AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

SilverKitsune ha scritto:

ZilRaag ha scritto:Lei, la classica "bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali (cit.)", e che aveva già pianificato anche il colore del vestito che avrebbe portato al battesimo del nostro secondogenito.

...A vent'anni? Oddio.

...

Credo di poter dire con discreta sicurezza che la frase evidenziata non vada presa proprio alla lettera ma piuttosto con un pizzico di ironia

E' questione di carattere, e io sono troppo egoista per fare una cosa che non mi piace solo per il bene di qualcun altro
L'importante non è non aver mai fatto sesso (o qualsiasi altra cosa che non piace), è il rendersi conto in un modo o nell'altro di quali siano i propri limiti.

Esattamente, vale lo stesso per me.
E poi, le rarissime volte che ho fatto qualcosa anche se non ero convinta, solo perchè "si pensa che sia bene così", mi sono trovata malissimo.
Ho imparato una volta di più che è sempre meglio ascoltare se stessi

Celeste ha scritto:

LikeNumbers96 ha scritto:l'innamoramento è un'avvenimento sentimentale che avviene nel momento in cui si prova attrazione sessuale per una persona...diciamo che per le persone sessuali nel sesso ci sono legati proprio dei sentimenti.

Non è che sia proprio così eh, Like... Hai una visione molto rosa e romantica!
Sarebbe come dire che un sessuale prova attrazione solo per chi ama, o che un asessuale non provando attrazione non può provare amore.

Però esistono sessuali aromantici, così come asessuali romantici. E in questo ultimi l'innamoramento avviene a prescindere dall'attrazione sessuale, che non c'è. Altrimenti un asessuale non si potrebbe mai innamorare, secondo te ?

Inoltre, anche senza andare a scomodare i sessuali aromantici, anche un sessuale romantico può benissimo provare attrazione sessuale per qualcuno che non ama neanche lontanamente

Infatti mi sono dimenticato di scrivere "attrazione romantica" oltre a quella sessuale..."innamorarsi senza attrazione sessuale" è romanticismo puro senza passione...ma comunque mi ero dimenticato io di aggiungere questo dettaglio, chiedo venia
Nel caso in cui invece non c'è ne attrazione romantica e ne sessuale, non è più amore ma bensì affetto

eirikur ha scritto:Credo di poter dire con discreta sicurezza che la frase evidenziata non vada presa proprio alla lettera ma piuttosto con un pizzico di ironia

Ci ho pensato, ma pure per essere un'iperbole è preoccupante

E poi non dimentichiamoci che i sessuali, romantici o aromantici che siano, possono benissimo provare attrazione sessuale pure per persone che romanticamente non gli piacciono... anzi, normalmente è così, giusto i grey/demi provano attrazione solo per persone a cui sono già legati (e alcuni grey la possono provare anche per altre persone).

Io ho avuto la mia prima volta a 20 anni, con un ragazzo al quale ero abbastanza legata. Ai tempi uscivamo e non stavamo insieme ufficialmente. Però l'ho fatto con lui non tanto perchè "si fa", più che altro perchè ero genuinamente curiosa. Alla fine la mia curiosità è stata pienamente soddisfatta: ho scoperto che il sesso non mi piace e che quando il rapporto tra noi due ha iniziato ad approfondirsi, la mia attrazione sessuale per lui è completamente scemata, insomma tanto valeva non prendersi la briga

Tuttavia è stata un'esperienza utile, anche perchè da lì ho iniziato a farmi delle domande sulla mia sessualità, che invece prima davo per scontata. Credevo di essere solamente un'eterosessuale un po'ingenua e pensavo a una relazione come una serie di passaggi in un certo senso "obbligati", cioè appunto perchè "si fa così", anche perchè non avevo mai avuto esperienze (non che mi interessasse granchè) e di conseguenza non mi ero mai posta il problema

SilverKitsune ha scritto:

eirikur ha scritto:Credo di poter dire con discreta sicurezza che la frase evidenziata non vada presa proprio alla lettera ma piuttosto con un pizzico di ironia

Ci ho pensato, ma pure per essere un'iperbole è preoccupante

Non solo come iperbole: era proprio preoccupante come persona! Liberarsi non fu facile. Dopo averla lasciata, dovetti subire un annetto buono di stalking.

Mi dispiace davvero, ZilRaag! Per fortuna che è passato!

danyfantasy ha scritto:io non l'ho mai fatto. Perchè fare qualcosa che non mi interessa?

Perché esiste una cosa che si chiama "peer pressure". Se sei riuscito a resistere, complimenti.

Dipende molto anche dal tempo dal luogo, e anche dalla condizione sociale, nei quali hai passato l'adolescenza. Dipende anche dal carattere che hai, e, anche, se hai o meno un'ideologia forte dietro tutto. Marcare la propria differenza in un ambiente chiuso, significa spesso emarginazione.

Per non parlare poi della pressione che ti fanno in casa per "mettere la testa a posto". Degli amici che ti presentano l'amica della ragazza. Da chi ti dice che "sei malato", che ti deve "aggiustare", e, per farlo, ti chiede un sacco di soldi a seduta. E per tacere sui "mali di stomaco" che ti prendono perché "sei diverso dagli altri".

ZilRaag ha scritto:

danyfantasy ha scritto:io non l'ho mai fatto. Perchè fare qualcosa che non mi interessa?

Perché esiste una cosa che si chiama "peer pressure". Se sei riuscito a resistere, complimenti.

Dipende molto anche dal tempo dal luogo, e anche dalla condizione sociale, nei quali hai passato l'adolescenza. Dipende anche dal carattere che hai, e, anche, se hai o meno un'ideologia forte dietro tutto. Marcare la propria differenza in un ambiente chiuso, significa spesso emarginazione.

Per non parlare poi della pressione che ti fanno in casa per "mettere la testa a posto". Degli amici che ti presentano l'amica della ragazza. Da chi ti dice che "sei malato", che ti deve "aggiustare", e, per farlo, ti chiede un sacco di soldi a seduta. E per tacere sui "mali di stomaco" che ti prendono perché "sei diverso dagli altri".

Quella sensazione me la ricordo molto bene, anche se sono passati tanti anni. In realtà era solo nella mia testa, pressioni strane dall'esterno non ne ho mai sentite (non so perchè ma la gente con me ha sempre dato per scontato che fossi single per scelta e me la spassassi alla grande così).
Amici e parenti che provano sempre a presentarti qualcuno sono all'ordine del giorno, ma di solito liquido la situazione con una risata, un po' di conversazione con il malcapitato e finisce lì

Oltre ai motivi che ha citato ZilRaag sul "perchè fare qualcosa che non interessa" (domanda in fondo più che legittima), a volte entrano in gioco, banalmente, anche solo curiosità e situazione in sè.

Per quel che mi riguarda quando in passato ho avuto (sporadici ed effimeri) rapporti/approcci sessuali non è stato tanto per la pressione esterna anche se c'è e si fa sentire, il mio non era il problema di fare ciò che fanno tutti altrimenti si passa per anormale, no, semplicemente ero in fase di evoluzione-comprensione, ero la prima a non capire e non capirmi, non avevo ancora ben definito e preso coscienza della mia asessualità e allora pensavo di avere blocchi o paure di altro tipo e che fosse una questione di limiti miei e di tempo, insomma che spettava a me lavorarci su. Inoltre, fondamentale, il fatto di aver incontrato persone che in qualche modo mi piacevano, volevo loro bene, qualcosa di più della semplice amicizia, si era creato un legame e allora fare sesso era il "modo" per entrare in intimità con l'Altro, ma al di là del sesso in sé anche tutto il resto che verte attorno ad una relazione standard mi andava stretto e mi sentivo a disagio, poi col tempo ho fatto luce su tante cose e ora sicuramente tutto è diverso, non lo farei mai solo per farlo, probabilmente non rifarei gli stessi errori perché questa consapevolezza ha cambiato radicalmente il mio modo di percepire ogni tipo di relazione, ora non posso più negarla, ma prima non capivo niente ecco.

danyfantasy ha scritto:io non l'ho mai fatto. Perchè fare qualcosa che non mi interessa?

Concordo con te, soprattutto nel caso del sesso.
Come diceva Celeste, in altri ambiti può esserci la curiosità e magari si prova lo stesso (che so, magari andando in discoteca anche se non piace molto), ma nel caso del sesso c'è di mezzo un'altra persona e, non di rado, ci sono di mezzo i sentimenti, quindi per me gli altri se ne possono andare al diavolo

io l'ho fatto perchè credevo che "andesse fatto".
la prima volta non potevo dire di non essere interessata, come si fa a dirlo se una cosa non si conosce?
l'ho fatto e con un ragazzo molto importante per me. la nostra storia è andata avanti diversi anni, ma più andava avanti e più io capivo che si, con lui stavo bene, ma non in quei momenti li....anzi....quando arrivava sabato sera ero nervosa all'idea di doverlo fare, non mi piaceva, ma non c'entrava il mio ragazzo, gli volevo molto bene, ma non c'era attrazione fisica, e quando abbiamo affrontato l'argomento sono stata chiara...non è che non avevo attrazione fisica per lui...ma per nessuno....

poi inevitabilmente la nostra storia è finita (per lui il sesso era molto importante) e ho iniziato il mio percorso interiore...ho capito che il sesso non faceva per me....solo che credevo di essere l'unica al mondo...e invece!

Sara79 ha scritto:....quando arrivava sabato sera ero nervosa all'idea di doverlo fare, non mi piaceva, ma non c'entrava il mio ragazzo, gli volevo molto bene

Uuuhh quanto mi ricorda me questa frase !!

@ bingobongo

Sì, mio marito è eterosessuale e vorrebbe che lo facessimo. Gli ho parlato, sta capendo il mio disinteresse, e l' idea sarebbe di venirci incontro. Farlo magari di tanto in tanto (ma nel mentre io sarei assolutamente passiva e gli vieterei alcune cose che per me sono off-limits). Se ti interessa per un confronto, nella sezione amici e familiari di asex ho postato un topic con la nostra situazione )

@ Kalista Violet

Mi sono rivista in tutto e per tutto nella tua descrizione (anche io avevo quell' età, e anche io la pensavo a quel modo) ed anche io ho pensato ''e anche questa è andata!'' :DD La verginità mi pesava... Tu hai descritto magistralmente il tutto quando hai parlato dei buchi alle orecchie :DD

@ Celeste

Grazie per la delucidazione. Io mi definisco eteroromantica, ma man mano che cresco e maturo mi allontano sempre di più da quel sentimentalismo che ha caratterizzato la mia adolescenza e glu anni successivi. Mi riscopro più indipendente, più individualista e più egoista. A volte anche io sento quanto la progettualità possa soffocare una relazione. Preferisco invece un rapporto come tra fratelli. L' affinità elettiva l' ho sempre cercata anche io, ma soprattutto tra le amiche devo dire (sempre delusa e disillusa purtroppo)

@ ZilRaag

La tua battuta sul vestito per il battesimo mi ha fatto tanto sorridere
Condivido il tuo punto di vista...

Che domanda liberatoria
Rientro anche io nel club.
Mi ero innamorata solo di ragazze, poi mi sono innamorata di un ragazzo. Per logica sarei bisessuale asessuale? Be', in ogni caso, nel mezzo l'ho fatto con due con cui avrei fatto a meno (non per loro... e lo capivano). Pensavo di dovermi correggere (ci scappa la risata per non piangere).
Del ragazzo di cui mi sono innamorata... lo facevo perché mi piaceva farlo sentire desiderato, farlo sentire felice, ma... certe cose proprio non si potevano fare, o ero completamente passiva oppure si capiva benissimo che mi sentivo nella condizione di "Uhm, che ci faccio qui? Che devo fare? E perché lo sto facendo? mah", passiva invece ok. Ma tutto partiva dal volerlo fare felice (nei miei limiti...).
Purtroppo non si sentiva desiderato e mi sono sentita sbagliatissima e mi è ripartito il delirio "devo correggermi" facendomi ancora più male. Ho beccato poi anche quello che si arrabbiava e mi urlava dietro "Sei una tr....!" (ma chi, io? perché proprio a me? mah). Ora ho detto basta, anche se ci credo poco che una persona sessuale sia disposta a stare con me alla lunga, è sconfortante.