l'amore di questo mondo.
Credimi, accettare se stessi è un processo che prende tempo, lavoro e fatica, specie quando ciò che siamo sembra essere un ostacolo a ciò che desideriamo. Ma è la condizione con la quale bisogna convivere per tutta la vita, dunque cominciare ad fronteggiarla è sempre meglio che vivere male con se stessi, no? Cominciare a parlarne con qualcuno che può capirti, come qui sul forum, è pur sempre un inizio.
Riguardo alle reazioni che hai avuto, purtroppo sono esperienze comuni a molti altri asessuali. L'asessualità è poco conosciuta: l'invisibilità, più che la discriminazione, è la nostra peggior nemica. Mi auguro che in futuro un po' di corretta informazione aiuti le persone con un orientamento non convenzionale, come l'asessualità, a comprendere ed accettare loro stesse.
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

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Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

arnas70
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Grazie davvero. Sono per così dire spaccato in due. Da un lato il volere (e ribadisco non so quanto sia indotto) una famiglia e figli... dall'altro percepisco una ideazione sessuale che però si affievolisce o svanisce al momento di concretizzare. È sempre stato così. Oggi ho avuto una crisi di pianto. E da tanto tempo sono totalmente apatico. Sono seguito da psicoterapeuta che ritiene che io non sia asessuale (abbiamo appena iniziato il percorso con lui). Mi aiuta tantissimo condividere con voi quello che mi succede.

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Bianca
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Bianca »

Ho letto venerdì sera quanto scritto da Arnas e ho pensato di non avere risposte, se non pensandoci a lungo.
Poi, ho letto Bakeneko e Fox.
Ora, vorrei esprimere ciò che penso e che si basa solo sul buon senso e un po' di esperienza.
Secondo me, "il rifiuto" che subirebbero gli asessuali, non è l'unica fonte di disagio. Intanto non parlerei di rifiuto, ma di incapacità/impreparazione a comprendere.
L'idea più diffusa nella nostra società, è ancora quella che un ragazzo, una ragazza, arrivati ad una certa età, "debbano" avere un partner con il quale sposarsi o convivere (quest'ultima possibilità è di recente accettazione) e, consolidandosi il rapporto, si dà anche per scontato, che abbiano dei figli.
Insomma, la tradizionale idea di famiglia, con qualche variazione.
Iniziano anche ad essere accettate convivenze di persone dello stesso sesso, con figli naturali o adottati.

Premesso ciò, per un asessuale le cose si complicano e le possibilità diventano, a grandi linee, tre.
a) decide di rimanere da solo.
b) trova un partner con il suo, più o meno, stesso orientamento, o che, comunque, lo capisce, lo accetta, lo rispetta.
c) scende a compromessi, quando,come nel caso di Arnas, vi è un forte desiderio di famiglia tradizionalmente intesa e quindi, con figli.

Io penso che Arnas, senza arrovellarsi troppo, debba capire quale di queste tre scelte sia meglio per lui.
Ciò che non deve mai venire meno, è la sincerità nei confronti dell'altro.
Non barare Arnas, prima o poi, la pagheresti.
Io ho pochissima fiducia negli strizzacervelli e c. I pochi che conosco, non meritano stima nè considerazione.
Parto dal presupposto che, ognuno di noi, deve trovare dentro di sè la forza di affrontare gli ostacoli, anche importanti, che la vita gli pone sul cammino: nessuno può darci questa forza dall'esterno.
Possono servire di più pacate chiaccherate, scambi di idee, confidenze con persone discrete, sensibili e intelligenti, capaci di ascoltare e condividere, mettendoci com_passione.
Anche AVEN è informazione, confronto e può avere grande utilità.
Poi, alla fine, come dicono gli esperti, è sempre la persona che deve decidere com'è veramente e di cosa ha bisogno.

Penso anche che per Arnas non si possa parlare di anoressia sessuale.
L'anoressia sessuale, credo si faccia avanti ad un certo punto nella vita di una persona, abbia una durata più o meno lunga, e possa/debba essere curata, esattamente come quella riferita al cibo.
Per ciò che Arnas racconta, viene da pensare che questa sua caratteristica, si sia manifestata fin dall'infanzia e quindi sia da considerare più innata che patologica.
Quando c'erano i collegi rigorosamente divisi per sesso, non era insolito che si verificassero forme di innamoramento/infatuazione tra compagni.
La maggior parte si risolveva nel momento in cui l'individuo tornava ad una vita più libera, non reclusa, in società.
Una piccola percentuale invece, prendeva atto che la preferenza era innata e non indotta da una situazione caratterizzata da severità, malinconia, carenze affettive.
No, non c'è proprio niente di cui vergognarsi nell'asessualita, come in tutti gli altri orientamenti e condivido totalmente la conclusione di Fox.

"Se a ciascun l'interno affanno si vedesse in fronte scritto, molti che invidia fanno, ci farebbero pietà"
In giro, di "interni affanni" di cui vergognarsi, c'è ben altro che la asessualità.

arnas70
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Perfetto!!! Bianca hai centrato in pieno. Penso che in parte, gran parte io subisca un condizionamento esterno. Sto cercando di "isolare" il pensiero ma non è facile. Le soluzioni sono quelle da te prospettate. E io non solo non baro ma metto le cose in chiaro. Purtroppo però la cosa non è che non viene accettata... NON VIENE CREDUTA!!!! E la risposta tipica è "è solo una scusa perché non provi nulla per me". Per qualche oscuro motivo la solitudine mi terrorizza. Per cui sono on questo momento in bilico tra la scelta di una compagna asessuale (provo in solitario da sempre pulsioni verso il sesso femminile che come ripeto restano ideazioni) oppure chiarire con una compagna sessuale. Certo però devo essere sicuro dell'amore della mia compagna. In questo momento di consapevolezza mi sento "in deficit" perchè la mia compagna avrebbe comunque un peso dal mio stato. Per avere figli vi sono degli strumenti di cui potrei disporre. Comunque voi più di chiunque potete capire fino in fondo i miei tormenti. La questione è emersa relativamente tardi, e la piena consapevolezza da circa un mese o poco più. Sono seguito da uno psicoterapeuta appena conosciuto. Almeno in questo cask non sono previsti psicofarmaci. Pens ora col senno di poi e di certo in modo naïf che ho avuto due storie, una bianca ed una quasi bianca che ho terminato io, perché ignaro ritenevo semplicemente che non vi fosse intesa. Adesso mi rendo conto invece che mi ero lasciato scegliere e forse avrei potuto capire di più facendole procedere e magari avrei anche svuto la accettazione della partner... sono miei pensieri. Certo è verissimo che ognuno, a partire dai sessuali ha i suoi piccoli grandi grandissimi crucci. Ma è altrettanto certo che visto come sto io in questo periodo dopo la attenta autoanalisi a cui mi sono sottoposto e mi sto sottoponendo questo per me non è un problema, è IL problema. Ed hai ragione Bianca. Parlarne in questo forum, in questo ambito aiuta, mi da ossigeno per respirare.

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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Ovvio non c'è nulla di cui vergognarsi. Il mio non è un problema di vergogna, assolutamente. Il giudizio altrui mi interessa fino ad un certo punto. È una questione del mio io. Un tormento che voi conoscete e che io porto dentro in modo dirompente. Una parte di me dice "sei così e basta cosa vuoi o puoi farci? Prendi atto e non pensare di essere peggiore degli altri, se sei stato un buono o cattivo individuo finora continua ad esserlo e gestisci la cosa responsabilmente" ed un'altra parte di me che dice "i tuoi amici sessuali i medici le compagne non possono sbagliare sei solo stressato, stanco, depresso, pigro, disturbato, di gusti esigentissimi, di difficile innamoramento ecc" la parte che non vuol crederci. Il mio dramma è tutto qui.

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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Bakeneko »

Spero che il forum ti aiuti a trovare chiarimenti, arnas. Senza fretta, un passo alla volta, confrontandoti con gli altri penso che le cose andranno sempre meglio.
Io non sento alcuna pressione e nemmeno il pensiero della solitudione mi spaventa poi tanto; probabilmente per via della mia età e del fatto che tendo verso l'aromanticismo, non sento nemmeno la necessità di formare una relazione con qualcuno e pensando a ritroso mi rendo conto che è sempre stato così, fin dalla prima volta in cui dissi ad un'amica alle scuole medie che "ok quel ragazzino mi piace, ma comunque se mi dovesse chiedere di stare assieme, io rifiuterei" (e quella volta passai per pazz*) :D :lol:
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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Bianca »

Gentile Arnas, ho pensato ancora a te e alla tua situazione.
Perché lo psicoterapeuta ritiene che tu non sia asessuale?
Qual è la causa del tuo disinteresse nell'intimità, secondo lui?
Una delle difficoltà che si presentano agli asessuali, è proprio quella di non essere creduti.
In effetti, il tema sesso che, insieme ai soldi, abbiamo messo al centro dell'universo, pare essere talmente importante per tutti che se qualcuno dice che non gli interessa, viene preso per matto o ritenuto un individuo che vuol essere originale a tutti i costi.
Molti di coloro che hanno liberamente scelto la castità, poi non riescono a rimanere fedeli a questa scelta e anche coloro che hanno scelto una persona a cui dovrebbero dedicare in esclusiva le loro attenzioni sessuali, sovente vanno a pascolare in altri prati.
Solo ed esclusivamente nel desiderio di aiutarti, provo a darti un piccolo, piccolo consiglio, di cui tu poi farai ciò che riterrai più opportuno.
Prova ad accantonare per un po' l'aspetto sessuale dalla tua vita e a concentrarti sulla tua capacità di amare.
Prova a chiederti quanto sei disposto a vivere per far felice un'altra persona, quanto saresti in grado di sacrificarti per lei, per farla stare bene. Chiediti se il riuscire a fare tutto questo, potrebbe essere per te fonte di felicità e benessere.
L'amore è dedizione ed è nel realizzare questa dedizione che riceviamo, di ritorno, ciò a cui aneliamo.
Vuoi provare a porti in questo modo nei confronti delle donne che incontri?
Metti in conto che incontrerai donne a cui interessa solo il sesso e che vedranno in te solo uno strumento del loro piacere: non sono queste che ti possono interessare.
Ma ne incontrerai anche altre che ritengono più importanti i sentimenti e insieme capirete se è possibile costruire qualcosa.
Prova, se vuoi, a seguire il mio consiglio e soprattutto credi che hai le capacità e le possibilità di dare amore.

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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Magari potessi trovare una donna così. Dovrei accantonare ciò ma l'ansia di "portare fino in fondo la pulsione" per ora la fa da padrone. So che mi faccio ancora del male ma continuo a fare "prove" con un esito che so già. Gli psicologi direbbero ansia anticipatoria. In realtà so già ma c'è quella parte....

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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Bianca »

Smettila di fare prove! Non ti aiutano, ti creano frustrazione, insicurezza, aumentano lo stato d'ansia.
Perché vuoi farti del male?

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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da arnas70 »

Secondo lo psicologo dal momento che pratico autoerotismo e ho eccitazione sessuale se vedo un certo tipo di donna è elemento sufficiente. Quello però è un "atto ideativo". Le fantasie che in autoer. Mi "gratificano" hanno come obiettivo donne o una in particolare ma in contesti in cui non è presente atto sessuale (una lei che danza vestita in modo sensuale ad esempio). Insomma c'è quella parte che continua a pulsare ma si poi un ennesimo sgonfiamento porta ad altra sofferenza. Ed ansia appunto.

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Re: Nuovo arrivato

Messaggio da Bianca »

Leggendo AVEN, puoi conoscere che anche gli asessuali praticano l'autoerotismo, con più o meno frequenza, con sufficiente soddisfazione, con senso di colpa, solamente come sfogo saltuario, gesto meccanico.
Una sorta di desiderio può presentarsi anche in coloro a cui il sesso dice poco o niente.
Il nostro corpo è un laboratorio chimico, sempre in attività e ci presenta formule e reazioni sempre diverse.
Il fatto che tu non riesca a mettere insieme le due cose, ovvero donna e atto sessuale, non sarà perché tu vivi sempre di più ripiegato su te stesso?
In questo caso, il mio consiglio di accantonare il sesso e prendersi cura dei sentimenti, di provare ad esercitare la capacità di amare, mi sembra doppiamente utile.

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