Ciao a tutt*
Inviato: mar gen 21, 2014 6:25 pm
Salve,
rieccomi qui su questo forum. E' la seconda volta che ci ritorno e mi presento. La prima è stata un paio di anni fa, appena scoperto il termine e l'universo dell'asessualità. Non ricordo il vecchio nick e probabilmente anche l'indirizzo con cui mi registrai la prima volta non è più attivo, per questo non li ho recuperati, tuttavia credo sia meglio così perché le premesse con cui ritorno sono molto diverse.
Due parole su di me. Sono una donna di 34 anni, tendenzialmente eterosex e ho avuto poche relazioni (molto poche ), e non ho mai dato particolare importanza all'aspetto fisico dei sentimenti. Non ho mai avuto rapporti completi, sono capitate poche occasioni e non erano delle migliori. Tuttavia mi piacerebbe provare, perché a quel punto saprei in maniera forse più precisa qual è il mio rapporto con il sesso. Al momento so che per me l'espressione dei sentimenti passa da altre vie, passa dalla sintonia dei pensieri, passa dalla conoscenza emotiva, psichica. Quando penso ad un ragazzo che mi interessa l'immagine che mi viene alla mente è quella di me e lui in un caffè che chiacchieriamo chiacchieriamo chiacchieriamo...
Ingenuamente, ho sempre pensato che prima o poi sarebbe arrivata la "persona giusta" quella con cui tutto sarebbe stato perfetto ANCHE il sesso, che per me è un grande punto interrogativo, ma che cmq era incluso nel pacchetto "vita perfetta con l'uomo perfetto".
Quando mi sono imbattuta in questo sito due anni fa, avevo già cominciato a mettere in discussione le mie illusioni e le mie fantasie, ma ancora una volta ho rimesso la testa sotto la sabbia, dicendomi "no no, si tratta solo di avere un po' di pazienza".
Ora, a 34 anni, vedo le cose un po' diversamente. Devo fare i conti con un aspetto di me che non avevo mai pienamente considerato, devo cercare di comprenderlo e di capire chi sono e, eventualmente, che tipo di relazione potrei vivere. Insomma, ho capito che non ho mai incontrato l'uomo perfetto perché questo non esiste, perché io per prima non sono perfetta e perché mi sono sempre ingenuamente rifiutata di pensare che le cose potevano essere più complesse, meno lineari e meno "mainstream" di come le vedevo (e sì che negli altri aspetti della vita mi piace considerarmi molto poco convenzionale ).
Per me, accettare la mia asessualità vuol dire rivedere i miei progetti, una piccola parte dei miei sogni e soprattutto iniziare a vivere davvero la mia vita, senza illudermi nell'attesa di qualcosa che forse neanche esiste.
Mi scuso per le riflessioni un po' convolute e spero di essere riuscita a rendere almeno un po' comprensibile il mio stato d'animo fluttuante.
Grazie
rieccomi qui su questo forum. E' la seconda volta che ci ritorno e mi presento. La prima è stata un paio di anni fa, appena scoperto il termine e l'universo dell'asessualità. Non ricordo il vecchio nick e probabilmente anche l'indirizzo con cui mi registrai la prima volta non è più attivo, per questo non li ho recuperati, tuttavia credo sia meglio così perché le premesse con cui ritorno sono molto diverse.
Due parole su di me. Sono una donna di 34 anni, tendenzialmente eterosex e ho avuto poche relazioni (molto poche ), e non ho mai dato particolare importanza all'aspetto fisico dei sentimenti. Non ho mai avuto rapporti completi, sono capitate poche occasioni e non erano delle migliori. Tuttavia mi piacerebbe provare, perché a quel punto saprei in maniera forse più precisa qual è il mio rapporto con il sesso. Al momento so che per me l'espressione dei sentimenti passa da altre vie, passa dalla sintonia dei pensieri, passa dalla conoscenza emotiva, psichica. Quando penso ad un ragazzo che mi interessa l'immagine che mi viene alla mente è quella di me e lui in un caffè che chiacchieriamo chiacchieriamo chiacchieriamo...
Ingenuamente, ho sempre pensato che prima o poi sarebbe arrivata la "persona giusta" quella con cui tutto sarebbe stato perfetto ANCHE il sesso, che per me è un grande punto interrogativo, ma che cmq era incluso nel pacchetto "vita perfetta con l'uomo perfetto".
Quando mi sono imbattuta in questo sito due anni fa, avevo già cominciato a mettere in discussione le mie illusioni e le mie fantasie, ma ancora una volta ho rimesso la testa sotto la sabbia, dicendomi "no no, si tratta solo di avere un po' di pazienza".
Ora, a 34 anni, vedo le cose un po' diversamente. Devo fare i conti con un aspetto di me che non avevo mai pienamente considerato, devo cercare di comprenderlo e di capire chi sono e, eventualmente, che tipo di relazione potrei vivere. Insomma, ho capito che non ho mai incontrato l'uomo perfetto perché questo non esiste, perché io per prima non sono perfetta e perché mi sono sempre ingenuamente rifiutata di pensare che le cose potevano essere più complesse, meno lineari e meno "mainstream" di come le vedevo (e sì che negli altri aspetti della vita mi piace considerarmi molto poco convenzionale ).
Per me, accettare la mia asessualità vuol dire rivedere i miei progetti, una piccola parte dei miei sogni e soprattutto iniziare a vivere davvero la mia vita, senza illudermi nell'attesa di qualcosa che forse neanche esiste.
Mi scuso per le riflessioni un po' convolute e spero di essere riuscita a rendere almeno un po' comprensibile il mio stato d'animo fluttuante.
Grazie