Re: Asessualità e comunità LGBT+
Inviato: dom apr 28, 2013 3:06 pm
Va bene, ho letto e capito i vostri interventi.
Come sempre lasciatemi dire che è un piacere leggere le vostre risposte, mi stupisco di quanto in generale questo nostro forum sia composto da bravi interlocutori.
Mi sono più chiari i punti di vista che prima non inquadravo totalmente.
Vi spiego il mio con una metafora. Due navi percorrono la stessa tratta di mare verso una destinazione comune, ma la rotta è leggermente diversa. Sarebbe saggio e prudente che navigassero affiancate, in modo da prestarsi soccorso in caso di pericolo. Però qualche differenza c'è. Una nave è un mercantile con attrezzature scientifiche a bordo, la seconda un ricognitore dell'esercito. La prima si mantiene sottocosta per il momento, allungando il proprio tragitto, per compiere le proprie rilevazioni scientifiche, la seconda procedendo in mare aperto su un percorso più diretto, attraversa il mare agitato e pure qualche stratempo, essendo abituato alle tempeste.
Le due navi arriveranno allo stesso punto, prima o poi, è plausibile pensare che sia così. Ma la nave da guerra non ha alcun bisogno di aver vicino quella scientifica, e trova futili gli scopi della ricerca. Del resto anche il mercantile ha come obiettivo le rilevazioni e tenersi fuori dalle tempeste permette di organizzare meglio il proprio lavoro e ottenere un risultato ragionato. Perché del resto lanciarsi in mare aperto farebbe allontanare quasi del tutto la nave scientifica dai suo propositi a favore di un'efficacia e di una visibilità (vicino alla lucente nave militare), che non gli appartiene.
Uscendo di metafora, comprendo molto bene il fatto di come le nostre inclinazioni romantiche siano molto variegate, ma come già dicevo, la base comune è il (non)sentire sessuale, non verso chi lo sentiamo. E il sentire sessuale e il "nonsentire", possono avere un dialogo, ma difficilmente una comprensione o un identità reciproca. Era quello che diceva Klizia. I pride sono giusti, condivisibili e belli. Posso andare a manifestare in supporto ad un amico o alla categoria.
Ma perché dovrei andare come attivista politico? Non è la mia politica, condivido solo lontanamente le tematiche trattate e non mi interessa di mettermi l'ombretto. Moltissimi eterosessuali vanno ai pride per sostenere gli amici, ma non per questo dopo devono pensarla come loro. Nè tantomeno la comunità LGBT si avvicinerà agli etero.
Un altro paio di maniche sono le questioni riguardo l'aiuto da portare dal punto di vista informativo. E qui invece tutti voi avete pienamente ragione. Ma allora, con un po'più di fatica e indipendentemente dagli altri gruppi, iniziamo a operare delle iniziative nostre che possano aiutare l'orientamento e il sostegno di altri.
Io penso addirittura che integrarci nella comunità LGBT non gioverebbe in questo senso ai nostri scopi, ma li ostacolerebbe. Personalmente, se a 17 anni mi avessero detto: "guarda, non ti preoccupare, c'è un sacco di gente come te, non sei tu ad avere un problema. Vai a quel circolo gay che ti danno informazioni". Ragazzi, lo ammetto: me ne sarei tenuto totalmente alla larga. Un omoromantico naturalmente invece ci sarebbe andato. E con tutta probabilità gli avrebbero detto di essere un omosessuale che doveva trovare la sua identità.
Siamo "altro", da questo. Possiamo sviluppare la nostra rete informativa, possiamo lavorare in modo da rendere più chiare le nostre informazioni, non confonderle. Abbiamo altre cose che ci legano che non siano la nostra inclinazione romantica, e questo non può cambiare.
Quindi, concludendo (perché devo scappare a vedere una mostra...
): vogliamo diventare più forti e dare sostegno a chi ha bisogno di un nostro aiuto? Iniziamo a lavorarci con iniziative, non identificandoci con altri gruppi.
E a questo riguardo io propongo di iniziare a sviluppare qualche idea proprio in questo forum (un sito ufficiale AVENit? Raduni aperti? un referente stampa? una sede? un'associazione? non so neppure se queste cose esistano già, da qualche parte...). Apriamo un thread "organizzativo", e chi vuole si metta a lavoro... io ci sarò!![Wink ;)](./images/smilies/icon_wink.gif)
Come sempre lasciatemi dire che è un piacere leggere le vostre risposte, mi stupisco di quanto in generale questo nostro forum sia composto da bravi interlocutori.
Mi sono più chiari i punti di vista che prima non inquadravo totalmente.
Vi spiego il mio con una metafora. Due navi percorrono la stessa tratta di mare verso una destinazione comune, ma la rotta è leggermente diversa. Sarebbe saggio e prudente che navigassero affiancate, in modo da prestarsi soccorso in caso di pericolo. Però qualche differenza c'è. Una nave è un mercantile con attrezzature scientifiche a bordo, la seconda un ricognitore dell'esercito. La prima si mantiene sottocosta per il momento, allungando il proprio tragitto, per compiere le proprie rilevazioni scientifiche, la seconda procedendo in mare aperto su un percorso più diretto, attraversa il mare agitato e pure qualche stratempo, essendo abituato alle tempeste.
Le due navi arriveranno allo stesso punto, prima o poi, è plausibile pensare che sia così. Ma la nave da guerra non ha alcun bisogno di aver vicino quella scientifica, e trova futili gli scopi della ricerca. Del resto anche il mercantile ha come obiettivo le rilevazioni e tenersi fuori dalle tempeste permette di organizzare meglio il proprio lavoro e ottenere un risultato ragionato. Perché del resto lanciarsi in mare aperto farebbe allontanare quasi del tutto la nave scientifica dai suo propositi a favore di un'efficacia e di una visibilità (vicino alla lucente nave militare), che non gli appartiene.
Uscendo di metafora, comprendo molto bene il fatto di come le nostre inclinazioni romantiche siano molto variegate, ma come già dicevo, la base comune è il (non)sentire sessuale, non verso chi lo sentiamo. E il sentire sessuale e il "nonsentire", possono avere un dialogo, ma difficilmente una comprensione o un identità reciproca. Era quello che diceva Klizia. I pride sono giusti, condivisibili e belli. Posso andare a manifestare in supporto ad un amico o alla categoria.
Ma perché dovrei andare come attivista politico? Non è la mia politica, condivido solo lontanamente le tematiche trattate e non mi interessa di mettermi l'ombretto. Moltissimi eterosessuali vanno ai pride per sostenere gli amici, ma non per questo dopo devono pensarla come loro. Nè tantomeno la comunità LGBT si avvicinerà agli etero.
Un altro paio di maniche sono le questioni riguardo l'aiuto da portare dal punto di vista informativo. E qui invece tutti voi avete pienamente ragione. Ma allora, con un po'più di fatica e indipendentemente dagli altri gruppi, iniziamo a operare delle iniziative nostre che possano aiutare l'orientamento e il sostegno di altri.
Io penso addirittura che integrarci nella comunità LGBT non gioverebbe in questo senso ai nostri scopi, ma li ostacolerebbe. Personalmente, se a 17 anni mi avessero detto: "guarda, non ti preoccupare, c'è un sacco di gente come te, non sei tu ad avere un problema. Vai a quel circolo gay che ti danno informazioni". Ragazzi, lo ammetto: me ne sarei tenuto totalmente alla larga. Un omoromantico naturalmente invece ci sarebbe andato. E con tutta probabilità gli avrebbero detto di essere un omosessuale che doveva trovare la sua identità.
Siamo "altro", da questo. Possiamo sviluppare la nostra rete informativa, possiamo lavorare in modo da rendere più chiare le nostre informazioni, non confonderle. Abbiamo altre cose che ci legano che non siano la nostra inclinazione romantica, e questo non può cambiare.
Quindi, concludendo (perché devo scappare a vedere una mostra...
![Very Happy :D](./images/smilies/icon_biggrin.gif)
E a questo riguardo io propongo di iniziare a sviluppare qualche idea proprio in questo forum (un sito ufficiale AVENit? Raduni aperti? un referente stampa? una sede? un'associazione? non so neppure se queste cose esistano già, da qualche parte...). Apriamo un thread "organizzativo", e chi vuole si metta a lavoro... io ci sarò!
![Wink ;)](./images/smilies/icon_wink.gif)