Ci sono anch'io...
Inviato: dom giu 08, 2014 1:39 pm
Cari amici, ci sono anch'io, ho 60 anni. Sono lieto di aver trovato questo sito, dove confrontarsi ed esprimersi. Aggiungo volentieri la mia modesta esperienza di vita, in ambito affettivo e sessuale. Attualmente potrei definirmi una forma di ''demisessuale'', nel senso che posso provare interesse sessuale soltanto nell'ambito di un significativo coinvolgimento emotivo e intellettuale, però anche nel senso che comunque provo una certa indifferenza e persino disgusto verso l'accoppiamento, mentre invece trovo attraenti altri tipi di intimità dolce condivisa. Tutto questo però è legato a una personale visione e una convinta scelta.
Sono stato come tanti un marito, un padre e persino un nonno. Ho amato alcune donne nella vita. Recentemente, grazie alla lunga maturazione e riflessione, sono giunto a conclusioni che mi appaiono significative.
Noi esseri umani siamo indubbiamente animali, ma sovente ne esasperiamo (in modo negativo) le caratteristiche istintuali. Una di queste, fra le più' evidenti, è appunto la sessualità. A differenza degli animali, che sono sessualmente attivi in periodi legati alla fertilità, noi abbiamo una sessualità ''permanente'', una vera ossessione e un continuo problema.
Questa sessualità è per sua natura ''predatoria'', aggressiva e diciamo ''egoista''. E' egoista perché esige una soddisfazione personale, e desidera prepotentemente attuarla ''usando'' il corpo dell'altra persona, nel maschio come anche nella femmina.
Tale sessualità primordiale, animale, egoista perché predatoria, è l'origine delle sofferenze e delle contraddizioni dell'amore umano. E porta a tutti i problemi negativi ben noti, come fissazioni, persecuzioni, aggressioni, violenze, costrizioni, gravidanze indesiderate, malattie sessuali, contraccezione, sterilizzazione, aborto, prostituzione, adulteri, abbandoni, e molto altro ancora. Ma anche nei casi migliori la coppia umana sarà sempre conflittuale, in contrapposizione fra sessualità e affettività.
Una soluzione è un cambio radicale di paradigma. Se amiamo in modo altruistico, ovvero desiderando il bene della persona amata e non il nostro, possiamo allineare in senso altruistico (e non più egoistico) anche la sessualità.
Se amiamo davvero, nella sessualità dovremmo evitare di ''servirci'' del corpo dell'altra persona per trarne piacere egoistico; viceversa, potremmo usare il nostro corpo e la nostra mente per dare piacere all'altra persona.
In pratica, questo significa evitare di regola di accoppiarsi bestialmente, liberando noi stessi e l'altra persona da questa fissazione e da questa schiavitù, per dedicare alla coppia le nostre facoltà umane migliori, in termini di affetto, dedizione, attenzione verso i bisogni altrui. Se e quando l'altra persona avrà spontaneamente bisogno e desiderio di intimità e di piacere, allora sarà soprattutto la tenerezza, la fantasia, la complicità, che porterà a donare e a donarsi coccole, carezze, baci, ogni forma di sensualità e di inventiva condivisa, fino anche al piacere e alla soddisfazione. Come è naturale, questo dono potrà essere reciproco e vicendevole. Sarà una scoperta inesauribile, ben più ricca e gradevole della noia mortale dell'accoppiamento.
Si conoscerà così una libertà e una dolcezza mai immaginate. Ci si sentirà veramente amati e rispettati, desiderati e apprezzati, indipendentemente dal nostro tipo di corpo, dalle nostre prestazioni, da eventuali difficoltà fisiche o di salute.
Ne beneficerà anche il rapporto in termini di intesa, di concordia, di pacatezza, e di evoluzione emotiva, intellettuale e spirituale.
Ci sarebbe ancora molto altro da dire e da precisare, ma in sintesi è questo che risulta dalla mia esperienza personale e che attualmente considero come altamente desiderabile. Naturalmente è solo il mio pensiero.
In questo momento non ho una compagna affine, perché penso sia giusto (per entrambi) attendere una persona che possa condividere queste scelte ideali di vita.
Un caro saluto a tutti, e auguri di ogni bene.
Sono stato come tanti un marito, un padre e persino un nonno. Ho amato alcune donne nella vita. Recentemente, grazie alla lunga maturazione e riflessione, sono giunto a conclusioni che mi appaiono significative.
Noi esseri umani siamo indubbiamente animali, ma sovente ne esasperiamo (in modo negativo) le caratteristiche istintuali. Una di queste, fra le più' evidenti, è appunto la sessualità. A differenza degli animali, che sono sessualmente attivi in periodi legati alla fertilità, noi abbiamo una sessualità ''permanente'', una vera ossessione e un continuo problema.
Questa sessualità è per sua natura ''predatoria'', aggressiva e diciamo ''egoista''. E' egoista perché esige una soddisfazione personale, e desidera prepotentemente attuarla ''usando'' il corpo dell'altra persona, nel maschio come anche nella femmina.
Tale sessualità primordiale, animale, egoista perché predatoria, è l'origine delle sofferenze e delle contraddizioni dell'amore umano. E porta a tutti i problemi negativi ben noti, come fissazioni, persecuzioni, aggressioni, violenze, costrizioni, gravidanze indesiderate, malattie sessuali, contraccezione, sterilizzazione, aborto, prostituzione, adulteri, abbandoni, e molto altro ancora. Ma anche nei casi migliori la coppia umana sarà sempre conflittuale, in contrapposizione fra sessualità e affettività.
Una soluzione è un cambio radicale di paradigma. Se amiamo in modo altruistico, ovvero desiderando il bene della persona amata e non il nostro, possiamo allineare in senso altruistico (e non più egoistico) anche la sessualità.
Se amiamo davvero, nella sessualità dovremmo evitare di ''servirci'' del corpo dell'altra persona per trarne piacere egoistico; viceversa, potremmo usare il nostro corpo e la nostra mente per dare piacere all'altra persona.
In pratica, questo significa evitare di regola di accoppiarsi bestialmente, liberando noi stessi e l'altra persona da questa fissazione e da questa schiavitù, per dedicare alla coppia le nostre facoltà umane migliori, in termini di affetto, dedizione, attenzione verso i bisogni altrui. Se e quando l'altra persona avrà spontaneamente bisogno e desiderio di intimità e di piacere, allora sarà soprattutto la tenerezza, la fantasia, la complicità, che porterà a donare e a donarsi coccole, carezze, baci, ogni forma di sensualità e di inventiva condivisa, fino anche al piacere e alla soddisfazione. Come è naturale, questo dono potrà essere reciproco e vicendevole. Sarà una scoperta inesauribile, ben più ricca e gradevole della noia mortale dell'accoppiamento.
Si conoscerà così una libertà e una dolcezza mai immaginate. Ci si sentirà veramente amati e rispettati, desiderati e apprezzati, indipendentemente dal nostro tipo di corpo, dalle nostre prestazioni, da eventuali difficoltà fisiche o di salute.
Ne beneficerà anche il rapporto in termini di intesa, di concordia, di pacatezza, e di evoluzione emotiva, intellettuale e spirituale.
Ci sarebbe ancora molto altro da dire e da precisare, ma in sintesi è questo che risulta dalla mia esperienza personale e che attualmente considero come altamente desiderabile. Naturalmente è solo il mio pensiero.
In questo momento non ho una compagna affine, perché penso sia giusto (per entrambi) attendere una persona che possa condividere queste scelte ideali di vita.
Un caro saluto a tutti, e auguri di ogni bene.