L'asessualità spiegata a mio padre

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ZilRaag
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L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da ZilRaag »

Giorni fa ero in macchina con mio padre. Mi squilla il telefono, e, parlando con una mia amica, mi scappa "sai, da quando ho fatto outing anche al lavoro..."
Mi sa che il termine "outing" abbia fatto un po' di rumore nella testa di mio padre. Piccola nota: ha quasi 80 anni. Seconda piccola nota: è un po' conservatore, sta giusto alla destra di Giovannardi.
Non gli avevo detto niente per non turbarlo, e perché spiegargli tutto lo avrebbe più preoccupato che altro. Non entravo nell'argomento e morta lì.
Ma quell' "outing" ha avuto l'effetto di una bomba. E me ne accorgo. Deve averlo sentito in Tv. Non perché viva sulle nuvole, ma diciamo che usa un'altra terminologia quando si parla di diversità.
Il giorno dopo, mi becca da solo in ufficio quando gli altri se ne sono andati, verso le 6, e, preoccupato che suo figlio quarantenne, peraltro l'unico maschio, sia un volgare finocchio, probabilmente dopo una notte insonne pensando "dove ho sbagliato?", mi approccia garbatamente, girando attorno all'argomento con grazia: "oh, scusa, ma che ti posso chiedere una cosa? Te... di fica... ancora nulla?"
Glielo dico: vediamo che succede. Sempre meglio che fargli "fare i film" a questo punto. Che poi conoscendolo, sono film porno gay con me protagonista, che se uno ci pensa non è bello che stiano nella testa di mio padre... Debbo ammettere che ero tentato di dirgli "sono gay" (vedi nota) e guardare l'effetto, ma poi mi ricordo che non è un ragazzino.
"Ascolta: sono asessuale".
Silenzio. Poi "i'ché tu saresti te?"
Qualcuno disse che è più facile essere nero che essere gay, perché se sei nero non devi dirlo ai tuoi genitori. Non lo so, perché non sono nessuno dei due, ma di sicuro quelle due condizioni sono una cazzata rispetto ad essere asex: non solo devi dirlo ai tuoi, ma glielo devi anche spiegare! :D
Gli spiego il tutto.
Scuote il capo si alza e mi dice, ridendo: "mavaffanculo, va', e l'era meglio se t'eri buco, almeno tu compicciavi quarcheccosa!", che tradotto significa qualcosa come "sarebbe stato meglio (non si sa per chi) se tu fossi stato parte della componente gay del movimento LGBT, almeno avresti potuto avere un riscontro più oggettivo alla tua condizione"
Poi esce pronunciando ripetute frasi che pongono in serio dubbio il dogma dell'Immacolata Concezione.
L'ha presa bene, comunque. I giorni successivi, pareva tranquillo. Forse ha dormito, ma ci sta che non ci abbia capito molto. Pazienza.

Nota: per chiarirsi, non è che io consideri i gay come "più diversi", e in qualche modo, "peggiori", di noi. Il fatto è che essere gay ha ancora, purtroppo, un significato negativo in termini sociali, che l'essere asex, non ha mai avuto. Per un uomo di 80 anni, sapere che il proprio figlio è gay sarebbe stato uno shock per questo.

Asphyxia
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Asphyxia »

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Ultima modifica di Asphyxia il gio dic 25, 2014 1:15 am, modificato 1 volta in totale.

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SilverKitsune
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da SilverKitsune »

ZilRaag ha scritto:Glielo dico: vediamo che succede. Sempre meglio che fargli "fare i film" a questo punto. Che poi conoscendolo, sono film porno gay con me protagonista
:lol: :lol: :lol:
(Sul serio, ci potrei fare una congettura matematica sull'ilarità dei tuoi post)

Al di là della goliardia direi che è abbastanza normale come risultato, anzi. Per un padre di 80 anni direi che è quasi progressista. Anche i miei, di getto, hanno risposto "fossi stat* gay l'avrei capito, ma questo..." tanto prima o poi si abitueranno all'idea e smetteranno di farsi tanti crucci, soprattutto se sono pienamente consapevoli che nella tua condizione stai bene.

Comunque è vero, l'omosessualità qualche passo avanti rispetto all'asessualità l'ha fatto, ovviamente perché la si conosce dall'alba dei tempi rispetto all'asessualità (il rapporto è qualcosa come 200 anni contro poco più di 10).

E grazie della traduzione, a quanto pare non so interpretare il fiorentino :lol:
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Bakeneko »

Dovrei sentirmi più sollevat* dopo aver letto :D
A mio padre penso che non interesserebbe nulla del mio orientamento: ha sempre dimostrato che l'unica cosa che gli interessa e che io sia felice; non è che a mia madre non interessi, solo che pensa che per essere felici a questo mondo esistano delle condizioni fisse (es. un partner). In definitiva mia madre sa, ma sembra non essere in grado di farsene una ragione, tanto che ogni volta che vede un bel ragazzo in TV, in piazza, in un giornale, ecc. me lo mostra e vuole la mia opinione... oddio, alcuni sono anche carini, ma attrazione estetica ≠ attrazione sessuale. Penso che continui a sfuggirle qualcosa sul vero significato di "asessualità".
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da The Wayward Fox »

Un discorso del genere l'ha fatto anche mia madre, in effetti. Ha sperato fino all'ultimo che “mi normalizzassi” e le portassi qualcuno a casa, e quando ciò non è successo, forse complice la vena gay-friendly che io e mio fratello abbiamo instillato in lei, ha cominciato ad asserire che non le sarebbe importato se si fosse trattato di un uomo o una donna, purché mi fossi trovat* qualcuno. Perlomeno ora che mio fratello è adolescente si concentra su di lui, lasciando me in pace. Non che non mi dispiaccia per lui, ma è una liberazione. E dire che io sarei pure demisessuale. L'ironia amara della vita.
Comunque mi fa piacere che ora tuo padre sappia, nonostante non è detto che abbia capito del tutto. Come dice Kit, ha pur sempre ottant'anni e l'asessualità non gode di molta visibilità.
Oh, un ultimo appuntolino: outing e coming out non sono intercambiabili. Il primo significa svelare l'orientamento di un'altra persona contro la sua volontà, il secondo è il dichiarare di non essere eterosessuali. Scusa la puntigliosità!
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eirikur
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da eirikur »

strano, a me pareva una reazione positiva.

Diciamo che credo non l'abbia presa molto sul serio, ecco, ma che male c'è? Cioè, io nella sua reazione ci ho visto come un "nulla di grave", e la vedo come una cosa positiva.


E poi credo ti abbiamo risposto "Ma vaffanculo, và, era meglio se eri gay, almeno ogni tanto tu trombavi", no?

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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Sara79 »

ZilRaag ha scritto: Silenzio. Poi "i'ché tu saresti te?"

Scuote il capo si alza e mi dice, ridendo: "mavaffanculo, va', e l'era meglio se t'eri buco, almeno tu compicciavi quarcheccosa!", che tradotto significa qualcosa come "sarebbe stato meglio (non si sa per chi) se tu fossi stato parte della componente gay del movimento LGBT, almeno avresti potuto avere un riscontro più oggettivo alla tua condizione"
Poi esce pronunciando ripetute frasi che pongono in serio dubbio il dogma dell'Immacolata Concezione.
L'ha presa bene, comunque. I giorni successivi, pareva tranquillo. Forse ha dormito, ma ci sta che non ci abbia capito molto. Pazienza.

Nota: per chiarirsi, non è che io consideri i gay come "più diversi", e in qualche modo, "peggiori", di noi. Il fatto è che essere gay ha ancora, purtroppo, un significato negativo in termini sociali, che l'essere asex, non ha mai avuto. Per un uomo di 80 anni, sapere che il proprio figlio è gay sarebbe stato uno shock per questo.
da fiorentina perdonami ma mi hai fatto scappare una grossa risata! :lol: quarcheccosa poi!!!!!

venendo invece alle cose serie, innanzitutto complimenti perchè non è facile fare "outing". io infatti ancora non ci sono riuscita.
mi fa strano però leggere che per molti "era meglio se eri gay"
ma cosa significa? sembra che cmq non si vada mai bene...perchè mi immagino già i genitori dei gay che dicono: era meglio se eri asessuale!

come a voler dire che cmq il proprio figlio ha qualcosa di sbagliato, invece che cercare di capirlo e starli vicino.....

tuo papà ha dalla sua l'età...non è facile farglielo capire, spero che con il passare del tempo capisca che non sei sbagliato!

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Celeste
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Celeste »

Sara79 ha scritto: mi fa strano però leggere che per molti "era meglio se eri gay"
ma cosa significa? sembra che cmq non si vada mai bene...perchè mi immagino già i genitori dei gay che dicono: era meglio se eri asessuale!
Questo lo credo anch'io.
Diciamo che un genitore vorrebbe per un figlio la vita migliore possibile, e di fatto tra gli orientamenti sessuali possibili quello etero è quello che rende la vita più facile (non migliore, ma probabilmente per un genitore i concetti di "più facile agli occhi degli altri" e "migliore" coincidono)
Quando un figlio non si trova nella condizione della maggioranza, il genitore pensa immediatamente con preoccupazione a tutte le difficoltà a cui andrà incontro (sarà accettato dagli altri? vivrà in pace con se stesso? avrà un vita felice? troverà qualcuno che lo ami per quello che è?)
Sia nel caso dell'asessualità sia nel caso dell'omosessualità le prime risposte che vengono in mente a un genitore sono quelle negative, e si focalizza su quelle. Per cui è quasi scontato che la conclusione sia comunque "sarebbe stato meglio se fossi stato quell'altro"
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SilverKitsune
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da SilverKitsune »

Bah, tanto finché NON si è eterosessuali c'è sempre "il meglio", cioè l'essere eterosessuali... difficile che un genitore non si lamenti se ha un* figli* che ai suoi occhi non è perfetto. A quanto ho visto io è nel DNA dei genitori desiderare figli "perfetti", non tanto per gloria personale quanto perché vogliono che lo siano per se stessi, che pure sarebbe una cosa giusta e legittima.
Il problema è che certe volte diventa un'imposizione, se portata agli estremi...
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Celeste
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Celeste »

SilverKitsune ha scritto:è nel DNA dei genitori desiderare figli "perfetti", non tanto per gloria personale quanto perché vogliono che lo siano per se stessi, che pure sarebbe una cosa giusta e legittima.
Il problema è che certe volte diventa un'imposizione, se portata agli estremi...
Sì concordo, e vale per tutti gli ambiti (aspetto esteriore, studio, compagnie, lavoro...).
Sono cose che fanno soffrire i figli, che almeno per una parte della loro vita danno la massima importanza a rendere orgogliosi e soddisfatti i genitori (in me personalmente quella parte della vita è terminata presto, ma ho amici "adulti" che modificano le proprie scelte di vita in modo da compiacere i genitori, e se sono indecisa se provare nei loro confronti pena o rabbia)
E se fa soffrire che non siano accettate quelle che sono scelte, sappiamo cosa può succedere quando si parla di orientamento sessuale.
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da eirikur »

SilverKitsune ha scritto:Bah, tanto finché NON si è eterosessuali c'è sempre "il meglio", cioè l'essere eterosessuali... difficile che un genitore non si lamenti se ha un* figli* che ai suoi occhi non è perfetto. A quanto ho visto io è nel DNA dei genitori desiderare figli "perfetti", non tanto per gloria personale quanto perché vogliono che lo siano per se stessi, che pure sarebbe una cosa giusta e legittima.
Il problema è che certe volte diventa un'imposizione, se portata agli estremi...

cosa intendi con "per se stessi"? grammaticamente ti riferiresti ai genitori, ma ho il dubbio che ti riferisca ai figli.

Comunque, ho grosse perplessità su quello che hai scritto, sopratutto così generalizzato.

Noi genitori, desideriamo per i nostri figli una vita perfetta, qualsiasi cosa voglia dire, non figli perfetti. sono due cose completamente diverse.
E mi sembra un desiderio assolutamente normale.
Quindi spesso, certi consigli (che si, delle volte potrebbero essere sbagliati, visto che siamo tutti umani) sono solo dati nell'ottica di aiutare a migliorare le condizioni di vita.
E' ovvio poi che un genitore dovrebbe anche capire il punto di vista dei figli. Ma a questo punto mi verrebbe da dire che anche un figlio dovrebbe comprendere che a 18 anni (per esempio) sei poco più di un ragazzino, e quel genitore che hai di fronte probabilmente ha 30 se non 40 anni di esperienza in più.

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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da SilverKitsune »

eirikur ha scritto:cosa intendi con "per se stessi"? grammaticamente ti riferiresti ai genitori, ma ho il dubbio che ti riferisca ai figli.

Comunque, ho grosse perplessità su quello che hai scritto, sopratutto così generalizzato.

Noi genitori, desideriamo per i nostri figli una vita perfetta, qualsiasi cosa voglia dire, non figli perfetti. sono due cose completamente diverse.
E mi sembra un desiderio assolutamente normale.
Quindi spesso, certi consigli (che si, delle volte potrebbero essere sbagliati, visto che siamo tutti umani) sono solo dati nell'ottica di aiutare a migliorare le condizioni di vita.
E' ovvio poi che un genitore dovrebbe anche capire il punto di vista dei figli. Ma a questo punto mi verrebbe da dire che anche un figlio dovrebbe comprendere che a 18 anni (per esempio) sei poco più di un ragazzino, e quel genitore che hai di fronte probabilmente ha 30 se non 40 anni di esperienza in più.
Scusa, ho costruito male la frase. Intendevo dire che vogliono che i figli siano (quanto più possibile) "perfetti" per il loro bene (loro -> dei figli), non per la gloria personale dei genitori.
A quanto ho visto io (e non parlo solo della mia esperienza, sia chiaro) è QUASI fisiologico che un genitore corregga, consigli o cerchi di convincere un figlio a fare qualcosa che il genitore ritiene sia nel migliore interesse del figlio (lascio un attimo perdere i pronomi in modo tale da non creare ambiguità), anche se non è quello che il figlio desidera. Questo intendevo come "perfezione" agli occhi del genitore - avere un figlio che faccia in tutto e per tutto ciò che il genitore ritenga sia "meglio" o "giusto" fare.
Eccetto per il fatto che il figlio, in diverse istanze, NON SARA' d'accordo (perché le persone non sono fatte con lo stampino, e quando si ha meno esperienza si tende a prendere decisioni diverse, come hai fatto notare).
Non metto in dubbio che un genitore consigli un figlio nell'ottica di migliorare la sua vita, anzi! Ogni buon genitore lo farebbe. Quel che dico è che, alle volte, anche le cose fatte a fin di bene non sono cose fatte nel migliore interesse del figlio (vedasi: reazione dei genitori quando c'è un coming out in famiglia). Un altro esempio più frivolo può essere la scelta della scuola. Io ho dovuto combattere coi miei per prendere un liceo piuttosto che un altro, solo perché loro mi ripetevano in continuazione che le mie capacità erano "sprecate" per fare il linguistico piuttosto che il classico o lo scientifico (e grazie al cielo alla fine ho fatto di testa mia, fin troppi genitori si RIFIUTANO di iscrivere i figli alle scuole dove si vogliono iscrivere. Lo vedevo anche alla mia stessa scuola, dove c'era una quantità immane di gente parcheggiata che avrebbe voluto fare l'istituto tecnico o professionale, e i genitori non ce l'hanno mandati perché a loro parere non erano scuole serie).
Posso anche comprendere che a 18 anni uno sia un ragazzino - che poi secondo me non è sempre vero: esperienza o meno, ci sono persone coscienziose e giudiziose anche a 18 anni - ma secondo me è IMPORTANTE che un genitore lasci campo libero al figlio laddove gli errori che potrebbe fare facendo di testa sua non sono così gravi da giustificare che il genitore li prevenga "per il suo bene". E' GIUSTO che un giovane sbagli facendo cose di testa sua e, per come la vedo io, è MOLTO meglio che fare la cosa giusta ma lasciando decidere qualcun altro al tuo posto.
Poi ci mancherebbe, a ciascuno il suo! Spero che adesso il mio discorso sia più chiaro e che non risulti offensivo per nessuno!
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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Bianca »

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In palestra, impostiamo noi il livello di difficoltà, nella vita no. Ciascuno nasce avendo davanti, già impostata, una strada più o meno in salita.
Qualcuno ha da percorrere una strada più in salita che altri.
Salire, avendo sulle spalle uno zaino che contiene caratteristiche poco conosciute, quindi non accettate, (perché è il non conoscere che porta all'incomprensione e al rifiuto) è più faticoso, ma sviluppa anche forza, coraggio, qualità rare.
Ogni vita ha un senso, ma il senso è ciò che ognuno di noi deve impegnarsi a dare alla propria vita, mettendo in conto che, qualche volta o spesso, il vento soffia contro.
AVEN è un luogo bellissimo, dove si può conoscere un aspetto poco noto di molte persone, mandar via l'ignoranza, accettare e condividere.
Amare è una parola poco presente, ma se noi la spogliamo di tutti gli aspetti egoistici e desueti, compare nella sua essenza più alta e brilla di luce sua o di luce riflessa.

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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Chiara78 »

Intendevo dire che vogliono che i figli siano (quanto più possibile) "perfetti" per il loro bene (loro -> dei figli), non per la gloria personale dei genitori.
A quanto ho visto io (e non parlo solo della mia esperienza, sia chiaro) è QUASI fisiologico che un genitore corregga, consigli o cerchi di convincere un figlio a fare qualcosa che il genitore ritiene sia nel migliore interesse del figlio (lascio un attimo perdere i pronomi in modo tale da non creare ambiguità), anche se non è quello che il figlio desidera. Questo intendevo come "perfezione" agli occhi del genitore - avere un figlio che faccia in tutto e per tutto ciò che il genitore ritenga sia "meglio" o "giusto" fare.
Eccetto per il fatto che il figlio, in diverse istanze, NON SARA' d'accordo (perché le persone non sono fatte con lo stampino, e quando si ha meno esperienza si tende a prendere decisioni diverse, come hai fatto notare).
Non metto in dubbio che un genitore consigli un figlio nell'ottica di migliorare la sua vita, anzi! Ogni buon genitore lo farebbe. Quel che dico è che, alle volte, anche le cose fatte a fin di bene non sono cose fatte nel migliore interesse del figlio (vedasi: reazione dei genitori quando c'è un coming out in famiglia). Un altro esempio più frivolo può essere la scelta della scuola. Io ho dovuto combattere coi miei per prendere un liceo piuttosto che un altro, solo perché loro mi ripetevano in continuazione che le mie capacità erano "sprecate" per fare il linguistico piuttosto che il classico o lo scientifico (e grazie al cielo alla fine ho fatto di testa mia, fin troppi genitori si RIFIUTANO di iscrivere i figli alle scuole dove si vogliono iscrivere. Lo vedevo anche alla mia stessa scuola, dove c'era una quantità immane di gente parcheggiata che avrebbe voluto fare l'istituto tecnico o professionale, e i genitori non ce l'hanno mandati perché a loro parere non erano scuole serie).
Posso anche comprendere che a 18 anni uno sia un ragazzino - che poi secondo me non è sempre vero: esperienza o meno, ci sono persone coscienziose e giudiziose anche a 18 anni - ma secondo me è IMPORTANTE che un genitore lasci campo libero al figlio laddove gli errori che potrebbe fare facendo di testa sua non sono così gravi da giustificare che il genitore li prevenga "per il suo bene". E' GIUSTO che un giovane sbagli facendo cose di testa sua e, per come la vedo io, è MOLTO meglio che fare la cosa giusta ma lasciando decidere qualcun altro al tuo posto.
Poi ci mancherebbe, a ciascuno il suo! Spero che adesso il mio discorso sia più chiaro e che non risulti offensivo per nessuno!
Quoto ogni parola.
Le persone non sono tutte uguali, bisognerebbe pensare a qual è il bene di quella persona (che sia figlio o meno, parlo in generale, quando si tratta di dare consigli) basandosi sul suo modo di essere, non su quello che per noi è meglio.
Io sono una di quelle persone costrette a fare una scuola piuttosto che un'altra, ed è solo perchè ho sempre manifestato il mio malcontento che ora faccio una vita che mi piace.
Se avessi subito le decisioni dei miei senza fiatare, come volevano loro, credo proprio che adesso vivrei molto male, quindi secondo me è un bene cercare di dialogare con i genitori anche quando sembra che non capiscano.
Nel mio caso solo mia mamma si è resa conto degli errori che ha fatto, ma meglio di niente... il dialogo speso aiuta.
Sono comunque contenta che ti sei tolto questo peso, ZilRaag!
Vedrai che le cose ora andranno molto meglio... secondo me tuo padre ha capito anche più di quel che pensi e nonostante la sua reazione si sente più tranquillo ora che ti conosce meglio :D
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

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Re: L'asessualità spiegata a mio padre

Messaggio da Kalista Violet »

A volte le persone anziane si dimostrano più aperte di mente rispetto a gente più giovane. :lol: Tuo padre ha reagito come il tipico "matusa" di fronte a concetti moderni per lui astrusi e incomprensibili, ma in fin dei conti è stato quasi comprensivo. Probabilmente se ne sta già facendo una ragione, tanto più che tu sei ormai adulto e vaccinato.

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