Falsa asessualità: mascheramento di problemi psicologici

Domande, dubbi e curiosità da parte di coloro che sono vicini agli asessuali.
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blueberyl
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Messaggio da blueberyl »

Allora....mi permetto di dire alcune cose su questo argomento.
Innanzitutto rispondo a Jasmine, che suppongo abbia frainteso il senso del mio intervento.
Quando affermo che la psichiatria è basata su base scientifiche mentre la psicologia non lo è, mi limito a fare una semplice constatazione.
Uno psichiatra dovrebbe curare le alterazioni chimiche che causano il malessere, e cio presuppone che:
1)La persona avverta malessere (anche se ci sono casi di disturbi psichiatrici quali la mania, in cui è il benessere ad essere sintomatico della malattia...ma è un discorso lungo);
2)Il malessere sia generato da un malfunzionamento fisico chimico della produzione e/o ricezione di neurotrasmettitori.

Il limite risiede nel fatto che ahimè, la psichiatria è una scienza molto giovane, e le poche tecniche diagnostiche che esistono non sono normalmente utilizzate. Ci si limita, cioè, a curare in base al sintomo, e chiaramente questo è molto poco scientifico.

L'assenza della necessità di fare sesso viene classificata come patologica, a priori, e questo non lo condivido assolutamente! Può essere in alcuni casi patologica, ma non sempre!!
Dunque Jasmine, concordo assolutamente con te! :-)

Quanto a noway, non ho mai nascosto che la mia posizione personale è contraria alla psicoterapia degli psicologi, in quanto non basata scientificamente, e da considerararsi alla stregua di una filosofia.
Con tutto il rispetto per gli psicologi, non metterei mai il mio cervello nelle mani di manipolatori che agiscono sulla base di qualcosa di indimostrato (anzi, alla luce dei nuovi studi, di dimostrta inefficacia) che può funzionare solo per effetto placebo.
La psicoterapia effettuata da uno psichiatra, per quanto la sua efficacia rimanga indimostrata, viene eseguita da una persona che, conoscendo il funzionamento del cervello, in teoria dovrebbe sapere dove mettere le mani.

Mi attirerò così l'ira degli psicologi, ma credo che riconoscere a livello ufficiale un ordine ed una professione simile, sia uno dei più grandi scandali degli ultimi decenni.

Per questo, noway, mi trovi in disaccordo con tutti gli psicologi: per la metodologia e l'approccio in primis.
Sono la prima a dire che poi, ci sono psichiatri disonesti e incompetenti, ne è pieno il mondo! ma è un altro discorso, questo...
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"

Vagabonda
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Messaggio da Vagabonda »

BLUEBERYL io concordo perfettamente con te, tranne per il fatto d equiparare la psicologia alla filosofia..per me sono talmente diverse..è diverso l'approccio..e di conseguenza tutto cio' che ne deriva..la grandezza della filosofia è proprio quella di non pretendere nessuna attribuzione di "scientificità" nel senso comune e moderno del termine...è una disciplina ESTREMAMENTE RIGOROSA e RAZIONALE e tutt'altro che campata per aria..ogni teoria si fonda su PREMESSE LOGICHE E RAZIONALI non su dati STATISTICI..per questo mi sembra molto più campata in aria la psicologia, che pretende di essere scientifica basandosi su osservazioni di esperienza piuttosto che sull'inferenza logica...e non è detto che l'esperienza sia verità..come ci insegna Popper, qualsiasi dato sensibile potrebbe essere confutato prima o poi dall'esperienza stessa quindi non c'è da fidarsi...

nakamaramaza
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Messaggio da nakamaramaza »

noway ha scritto:Premessa per chi non mi conosce: sono da sempre asessuale (questo non vuol dire che io demonizzi i comportamenti sessuali degli altri), l'asessualità non mi crea disagi e non è affatto un pensiero fisso (mi viene in mente, come sapete, solo quando mi trovo a dover rifiutare il sesso), sono vitale, allegra ed attiva (intervengo raramente sul forum proprio perchè amo discutere di tutto con le persone in carne ed ossa, ed aven.it è dedicato esclusivamente a discorsi sull'asessualità, non è una seconda vita virtuale), conosco bene me stessa, non sono mai stata in analisi (ma non escludo che possa apportare benefici) e non sono una psicologa (nè un medico, sono un avvocato).
bene...
1) L'aggressività è sintomatica. Parlo di quella con la quale è stato accolto il primo intervento di nakamaramaza, poche righe in cui non aveva offeso nessuno, ma si era limitato ad esprimere una opinione, per niente inverosimile, sulla possibilità che l'asessualità fosse una copertura, a livello inconscio, di un disagio.
Oltretutto, mi sembra che questa ipotesi sia stata più volte valutata all'interno di questo forum...e come avrebbe potuto essere diversamente? L'analisi e la psicoterapia sono strumenti ai quali più di un utente (per un motivo o per un altro) sembra aver fatto ricorso.
Ti ringrazio per la tua analisi. Come dicevo in un precedente messaggio (?) credo che un "aiuto" competente sia opportuno in ogni caso.
2) E' ovvio che cercare di catalogare l'asessuale tipico, o di creare una sorta di tipologia di persone asessuali è un errore. Non si può fare di tutta l'erba un fascio, e credo che lo sappia anche nakamaramaza. Ma mi sembrava evidente il suo rivolgersi alle persone di questo forum che di sicuro, almeno in parte, sono qui per esprimere un disagio, una condizione di infelicità o una personalità problematica. Prima di contraddirmi, per favore, date un'occhiata al tenore dei topic intelligenti, che come ho già sottolineato tende al depresso. E' ovvio che il tono dei topic sulla musica, o sul cinema, sia più rilassato, quindi non fa testo (anche se devo dire, pur avendoli raramente letti, che anche lì ogni tanto scatta la lagna). Mi dispiace doverlo ribadire, ma dalla lettura di molti post AVEN sembra un raduno di sfigati.
Più che sfigati mi sembra che ci sia una paura di essere contraddetti. Quando qualcuno è sicuro delle proprie scelte (per quanto stravaganti o non condivise) non teme la relazione con chi non "condivide". mentre quando queste certezze sono una sorta di "sostitutivo" ad altri problemi allora ecco che scatta la rabbia. E' un fenomeno noto.
Credo che la discussione specifica di questo topic sia un'occasione di crescita per entrambi.
3) Una palese arroganza (tipica delle minoranze, dice nakamaramaza, pensiero che condivido) ha spinto molti utenti a denigrare non solo questo determinato psicologo, ma addirittura un'intera categoria, e l'attacco è stato poi sferrato agli psichiatri. Sinceramente non condivido tutta questa foga.
Una domanda, cari signori: ma se credete che l'analisi e la psicoterapia siano così inutili, perchè ognuno conosce sè stesso meglio di quanto potrà mai fare qualcun altro, perchè tale tipo di confronto è inutile e perchè non c'è niente da capire o da cambiare in un asessuale, allora perchè ci sono tanti interventi che letteralmente mendicano consigli, pareri e tendono a richiamare l'attenzione degli altri sul proprio vissuto?
Sei saggia! Come dicevo, io non esercito l'attività di psicoterapeuta (anche se sono un'utente da oltre 10 anni) ma lavoro nel campo della neuroriabilitazione. Sono medico specialista in neuropsicologia clinica (quindi forse, come formazione, più vicino alla neurologia che alla psicologia) ma lavoro in staff con degli psicologi (la maggior parte specializzandi) e devo dire che la loro capacità di analisi clinica a volte mi sorprende (in positivo). Nella psicologia non si deve cercare una verità teoretica perché non la si trova. Lo psicologo utilizza degli strumenti simbolici per rappresentare una realtà non evidente. La teoria è solo una griglia di riferimento... Diciamo che è la "cassetta degli attrezzi" dello psicologo.
4) E' vero che qui sopra si è parlato dell'asessualità come di una condizione di superiorità e beatitudine (sapete bene come mi sia schierata contro quelle affermazioni così settarie e deliranti, che vedevano nell'asessualità quasi il rimedio ai mali del mondo!) come fate ad averlo dimenticato? Nakamaramaza è stato disturbato dal persone dispensatrici di una nuova religione: l'asessualità. Io pure. E sono asessuale.
Grazie!
Fatte queste doverose premesse, ci sono alcune cose che voglio dire a nakamaramaza.
Non credo che potrai farti un'idea realistica dell'asessualità, su questo forum. Paradossale? No. Semplicemente, alcuni (molti) utenti non sono asessuali. Altri dicono e credono di esserlo, ma dai loro interventi emergono disagi tali da lasciar facilmente intuire che senza quei disagi probabilmente avrebbero una vita sessuale normale. Altri ancora attraversano fasi di calo del desiderio, depressioni, o semplicemente non hanno voglia di far sesso. Altri sono asessuali e vivono male la loro condizione. Infine ci sono utenti asex che vivono una vita assolutamente normale, e per i quali l'assenza del desiderio, degli istinti e degli impulsi sessuali non fa differenza. Non crea drammi o disagi particolari.
Potendo parlare solo per me (a differenza di chi è intervenuto "difendendo la categoria"), ti dico che appartengo a quest'ultimo gruppo. E date la mia infanzia e la mia adolescenza felici, e la mia attuale vita piena e soddisfacente, aggiungo che non credo di essere affetta una patologia, o di nascondere un disagio psicologico (in superficie o profondo che sia). La mia asessualità è semplicemente un aspetto della mia personalità, sono fatta così. Nessun orgoglio (di che?), nessuna rivendicazione asex. Ci mancherebbe altro. Se questa mia natura dovesse cambiare (chi può dirlo?) sarei contenta. Se non altro, potrei conoscere un modo di vivere che finora, per il mio modo di essere, mi è stato precluso. Ma sono ugualmente contenta adesso, anche considerato che sono una persona molto solitaria, e che non sento il bisogno di un partner e di formare una famiglia (quindi il non fare sesso non è davvero un problema, mi basta rifiutarlo quando esco con qualche ragazzo).
Vedi, nakamaramaza, non tutti abbiamo un problema. E alcuni di noi sono anche in grado di scrivere senza essere in preda a scatti incontrollati di aggressività, stizza o rabbia. :)
la tua non violenza mi rende felice... probabilmente hai raggiunto la tua pace (per quanto umanamente sia possibile) e desideri comunicare anziché abbaiare :-)
Non avevo l'aspettativa di trovare qui dei veri "asessuali", come ti dicevo ci sono giunto attraverso l'articolo su Repubblica essendo, di natura, molto curioso e in un certo senso affascinato da chi vive "diversamente". Come quando ho lavorato in una ricerca sociale sull'omosessualità non mi aspettavo di trovare degli "autentici" omessuali all'arcigay o a mucca assasina. Piuttosto ne ho trovati al circolo Mario Mieli. Come in tutte le situazioni, amaramente prendo atto che sia comunque un problema di livello.

Grazie.[/quote]

noway
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Messaggio da noway »

E' sempre una questione di livello. E di solito chi la pensa diversamente e si offende quando lo sente dire, semplicemente non è al livello.

(Devo dirti, però, che al mucca assassina c'erano autentici omosessuali (costituivano la stragrande maggioranza) forse eccessivi solo per la possibilità di lasciarsi andare in un ambiente sregolato e privo di pregiudizi. Ci sono andata per anni con amici, quindi so di cosa parlo).
A differenza tua, nakamazamura, io non ho particolare interesse o curiosità morbosa per chi vive "diversamente" da me (infatti mi chiedo da anni cosa facciano i non asessuali su questo forum).

Comunque, per rispondere anche a blue, io non sono a favore o a sfavore della psicoterapia. Semplicemente non mi riguarda, e trovo sciocco generalizzare dicendo che tutti gli psicologi sono cialtroni o inutili. Tutto qui. :) Come si può controbattere alla generalizzazione "tutti gli asex nascondono un disagio" se si generalizza con "tutti gli psicologi sono inutili"?
Ne' voglio difendere le teorie di nakamaramaza. Ho solo commentato la reazione eccessiva alle parole di questo psicologo in particolare. Nemmeno io condivido la sua tesi sul carattere sempre patologico dell'asessualità, ma non sento il bisogno di scagliarmici contro.
Fuck sex! :smt121

nakamaramaza
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Messaggio da nakamaramaza »

blueberyl ha scritto:Allora....mi permetto di dire alcune cose su questo argomento.
Innanzitutto rispondo a Jasmine, che suppongo abbia frainteso il senso del mio intervento.
Quando affermo che la psichiatria è basata su base scientifiche mentre la psicologia non lo è, mi limito a fare una semplice constatazione.
Uno psichiatra dovrebbe curare le alterazioni chimiche che causano il malessere, e cio presuppone che:
1)La persona avverta malessere (anche se ci sono casi di disturbi psichiatrici quali la mania, in cui è il benessere ad essere sintomatico della malattia...ma è un discorso lungo);
2)Il malessere sia generato da un malfunzionamento fisico chimico della produzione e/o ricezione di neurotrasmettitori.
Una domanda? Ma qual'è la fonte delle tue ispirazioni? Qualcuno mi ha chiamato "saccente" ma almeno cerco di parlare con cognizione di causa... Qui mi sembra che l'ignoranza ed il luogo comune imperversino incontrollati! Lo psichiatra non si occupa di malfunzioni chimico-fisiche (semmai lo fa il neurologo o il neuropsichiatra...) e nella stessa psichiatria ci sono diverse correnti di pensiero. Pensa che la psichiatria fenomenologica (Binswanger e post) accusa Freud di naturalismo! Il fatto che la tradizione psichiatrica sia stata storicamente di tipo organicista ha portato la grande maggioranza a prenderne le distanze... Tanto che, nel centro di riabilitazione in cui lavoro, uno psichiatra è stato sospeso dall'ordine perché, nonostante le evidenze (una marcata amidriasi areflessica) continuava con la psicoterapia verso un paziente con un meningioma grosso come un'arancia.
Questo non è un discorso "contro" la psichiatria ma contro le corbellerie che fai proferendo. In psicodinamica ci sono scuole di pensiero e di approccio che partono da presupposti totalmente differenti (dal comportamentismo alla psicanalisi, passando per il cognitivismo e la gestalt... La teria sistemica, etc) e la psicoterapia fatta da uno psichiatra ti assicuro non è diversa (nel metodo e nei contenuti) da quella dello psicoterapeuta.
Vai in un qualsiasi ospedale e controlla quanta diagnostica richiede uno psichiatra!
Il limite risiede nel fatto che ahimè, la psichiatria è una scienza molto giovane, e le poche tecniche diagnostiche che esistono non sono normalmente utilizzate. Ci si limita, cioè, a curare in base al sintomo, e chiaramente questo è molto poco scientifico.
Il limite, a mio parere, è il tuo e di natura culturale! Fortunatamente la diagnostica non è esclusiva di nessuna professione medica.
L'assenza della necessità di fare sesso viene classificata come patologica, a priori, e questo non lo condivido assolutamente! Può essere in alcuni casi patologica, ma non sempre!!
Dunque Jasmine, concordo assolutamente con te! :-)
Trovami un qualsiasi articolo di letteratura scientifica che dice che in ogni caso l'asessualità è una condizione patologica!
Quanto a noway, non ho mai nascosto che la mia posizione personale è contraria alla psicoterapia degli psicologi, in quanto non basata scientificamente, e da considerararsi alla stregua di una filosofia.
Con tutto il rispetto per gli psicologi, non metterei mai il mio cervello nelle mani di manipolatori che agiscono sulla base di qualcosa di indimostrato (anzi, alla luce dei nuovi studi, di dimostrta inefficacia) che può funzionare solo per effetto placebo.
La psicoterapia effettuata da uno psichiatra, per quanto la sua efficacia rimanga indimostrata, viene eseguita da una persona che, conoscendo il funzionamento del cervello, in teoria dovrebbe sapere dove mettere le mani.
Fortunatamente la psicoterapia effettuata dallo psichiatra non comporta interventi chirurgici! Come dicevo sopra la psicoterapia non si basa su schemi cerebrali e non è diversa da quella dello psicoterapeuta. E' una terapia relazionale!!!
Il vero ruolo dello psichiatra è quello di occuparsi delle psicosi, laddove la terapia relazionale non è più possibile in quanto il paziente perde il contatto con la reltà. Il fenomeno dello psichiatra psicoterapeuta ti assicuro che è un fenomeno tutto italiano.
Non confondiamo i privilegi di casta con le verità scientifiche!
Mi attirerò così l'ira degli psicologi, ma credo che riconoscere a livello ufficiale un ordine ed una professione simile, sia uno dei più grandi scandali degli ultimi decenni.

Per questo, noway, mi trovi in disaccordo con tutti gli psicologi: per la metodologia e l'approccio in primis.
Sono la prima a dire che poi, ci sono psichiatri disonesti e incompetenti, ne è pieno il mondo! ma è un altro discorso, questo...
La critica è un fattore di crescita se proviene da chi ha gli strumenti per farla. Non me ne volere ma il livello del tuo intervento è veramente basso.
Buona giornata.

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tamara
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Messaggio da tamara »

...volevo dire a Naka... di tener conto anche della giovanissima età (della maggioranza dei soci)..in questo caso parlo di Blueberryl....se alcune risposte ti sembrano.... "arrabiate" ..." basse o scarse" ...io trovo Blue MOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO matura per l'età che ha .... ..Tu hai superato i 30......loro nemmeno i 20 ....e comunque ripeto li trovo quasi tutti/e moooooooooooooooolto maturi/e per le risposte che danno....medita psicologo medita.... ;-) :smt039

nakamaramaza
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Messaggio da nakamaramaza »

tamara ha scritto:...volevo dire a Naka... di tener conto anche della giovanissima età (della maggioranza dei soci)..in questo caso parlo di Blueberryl....se alcune risposte ti sembrano.... "arrabiate" ..." basse o scarse" ...io trovo Blue MOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO matura per l'età che ha .... ..Tu hai superato i 30......loro nemmeno i 20 ....e comunque ripeto li trovo quasi tutti/e moooooooooooooooolto maturi/e per le risposte che danno....medita psicologo medita.... ;-) :smt039
Spero sia un forum di persone adulte. Ho smesso di associare l'età cronologica a quella mentale da quando ero piccolo (e ho cominciato ad interagire con gli adulti)... "...le parole sono pietre..." E se qualcuno si assume la responsabilità di una critica da intellettuale maturo (contro addirittura una professione), si assume anche la responsabilità di un contraddittorio altrettanto severo. Sempre e comunque in buona fede.

nakamaramaza
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Re: ASESSUALITA' COME MASCHERAMENTO DI PROBLEMI PSICOLOGICI

Messaggio da nakamaramaza »

devilinside ha scritto:
nakamaramaza ha scritto: Per ovvi motivi di privacy ed etica non posso documentare la mia professione (tra le altre cose è anche vietato dal codice deontologico)
questa già l'ho sentita nominare dalla mia ke poi ho subit cambiato !!!!.

Ma scusate il mio livello culurale basso:
il vostro codice deontologico PARLA ANCHE DI PRESTAZIONI IN NERO? SENZA RICEVUTA O FATTURA?
ALLORA IL CODICE VIENE LASCIATO NEL CASSETTO.....?

Ecco, caro psicoterapeuta, l'ho già detto ad una sua carissima cllega che esercita da poco piu' di un anno..... NON USI QUESTE FRASUCCE DA STRAPAZZO....
SIATE PIU' ALLA MANO ........PIU' DIRETTI E SINCERI !!!!

I medici anke lavorano in nero .....siate sfacciati come loro !!!!! non c'è nulla di male !!!! ..è UN CONSIGLIO GRATIS
Caro devilinside,

io lavoro per il SSN e non svolgo attività privata (preferisco godermi la mia piccola famiglia) quindi il problema delle prestazioni in nero mi è lontano. Concordo con te che eticamente sia riprovevole e, da paziente, lo uso anche come criterio di scelta (in quanto, per ovvie ragioni, non posso usufruire delle persone che stimo professionalmente ma che conosco). Purtroppo la coerenza è un fattore di disturbo, anche per gli psicologi.
Riguardo ad esser "alla mano" credo non sia possibile per la natura intrinseca della terapia relazionale. La forza sta (anche) nella distanza...

noway
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Messaggio da noway »

tamara ha scritto:...volevo dire a Naka... di tener conto anche della giovanissima età (della maggioranza dei soci)..in questo caso parlo di Blueberryl....se alcune risposte ti sembrano.... "arrabiate" ..." basse o scarse" ...io trovo Blue MOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO matura per l'età che ha .... ..Tu hai superato i 30......loro nemmeno i 20 ....e comunque ripeto li trovo quasi tutti/e moooooooooooooooolto maturi/e per le risposte che danno....medita psicologo medita.... ;-) :smt039
Parlando assolutamente in generale, e senza riferimento esclusivo a questo topic, non mi sembra di trovare tutta questa maturità in giro. E non credo nemmeno che l'età media del forum sia così bassa (o almeno spero), anche se ciò spiegherebbe alcune cose.
nakamaramaza ha scritto:Spero sia un forum di persone adulte. Ho smesso di associare l'età cronologica a quella mentale da quando ero piccolo (e ho cominciato ad interagire con gli adulti)... "...le parole sono pietre..."
Io invece parto associando l'età cronologica a quella mentale, ma resto aperta alla smentita (in entrambe le direzioni, ovviamente: e mi capita più spesso di costatare che le persone siano meno mature di quello che ci sarebbe da aspettarsi, che non il contrario). Crescere e diventare adulti avrà pure un motivo. E onestamente mi piace pensare che i pensieri di un post-adolescente/ventenne normale (eccezion fatta per quello che ha dovuto crescere in fretta per forza) siano, in media, più leggeri di quelli di un trentenne normale. Perchè questa smania di essere ritenuti maturi e saggi a 20 anni? C'è tempo.
nakamaramaza ha scritto:E se qualcuno si assume la responsabilità di una critica da intellettuale maturo (contro addirittura una professione), si assume anche la responsabilità di un contraddittorio altrettanto severo...
Tanto per fare un esempio, questa è una risposta da persona adulta. Modello "incassa e porta a casa".
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blueberyl
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Messaggio da blueberyl »

Una domanda? Ma qual'è la fonte delle tue ispirazioni? Qualcuno mi ha chiamato "saccente" ma almeno cerco di parlare con cognizione di causa... Qui mi sembra che l'ignoranza ed il luogo comune imperversino incontrollati! Lo psichiatra non si occupa di malfunzioni chimico-fisiche (semmai lo fa il neurologo o il neuropsichiatra...) e nella stessa psichiatria ci sono diverse correnti di pensiero. Pensa che la psichiatria fenomenologica (Binswanger e post) accusa Freud di naturalismo! Il fatto che la tradizione psichiatrica sia stata storicamente di tipo organicista ha portato la grande maggioranza a prenderne le distanze... Tanto che, nel centro di riabilitazione in cui lavoro, uno psichiatra è stato sospeso dall'ordine perché, nonostante le evidenze (una marcata amidriasi areflessica) continuava con la psicoterapia verso un paziente con un meningioma grosso come un'arancia.
Questo non è un discorso "contro" la psichiatria ma contro le corbellerie che fai proferendo. In psicodinamica ci sono scuole di pensiero e di approccio che partono da presupposti totalmente differenti (dal comportamentismo alla psicanalisi, passando per il cognitivismo e la gestalt... La teria sistemica, etc) e la psicoterapia fatta da uno psichiatra ti assicuro non è diversa (nel metodo e nei contenuti) da quella dello psicoterapeuta.
Vai in un qualsiasi ospedale e controlla quanta diagnostica richiede uno psichiatra!
Carissimo nakaranamazza,

la superficialità forse è tua, in quanto sospetti che gli altri non parlino con cognizione di causa.
Uno psichiatra si occupa di chimica del cervello, e mi dispiace che tu non lo sappia o che forse tu non lo abbia ancora capito...

Poi, quanto la formazione di un medico stesso sia scarsamente scientifica (ignoranza delle chimica, della fisica etc etc...) è terribile per chi, come me, per studiare la composizione di un pezzetto di bronzo e dare dati certi, impiega mesi e mesi per giungere a conclusioni che abbiano una parvenza di accettabilità.
Purtroppo non è così per i medici, e questo mi dispiace tantissimo; non parlo da ignorante, ma da ha sufficienti cognizioni scientifiche per poter criticare qualcosa che sembra inattaccabile.

Caso psicoqualcosa, non vedo dove si l'astio nei tuoi riguardi, da parte mia: al massimo un po' di sano sarcasmo su una persona che non ha ancora capito che l'asessualità non è una scelta.

Non ho bisogno di produrre le mie referenze o il mio curriculum per contestare qualcosa; si partecipa ad un dibattito entrando nel vivo degli argomenti, e non accusando a priori l'interlocutore di non essere conoscenza dell'argomento. Non mi va di vantarmi sbandierando le mie conoscenze, decisamente no.

Ribadisco, a mio avviso la psicologia si basa su assunti indimostrati, segue percorsi diversi a seconda delle correnti, dunque non esiste univocità neanche al suo interno, come hai sottolineato tu stesso.
Questo non è un discorso "contro" la psichiatria ma contro le corbellerie che fai proferendo
Quale corbelleria ho proferito?
L'unica che ho sentito è che uno psichiatra non si occupa di chimica ...Sono in cura da nove anni, credo di saperlo piuttosto bene, se non altro perchè lo ho sperimentato sul mio cervello. Quello dell'efficacia della psicoterapia e delle terapie psichiatriche mi toccano in prima persona, ed è per questo motivo che ho approfondito molto, in questi anni, l'argomento.

Spero che tu non accusi i tuoi pazienti di essere degli ignoranti; spero che tu non abbia questa mancanza di tatto anche con loro, perchè come sai, la regola numero 1 è quella di insaturare un rapporto empatico che stimoli la fiducia nel terapeuta, condizione sine qua non le psicoterapie non sortiscono alcun effetto benefico.
Il vero ruolo dello psichiatra è quello di occuparsi delle psicosi, laddove la terapia relazionale non è più possibile in quanto il paziente perde il contatto con la reltà. Il fenomeno dello psichiatra psicoterapeuta ti assicuro che è un fenomeno tutto italiano.
Non confondiamo i privilegi di casta con le verità scientifiche!
Questa è un'idea tua, non contrabbandarla con una posizione ufficale.
I casi gravi necessitano di un intervento farmacologico immediato, e dovresti saperlo. Ogni giorno in più, per l'ammalato, significa sprofondare in un baratro da cui è sempre più arduo riemergere. Ricordo che la depressione ha un rischio di mortalità per suicidio superiore al 10%.
Se una depressione ha origini puramente fisiologiche, inutile è la psicoterapia.

Con questo non intendo dire che le psicoterapie non abbiano effetti negativi: anzi! A volte aiutano tantissimo! Ma è soltanto perchè si ha bisogno di una guida, di una persona fidata che ti indichi la strada. E questo senza dubbio non è poco, ma nessuno psicologo può permettersi di dire "questo è giusto" o "questo è sbagliato".

Uno psicologo mi ha tolto l'amore di una delle persone più care, che ha dovuto lottare per sciogliersi dai lacci della follia in cui era stato avvinto dalle prescrizioni di uno psicologo incompetente.
Io non dimenticherò mai il dolore e lo smarrimento nei suoi occhi, mai il suo pianto, mai quella sofferenza.

Porterò sempre su di me i segni di un amore finito irrimediabilmente, perchè quando si interviene in un sentimento, nulla è più come prima. Si recupera l'amicizia, il sorriso...ma difficilmente si può recuperare quella dolce e precaria alchimia dell'amore.
Trovami un qualsiasi articolo di letteratura scientifica che dice che in ogni caso l'asessualità è una condizione patologica!
Non eri tu stesso che hai assserito, nel tuo post iniziale, che esitono pagine e pagine a dimostrazione di ciò?

Allora...
Disturbi del Desiderio Sessuale (Diagnosi DSM IV)

Disturbo da desiderio ipoattivo
Disturbo da avversione sessuale


Disturbo da desiderio ipoattivo

A. Fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza o assenza viene fatto dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale, come l’età e il contesto di vita del soggetto.
B. L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.

C. La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo in Asse I (ad eccezione di un’altra Disfunzione Sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

Uno scarso desiderio sessuale può essere globale, oppure essere situazionale e limitarsi ad un partner o ad un’attività sessuale specifica. Vi è scarsa motivazione a ricercare stimoli e la frustrazione diminuisce quando manca l’opportunità di prestazione sessuale. Il soggetto di solito non comincia un’attività sessuale, oppure può parteciparvi, ma riluttante, quando è iniziata dal partner.

Manifestazioni associate
Uno scarso interesse sessuale è spesso associato a problemi di eccitazione sessuale o difficoltà di orgasmo. La scarsità di desiderio sessuale può essere la disfunzione primaria oppure la conseguenza del disagio emotivo indotto da disturbi dell’eccitazione o dell’orgasmo. Le condizioni mediche generali possono avere un effetto deleterio aspecifico del desiderio sessuale; spesso vi è la presenza di disturbi depressivi. Il disturbo si sviluppa spesso nell’età adulta, dopo un periodo di inadeguato interesse sessuale, in associazione con disagio psicologico, con difficoltà interpersonali. La perdita del desiderio può essere episodica o continua, in relazione a fattori psicosociali o relazionali.



Disturbo da avversione sessuale

A. Persistente o ricorrente estrema avversione, ed evitamento di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale.

B. L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.

C. La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo in Asse I (tranne un’altra Disfunzione Sessuale).

Il soggetto riferisce ansia, timore o disgusto quando si trova di fronte ad un’opportunità sessuale. L’avversione al contatto genitale può essere focalizzata su un particolare aspetto dell’esperienza sessuale; alcuni soggetti provano una repulsione generalizzata verso tutti gli stimoli sessuali, inclusi baci e toccamenti.

Manifestazioni associate
Quando si trovano di fronte ad un contesto sessuale, alcuni soggetti possono andare incontro ad attacchi di panico, con ansia estrema, sentimenti di terrore, nausea, palpitazione, vertigini e difficoltà alla respirazione. Le relazioni interpersonali possono essere gravemente compromesse. I soggetti possono evitare i contesti sessuali o i potenziali partner sessuali con strategie di copertura.

Come vedi, nè il disturbo da desiderio ipoattivo nè il disturbo da avversione sessuale comprendono l'asessualità, che è da concepire invece come un orientamento sessuale, cioè libero, consapevole, e non frutto di timori o inibizioni. Però siete voi psicologi che dovete capire la differenza...Se non approfondite....poco si può fare...


Auguri per la tua attività,
Blueberyl
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"

nakamaramaza
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mah!

Messaggio da nakamaramaza »

Adesso siamo scesi così in basso da sprofondare nella terra. :shock:

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blueberyl
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Messaggio da blueberyl »

Vagabonda ha scritto:BLUEBERYL io concordo perfettamente con te, tranne per il fatto d equiparare la psicologia alla filosofia..per me sono talmente diverse..è diverso l'approccio..e di conseguenza tutto cio' che ne deriva..la grandezza della filosofia è proprio quella di non pretendere nessuna attribuzione di "scientificità" nel senso comune e moderno del termine...è una disciplina ESTREMAMENTE RIGOROSA e RAZIONALE e tutt'altro che campata per aria..ogni teoria si fonda su PREMESSE LOGICHE E RAZIONALI non su dati STATISTICI..per questo mi sembra molto più campata in aria la psicologia, che pretende di essere scientifica basandosi su osservazioni di esperienza piuttosto che sull'inferenza logica...e non è detto che l'esperienza sia verità..come ci insegna Popper, qualsiasi dato sensibile potrebbe essere confutato prima o poi dall'esperienza stessa quindi non c'è da fidarsi...
Concordo pienamente: l'amore per il sapere, sotteso alla filosofia, mira al raggiungimento di una verità, che per essere tale deve assere UNICA, ASSOLUTA, INCONTROVERTIBILE; NECESSARIA.
Freud era un medico, tuttavia esite un trait d'union tra il retroterra culturale (tra cui la filosofia di fine ottocento) e le sue teorie.
Le teorie freudiane sono parascientifiche, e lo sono sia in senso filosofico sia nel senso più ristretto galileiano ( ipotesi-tesi-antitesi). D'altra parte Freud si basava su un modello neuropsichiatrico errato.
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"

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blueberyl
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Re: mah!

Messaggio da blueberyl »

nakamaramaza ha scritto:Adesso siamo scesi così in basso da sprofondare nella terra. :shock:
Mi attendevo una replica, non offese...
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"

elettropuffo
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Messaggio da elettropuffo »

:smt080

signore e signori,...

possiamo stare qui anche un decennio senza cavare un ragno dal tubo...( il buco è otturato...)

E' molto bello che si discuta e si discerna sulle elucubrazioni e masturbazioni mentali,....di entrambe le fazioni..

i pro ed i contro.....
quelli che si..certo
quelli che...seee comee no...

la realtà per quanto mi riguarda è una sola( ed è la mia :wink: ):

Io vivo nel mio modo la mia vita (a)sessuale e devo renderne conto solo a me stesso.
Che poi questo corrisponda all'asessualità vera, presunta, a definizioni da libro mastro di qualche stregone indiano o psicologo o psichiatra....sinceramente...
e lo dico col sorriso sulle labbra... :smt077

non me ne stra-frega-na-cippa-lippa...... :smt129

fine dell' elettropuffo-pensiero.... :smt123
Ultima modifica di elettropuffo il ven nov 30, 2007 6:35 pm, modificato 2 volte in totale.

nakamaramaza
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Desolazione

Messaggio da nakamaramaza »

elettropuffo ha scritto::smt080

signore e signori,...

possiamo stare qui anche un decennio senza cavare un ragno dal tubo...( il buco è otturato...)

E' molto bello che si discuta e si discerna sulle elucubrazioni e masturbazioni mentali,....di entrambe le fazioni..

i pro ed i contro.....
quelli che si..certo
quelli che...seee comee no...

la realtà per quanto mi riguarda è una sola( ed è la mia :wink: ):

Io vivo nel mio modo la mia vita (a)sessuale e devo renderne conto solo a me stesso.
Che poi questo corrisponda all'asessualità vera, presunta, a definizioni da libro mastro di qualche stregone indiano o psicologo o psichiatra....sinceramente...
e lo dico col sorriso sulle labbra...

non me ne stra-frega-na-cippa-lippa......

fine dell' elettropuffo-pensiero....
Dopo quest'ultima perla di saggezza, credo che si possa anche chiudere il topic.

Buona vita a tutti

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