Le donne non sono portate per la matematica e le scienze.
Ma anche no. Faccio tre esempi.
Il primo è quello di Ada Lovelace, figlia del poeta Byron e della matematica Anna Isabella Milbanke. Da Wikipedia: "[...] ebbe come tutore il celebre matematico e logico Augustus De Morgan, professore all’università di Londra, che si occupò negli anni successivi di introdurre Ada a studi di livello più avanzato, inconsueto per una donna del suo tempo, di algebra, di logica e di calcolo." Ma il motivo principale per cui Ada Lovelace è ricordata nella storia è per aver concepito il primo algoritmo al mondo destinato a essere elaborato da una macchina: non per niente viene considerata "la prima programmatrice di computer al mondo". Specifichiamo che Ada Lovelace è vissuta nella prima metà dell'Ottocento.
Il secondo è quello di Cecilia Payne-Gaposchkin. Nell'epoca in cui è vissuta si riteneva che l'elemento preminente del Sole fosse il ferro. Lei fu la prima a teorizzare che il costituente principale fosse invece l'idrogeno. Nel 1956 fu promossa a professore ordinario e più tardi a Presidente del Dipartimento di Astronomia, la prima donna a occupare una posizione del genere ad Harvard.
Il terzo è quello di Rita Levi-Montalcini. Suppongo però che non necessiti di presentazioni
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