Tre Parole...
Re: Tre Parole...
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Re: Tre Parole...
Era una mattina ed ero ubriac* dentro una cella frigorifera molto fredda, pallida e blu; sognavo di scappare da un deretano perchè mi aveva scorreggiato addosso e minacciato di fargli lo sbiancamento, così pensai di preparare un budino con la speranza di non bruciarlo.
Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
In lontananza vidi un bagno pulito. Mi avvicinai sollevato al bidet e mi lavai bene. Poi fuggii lontano, in modo da raggiungere l'obiettivo.
Arrivato, incontrai un nano da giardino e gli tirai una caramella forte
Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Re: Tre Parole...
Era una mattina ed ero ubriac* dentro una cella frigorifera molto fredda, pallida e blu; sognavo di scappare da un deretano perchè mi aveva scorreggiato addosso e minacciato di fargli lo sbiancamento, così pensai di preparare un budino con la speranza di non bruciarlo.
Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
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In lontananza vidi un bagno pulito. Mi avvicinai sollevato al bidet e mi lavai bene. Poi fuggii lontano, in modo da raggiungere l'obiettivo.
Arrivato, incontrai un nano da giardino e gli tirai una caramella forte dritta in faccia finendo a stordirlo.
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Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
In lontananza vidi un bagno pulito. Mi avvicinai sollevato al bidet e mi lavai bene. Poi fuggii lontano, in modo da raggiungere l'obiettivo.
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Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
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Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
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Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
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Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Frugai nelle tasche e ci trovai un laser professionale; lo puntai verso la porta serrata e la ruppi. Ero finalmente libero!
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Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Era una mattina ed ero ubriac* dentro una cella frigorifera molto fredda, pallida e blu; sognavo di scappare da un deretano perché mi aveva scorreggiato addosso e minacciato di fargli lo sbiancamento, così pensai di preparare un budino con la speranza di non bruciarlo.
Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
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Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
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Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
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Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
In lontananza vidi un bagno pulito. Mi avvicinai sollevato al bidet e mi lavai bene. Poi fuggii lontano, in modo da raggiungere l'obiettivo.
Arrivato, incontrai un nano da giardino e gli tirai una caramella forte dritta in faccia finendo a stordirlo.
Frugai nelle tasche e ci trovai un laser professionale; lo puntai verso la porta serrata e la ruppi.
Ero finalmente libero! Fuori si estendeva un enorme giardino pieno di orchidee blu e rocce...
Improvvisamente un rumore, il papa bestemmiò dalla televisione e il mio ano, scuro e peloso, dall'odore acre, serrato come un bocciolo di rosa, mi doleva moltissimo.
Presi la vaselina, ma prima che potessi applicarla cadde ma Jeremy Clarckson fece una magia, prese un ago e con esso bucò un palloncino! Così mi eccitai... ma dovendo fuggire, iniziai a correre fino a stancarmi.
Presi la chiave ma cadde nel tombino, oh no! Come fuggire adesso?
Morsi forte il manico della porta scheggiandomi un dente, sono proprio pirla. Ma la porta era di zucchero duro come la cacca di cammello, quindi abbastanza buona, e dunque potei sfondarla a testate.
Decisi di tagliarmi una fetta di interno chiappa destra, ma poi desistei.
Cominciai a correre ma poi caddi; fortunatamente non mi sfuggì di mano la mia torcia, ancora accesa e appena alzai lo sguardo mi venne la diarrea fulminante. Maledizione, che sfiga!
In lontananza vidi un bagno pulito. Mi avvicinai sollevato al bidet e mi lavai bene. Poi fuggii lontano, in modo da raggiungere l'obiettivo.
Arrivato, incontrai un nano da giardino e gli tirai una caramella forte dritta in faccia finendo a stordirlo.
Frugai nelle tasche e ci trovai un laser professionale; lo puntai verso la porta serrata e la ruppi.
Ero finalmente libero! Fuori si estendeva un enorme giardino pieno di orchidee blu e rocce...
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