Mi presento!

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Bianca
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Re: Mi presento!

Messaggio da Bianca »

È un peccato doversi esprimere in questo modo nei confronti del comportamento che i genitori hanno tenuto con noi.
Non dovrebbero mai esserci imposizioni, ma piccoli aiuti per non sbagliare scelta.
Genitori che si possono definire distruttivi, certamente non hanno fatto l'interesse dei figli, a partire da un senso religioso imposto, mentre dovrebbe essere una proposta.
Genitori che non si accorgono che ai figli devono rispetto e considerazione e che ad una certa età, il figlio può anche essere libero di scegliere autonomamente.

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Matty
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Re: Mi presento!

Messaggio da Matty »

Anche perché così facendo hanno ottenuto l'effetto contrario, volevano un figlio letterato, giocatore di basket e assiduo frequentatore di chiesa, invece hanno un ingegnere, giocatore di calcio e ateo fino al midollo. Non credo mi apprezzino fino in fondo, ma a me importa il giusto.
Con un altro approccio avrebbero ottenuto di più probabilmente.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Bianca »

Poveri genitori! Tutto ciò che i figli sono o non sono, è colpa loro!

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Re: Mi presento!

Messaggio da Matty »

Bianca ha scritto:Poveri genitori! Tutto ciò che i figli sono o non sono, è colpa loro!
QUASI tutto ciò che i figli sono o non sono, è colpa o MERITO loro.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Bianca »

Eeeeevabbe!
Toccherà qualcosa anche a noi, dopo aver portato a termine questa difficile impresa......

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Re: Mi presento!

Messaggio da Matty »

Bianca ha scritto:Eeeeevabbe!
Toccherà qualcosa anche a noi, dopo aver portato a termine questa difficile impresa......
Certamente, infatti nel mio caso ringrazio i miei per aver (in parte) sponsorizzato la mia istruzione, e per l'educazione che mi hanno dato, semmai qualcuno mi accuserà di maleducazione sarà mia premura dire che si sbaglia, perché l'educazione me l'hanno fornita, al massimo sono io a non averla recepita.

Per il resto devo riconoscere che potenzialmente potevano fare un sacco di danni.

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Re: Mi presento!

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Sí, i genitori possono anche far danni, ma questo rischio lo corrono maggiormente nel non fare che nel fare.
Quando mancano ai loro doveri, quando abdicano , quando danno il cattivo esempio, quando non dicono mai di no, quando non pretendono, quando insegnano la furbizia invece che la correttezza.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Enfys »

Sí, i genitori possono anche far danni, ma questo rischio lo corrono maggiormente nel non fare che nel fare.
Quando mancano ai loro doveri, quando abdicano , quando danno il cattivo esempio, quando non dicono mai di no, quando non pretendono, quando insegnano la furbizia invece che la correttezza.
Sinceramente, avendo una certa esperienza in persone negative, posso dirti che anche se hai dei genitori fantastici, affettuosi, che non ti fanno mancare nulla e ti danno anche una certa libertà può succedere che il figlio, avendo troppo, faccia fesserie. Non saprei dire perché, ma è come se non capissero più niente e impazzissero. E tu inizi a domandarti, ma cosa c'è che non va? Perché fanno il contrario di quello che dicono i genitori? Che poi, sono sempre stati lodati da loro, appunto, sopravvalutati, e adesso si riducono così? Cercano chissà cosa nella vita e non sanno nemmeno loro come averla. O forse non hanno mai capito nulla di quello che i loro genitori hanno trasmesso.

Il fatto della correttezza, Mattia, temo che sia una cosa logica: vive il più forte e il più forte adesso è quello che sa come andare avanti. E' necessario sfruttare il prossimo? Perfetto, allora lo si sfrutta. Una persona è corretta e disponibile ad aiutarti? Perfetto, a maggior ragione la si sfrutta! Sotto ogni aspetto è una cosa veramente spiacevole, ma lo è ancor di più quando senti ragazze fare il discorso "Mi fidanzo con X, perché quello almeno mi fa i regali. Tanto è scemo: finché me li fa, approfitto" e la gente dice pure "fai bene! così si fa!".
Bianca ha scritto:Purtroppo, neppure i genitori ci azzeccano sempre nel consigliare i figli.
Per due motivi fondamentali.
Uno: spesso li sopravvalutano; non sanno giudicare obiettivamente le capacità dei loro rampolli e direi oggi come non mai.
Quante volte si sentono mamme che dicono: mio figlio non va bene di matematica perché l'insegnante è un deficiente, ce l'ha con lui, non lo capisce.
Qualche volta hanno ragione, spesso no.
Due: i genitori portano avanti ad oltranza, i loro sogni sui figli, sogni che i figli, molte volte, non contribuiranno mai a far diventare realtà.
Per cui, si creano in famiglia, grosse difficoltà nei rapporti, climi tesi, situazioni frustranti e sensi di colpa per i figli che capiscono di non essere in grado di soddisfare le aspettative dei genitori.
Quindi, sarebbe opportuno farsi consigliare da estranei esperti e chiedersi quanta ambizione personale ci sia nel volere che il figlio segua una certa strada.
Quei genitori sono la rovina: i loro figli sono sempre i migliori e sono capacissimi. Poi ci si chiede perché la gente è arrogante e se la crede. Sono contro questo comportamento perché poi ti capita di incontrare gente che persino di fronte ai propri sbagli, alla propria ignoranza, pretende di aver ragione e se tu non sei d'accordo, non capisci niente. E questo, non solo nel campo della cultura, persino nel comportamento. La gente è così piena di sé che se ti fa un torto pretende che sia tu a chiedere scusa.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Matty »

Enfys ha scritto:
Sinceramente, avendo una certa esperienza in persone negative, posso dirti che anche se hai dei genitori fantastici, affettuosi, che non ti fanno mancare nulla e ti danno anche una certa libertà può succedere che il figlio, avendo troppo, faccia fesserie. Non saprei dire perché, ma è come se non capissero più niente e impazzissero. E tu inizi a domandarti, ma cosa c'è che non va? Perché fanno il contrario di quello che dicono i genitori? Che poi, sono sempre stati lodati da loro, appunto, sopravvalutati, e adesso si riducono così? Cercano chissà cosa nella vita e non sanno nemmeno loro come averla. O forse non hanno mai capito nulla di quello che i loro genitori hanno trasmesso.
Si possono trovare tante versioni del perché di queste cose:
I genitori ti tengono al guinzaglio? Fai sciocchezze per ribellione.
I genitori ti tengono totalmente libero? Sei talmente libero che inizi presto ad annoiarti, hai provato tutti i tipi di divertimento, e passi alle sciocchezze.

Io non so cosa scatta nella mente, però posso dire che di fesserie non ne ho mai fatte per il semplice fatto che sapevo che fare certe cose era sbagliato e basta, e non perché non mi sono mai trovato nella possibilità di farle, o con la prospettiva di essere pesantemente punito.
Mi importa molto poco il giudizio altrui per quello che faccio/non faccio, secondo me invece molti danno troppo peso a questo, e finiscono per fare cose disdicevoli solo per paura di essere giudicati deboli o inetti.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Enfys »

Sì, probabilmente è così, ma come dicevi ci son tante versioni, quindi tante risposte al perché.
Nel caso di una mia amica, penso che abbia avuto tanta libertà e di schiaffi non ne abbia mai presi e che la vita sia stata troppo facile e buona verso di lei. Sì, di difficoltà ne ha avute, a livello sociale, perché non riusciva a relazionarsi con tutti, ma ha anche avuto altrettante persone che, in quanto sue amiche, le hanno sempre dato il sostegno che meritava -me compresa. Questa ragazza fa esattamente l'opposto di ciò che i genitori vogliono. Non so come le venne l'idea, ma prese il piccio di farsi i piercing e siccome i genitori non volevano che lei se lo facesse al labbro, decise di farseli ai capezzoli, per ripicca. Stessa cosa dicasi per i tatuaggi, di cui afferma esserne caduta nella tentazione (se ne è fatti due contro la volontà dei genitori e adesso se ne farà un terzo). Ironia, lei afferma di avere molto a cuore il loro parere.

A me dispiace moltissimo per la famiglia e provo pena anche per lei, perché in passato non era così. Mi chiedo cosa le sia preso tutto d'un tratto. Ma più di tutto, mi chiedo... i suoi amici, quelli che lei considera davvero tali, non le dicono niente quando fa queste cose? Insomma, lei ha deciso di fare delle importanti modifiche al proprio corpo attraverso piercing e tatuaggi, cosa di cui bisogna avere una decisione ferma, considerando le conseguenze. Se lo avesse chiesto a me, le avrei detto francamente che sarebbe stato stupido, o che sarei stata d'accordo semplicemente se ne fosse stata davvero convinta. Però bisogna avere una volontà di ferro per sapere che quel tatuaggio ti piacerà per sempre e che vuoi averlo lì, davanti ai tuoi occhi, per il resto della tua vita. Rimango allibita.

Sai, credo proprio, nonostante io non abbia avuto vita facile con i miei, che sia a volte necessario avere dei genitori severi, perché bisogna imparare a valutare le cose nella vita. Quando dicono no, magari lo dicono per insegnarci qualcosa e non per partito preso, come si crede. Certo, da piccoli non la si vede in quest'ottica, ma successivamente, spesso a spese degli altri, realizzi che hai avuto una gran fortuna a ricevere certi insegnamenti e a non aver fatto di testa tua.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Matty »

Molte volte c'è la volontà di dimostrare che non sono i genitori a comandare sulla nostra vita, e quindi si fanno cose che sono contrarie alle loro volontà a prescindere. Gli amici spesso si tirano indietro quando c'è da criticare gli aspetti privati, penso ci sia paura di sbilanciarsi, oppure più semplicemente c'è appoggio verso queste scelte.

E' vero che avere genitori un po' severi può aiutare, io però sinceramente ho sempre chiesto il perché dei "no", e quando non sono rimasto soddisfatto delle risposte da un certo punto in avanti ho cercato di far valere la mia posizione.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Bianca »

Leggendo il vostro scambio di idee, mi sono venuti in mente alcuni no detti senza spiegazione, o almeno senza quelle spiegazioni che nostro figlio avrebbe voluto sentire.
Fine settimana, posso andare a dormire da...?
No.
Perché?
Perché non trovo necessario che tu, avendo una casa, una camera e due genitori presenti, vada a dormire a casa di altri.
Perché?
Perché, se tu andassi fuori città, in un luogo di vacanza, ospite della famiglia di un compagno, non ci sarebbe nessun problema, ma andarci così, giusto per passare la notte in un'altra casa, non ne vedo l'opportunità.
Ma il mio compagno è da solo.
Se i suoi genitori vanno via due giorni e non si pongono il problema che il figlio resti a casa da solo, te lo devi porre tu? Noi?
E rimaneva no.
Da un certo punto in avanti, figlio indipendente, maturo, responsabile, ha potuto fare tutte le scelte che ha ritenuto opportune, assumendosene il positivo e il negativo, pagando gli errori di persona, perché è così che si diventa grandi, uomini e donne autonomi, con la consapevolezza che più nessuno ti parerà il colpo, perché è giusto così, perché ad un certo punto, l'amore di papà e mamma sa, che devi volare da solo.

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Re: Mi presento!

Messaggio da Matty »

Uhm, non so se all'epoca avrei accettato queste spiegazioni, però in effetti il ragionamento non fa una piega!

Comunque è vero, da un certo momento è indispensabile distaccarsi un po', altrimenti si fa fatica a comprendere bene le difficoltà che la vita ci fa trovare, e quando arrivano ci trovano impreparati.
Per esempio io toglierei il coinvolgimento dei genitori nelle dinamiche scolastiche a partire dai 16/17 anni, gli ultimi due anni di superiori, perché mi sembra un po' buffo che a 17 anni i genitori debbano ancora andare a ricevimento dai professori per sapere come vanno a scuola i propri figli, o che debbano presenziare a riunioni che illustrano i programmi scolastici del nuovo anno. Dovrebbero essere un po' più responsabilizzati i figli e meno coinvolti i genitori. Cioè, voglio dire, ad un certo punto deve essere il figlio a cominciare a preoccuparsi se va male in matematica, e non la madre o il padre.

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Re: Mi presento!

Messaggio da dolciximagirl84 »

Matty ha scritto:Uhm, non so se all'epoca avrei accettato queste spiegazioni, però in effetti il ragionamento non fa una piega!

Comunque è vero, da un certo momento è indispensabile distaccarsi un po', altrimenti si fa fatica a comprendere bene le difficoltà che la vita ci fa trovare, e quando arrivano ci trovano impreparati.
Per esempio io toglierei il coinvolgimento dei genitori nelle dinamiche scolastiche a partire dai 16/17 anni, gli ultimi due anni di superiori, perché mi sembra un po' buffo che a 17 anni i genitori debbano ancora andare a ricevimento dai professori per sapere come vanno a scuola i propri figli, o che debbano presenziare a riunioni che illustrano i programmi scolastici del nuovo anno. Dovrebbero essere un po' più responsabilizzati i figli e meno coinvolti i genitori. Cioè, voglio dire, ad un certo punto deve essere il figlio a cominciare a preoccuparsi se va male in matematica, e non la madre o il padre.
dipende sempre dalla maturità dei figli, fino ai 18 anni credo sia giusto "controllarli" e indirizzarli sulla strada giusta, oltre devono imparare da soli..
ovviamente sempre potendo contare su un supporto da parte loro in caso di necessità..

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Re: Mi presento!

Messaggio da Bianca »

Penso che non si possa partire da un compleanno preciso per stabilire che il figlio può fare da solo.
I ragazzi non sono tutti uguali.
Qualcuno è responsabile a sei anni, qualcuno non lo è neppure a 40.
Il fatto che la legge dica che i ragazzi rispondono personalmente a 18 anni di quello che fanno, per i genitori resta una pura indicazione.
E' vero che i figli vanno responsabilizzati, ma non sempre ci si riesce.
Ogni individuo nasce con certe caratteristiche, come qui sappiamo bene.
Il materiale che i genitori si trovano a dover plasmare, non è sempre così malleabile.
Ci sono dei ragazzi "facili" da crescere e altri che ti fanno dannare tutta la vita.

A proposito del tuo "non so se all'epoca avrei accettato queste spiegazioni", devo dirti che, nostro figlio, obbediva.

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