blueberyl ha scritto:Be', ci sono senz'altro asessuali a cui piace il sesso (in teoria rientrano anche loro nella defniizione di asessualità), ma sono sicuramente una porzione non consistente, in quanto parlerei di "resistenza passiva al sesso". Sarebbe come dire "mi piace la cioccolata ma non mi attira": possibilissimo, ma estendendo il paragone al sesso, si tratta di asessualità o di una sessualità vissuta in modo moderato? Insomma, altrimenti sembra che chi non ha l'ossessione del sesso sia asessuale. Ognuno è assolutamente libero d autodefinirsi asessuale e di riconoscersi nella definizione...anzi...ben venga...ma facciamolo con cognizione di causa.
Questo OT è solo per dire che nel sesso, come in qualsiasi foma di effusione, tra cui il bacio, se il piacere non è reciproco, non può definirsi una espressione di amore. Quindi anche l'asessuale che può tollerare il sesso non compie un gesto di amore facendo sesso.Almeno secondo me
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Non ho capito una cosa. Stai dicendo che il mio pensiero non è consistente all'interno di questo discorso, semplicemente perché sono Gray-A o cosa?
Il discorso non è "
mi piace il sesso ma non mi attira" ma "
non disdegno il sesso ma non mi attira".
Se ti piace il sesso, automaticamente non puoi dichiararti asessuale, anche se non ti attira. In quel caso è davvero una carica sessuale inferiore alla media, ma ciò non rende di certo la persona meno sessuale, proprio perché in ogni caso a lei
piace il sesso.
Nel secondo caso, invece, pur non essendo attirata dal sesso, non è che proprio le piace, ma lo tollera di buon grado. E' la mia situazione in pratica: io vivo bene senza sesso, anzi ottimamente, e non ci penso al 98% della mia vita. Ma ci sono casi in cui potrei farlo, anche per mia volontà. Questo mi rende meno asessuale? Sicuramente no.
Fare il discorso "un sessuale che è poco attirato dal sesso può essere considerato un asessuale" è sbagliato secondo me, perché anzitutto stiamo dimenticandoci che nella comunità degli asessuali esiste anche la demisessualità ed affini, e poi sicuramente per il discorso che ho fatto precedentemente, cioè la definizione di "sessuale" o "asessuale".
Il sesso secondo me è una espressione d'amore, come già detto. Non penso che un asessuale debba sacrificarsi per il "bene" della relazione (e del partner), facendo qualcosa che non le piace. Secondo me un rapporto affettivo di questo tipo va costruito su un livello più queerplatonico e soltanto dopo, se è abbastanza solido, includere in esso anche la componente fisica qualora ci sia il bisogno o la volontà.
Ma se io asessuale dovessi fare sesso con il mio partner solo perché se non lo faccio lui mi lascia, mi sembra veramente... boh, infantile?
Alla stessa maniera, se io asessuale facessi sesso con il mio partner solo perché lui lo vuole ardentemente, in quel momento io non gli sto trasmettendo amore, ma semplicemente sto facendo "sfogare" i suoi ormoni impazziti. E' diverso da "trasmettere amore".
Fare l'amore è un qualcosa che deve essere voluto da tutte le parti (generalizzo per gli eventuali polyamory, l'ho fatto per tutto il discorso comunque), non è un "io voglio farlo, e tu devi farmelo fare". Quello, come è stato già detto, è violenza, seppur consensuale.
Mentre secondo me fare l'amore è un qualcosa che arriva dopo, qualora ci sia la possibilità (perché non tutti gli asessuali vogliono fare l'amore dato che, alla fine, sempre sesso è), quando il rapporto è già solido e consolidato. Altrimenti sarebbe semplice sesso, no?
E, in ogni caso, fare l'amore con una persona oppure mangiare con essa a lume di candela o quel che volete, è comunque trasmettere amore. Solo che i sessuali sentono maggiormente questo trasporto col sesso, mentre io (non posso dire tutti gli asessuali xD) lo sento a pari merito con le altre cose, se non in modo minore.