Certo è che qualcuno lo ha preso come sollievo, ma è brutto quando ci sono delle aspettative
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Grazie.Enfys ha scritto:Speriamo funzioni. Come diceva Natasha, la società è sessocentrica e chissà come potrebbero prenderla gli altri.
Certo è che qualcuno lo ha preso come sollievo, ma è brutto quando ci sono delle aspettativeFaccio il tifo per te, llvp!
Perdonami, ma non posso mettermi nei panni dell'altra parte se l'altra parte è un troll, ovvero un provocatore maligno. Puoi non capire, puoi persino non voler capire, ma non puoi capire e fingere di non capire o, peggio, capire e prendere in giro. Quello non era un "poveretti" solidale (o solidale ma ipocrita), era un "poveretti" denigratorio.Bianca ha scritto:Elle elle, poniti un momento dall'altra parte.
Perdonami ma non hai capito cosa intendo: ad un troll "maligno" non interessa sapere o non sapere di essere sulla stessa barca, ad un troll interessa provocare finché il provocato non perde le staffe, a prescindere dall'argomento. Un troll è come il bullo della scuola, per affrontarlo devi essere molto più forte o molto più sveglio. L'unica differenza tra un bullo e un troll è che il secondo puoi ignorarlo (anzi, è la scelta migliore da fare) senza rischiare le botte...Bianca ha scritto:Sai, io penso si possa ragionare anche con la categoria che tu citi.
Le persone che ancora non hanno capito che siamo tutti sulla stessa barca, indipendentemente dai vari aspetti che si possiedono, che non è proprio il caso di prendere in giro gli altri, nè di sentirsi superiori, sono di una tale miseria mentale
che sono proprio le ultime che possono far paura.
Pensaci.
Voglio dire che non tutti, a prescindere dalla categoria, sanno difendersi dalle prepotenze altrui: ragionare con un troll è come dire al bullo della scuola "picchiami oppure non ti do i soldi". Con questi cybersoggetti hai due possibilità: ignorarli o, solo se sei in grado di farlo, giocare al loro gioco e fondamentalmente "contro-trollarli" (sono della teoria che esistano "troll buoni" e "troll cattivi" in base all'obiettivo). Con tutti gli altri, anche i più critici, puoi ragionare.Bianca ha scritto:Non sono un'esperta di troll, ma qualche bullo l'ho conosciuto e affrontato e sistemato.
Le staffe, non bisogna perderle...
Vuoi dire che noi non siamo molto più forti e molto più svegli?
Ho letto i commenti successivi e la cosa triste è che purtroppo, siccome è una discussione scritta, non puoi riprodurre il tono che il troll ha usato. In effetti, letto così sapeva di un "Poverini" detto per compatire, non denigratorio. Avendolo specificato, ha tutt'altro significato. Per contro-trollarlo (purtroppo non son sempre delicata), gli avrei risposto con un "Oh, poverini coloro che hanno bisogno solo del sesso per poter ritenere la propria vita soddisfacente", ma poi credo che sarebbe finita male. Perché, anche se non so chi l'ha detto, a me dà l'impressione che il troll sia una di quelle persone, possibilmente un ragazzo, che si vantano della figona rimorchiata in discoteca e che per la maggior parte del tempo sta lì a vantarsene. E, purtroppo, con quelle persone non ci puoi ragionare, perché hanno il solo scopo di mettere in difficoltà il prossimo, motivo per cui, l'unico modo per fermarli, è tipo fargli una battutina alquanto esplicita che li metta a tacere.llvp ha scritto:Grazie.Enfys ha scritto:Speriamo funzioni. Come diceva Natasha, la società è sessocentrica e chissà come potrebbero prenderla gli altri.
Certo è che qualcuno lo ha preso come sollievo, ma è brutto quando ci sono delle aspettativeFaccio il tifo per te, llvp!
Hai (anzi, avete) ragione sul fatto che la società sia sessuocentrica. Tra le poche interazioni avute l'altro ieri riguardo l'argomento, l'unico troll ha esordito con "poverini" non perché una persona asex sia (nel migliore dei casi) incompresa ma perché non può/non vuole/non gli interessa godere delle "gioie del sesso".
Sì, Bianca, quello è normale. Ma è un sentimento di pena che, a parer mio, possono provare solo quelle persone che vedono il sesso come grande fonte di piacere, perché se sai che, non so, magari vedere un film o un'uscita con gli amici possono essere altrettanto piacevoli, non provi quella pena. Hmm, non penso di essere stata chiarissima, ma volevo dire che un commento simile, quella pena, la provano persone che nel sesso vedono il massimo del piacere e che chi non può provarlo è un poverello, uno che non avrà la medesima felicità. Se invece una persona trova (massima) felicità nel fare cose semplici come mangiare la pizza, andare al cinema il sabato e cose così, diciamo che il senso di pena potrebbe esserci ma in maniera minore, soprattutto se l'interlocutore sa che l'asessuale ha piacere nel fare altro.Bianca ha scritto:Elle elle, poniti un momento dall'altra parte.
Bisogna mettere in conto che dopo una prima reazione di sorpresa e incredulità, ci sia una sorta di pena per chi si presenta non interessato al sesso.
Spiegare gradualmente, significa far capire.