Buongiorno!

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Buongiorno!

Messaggio da Nicodemo »

Ciao a tutti, sono maschio, ho 30 anni e vivo in Sicilia.
Conosco questo sito da qualche anno, ma non mi sono mai deciso a visitarlo per più di qualche secondo, non sentendo tanto il bisogno di risposte esterne sul piano teorico della questione sessuale ed essendo piuttosto interessato a conoscere ragazzi che si definiscano “asessuali”, ma avendo visto il sito povero di utenti. Adesso le cose mi sembrano cambiate in meglio per questo sito, il che vorrà dire che per fortuna le mosche bianche, paradossalmente proprio perché non fanno sesso, si stanno riproducendo :lol:. Da un lato io personalmente mi sono anche rotto sempre più di aver a che fare con il sesso. Ecco che mi sono deciso ad iscrivermi.
Penso che non si nasca "asessuali", come qualcuno ha scritto qui, perché credo che tutti gli esseri umani abbiano i loro istinti sessuali... ma non essendo più semplicemente animali, bensì più complicatamente uomini, le cose si complichino non poco appunto. Al fondo: guai a voler tagliare via totalmente, completamente, forzatamente il sesso dalla propria vita e rinchiuderlo in un cassetto di cui buttar via la chiave, come vorrebbero fare a vita certe categorie sociali. So che non tutti saranno d’accordo con il mio pensiero, ma è appunto il mio pensiero. Penso che chi inizia a definirsi asessuale, in qualche modo abbia chiaramente delle problematiche con il sesso e più generalmente con il sesso inteso nei rapporti con gli altri, ché l’autoerotismo. In ogni caso, nonostante mi piaccia nominare i problemi con il proprio nome, non mi piace altresì concluderli necessariamente come tali. Direi che tante problematiche in ambito psichico-sessuale-comportamentale-sociologico-culturale possano essere guardati come delle particolarità, che ai miei occhi risultano interessanti come tali, come "storture" se volete, che possono però essere sublimate e dare vita a tutta una nuova florida dimensione identitaria-emotiva per il soggetto. Una sorta di infiorescenza dell'io, cresciuta su un terreno improbabile, vittima e salvezza allo stesso tempo di e da pre-determinate regole sociali (favorite o meno che siano dalle leggi naturali).
Io sono omosessuale. Penso che ogni persona che si definisca “asessuale”, al di là delle proprie consapevolezze, non abbia semplicemente trovato quel rapporto che gli permetta di vivere con più serenità la propria sfera sessuale. Vedo il sesso con gli altri come un piacevole ma pericoloso armeggiare una forza, che prima o poi sfuggirà di mano e che ha il potere di decidere il buono e il cattivo tempo dei miei rapporti personali. Una forza tanto più subdola quanto più mascherata di piacere, per questo solo in apparenza innocentemente accattivante.
Essere concentrati sul sesso, come lo sono io, penso sia diverso dal voler essere incentrati sul sesso. Penso che se il mondo non fosse così incentrato sul sesso e se anche coloro che incontro nella vita di tutti i giorni, che dicono di non cercare sesso, avessero davvero intenzione di avere relazioni senza sesso, io potrei anche non vedermi fare un passo indietro davanti alla "armata del sesso". Mi mette a disagio, mi crea ansia, mi innervosisce l’interesse quasi univoco che la gente attorno a me ha per il rapporto sessuale, tanto che i sentimenti e la mia stessa persona sono ogni volta alla fin fine un punto di secondaria importanza del fatto sesso. Anche io sono guidato dal sesso, sono attratto da ragazzi di sesso maschile, ma ciò non significa che vorrei fare della pratica del sesso il giudice dei miei rapporti intimi. A volte mi sento come rimasto a quando ancora non mi definivo omosessuale, all’età di 15 anni circa, in cui può capitare, vista l’età, tra amici etero di condividere “momenti di piacere sessuale” in compagnia, ma ognuno rigorosamente con il "proprio corpo del reato”… eheheh. Quella forma di sessualità è quella che mi metterebbe a mio agio, quella da cui aspirerei quanto meno partire nei rapporti con gli altri (o quasi), sempre che gli altri vogliano esattamente la stessa cosa, senza volersi spingere necessariamente oltre e soprattutto far diventare quell’oltre una esigenza costante poi. Leggevo qui di chi è d’accordo con la moglie ché lei vada a far sesso con altri… sul piano teorico lo capisco, ma nella realtà non ci riuscirei ad accordarmi, starei male a sapere che la persona che amo giudica insufficienti i rapporti intimi con me.
Io non ho letto Kinsey, ho visto solo il film, ma da quel che ho capito sto nell’area grigia, a metà tra i cosiddetti sessuali e i cosiddetti asessuali. Una decina di anni fa mi sarei potuto definire “demisessuale”, intendendo il sesso solo come eventualità da un forte sentimento amoroso (trovalo un 20enne maschio oggi (e ieri) così… 8) :cry: ), tanto da essermi sentito sempre diverso tra “i diversi”. Immaginavo il rapporto gay come qualcosa di non scontato e proprio per questo immaginavo che il sentimento amoroso superasse la barriera delle convenzioni e del sesso, per vivere qualcosa di unico, libero, non l’ennesimo tentativo di applauso sociale. Invece ho scoperto fin da subito (anzi anni fa più di adesso) un mondo omosessuale che mi ha disilluso totalmente, che giudicherei più sessuomane di quello eterosessuale. Oggi io mi definirei tendenzialmente più “semisessuale”, in quanto potrei anche concepire del sesso senza coinvolgimenti mentali, purché trovassi un mondo che mi metta a mio agio con una "sessualità depotenziata”. Per questo ultimamente mi sono incuriosito al feticismo dei piedi, mi ci sono avvicinato da lontano, domandandomi sconcertato cosa c’entrassero mai i piedi come oggetto sessuale… passando a comprendere che dovesse riguardare chi prova piacere proprio perché sposta (inconsciamente) la propria attenzione dagli organi sessuali ad un’altra parte del corpo... per poi domandarmi e in parte capire perché proprio i piedi e non altro… ed infine per trovare inaspettatamente piacere io stesso alla vista o al pensiero dei piedi (certo bei piedi… che non è facile… eheh), ma non sono tra coloro che vi si sono dedicati nella pratica. Non immaginavo (neanche lì) il buon numero di ragazzi, che ho scoperto da poco, che nei rapporti intimi con altri si dedica solamente ai piedi e niente altro… Non a caso direi, spesso si tratta di ragazzi “etero”, che provano attrazione fisica nei confronti dei piedi maschili e non femminili, ma di nient’altro del corpo maschile. Ecco anche i feticisti, come gli “asessuali”, mi attirano perché mi danno l’idea di voler fare sesso in maniera soft, tanto soft a volte da non potersi neanche definire sesso (no organi sessuali). Io non ho affatto repulsione per l’istinto sessuale, né ne sono privo… né vorrei chiudermi nella mia torre di avorio… vorrei solo che il sesso fosse qualcosa di totalmente accessorio, secondario e tranquillamente sporadico o soprattutto “limitato” nel rapporto con un altro ragazzo, senza che questo sia un compromesso per l’altra persona, ma sia esattamente il suo stesso desiderio. Per questo anzi, vedendo chi qui si definisce totalmente asessuale mi viene da sorridere con tenerezza, ma mi viene anche da pensare: “aaah finalmente!!!”. Sentendomi sempre stretto, soffocato dai rapporti sessuali con gli altri, con chi si definisce "gray-a” mi potrei finalmente sentire a mio agio, con chi si definisce asessuale mi sentirei finalmente dentro un "largo contenitore”… a macchiare la sua "nera" asessualità ci potrei pensare io... :P
Quando leggo qui di maschi reticenti al sesso con la propria moglie/ragazza, penso che siate delle povere perle incomprese e mi verrebbe voglia di sposarvi tutti! :lol:

Adesso che la mia chilometrica e noiosa presentazione è finita, “finalmente” potete dirlo voi… anche se dubito che chi avrà pensato di venirmi a fare un saluto, sia rimasto a leggere tutto 'sto poema… :wink:
Ultima modifica di Nicodemo il ven mar 21, 2014 9:50 pm, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
SilverKitsune
z = z² + c
Messaggi: 9690
Iscritto il: ven apr 15, 2011 6:03 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: Demiguy / Non-binario
Località: Monte Argento

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da SilverKitsune »

Bene arrivato, Nicodemo!

La tua opinione è, ovviamente, tua, ma ti posso assicurare che l'asessualità è tutto fuorché una malattia. Per gli omosessuali è normale non essere attratti da persone del sesso opposto, così come per gli eterosessuali è normale non essere attratti da persone dello stesso sesso. La stessa cosa vale per gli asessuali, eccetto che si applica ad entrambi i sessi. Non c'è niente di "innaturale", come dimostrano i livelli ormonali degli asessuali (normalissimi), il fatto che alcuni asessuali siano disponibili a fare sesso col partner se lo desidera (altri non vogliono, e va bene così: ognuno ha i suoi limiti), e il fatto che diversi asessuali pratichino autoerotismo, contrariamente a quanto potresti pensare tu, per le ragioni più disparate.

Una persona asessuale è più che appagata anche senza avere una vita sessuale. Una persona che non ha una vita sessuale e vuole averla è sessualmente repressa, non asessuale. Le due cose sono differenti. Metterle insieme sarebbe come mettere insieme una persona che non ama gli sport estremi con una persona che vuole fare bungee jumping ma viene frenata dalla sua irrazionale paura per le altitudini.
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

MBTI: INTJ

Asphyxia
A-utorità Asexy!
Messaggi: 4100
Iscritto il: dom apr 07, 2013 2:18 am

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Asphyxia »

.
Ultima modifica di Asphyxia il dom gen 18, 2015 12:22 pm, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Nicodemo »

SilverKitsune ha scritto:Bene arrivato, Nicodemo!

La tua opinione è, ovviamente, tua, ma ti posso assicurare che l'asessualità è tutto fuorché una malattia.
Grazie, SilverKitsune! Attenzione però, io non ho detto che l'asessualità sia una malattia! Ho detto che, secondo me, l'asessualità non è frutto della genetica. Secondo me non si nasce asessuali, ma lo si diventa.. o più radicalmente si potrà non sviluppare mai la propria sfera sessuale, ma non sulla base di un dettame genetico, che potrà al limite giocare una certa influenza, come per gli eterosessuali, ma la sessualità si non-svilupperà sulla base di una certa percezione-elaborazione e quindi concezione psicologica del soggetto. Secondo me, l'asessualità parte da un disagio relazionale più o meno consapevole. Con disagio possiamo intendere tranquillamente che il soggetto abbia una problematica. Quindi, secondo me, l'asessualità parte da un problema. Un problema quantomeno relazionale. Con ciò, come ho cercato brevemente di dire sopra, nonostante non mi piaccia candire la radice di questa "asessualità", privandomi dal pensarla con quello che secondo me è il proprio nome - un problema - non mi piace assolutamente concludere necessariamente questo problema come problema. Ora il problema in questione e lo stesso concetto di problema, sono per così dire... un problema, di natura problematica. Penso e tengo a dire chiaramente che con ciò intendo che nonostante l'asessualità parta da una problematica, non la si possa assolutamente concludere come una malattia. Ma anche qui, ad onor del vero, varrebbe aprire una piccola parentesi, perché il limite tra disagio e malattia, intesa ovviamente come qualcosa che fa stare male chi ne è affetto e ne limita la propria capacità di stare bene, può essere labile... e io starei anche attento a "lucidare" e concludere che l'asessualità sia necessariamente, sempre e in ogni luogo, in ogni mente una scelta concepita senza travagli, libera e vissuta senza farsene una malattia. È una piccola parentesi questa, che riguarderà ancor meno persone, ma è un discorso delicato, che non vuole lasciar fuori chi invece del fatto di essere asessuale ne soffre e benché sia una realtà poco "televisiva", state certi che a calarsi umilmente nel reale abbandonando bellissime e pulitissime idee si fa un discorso più... reale. Chiusa questa piccola parentesi, io intendo dire che, secondo me, a dispetto degli studi "scientifici" (e qui vi lascio ragionare da soli quanto poco "scientifici" possano essere degli studi sulla qualità umane della psiche e dei sentimenti) che possano aver detto il contrario, ogni essere umano sia geneticamente corredato da una forma di sessualità da condividere con gli altri e che certamente ognuno lo farà soggettivamente.

SilverKitsune ha scritto: Per gli omosessuali è normale non essere attratti da persone del sesso opposto, così come per gli eterosessuali è normale non essere attratti da persone dello stesso sesso. La stessa cosa vale per gli asessuali, eccetto che si applica ad entrambi i sessi. Non c'è niente di "innaturale", come dimostrano i livelli ormonali degli asessuali (normalissimi), il fatto che alcuni asessuali siano disponibili a fare sesso col partner se lo desidera (altri non vogliono, e va bene così: ognuno ha i suoi limiti)
Penso che ogni essere umano sia stato predisposto per natura a sviluppare la propria sessualità, la quale, proprio in un essere umano, si sviluppa attraverso tutta una infinità di cose, che potremmo dire lontane dall'istinto di natura, e che costituiscono il proprio mondo psichico, sentimentale, emotivo. Senza voler fare un discorso valutativo, tutti questi mondi interni umani sono ciò che differenziano maggiormente l'uomo dall'animale. È la capacità che l'uomo ha di astrarsi dalla realtà che lo rende diverso dagli animali. Non è un caso che mentre l'animale sa già "per natura" cosa deve fare appena nato, l'uomo non lo sa... il bambino ha un effimero senso di sopravvivenza a confronto con qualsiasi animale in natura. Per contro, l'uomo è l'essere che in natura è stato capace di evolversi di più, proprio perché non sa già quel che deve fare, sa pochissimo... e riempie questo vuoto istintuale, con tutta quella serie di "scoperte" che noi chiamiamo in senso ampio cultura. Ora se capiamo che la cultura è "l'istinto" dell'uomo, il suo salvagente là dove manca la sua prontezza di istinti... è qualcosa che apre ad una serie di possibilità, sfaccettature, in una parola: soggettività... che non sono prevedibili e calcolabili come oggetto delle scienze naturali. Se l'omosessualità in natura, che pure esiste, è una devianza rispetto alla legge di natura, che sembra volere la perpetuazione della specie, figuriamoci cosa può succedere in un essere che si sviluppa tanto complessamente, sviluppando una mente tanto complessa, un mondo interiore tanto permesso dalla sua natura di uomo, quanto "distante" dall'essere regola naturale predeterminata, chiara e automatica. Se in natura l'omosessualità può essere vista semplicisticamente come una devianza rispetto alla legge di natura, in un essere umano non può essere fatto sbrigativamente altrettanto. Non è un caso infatti che sia un fenomeno particolarmente umano, piuttosto che degli animali (se volete leggete "naturale", ma non fraintendetemi rispetto all'errato pregiudizio di senso a cui è comunemente legato il termine). È pur vero che l'uomo e la sua identità tracciano una sorta di intorno per mezzo del quale è riconoscibile di volta in volta l'essere uomo: non stiamo parlando di un fantasma indefinito, irriconoscibile, tutta potenza e niente atto, ma le sue possibilità, la sua identità e il suo sviluppo sono di volta in volta, soggettivamente una novità. È proprio questo sviluppo "innaturale" che segue la crescita di ogni essere umano, che non permette di poter guardare semplicisticamente ogni uscita dal coro come un errore o psicologicamente una malattia.

SilverKitsune ha scritto: e il fatto che diversi asessuali pratichino autoerotismo, contrariamente a quanto potresti pensare tu, per le ragioni più disparate.
No, io non ho affatto l'ingenuità di pensarlo... È proprio per questo che penso che l'asessualità, benché si possa risolvere in un equilibrio, in una dimensione positiva e appagante per chi la vive (quella sorta di "infiorescenza" di cui parlavo sopra...), sia una forma reticente di relazione-non-relazione, che potrebbe "sbloccarsi", senza pensare per altro che debba avvenire per forza... Non nascondiamoci dietro ad un dito d'altro canto, poiché sappiamo tutti che questa propensione o scelta (per chi la vive come tale, non abbiate la presunzione di far tabula rasa...) sia una condizione disagiata, fosse anche solo per il fatto che è difficile incontrare un mondo asessuale... ma non è il vivo di questa community, visto che non è una community per incontri a due... :wink:

SilverKitsune ha scritto: Una persona asessuale è più che appagata anche senza avere una vita sessuale. Una persona che non ha una vita sessuale e vuole averla è sessualmente repressa, non asessuale. Le due cose sono differenti. Metterle insieme sarebbe come mettere insieme una persona che non ama gli sport estremi con una persona che vuole fare bungee jumping ma viene frenata dalla sua irrazionale paura per le altitudini.
Il fatto di essere assodatamente asessuale non vuol dire necessariamente non esserci arrivati attraverso la repressione della propria sessualità (autoerotismo a parte), fosse anche solo per non aver trovato una corrispondenza di grado di intenti nel mondo esterno. Io dico attenzione: sarà bello e propagandistico fare di tutta l'erba un fascio per poter dire che l'asessualità è benessere solo perché conclusivamente viene vissuta in pace e serenità, ma non tiene conto dei problemi che ha o ha avuto dentro di sé o ha ad oggi in società ha un asessuale... Se vivete su un'isola felice asessuale invitatemi! :mrgreen:

Asphyxia ha scritto:Benvenuto.
Grazie!

Avatar utente
Bakeneko
AVENissimo
Messaggi: 3579
Iscritto il: mer mag 23, 2012 5:28 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: ♀️

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Bakeneko »

Nicodemo, io vedo tutto questo tuo ultimo discorso come un goffo tentativo di raggirare a parole quello che è il tuo vero pensiero. Dicendo che l'asessualità è un problema vuol dire che secondo te va risolta. Non mi trovo affatto d'accordo e mi sento anche piuttosto offes* sentendomi additato come un problema! Io sto bene nella mia condizione innata che, attenzione, NON E' UNA SCELTA, appunto perché tornando indietro nel tempo posso affermare di essere sempre stat* così. Casomai non mi sentivo a mio agio quando, non avendo ancora scoperto l'esistenza del termine asessualità, pensavo di dovermi comportare per forza come quello che non sono solo per adeguarmi alla massa. Sai dove sta il vero problema da analizzare secondo me? Sta in quella parte della società che ha la mente talmente chiusa da non credere nel fatto che l'asessualità esista.
53x+m³=Ø

Avatar utente
The Wayward Fox
AVENissimo
Messaggi: 3626
Iscritto il: sab feb 16, 2013 2:35 am
Orientamento: Demisessuale panromantic*
Genere: Genderqueer/Non-binari@ (l*i)

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da The Wayward Fox »

L'asessualità in natura esiste anche in alcune specie animali, per la cronaca. Uno studio effettuato nel 2004 dalla Oregon State University, per esempio, rivelò che il 10% dei montoni non si accoppiava con le femmine: di questi, un 5-7% tentò di accoppiarsi con altri maschi, ma il restante 3% si confermò asessuale. Purtroppo gli studi effettuati sono pochi perché è una condizione che interessa relativamente poco il mondo scientifico, ma se vuoi approfondire ti consiglio di leggere qualcosa di Anthony Bogaert, uno dei ricercatori che più si è impegnato nello studio della fenomenologia dell'asessualità. L'asessualità è stata anche recentemente distinta nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mental (DSM) dalla diagnosi di Disturbo di Desiderio Sessuale Ipoattivo. Puoi approfondire la questione in questo topic.
Non credo che l'omosessualità né che l'asessualità siano una devianza dalla norma: l'esistenza di soggetti omosessuali e asessuali, in un mondo in cui non esisteva il desiderio razionale di diventare genitori, avrebbe fatto in modo che la crescita della popolazione rimanesse al di sotto di certi limiti che oggi, tra eteronormatività e pianificazioni familiari imposte, abbiamo ampiamente superato.
Che alcuni asessuali vivano con disagio la loro condizione è verissimo, ma è perché oggi viviamo in una società ipersessualizzata. Il bigottismo dei secoli scorsi ha causato, per contrasto, l'onnipresenza del sesso in quasi ogni aspetto della vita quotidiana, persino nelle pubblicità dei biscotti. Io mi aspetto che la situazione si stabilizzi negli anni a venire: una vera libertà sessuale implica anche la possibilità di dire no, che sia per scelta o per propensione, e non bolla automaticamente qualcuno che non fa sesso come un bigotto, un represso o uno sfigato.
Io non capisco come fai a parlare di disagio relazionale quando non conosci nessuno di noi. C'è chi è sempre stato single, chi ha una o più relazioni alle spalle, chi è sposato... se pensi che quella italiana sia una comunità ristretta con pochi esempi, prova a fare un salto su quella internazionale e vedrai! Idem per quanto riguarda le amicizie: c'è chi ne ha tante, chi è più introverso, chi ha pochi amici e tanti conoscenti e così via. Alcuni hanno e desiderano figli, altri no. Con una così vasta gamma di individui, come si fa a generalizzare?
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

Immagine

Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

Francy81
Asexy
Messaggi: 321
Iscritto il: mar dic 03, 2013 1:09 pm
Orientamento: asessuale romantica
Genere: femmina
Località: Biella

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Francy81 »

Benvenuto!

Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Nicodemo »

Bakeneko ha scritto:Nicodemo, io vedo tutto questo tuo ultimo discorso come un goffo tentativo di raggirare a parole quello che è il tuo vero pensiero. Dicendo che l'asessualità è un problema vuol dire che secondo te va risolta. Non mi trovo affatto d'accordo e mi sento anche piuttosto offes* sentendomi additato come un problema! Io sto bene nella mia condizione innata che, attenzione, NON E' UNA SCELTA, appunto perché tornando indietro nel tempo posso affermare di essere sempre stat* così. Casomai non mi sentivo a mio agio quando, non avendo ancora scoperto l'esistenza del termine asessualità, pensavo di dovermi comportare per forza come quello che non sono solo per adeguarmi alla massa. Sai dove sta il vero problema da analizzare secondo me? Sta in quella parte della società che ha la mente talmente chiusa da non credere nel fatto che l'asessualità esista.
Bakeneko, mi dispiace che il mio discorso ti offenda, ma mi dispiace di più che io non sia riuscito a spiegarlo. Io non tento di raggirare proprio niente, nessuno mi paga per dire quello che dico e anche io mi sento gray-a... e mi propongo di comprendere senza interpretare troppo in base alla mia esperienza personale. Io ho detto esplicitamente che per me l'asessualità parte da un problema, ma che con ciò non significa che sia un problema da risolvere! Perché in ambito culturale-psicologico-caratteriale umano è proprio il concetto di problema che dovrebbe essere sempre un problema aperto e mai concluso e non essere risolto come qualcosa da dover mutilare e sistemare ed uniformare. Io sto esprimendo il mio pensiero, il mio umile pensiero... che per adesso è convinto di quello che pensa sull'argomento, così come tu sei convinto del tuo pensiero. Il mio pensiero è comunque suscettibile di cambiamenti e ciò ben venga... ciò non toglie che io possa dissentire da quanto sei convinto tu, gli altri, il mondo intero. Io non escludo che ci possano essere esseri umani che per biologia non svilupperanno mai alcuna forma di sessualità, se non qualche blanda scoperta autoerotica, ma penso che questa parte di società non sia quella che si iscriva e descriva in un forum, non penso sia quella parte di società che si pone il problema di vedere riconosciuta la propria asessualità, perché a loro, se ci siamo intesi a quale persone io possa fare riferimento adesso, nessuno pensa (semmai a torto al contrario) che abbiano una sfera sessuale. Tornando a noi, io personalmente non penso che le persone in grado di potersi descrivere come asessuali (coloro a cui facevo riferimento prima non sono in grado per lo più di darsi una connotazione) non nascano come asessuali, benché da che ne hanno memoria, quando la loro sessualità si sarebbe dovuta sviluppare con l'adolescenza, non abbiano avvertito bruciare nel petto alcuna pulsione puramente sessuale. Per me alla base c'è il vissuto della singola persona, che ha fatto sì che inconsapevolmente, quella persona non sviluppasse mai tali pulsioni puramente sessuali. Qui si dovrebbe discutere a lungo sui concetti di "represso" ed "ipoattivo", non pensandoli sbrigativamente come due cose sempre, comunque, indistintamente, incontrovertibilmente separate. Se ricominciamo ipoteticamente da zero il vissuto di una persona, immaginando un nuovo imprevedibile corso degli eventi, ma potenzialmente diverso da quello vissuto, probabilmente la sua sessualità, come quasi tutto di lei, verranno a svilupparsi a tratti in maniera significativamente diversa, a tratti in maniera pressoché simile. Io non credo che la asessualità, in un individuo cromosomicamente sano come lo siamo tutti noi, possa rientrare tra le determinazioni dei caratteri di un individuo a livello genetico. Se il tuo vissuto fosse stato diverso, gran parte di te sarebbe stato possibilmente diverso, anche la tua asessualità. Questo è il mio modo di vedere la questione all'alba del 2014 e non c'è studio pseudo-scientifico in ambito umani (non più "semplicemente" animale) che tenga al momento per quanto mi riguarda. In ambito sociologico-antopologico-psicologico tra l'altro mi preoccupano non poco gli studi cosiddetti "scientifici" e la storia dice perché. Il fatto, per me, che l'asessualità sia frutto di una rinuncia che le persone fanno spesso inconsapevolmente non è sufficiente per dire che l'abbia generata la loro nascita, piuttosto che la loro crescita (processo che chiama in campo milioni di cose). Può darsi che io mi sbagli, per carità... ma io dubito che il mio errore sia nel pensare una natura umana sempre correlata di sessualità dalla propria biologia. La parola stessa a-sessualità a me sembra un termine azzeccato per nominare questo orientamento sessuale e la cosa capita di rado, perché più spesso capita che i termini vadano più per luoghi comuni tradendo il vero senso dei significati. "A-sessualità" esprime esattamente un atteggiamento di negazione, come per dire non-sessualità... e secondo me esprime quel "movimento" di ritrazione che ogni persona a-sessuale ha compiuto (anche se in totale inconsapevolezza) di fronte alla sfera del sesso di relazione. Non a caso, come sottolineava qui SilverKitsune, molti (io direi moltissimi) asessuali praticano l'autoerotismo, a riprova del fatto che al sicuro di se stessi provano piacere sessuale. Nei casi in cui anche l'autoerotismo non venga praticato, non mi farei ingannare dall'apparenza della cosa... e continuo a pensare che anche tali asessuali, sarebbero lì lì per scoprire o riscoprire il proprio contatto con il corpo... Ciò detto, non significa che in una vita di 100 anni e di migliaia di persone, tutti gli asessuali che non si sono masturbati non più di una volta dalla nascita, riusciranno a svoltare sicuramente l'angolo e scoprire il giardino dell'Eden... ma avrebbero potenzialmente potuto. Sono convinto che noi non stiamo bene con il sesso, non funziona il rapporto con il mondo esterno... che questo ci abbia "formati" prima o dopo aver tentato una vita sessuale per me non crea uno spartiacque credibile tra "innatismo" e "comportamentismo".
Bakeneko, a me dispiace che tu ti sia sentito come ti sei sentito... perché alla fin fine poco importa la genesi di questo stato di a-sessualità... Sono sicuro che se avessi trovato in giro persone che si proponevano come asessuali, ti saresti sentito a tuo agio... è questo che conta e lo credo anch'io ed è certamente questo il vero problema.

Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Nicodemo »

The Waiting Fox ha scritto:L'asessualità in natura esiste anche in alcune specie animali, per la cronaca. Uno studio effettuato nel 2004 dalla Oregon State University, per esempio, rivelò che il 10% dei montoni non si accoppiava con le femmine: di questi, un 5-7% tentò di accoppiarsi con altri maschi, ma il restante 3% si confermò asessuale. Purtroppo gli studi effettuati sono pochi perché è una condizione che interessa relativamente poco il mondo scientifico, ma se vuoi approfondire ti consiglio di leggere qualcosa di Anthony Bogaert, uno dei ricercatori che più si è impegnato nello studio della fenomenologia dell'asessualità. L'asessualità è stata anche recentemente distinta nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mental (DSM) dalla diagnosi di Disturbo di Desiderio Sessuale Ipoattivo. Puoi approfondire la questione in questo topic.
Non credo che l'omosessualità né che l'asessualità siano una devianza dalla norma: l'esistenza di soggetti omosessuali e asessuali, in un mondo in cui non esisteva il desiderio razionale di diventare genitori, avrebbe fatto in modo che la crescita della popolazione rimanesse al di sotto di certi limiti che oggi, tra eteronormatività e pianificazioni familiari imposte, abbiamo ampiamente superato.
Che alcuni asessuali vivano con disagio la loro condizione è verissimo, ma è perché oggi viviamo in una società ipersessualizzata. Il bigottismo dei secoli scorsi ha causato, per contrasto, l'onnipresenza del sesso in quasi ogni aspetto della vita quotidiana, persino nelle pubblicità dei biscotti. Io mi aspetto che la situazione si stabilizzi negli anni a venire: una vera libertà sessuale implica anche la possibilità di dire no, che sia per scelta o per propensione, e non bolla automaticamente qualcuno che non fa sesso come un bigotto, un represso o uno sfigato.
Io non capisco come fai a parlare di disagio relazionale quando non conosci nessuno di noi. C'è chi è sempre stato single, chi ha una o più relazioni alle spalle, chi è sposato... se pensi che quella italiana sia una comunità ristretta con pochi esempi, prova a fare un salto su quella internazionale e vedrai! Idem per quanto riguarda le amicizie: c'è chi ne ha tante, chi è più introverso, chi ha pochi amici e tanti conoscenti e così via. Alcuni hanno e desiderano figli, altri no. Con una così vasta gamma di individui, come si fa a generalizzare?
The Waiting Fox, per quanto mi riguarda è innegabile che la natura animale sia eterosessuale e che i casi di omosessualità in natura siano una minoranza, cosa di cui non sarei tanto sicuro per gli esseri umani, per i motivi di cui ho spiegato due post sopra. Ora se la natura segue il suo corso in maniera piuttosto automatica (deterministica, istintuale) io non ho nessun problema a dire che una certa minoranza devia dal naturale corso delle cose. Qua è la mole di pregiudizio che abbiamo attribuito a certi termini legittimi che andrebbe svecchiata... e di farla finita con termini quali: "diversamente abili". Un disabile ha la sua bella disabilità, che la tua dolce e diplomatica frasetta non alleggerirà, né aiuterà una rivoluzione culturale... anzi forse servirà a qualcuno a prendersi meno in carico il problema dei disabili. Con "devianza" in natura, io non intendo nessun animale matto da manicomio, intendiamoci... In natura ci saranno sicuramente animali asessuali, ma per me lì si tratta di un fatto biologico, così come per alcuni esseri umani di cui ho detto sopra, ma non sono certamente capaci di iscriversi su un forum, quindi non rientrano nel discorso di cui si sta trattando... Per me tra gli uomini dalla nascita sufficientemente sani, come lo siamo tutti noi, non c'è asessualità pura e semplice... ci potrà essere omosessualità su base genetica e non credo neanche sia la fetta maggiore di omosessuali, fetta che non a caso è "socialmente" in crescita...
Appunto, hai detto bene... come si fa a generalizzare?? La tua generalizzazione vuole fondare l'asessualità su base genetica per salvarla dal bollino di disagio psicologico, la mia "generalizzazione" generalizza per cercare un comune denominatore reale, senza nessuna operazione di epurazione da belle idee... anzi vorrei che si capisse come la questione ha tutto il suo valore e tutta la sua dignità e la sua bellezza restando dentro al "problema", se si capisce che in ambito sessuale problema di orientamento e di relazione va tradotto con soggettualità!
Ultima modifica di Nicodemo il sab feb 15, 2014 8:20 pm, modificato 2 volte in totale.

Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Nicodemo »

Francy81 ha scritto:Benvenuto!
Grazie!

Avatar utente
The Wayward Fox
AVENissimo
Messaggi: 3626
Iscritto il: sab feb 16, 2013 2:35 am
Orientamento: Demisessuale panromantic*
Genere: Genderqueer/Non-binari@ (l*i)

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da The Wayward Fox »

Per me tra gli uomini dalla nascita sufficientemente sani, come lo siamo tutti noi, non c'è asessualità pura e semplice... ci potrà essere omosessualità su base genetica e non credo neanche sia la fetta maggiore di omosessuali, fetta che non a caso è "socialmente" in crescita...
Hai detto bene: per te. Temo di preferire al tuo parere le affermazioni dei, seppur pochi, ricercatori e scienziati che hanno speso gli ultimi dieci anni a fare ricerche sull'asessualità, umana o meno, e hanno raggiunto i risultati che ti ho linkato.
Il fatto che il numero degli omosessuali sia in crescita significa che il numero di coming out sta salendo: ed è pure normale, non è più uno scandalo come un tempo dichiararsi tali. Per fare un esempio freschissimo, proprio ieri Ellen Page ha fatto coming out dopo anni di esitante silenzio.
Per quanto mi riguarda ritengo sciocco etichettare qualunque caratteristica rara come devianza perché la parola stessa implica che deragli da un percorso prestabilito. Se a tuo parere una percentuale più alta di eterosessuali implica che questa sia la norma della natura animale e il resto devii dal comportamento "normale", be', sei libero di pensarlo. Ma io ritengo che la sessualità somigli più a un quadrivio e non a un sentiero principale con una una stradina secondaria.
La tua generalizzazione vuole fondare l'asessualità su base genetica per salvarla dal bollino di disagio psicologico, la mia "generalizzazione" generalizza per cercare un comune denominatore reale, senza nessuna operazione di epurazione da belle idee...
Come fa la mia ad essere una generalizzazione quando ho evidenziato proprio le differenze che esistono tra coloro che compongono il bacino di utenza della comunità asessuale? :shock:
Io non escludo che ci possano essere esseri umani che per biologia non svilupperanno mai alcuna forma di sessualità, se non qualche blanda scoperta autoerotica, ma penso che questa parte di società non sia quella che si iscriva e descriva in un forum, non penso sia quella parte di società che si pone il problema di vedere riconosciuta la propria asessualità, perché a loro, se ci siamo intesi a quale persone io possa fare riferimento adesso, nessuno pensa (semmai a torto al contrario) che abbiano una sfera sessuale.
Dunque, potrebbero esistere esseri umani asessuali. Ma non sono iscritti qui, né se ne fregano di dire "Ehi, esisto anch'io!" E affermi ciò in base a...? E soprattutto, chi sono e dove sarebbero queste persone?
Non a caso, come sottolineava qui SilverKitsune, molti (io direi moltissimi) asessuali praticano l'autoerotismo, a riprova del fatto che al sicuro di se stessi provano piacere sessuale.
Dati alla mano, prego. Su quali basi affermi che siano moltissimi gli asessuali che praticano autoerotismo? E soprattutto chi ha mai detto che essere asessuali significa essere incapaci di provare piacere sessuale? Essere asessuali significa soltanto non sperimentare attrazione sessuale nei confronti di alcun individuo, punto. Che poi l'atto in sé non si sopporti, sia indifferente o piaccia è tutto un altro paio di maniche.
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

Immagine

Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Nicodemo »

The Waiting Fox ha scritto:
Hai detto bene: per te.
Esattamente per me... come puoi vedere non mi sono stancato di ripeterlo quasi ad ogni periodo delle mie frasi. La mia non è La verità, è quello che secondo me è vero, consapevole che sia suscettibile di cambiamento.

The Waiting Fox ha scritto: Temo di preferire al tuo parere le affermazioni dei, seppur pochi, ricercatori e scienziati che hanno speso gli ultimi dieci anni a fare ricerche sull'asessualità, umana o meno, e hanno raggiunto i risultati che ti ho linkato. [...] Per quanto mi riguarda ritengo sciocco etichettare qualunque caratteristica rara come devianza perché la parola stessa implica che deragli da un percorso prestabilito. Se a tuo parere una percentuale più alta di eterosessuali implica che questa sia la norma della natura animale e il resto devii dal comportamento "normale", be', sei libero di pensarlo. Ma io ritengo che la sessualità somigli più a un quadrivio e non a un sentiero principale con una una stradina secondaria.
Io non ho dubbi che un pensiero che taglia via parole come "problema", anche a costo di non guardare in faccia la realtà delle cose, è un pensiero che piace ai più quando viene loro attribuito un disagio psicologico... è quasi (è il colmo) istintivo... Ma che problema c'è nel dire che l'asessualità nasca da un disagio, di cui semmai neanche l'asessuale stesso conservi memoria alla coscienza? Io non vedo proprio quale sia il problema... Perché pensare a tutti i costi che sia una connotazione naturale fin dalla nascita? Come se il marchio della natura conferisca la ragione di esistenza più che sufficiente, come lo si pensa per l'eterosessualità. A me così, sembra di fare lo stesso gioco mentale di coloro che non accettano l'omosessualità: "non è naturale! Vade retro!". Perché non pensiamo a riflettere su questa "natura" umana? Perché non mettiamo in discussione la scala dei valori assodati, madre di tanti pregiudizi? Perché non abbandonare il solito tentativo di vedere un atteggiamento di dissociazione che generi una minoranza, come qualcosa che non prenda le distanze e non si dissoci da alcunché di generalissimo? Perché a modo tuo stai prendendo delle difese, come se io stessi attaccando il valore degli asessuali? I pregiudizi sono nel tuo (non solo tu, figuriamoci...) stesso tentativo di rifiutare che l'asessualità sia generata da un disagio, sia generata dalla vita vissuta delle persone. Perché se casomai è frutto di un disagio, ha necessariamente qualcosa di sbagliato? È necessariamente un problema che a generarla possa essere un problema di relazione con il mondo che ci circonda? O forse è da rivedere tutto il modo con cui giudichiamo i "problemi" e le diversità date per natura o "deviate" strada facendo? A me sembra che la natura suggerisca che la sua strada sia l'eterosessualità, sì. Che problema c'è nel riconoscere che l'omosessualità e l'asessualità possano essere delle forme non conformi alla legge naturale? Con ciò non sono forse sempre frutto della natura? O di Dio (se vuoi)? E allora la natura ha delle sue leggi... ma chi se ne frega? Io che seguo una mia legge sono per caso ontologicamente inferiore ad un altro essere totalmente conforme a quelle generalissime leggi? E allora smettiamola con l'atteggiamento mentale uguale e contrario degli omofobi: natura= valore, diversità come deviazione (termine preferibile a devianza)= disvalore, smettiamola! Non è facile spiegare quel che voglio spiegare, ma è un discorso totalmente a tuo (a mio) favore, credimi.

The Waiting Fox ha scritto: Il fatto che il numero degli omosessuali sia in crescita significa che il numero di coming out sta salendo: ed è pure normale, non è più uno scandalo come un tempo dichiararsi tali.
Secondo me non basta dire questo. Il numero dei coming out, secondo me, non sta solo salendo perché ci sono meno tabù... certamente è anche così, ma per me sta salendo perché in questa fase storica (come in altre) culturalmente (in senso ampio... la cultura è la "natura" dell'uomo, come ho cercato di accennare sopra...) l'omosessualità sta trovando il proprio terreno. Non solo oggi più gay di ieri possono venire fuori e questo discorso calza bene se pensiamo a quella fetta di gay che lo saranno per natura biologica, ma oggi secondo me sempre più persone diventano omosessuali... persone che magari "ieri" non già non avrebbero avuto il coraggio di venire alla luce, ma non sarebbero state proprio omosessuali. La cultura è un processo retroattivo e noi umani siamo dentro questo processo, anzi siamo questo processo... Non c'è una linea retta che va dai geni alla morte... in mezzo c'è il vissuto di una persona, che riesce a incidere sulla propria identità (sempre in evoluzione per l'appunto), tanto da incidere anche in quella che è forse la più naturale (nel senso connotata di istinto naturale, non "naturale" nel pregiudizio di "giusto" perché generalmente in natura è così!) delle sue caratteristiche: il sesso. Oggi la cultura dei paesi industrializzati, per svariati motivi primi tra i quali i media e la novità delle immagini (ci vorrebbe un altro topic per discuterne), vede anche un altro fenomeno: una crescita sostanziale effettiva non indifferente, non solo di coming out, di gente omosessuale. La "cultura", se vogliamo, sta cambiano "la natura", che detta così sembra una frase bigotta da allarmismo puritano dell'800... ma se pensiamo che ciò riguarda gli esseri umani, dopo le cose a cui ho accennato anche negli interventi sopra, dopo aver riflettuto sul fatto che la natura dell'uomo è qualcosa di non fermamente programmato come per l'animale, scopriamo che quella frase non vuol dire nient'altro che la natura costitutivamente innaturale (intendendo un significato positivissimo, tutto umano, che non dovrebbe neanche stare in parentesi, ovvero natura non deterministicamente corredata sic et simpliciter) degli uomini (in una parola: la loro cultura) sta retroagendo nient'altro che su se stessa (che scoperta...). Non è la cultura allora che sta retroagendo sulla "natura", ma è la cultura stessa dell'uomo che è da sempre la sua natura, già dal momento stesso in cui l'uomo ha dovuto sperimentare che il fuoco brucia, non lo sa già prima come lo sanno gli animali... il bambino è attratto dal fuoco, ecc... Tenendo presente allora che la natura dell'uomo è costitutivamente il suo "innaturale" scarno corredo di istinti, la sua capacità di astrazione dal mero dato fattuale, la sua capacità di riflettere il reale e se stesso e ad un tempo trasformarli, generando la cosiddetta cultura, la sua innaturale natura culturale, comprendiamo come proprio per l'essere umano, più che per tutto il resto degli altri esseri viventi, non si potrà brutalmente parlare di un dover essere per natura, che possa generare una scala valoriale e quindi un disvalore come differenza.
The Waiting Fox ha scritto: Come fa la mia ad essere una generalizzazione quando ho evidenziato proprio le differenze che esistono tra coloro che compongono il bacino di utenza della comunità asessuale? :shock:
Sì pensi le differenze, per poi decimarle al prezzo di una asessualità innata nonché priva di un originario conflitto tra mondo interiore e mondo esteriore, solo perché gli asessuali a cui fai riferimento non hanno mai avuto una prima fase socio-sessuale... Il solo fatto di pensare l'idea di Dio non è sufficiente per dimostrare che Dio esista... Il pensiero di un asino che vola o dell'isola che non c'è, non fa si che queste esistano... ergo, se tu non hai mai percepito un impulso puramente sessuale eteroriferito, non significa che non ti sia stato messo nel DNA.

The Waiting Fox ha scritto:
Io non escludo che ci possano essere esseri umani che per biologia non svilupperanno mai alcuna forma di sessualità, se non qualche blanda scoperta autoerotica, ma penso che questa parte di società non sia quella che si iscriva e descriva in un forum, non penso sia quella parte di società che si pone il problema di vedere riconosciuta la propria asessualità, perché a loro, se ci siamo intesi a quale persone io possa fare riferimento adesso, nessuno pensa (semmai a torto al contrario) che abbiano una sfera sessuale.
Dunque, potrebbero esistere esseri umani asessuali. Ma non sono iscritti qui, né se ne fregano di dire "Ehi, esisto anch'io!" E affermi ciò in base a...? E soprattutto, chi sono e dove sarebbero queste persone?
Mi riferisco alle persone nate con malformazioni cromosomiche o cerebrali, non è certo loro il grido delle persone asessuali. Queste rispettabilissime persone (anzi in genere sul profilo morale, come i bambini, migliori del resto della popolazione umana...) non hanno il problema che si pone questa community, stanne certo... semmai avranno il problema contrario: che la gente pensi che loro siano asessuali (coloro che non lo sono).

The Waiting Fox ha scritto:
Non a caso, come sottolineava qui SilverKitsune, molti (io direi moltissimi) asessuali praticano l'autoerotismo, a riprova del fatto che al sicuro di se stessi provano piacere sessuale.
Dati alla mano, prego. Su quali basi affermi che siano moltissimi gli asessuali che praticano autoerotismo?
Non mi servono dati alla mano, non sto pubblicando un libro, sto scrivendo su un forum online... Io penso che la stragrande maggioranza degli asessuali pratichi l'autoerotismo, ora non sono libero di immaginare neanche questo? :lol:

Avatar utente
Tilacoide
Ameba
Messaggi: 67
Iscritto il: sab nov 23, 2013 12:06 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: Maschio

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Tilacoide »

Benvenutooooo!! XD oddio che mega discussioni! :D non posso non intervenire a questo punto!!!!
(avete scritto tantissimo! XD) alloraaaaaaaaa iniziamo! (se dovessi scrivere molto, Pace... ormai l'avete fatto tutti >.>)

Per prima cosa... ehm... anche secondo me la sessualità non è influenzata più di tanto dal genoma... dico questo perché il DNA comunque non impone paletti fissi ma si limita semplicemente a fissare un "percorso guida" in cui possiamo muoverci.
Continuando... sono però in disaccordo con te nel considerare l'asessualità come una repressione di una sessualità preesistente, più che altro perché non ti basi su esperienze o dati o qualsiasi altra cosa in grado di convincermi, è solo un parere, un'ipotesi da verificare, (tutte le "teorie" sulla nascita della sessualità alla fine sono solo pareri che si possono condividere o meno.... almeno per il momento) inoltre visto che ora come ora nessuno effettivamente può dimostrare nulla secondo me conviene essere aperti alle varie ipotesi ed essere pronti a cambiare idea in base ai racconti altrui.
Personalmente (secondo la mia esperienza quindi) non mi sembra di aver represso una sessualità, (qui potrei sbagliarmi e secondo te magari invece l'ho fatto ma non me ne sono accorto... ed è possibile chi lo sa) semplicemente non ci ho mai pensato... sono cresciuto in un ambiente in cui questa cosa non mi è mai stata fatta notare e boh.... insomma così ^^, non so se la mia condizione sia solo di passaggio perché c'è sempre un minimo di probabilità che tutto possa accadere visto che il nostro corpo e mente non sono fermi e immutabili...
Altra cosa... mentre la sessualità secondo me non è influenzata più di tanto dal DNA...l'autoerotismo lo è, e stavolta non è solo un mio parere ma un dato di fatto, a meno di anomalie (rispetto a ciò che la società in cui viviamo propone come modello standard) ormonali, tutti abbiamo il bisogno di ricorrere all'autoerotismo, poi a seconda della sessualità, ognuno interpreta il piacere fisico a suo modo lasciandosi o meno trasportare da fantasie personali o quant'altro.
Anche secondo me non si nasce asessuali perché ritengo che come l'omosessualità, l'asessualità sia un concetto troppo complesso per essere impacchettato già pronto nella mente di un bambino...(se invece fosse così allora sarei interessato nella modificazione di concetti nella mente dei feti, sarebbe una ricerca capace di annullare in parte il libero arbitrio, almeno quello di base... ma purtroppo penso che semplicemente c'è chi è più predisposto di altri in base a eventi che seguono la nascita) secondo me la sessualità si sviluppa lungo vie del tutto soggettive e cresce con il neonato, modificandosi in base ad impulsi ormonali (intendevo questo per eventi dopo la nascita), idee, anche traumi (ma ovviamente non solo! Sicuramente un trauma può influenzare molte cose, sicuramente esiste una possibilità che influenzi anche a sfera sessuale), esperienze e chi più ne ha più ne metta

Ultima cosa! Ogni persona ha una sua visione della propria sessualità, non tutti gli eterosessuali sono uguali, così come per gli omosessuali e immagino che la stessa cosa valga anche gli asessuali... io sono quindi contro le etichette poiché spesso invece che rivolgersi al singolo individuo viene fatto riferimento alla sua "classe" di appartenenza (cosa sbagliatissima dal mio punto di vista anche perché alla fine ognuno si immagina le caratteristiche di una classe a modo suo e spesso si finisce di "accusare" persone di cose non vere) ma allo stesso tempo a favore nel momento in cui in una società (come la nostra), una vota etichettata una maggioranza forte(eterosessualità) e una minoranza debole (omosessualità) si inizi a perdere la concezione delle vie di mezzo riducendo tutto ad un rapporto "dominatori-dominati", secondo me facendo sentire più nomi oltre a questi due, lentamente il gruppo forte si dividerà poiché la gente che vi appartiene scoprirà che ci sono differenze anche fra loro... in questo modo forse gli scompensi diminuiranno ripristinando un equilibrio....(fine momento serio) e tutti saranno felici con tutti e si vorranno bene! :D

Conclusioni: hai avuto un benvenuto di fuoco mi sembra! ^^ Comunque sono felice di vedere che si può discutere tranquillamente condividendo le proprie nozioni ed esperienze! (ho scritto moto TT^TT uffa pazienza)

Avatar utente
The Wayward Fox
AVENissimo
Messaggi: 3626
Iscritto il: sab feb 16, 2013 2:35 am
Orientamento: Demisessuale panromantic*
Genere: Genderqueer/Non-binari@ (l*i)

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da The Wayward Fox »

Nicodemo, giunti a questo punto della discussione direi che possiamo solo concordare di non essere d'accordo.
Ci tengo solo a specificare che mi hai frainteso: non penso che naturale equivalga sempre a giusto mentre artificiale, se mi passi il termine, a sbagliato. I farmaci non nascono spontaneamente in natura, ma non significa che costituiscano qualcosa di negativo. Uccidere un altro essere vivente è naturale, ma non significa che sia giusto. Ciò che cercavo di dire è che la presenza di esemplari omosessuali e asessuali tra le specie animali, a parer mio e di altri, esclude la possibilità di un'origine esclusivamente psicologica, come invece ritieni tu.
Ho concluso. Oh, a proposito, credo che nel mio primo post io abbia dimenticato di darti il benvenuto, quindi te lo auguro adesso.
« Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. »

Immagine

Diario di un asso grigio scuro, blog a tematica asessuale e affini.

Avatar utente
Nicodemo
Membro
Messaggi: 31
Iscritto il: mer feb 12, 2014 11:36 pm
Orientamento: omoasessuale
Genere: maschio
Località: Messina

Re: Buongiorno, dalla Sicilia.

Messaggio da Nicodemo »

Tilacoide ha scritto:Benvenutooooo!! XD oddio che mega discussioni! :D non posso non intervenire a questo punto!!!!
Grazie! :)

Tilacoide ha scritto: sono però in disaccordo con te nel considerare l'asessualità come una repressione di una sessualità preesistente, più che altro perché non ti basi su esperienze o dati o qualsiasi altra cosa in grado di convincermi, è solo un parere, un'ipotesi da verificare, (tutte le "teorie" sulla nascita della sessualità alla fine sono solo pareri che si possono condividere o meno.... almeno per il momento) inoltre visto che ora come ora nessuno effettivamente può dimostrare nulla secondo me conviene essere aperti alle varie ipotesi ed essere pronti a cambiare idea in base ai racconti altrui.
Sì sì il mio è solo un parere... XD Sono d'accordo che l'atteggiamento corretto sia quello di cui parli, prevedo però di restare sufficientemente scettico nei confronti di tutte quelle sperimentazioni scientifiche che propongono/proporranno di aver rintracciato tale genoma per i motivi che ho detto sopra e non essendo io un ingegnere genetico. Penso sia altrettanto sano restare tendenzialmente diffidenti da ogni studio "scientifico" che si proponga per una qualche scoperta di dire la propria sulla "parte" spirituale (non intesa in senso religioso) della natura umana.

Tilacoide ha scritto: mentre la sessualità secondo me non è influenzata più di tanto dal DNA...l'autoerotismo lo è, e stavolta non è solo un mio parere ma un dato di fatto, a meno di anomalie (rispetto a ciò che la società in cui viviamo propone come modello standard) ormonali
.
Tolte le anomalie ormonali, puoi dirmi di più?

Tilacoide ha scritto: Conclusioni: hai avuto un benvenuto di fuoco mi sembra! ^^
Ho paura di finire bruciato come una strega... :mrgreen:

Rispondi