AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

A mio parere anche una coppia di individui molto diversi tra loro può andare avanti, a patto che siano entrambi individui molto tolleranti. Però sta di fatto che devono volere le stesse cose (almeno, quelle importanti) dalla vita, perché per quanto si possa essere tolleranti, in una relazione monogama in cui solo uno dei due partner vuole figli non ci sono compromessi possibili. Giusto per fare un esempio, poi. Potrei anche dire, non ci sono compromessi tra vivere in Inghilterra e vivere negli Stati Uniti. In alcuni casi non ci si può venire incontro: o è così o è pomì

Esattamente!!!!

blueberyl ha scritto:Ma sono l'unica a non avere la paura di rimanere "sola"? Meglio così, altrimenti a questo punto...

No, non sei l'unica!
Io non ho mai avuto paura della solitudine quando ero single, anzi... e se dovessi rimanere single adesso credo che non inizierei a temerla nonostante l'età avanzata.
La pensavo un po' come Chiara: se trovo un uomo come dico io se ne può anche parlare, altrimenti nessun compromesso. Non ho mai pensato di dovermi adattare agli altri perchè spinta dalla paura della solitudine e non lo farò in futuro.
Concordo poi anche con Asuka: la paura della solitudine dipende dal carattere, non dall'orientamento sessuale. Anche se un eterosessuale ha statisticamente più probabilità di formare una coppia con la sua anima gemella (dato che sono molti di più) ne conosco davvero tanti che hanno paura della solitudine, a volte a tal punto da rovinarsi l'esistenza finendo incastrati in matrimoni sbagliati. Essere parte di una coppia non vuol dire non essere più soli: dipende anche con chi la formi, la coppia. Molte delle persone più sole che conosco sono sposate.

Sempre per rispondere ad Asuka: io ho capito che il mio compagno era la mia anima gemella quando ho sentito che gli andavo bene così com'ero, che non avrei dovuto cambiare una virgola della mia personalità per stare con lui e che, soprattutto, non dovevo fare sforzi e sacrifici per stare in coppia con lui ma che anzi mi veniva spontaneo e naturale, quasi come se fosse un'attitudine naturale pur non avendo mai avuto grandi esperienze di vita di coppia.
Per me essere simili o diversi nelle piccole o grandi cose non ha importanza perchè quando si sta bene insieme ci si può venire incontro, l'importante è che trovare un punto di incontro venga spontaneo e naturale e che non sia un sacrificio fatto di controvoglia. Io e il mio compagno siamo molto diversi in tutto (politicamente, caratterialmente e perfino nel modo di vivere la nostra asessualità) ma fin da subito abbiamo trovato il nostro equilibrio come se non avessimo fatto altro che stare insieme da sempre!

klizia ha scritto:

blueberyl ha scritto:Ma sono l'unica a non avere la paura di rimanere "sola"? Meglio così, altrimenti a questo punto...

No, non sei l'unica!

Mi rincuoro un po'

..sul fatto che sia meglio stare soli piuttosto che in una situazione di comodo o di compromesso, soprattutto se questa non ci fa star bene oppure se è dovuta da 'obblighi sociali', o pressioni esterne di qualsiasi tipo, non ci piove!
d'accordissimo con te Krizia!

se no la domanda sarebbe stata: " accettereste di stare con qualcuno ad ogni costo piuttosto che stare soli per sempre?"

io parlo della paura o della consapevolezza di poter vivere una vita in solitudine, e della fatica di vivere in solitudine nonostante viviamo a contatto con tanta altra gente, e nonostante nel profondo desideriamo tutt'altro, che siano amicizie, frequentazioni o qualcosa in più!

..perchè infondo penso che tutti abbiano bisogno di amicizia vera e di contatto e calore umano!

Io ho sempre pensato che avrei trovato qualcuno, fossero amici, un compagno o tutti e due; oltretutto, mi sono sempre data da fare per cercarli, frequentando gente appena possibile; poi ho cominciato a fare una scrematura e mi sono ritrovata le persone con cui sto bene ora.

Anche se un eterosessuale ha statisticamente più probabilità di formare una coppia con la sua anima gemella (dato che sono molti di più) ne conosco davvero tanti che hanno paura della solitudine, a volte a tal punto da rovinarsi l'esistenza finendo incastrati in matrimoni sbagliati. Essere parte di una coppia non vuol dire non essere più soli: dipende anche con chi la formi, la coppia. Molte delle persone più sole che conosco sono sposate.

La penso esattamente allo stesso modo!

mirko33 ha scritto:..perchè infondo penso che tutti abbiano bisogno di amicizia vera e di contatto e calore umano!

Mmh, ora come ora non sono per niente d'accordo, vediamo se tra dieci anni avrò cambiato idea
Io sento il bisogno di stabilire un contatto intellettuale con le altre persone e trovare gente con cui interagire che abbia del cervello e dalla quale io possa imparare qualcosa. Quanto a compagnia, sì, è bella, ma mi trovo benissimo anche senza.

Un giorno saro' zia di tanti nipoti e vivro' in una bella casa con un battaglione di cavie abissine. Non ho paura di restare sola, ho paura di altre cose, per esempio di non diventare economicamente indipendente e che i miei amici si sposino e se ne vadano, o se ne vadano e basta. Una delle mie migliori amiche vuole andare a vivere in Germania e l'altra sogna la Toscana, io sono terrorizzata

Sidhe ha scritto:Un giorno saro' zia di tanti nipoti e vivro' in una bella casa con un battaglione di cavie abissine. Non ho paura di restare sola, ho paura di altre cose, per esempio di non diventare economicamente indipendente e che i miei amici si sposino e se ne vadano, o se ne vadano e basta. Una delle mie migliori amiche vuole andare a vivere in Germania e l'altra sogna la Toscana, io sono terrorizzata

carissima sidhe...ho imparato nella vita che tra volere e potere c'è una bella differenza...anche una mia ex amica nn faceva altro che dire che nn vedeva l'ora d tornare in norvegia a vivere e lavorare...è ancora qui a cercare d fare la figa xkè ha uno stage vagamente retribuito in banca....quindi stai serena che a meno che nn ci sia la certezza matematica sn solo sogni!

Beh Silver, anche sul piano intellettuale sempre interazioni sono!
e se non le avessi probabilmente ti mancherebbero.., o no? anche tra 10 anni magari..

ognuno poi ha i suoi modi di interagire, che possono essere più d'uno!
anche a me piace interagire a livello intellettuale però ho bisogno anche di un piano romantico e di condividere qualcosa che emozioni, che scaldi, con altre persone.
forse dovrei scegliere meglio queste persone però..

Sidhe, quindi se non a livello 'sentimentale' su un piano di amicizia hai una certa paura.., e non ci vedo nulla di male, anzi mi sembra che
'temere' la solitudine, ovviamente se assume o potrebbe assumere portate rilevanti, sia una cosa umanissima!

Certamente, basta che non condizioni la vita, che altrimenti diventa un vero inferno.
Anche io, come ho scritto diverse volte, vorrei più amicizie, ma mi rendo conto che per come sono fatta è molto difficile che le trovi, anzi, è già tanto che abbia quelle che ho.
Passo quasi tutta la giornata da sola (anche se spesso chatto con il mio migliore amico e chiacchiero sui forum) e per me non è un problema, considerato che il solo pensiero di uscire con qualcuno che non mi somiglia tanto per non restare in compagnia mi repelle!

Certo, a livello di amicizie siccome sono molto selettiva ci ho messo anni a farmi un bel gruppetto di amici che adoro e che non vorrei perdere!
La differenza e' che con gli amici, di solito, non passi tutto il tempo che passi con il/la/* partner... C'e' minore intimita' o forse intimita' di tipo diverso, e ci si puo' sempre appellare a confini di privacy che nei rapporti di coppia a volte non si possono mantenere.

Personalmente credo che meno "confini" ci sono e meglio è, sia in amicizia che in amore; io a volte penso al fatto che il mio migliore amico ha il ragazzo lontano e che prima o poi potrebbe decidere di raggiungerlo, però, se anche fosse, succederebbe tra anni e anni, quindi non ho motivo di farmi il sangue amaro... oltretutto abitiamo vicini ma non è che ci vediamo spesso... paradossalmente magari, se si trasferisse, lo andrei a trovare in estate e magari lo vedrei di più

beh sì concordo con te Sidhe, in linea di massima con il/la* partner c'è un tipo d'intimità diverso,
temo però di non aver colto esattamente il senso della differerenza, cioè se per te sia meglio o peggio aver questa maggior possibilità di privacy..

scusa ma dopo una giornata impegnativa sono sempre un pò più rintronato del solito..

Ecco, Sidhe, a me invece non fa paura il pensiero di perdere gli amici. Perché? Boh, forse sarà che ci ho fatto l'abitudine nel corso degli anni e ho allentato i legami pseudo-volontariamente (non l'ho fatto per cattiveria, sia chiaro), è chiaro che magari se dovessi rompere col mio migliore amico non mi farebbe piacere, ma a parte quel legame oggettivamente ne ho pochi che reputo di un certo valore.
Mirko, abbiamo due età e due caratteri diversi, probabilmente anche questo si ricollega al fatto che abbiamo esigenze diverse