Appena approdata!

[Blakit]

Ciao a tutti! Sono una ragazza di 25 anni.
Sono sempre stata una persona molto introversa e piuttosto solitaria, e sono qui perché una mia carissima amica, sapendo il periodo che sto attraversando, mi ha passato un articolo, sul quale si accennava a questa comunità.
Fatta questa breve introduzione, vorrei illustrarvi a grandi linee la mia situazione.
Ho avuto il mio primo rapporto sessuale poco prima dei 18 anni. Volevo molto bene al mio ragazzo, ma la prima volta che feci sesso fu semplicemente per accontentarlo (vorrei sottolineare che non mi costrinse lui, mai e poi mai, era solo insistente come qualunque ragazzo desideroso di fare l'amore con la propria ragazza). Tuttavia, il sesso non mi piacque, e da allora non mi è mai piaciuto. In ogni relazione (ne ho avute 3, tutte della durata di almeno un anno, con pause fra l'una e l'altra di diversi mesi) non ho mai trovato alcun piacere sessuale, e anche l'attrazione sessuale era praticamente assente. Facevo sesso perché il mio partner ne sentiva il bisogno, ma io più di aspettare che finisse non facevo molto.
Andava tutto bene (si fa per dire) finché si trattava solo di fingere. Non osavo dire che non mi piaceva il sesso, perché tutti intorno a me sembravano invece adorarlo. Mi sentivo diversa, ma ci ho convissuto e per i miei fidanzati, al di là della sfera sessuale, nutrivo e nutro (sto attualmente vivendo la mia terza storia) un sentimento sincero.
Come dicevo, tutto andava bene. Fino a quando non comparve il vaginismo. Non so come né quando iniziò, so solo che da allora e anche adesso per me i rapporti sessuali sono diventati un'agonia. Se prima il sesso non mi piaceva o comunque mi lasciava indifferente, ora mi ripugna. Il pensiero di fare sesso mi provoca ansia e costrizione.
Il mio ragazzo lo sa, sa del vaginismo e sa del mio rapporto tormentato con il sesso, ma è ingenuamente convinto che col tempo, facendo sesso piano e spesso, mi passerà. Vorrebbe anche andare con me da un sessuolgo. Io apprezzo il suo impegno, ma ciò che non capisce (e non sa) è che il sesso non mi è mai piaciuto. Posso anche guarire dal vaginismo, ma non posso cambiare ciò che è la mia opinione del sesso.
Presto io e lui andremo a convivere. Lui è entusiasta, io no. Quando mi sorride e dice che finalmente avremo tempo per stare in intimità tutte le sere, a me viene un groppo alla gola. Sto male perché non posso renderlo felice, perché sono diversa, perché provo dolore invece che piacere, perché fare sesso per me è inutile.
Ho scritto queste parole con il cuore in mano. Vorrei sapere cosa ne pensate. Non ho mai pensato "sono asessuale", sebbene mi fossi già informata a riguardo. Ma voi avete certamente più esperienza di me. Leggendo ciò che ho scritto, cosa ne pensate? Apprezzerò moltissimo le vostre opinioni, quindi vi ringrazio in anticipo per le risposte.

[Valkyrie]

Buongiorno;3 mi dispiace tantissimo per le difficoltà e le brutte situazioni che stai affrontando:( penso che a maggior ragione ora non ti convenga neanche fare cose che non ti senti, finiresti per farti ancora piú male. Sinceramente la "cura" del tuo ragazzo mi sembra una forzatura un po' tanto brutta, secondo me rischia di peggiorare le cose:o

Ignoranza mia: Come si cura il vaginismo???

[Blakit]

Ciao! Credo che il mio ragazzo sia semplicemente ingenuo, e non riesca a comprendere a fondo ciò che sento. Quindi non mi sento di colpevolizzarlo per questo. A modo suo, cerca di aiutare, ma non sa che io sto davvero pensando all'idea di essere asessuale, vaginismo a parte.

Ignoranza mia: Come si cura il vaginismo???

Si va dal sessuologo e attraverso esercizi e sedute si cerca di superarlo. Ma il sessuologo è solo un aiuto, da quanto ho capito sta alla coppia fare il vero e proprio lavoro.

[Blakit]

Ciao! Credo che il mio ragazzo sia semplicemente ingenuo, e non riesca a comprendere a fondo ciò che sento. Quindi non mi sento di colpevolizzarlo per questo. A modo suo, cerca di aiutare, ma non sa che io sto davvero pensando all'idea di essere asessuale, vaginismo a parte.

Ignoranza mia: Come si cura il vaginismo???

Si va dal sessuologo e attraverso esercizi e sedute si cerca di superarlo. Ma il sessuologo è solo un aiuto, da quanto ho capito sta alla coppia fare il vero e proprio lavoro.

[Valkyrie]

No no tranquillaXD mai pensato male del tuo ragazzoXD tu te la senti di superare la malattia???

[Chlipper]

Sono sempre stata una persona molto introversa e piuttosto solitaria, e sono qui perché una mia carissima amica, sapendo il periodo che sto attraversando, mi ha passato un articolo, sul quale si accennava a questa comunità.
Fatta questa breve introduzione, vorrei illustrarvi a grandi linee la mia situazione.
Ho avuto il mio primo rapporto sessuale poco prima dei 18 anni. Volevo molto bene al mio ragazzo, ma la prima volta che feci sesso fu semplicemente per accontentarlo (vorrei sottolineare che non mi costrinse lui, mai e poi mai, era solo insistente come qualunque ragazzo desideroso di fare l'amore con la propria ragazza). Tuttavia, il sesso non mi piacque, e da allora non mi è mai piaciuto. In ogni relazione (ne ho avute 3, tutte della durata di almeno un anno, con pause fra l'una e l'altra di diversi mesi) non ho mai trovato alcun piacere sessuale, e anche l'attrazione sessuale era praticamente assente. Facevo sesso perché il mio partner ne sentiva il bisogno, ma io più di aspettare che finisse non facevo molto.
Andava tutto bene (si fa per dire) finché si trattava solo di fingere. Non osavo dire che non mi piaceva il sesso, perché tutti intorno a me sembravano invece adorarlo. Mi sentivo diversa, ma ci ho convissuto e per i miei fidanzati, al di là della sfera sessuale, nutrivo e nutro (sto attualmente vivendo la mia terza storia) un sentimento sincero.

Credo di aver appena letto al storia della mia vita :'D

Benvenutainquestofantasticoforo e buona permanenza c:

[Blakit]

No no tranquillaXD mai pensato male del tuo ragazzoXD tu te la senti di superare la malattia???

Figurati, non me la sono presaXD
Comunque sì, voglio guarire con tutto il cuore da questa malattia, però la mia indifferenza per il sesso non cambia, e credo che questo il mio ragazzo non lo capisca (o non lo vuole capire). Insomma, ritengo ci siano un'infinità di cose più interessanti che fare sesso, tipo uscire, leggere, scrivere, disegnare, persino dormire quell'oretta in più per svegliarmi meglio la mattina dopo. Senza contare che soprattutto ultimamente ho sviluppato un rifiuto proprio per l'atto in se stesso, insomma fisicamente mi fa alquanto schifo.

[Blakit]

Credo di aver appena letto al storia della mia vita :'D

Benvenutainquestofantasticoforo e buona permanenza c:

Ciao! Davvero? XD cominciavo a pensare di essere sola al mondo!

[Valkyrie]

Bella:D l'importate é voler migliorare:D fissato questo poi si puó solo migliorare *-*

[Bianca]

Ciao Blak....
Mettiti tranquilla, innanzi tutto e poi, rinvia il momento della convivenza.
Detto questo, quello che tu descrivi, su Aven è qualcosa di comune e diffuso, non sei sola, nè strana, stai soltanto pagando purtroppo, la troppa disponibilità che hai avuto nei confronti di una persona che ami, nonostante la tua mancanza di attrazione che, per amore, ti sei sforzata di superare.
Il vaginismo è "chiusura", ovvero rifiuto alla penetrazione.
La reazione psicologica, crea una conseguenza fisica che, se forzata, risulta molto dolorosa.
La cura, può basarsi anche su farmaci, ma servono a poco.
Ciò che è veramente efficace, è la rimozione del motivo psicologico.
La mente invia un allarme, il fisico reagisce meccanicamente, con la contrazione dei muscoli.
I preliminari che avrebbero la funzione di creare lubrificazione, nel tuo caso creano invece l'ansia del dopo, bloccando la funzione delle ghiandole e provocando la contrazione di rifiuto.
La forzatura, oltre a notevole dolore, può causare lacerazioni e sanguinamento.
Io penso che non sia giusto che tu ti sottoponga ad un qualcosa che ha tutti i connotati di una violenza.
Non è bello fare qualcosa aspettando che finisca.
Non è onesto che tu finga un gradimento che non provi.
Non è giusto che tu non abbia rispetto per il tuo orientamento, con il pretesto che "agli altri" piace.
Costringersi ad una attività non gradita, è tradire se stessi, chiunque sia l'altro e per quanto ci sia caro.
Far sesso, o fare l'amore, non è come andare a vedere un film non gradito perchè all'altro piace quel genere.
E' molto più importante e accettare per compiacere, significa svilire lo stesso rapporto d'amore.

Tu sapessi in quanti modi e con quanta intensità nella vita si può dimostrare amore per una persona, non ti preoccuperesti eccessivamente per il tuo orientamento e molto meno se ne preoccuperebbero i vari partners sessuali.

Non credo che nel tuo caso, il sessuologo potrebbe ottenere dei risultati e non avrei nessuna stima del sessuologo che, conoscendo l'asessualità, accettasse un incarico che sa che non porterà a nessun risultato. Dando per scontato, ovviamente, che tu sia asessuale.

Il tuo ragazzo, non è ingenuo, semplicemente ignora.

Che cosa consigliarti?
Una cosa molto semplice.
Accantona ciò che hai vissuto finora e ricomincia, adottando nelle conoscenze che avrai, un modo diverso di approcciarti ad eventuali relazioni amorose.
Tu desideri una relazione, ti innamori, quindi devi far capire, abbastanza in fretta, che hai delle preferenze, che hai cose che gradisci e altre no.
Capisco che non sia una cosa facile in generale e, meno ancora possa esserlo con il tuo attuale ragazzo, però, non hai scelta, perchè devi voler bene anche a te e devi salvare prima di tutto te stessa.
Più il tuo ragazzo è giovane, più sarà difficile per lui, capire ed accettare.
Questo perchè, bisogna aver fatto almeno un pezzo di strada per capire quanto si possa amare ed essere amati anche e di più con un'attività sessuale ridotta o assente.
Con calma, molta calma.
Resta con noi e lentamente capirai.
Leggi e rifletti e arriverai a prendere la decisione più giusta.
Noi siamo qui.

[Edward]

Ciao, ho letto attentamente la tua storia e provo a darti una mia opinione.
Devo dire che sono d'accordo con Bianca.

Io da quel che racconti capisco questo: tu non hai attrazione sessuale e fare sesso non è una cosa che ti piace. Prima però poteva anche essere un cosa alla quale ti sottoponevi per far felice il tuo ragazzo, oggi invece è comparso il vaginismo.
Io credo che il vaginismo sia comparso proprio perché tu cercavi di ignorare quello che realmente sentivi. La mente funziona così: se ignori dei segnali e continui a fare qualcosa che ti fa star male, ti avverte in qualche modo, ti ammonisce.
Chissà, forse con il tempo e l'aiuto di qualcuno potresti anche guarire dal vaginismo, ma in qualche modo la tua asessualità farà capolino da qualche altra parte.
Considera comunque che, se ti sottoporrai a qualche seduta, prima o poi verrà fuori il fatto che in realtà tu non hai mai provato attrazione sessuale. È una cosa che non puoi tenere nascosta al tuo compagno. Anche perché, scusa se mi permetto, è un po' crudele: lui potrebbe pensare che dipenda da lui, o da qualcosa che non funziona tra voi due. Capisco anche la tua paura di perderlo, ma in sostanza per me è importante che tu capisca che devi fare quello che ti fa stare bene! E se a te non va bene fare sesso, è ingiusto andare avanti così. Ingiusto nei tuoi confronti, ma anche nei suoi.

[SilverKitsune]

A malincuore devo dire, sono d'accordo sia con Bianca che con Edward. Se tu fossi stata una persona per cui il sesso era solo "noioso" non ti avrebbe fatto venire un "groppo alla gola" il pensiero di farlo tutte le sere. Per te il sesso non è una medicina amara, è una cosa spiacevole che, con tutta probabilità, diventerà sempre peggio (e infatti hai parlato tu stessa di rifiuto) se continui a farlo, soprattutto a ritmi addirittura più frequenti di prima.

Devi assolutamente parlarne col tuo ragazzo. Potete trovare sistemazioni di diverso tipo - ad esempio potrebbe avere lui una o più ragazze con cui ha rapporti sessuali più "casual", al di là della relazione romantica con te - che non per forza implicano la separazione. Ma se non ci sono strade, è sempre importante pensare (a) a lungo termine, e (b) per il proprio bene prima di tutto.

[Blakit]

Ciao Blak....
Mettiti tranquilla, innanzi tutto e poi, rinvia il momento della convivenza.
Detto questo, quello che tu descrivi, su Aven è qualcosa di comune e diffuso, non sei sola, nè strana, stai soltanto pagando purtroppo, la troppa disponibilità che hai avuto nei confronti di una persona che ami, nonostante la tua mancanza di attrazione che, per amore, ti sei sforzata di superare.
Il vaginismo è "chiusura", ovvero rifiuto alla penetrazione.
La reazione psicologica, crea una conseguenza fisica che, se forzata, risulta molto dolorosa.
La cura, può basarsi anche su farmaci, ma servono a poco.
Ciò che è veramente efficace, è la rimozione del motivo psicologico.
La mente invia un allarme, il fisico reagisce meccanicamente, con la contrazione dei muscoli.
I preliminari che avrebbero la funzione di creare lubrificazione, nel tuo caso creano invece l'ansia del dopo, bloccando la funzione delle ghiandole e provocando la contrazione di rifiuto.
La forzatura, oltre a notevole dolore, può causare lacerazioni e sanguinamento.
Io penso che non sia giusto che tu ti sottoponga ad un qualcosa che ha tutti i connotati di una violenza.
Non è bello fare qualcosa aspettando che finisca.
Non è onesto che tu finga un gradimento che non provi.
Non è giusto che tu non abbia rispetto per il tuo orientamento, con il pretesto che "agli altri" piace.
Costringersi ad una attività non gradita, è tradire se stessi, chiunque sia l'altro e per quanto ci sia caro.
Far sesso, o fare l'amore, non è come andare a vedere un film non gradito perchè all'altro piace quel genere.
E' molto più importante e accettare per compiacere, significa svilire lo stesso rapporto d'amore.

Tu sapessi in quanti modi e con quanta intensità nella vita si può dimostrare amore per una persona, non ti preoccuperesti eccessivamente per il tuo orientamento e molto meno se ne preoccuperebbero i vari partners sessuali.

Non credo che nel tuo caso, il sessuologo potrebbe ottenere dei risultati e non avrei nessuna stima del sessuologo che, conoscendo l'asessualità, accettasse un incarico che sa che non porterà a nessun risultato. Dando per scontato, ovviamente, che tu sia asessuale.

Il tuo ragazzo, non è ingenuo, semplicemente ignora.

Che cosa consigliarti?
Una cosa molto semplice.
Accantona ciò che hai vissuto finora e ricomincia, adottando nelle conoscenze che avrai, un modo diverso di approcciarti ad eventuali relazioni amorose.
Tu desideri una relazione, ti innamori, quindi devi far capire, abbastanza in fretta, che hai delle preferenze, che hai cose che gradisci e altre no.
Capisco che non sia una cosa facile in generale e, meno ancora possa esserlo con il tuo attuale ragazzo, però, non hai scelta, perchè devi voler bene anche a te e devi salvare prima di tutto te stessa.
Più il tuo ragazzo è giovane, più sarà difficile per lui, capire ed accettare.
Questo perchè, bisogna aver fatto almeno un pezzo di strada per capire quanto si possa amare ed essere amati anche e di più con un'attività sessuale ridotta o assente.
Con calma, molta calma.
Resta con noi e lentamente capirai.
Leggi e rifletti e arriverai a prendere la decisione più giusta.
Noi siamo qui.

Ciao Bianca, ti ringrazio moltissimo per la risposta, è un piacere conoscerti.
Grazie anche per il consiglio che mi hai dato. Purtroppo, non so se sarò in grado di attuarlo, per due motivi.
Il primo è che mi sono trasferita all'estero. Lui ha mollato il suo lavoro in Italia ormai, è già pronto per venire qui e forse questo cambiamento così imminente ha scatenato all'improvviso tutti i dubbi e i timori che avevo dentro di me. Frequentarlo fuori e viverlo in casa sarà completamente diverso, e questa consapevolezza mi ha colpito quando ormai era troppo tardi per cambiare.
Il secondo motivo è che semplicemente non riesco a ferirlo, come non riesco a ferire nessuna persona a me cara. Ho sempre cercato di compiacere ed assecondare tutti durante la mia vita, a volte facendo scelte che non mi andavano a genio per il loro bene. Questa volta non è diverso, e infatti sono bloccata. Urlerei al mondo che non voglio questa convivenza, che non voglio lui, per quanto gli voglia bene, perché una vita con lui mi porterà a soffrire. Perché lui l'amore lo farebbe tutti i giorni, e io mai.
Parlando nello specifico del mio ragazzo, lui ormai è un uomo, ha 5 anni più di me. Proprio in questi giorni abbiamo affrontato il discorso del sesso, ma lui non si capacita che io non lo desideri. Pensa che sia tutto conseguenza del vaginismo, e che nel momento in cui il vaginismo sparirà, grazie alle sedute dal sessuologo, io tornerò ad essere "normale". Sembra quasi che rifiuti l'idea che il sesso non mi piace, indipendentemente dal vaginismo.
Non so come prenderlo. Se gli parlo sinceramente, incontro un muro fatto di luoghi comuni, in cui "tutte le coppie giovani vogliono fare sempre sesso" e "tutti amano il sesso".
Ecco, questa a grandi linee è la mia situazione attuale con lui.
Ti ringrazio di nuovo di cuore per le tue parole, certamente rimarrò sul forum e leggerò ovunque mi sia d'aiuto. Grazie ancora.

[Blakit]

Ciao, ho letto attentamente la tua storia e provo a darti una mia opinione.
Devo dire che sono d'accordo con Bianca.

Io da quel che racconti capisco questo: tu non hai attrazione sessuale e fare sesso non è una cosa che ti piace. Prima però poteva anche essere un cosa alla quale ti sottoponevi per far felice il tuo ragazzo, oggi invece è comparso il vaginismo.
Io credo che il vaginismo sia comparso proprio perché tu cercavi di ignorare quello che realmente sentivi. La mente funziona così: se ignori dei segnali e continui a fare qualcosa che ti fa star male, ti avverte in qualche modo, ti ammonisce.
Chissà, forse con il tempo e l'aiuto di qualcuno potresti anche guarire dal vaginismo, ma in qualche modo la tua asessualità farà capolino da qualche altra parte.
Considera comunque che, se ti sottoporrai a qualche seduta, prima o poi verrà fuori il fatto che in realtà tu non hai mai provato attrazione sessuale. È una cosa che non puoi tenere nascosta al tuo compagno. Anche perché, scusa se mi permetto, è un po' crudele: lui potrebbe pensare che dipenda da lui, o da qualcosa che non funziona tra voi due. Capisco anche la tua paura di perderlo, ma in sostanza per me è importante che tu capisca che devi fare quello che ti fa stare bene! E se a te non va bene fare sesso, è ingiusto andare avanti così. Ingiusto nei tuoi confronti, ma anche nei suoi.

Ciao Edward, piacere di conoscerti. Grazie mille per la tua gentilissima risposta.
Per risponderti, non credo che lui pensi di esserne la causa. Gliel'ho sempre detto e l'ho sempre rassicurato a riguardo. Perciò ha pensato che propormi il sessuologo e "fare sesso più spesso" potesse aiutarmi. In sostanza, lui è convinto che tutto dipenda dal vaginismo, e che una volta guarita tornerò a desiderare il sesso.
Come ho detto a Bianca, qui sopra, ho provato ad affrontare il discorso che, indipendentemente dal vaginismo, il sesso non mi piace. L'avessi mai fatto. Non si è incazzato, ma mi ha preso per una con dei seri problemi, perché secondo lui "tutti amano il sesso" e non è normale che esistano coppie (specialmente giovani) per cui il sesso non è importante. Personalmente, invece, ho sempre pensato che dare tanta importanza al sesso fosse alquanto triste, perché a mio serve ben altro per cementare la coppia.
Dopo questa sua reazione, comunque, non ho più tirato fuori l'argomento. Ma sono certa che tornerà fuori, come hai ben detto. Allora si vedrà.
Ti ringrazio moltissimo per la tua opinione, spero a presto.

[Blakit]

A malincuore devo dire, sono d'accordo sia con Bianca che con Edward. Se tu fossi stata una persona per cui il sesso era solo "noioso" non ti avrebbe fatto venire un "groppo alla gola" il pensiero di farlo tutte le sere. Per te il sesso non è una medicina amara, è una cosa spiacevole che, con tutta probabilità, diventerà sempre peggio (e infatti hai parlato tu stessa di rifiuto) se continui a farlo, soprattutto a ritmi addirittura più frequenti di prima.

Devi assolutamente parlarne col tuo ragazzo. Potete trovare sistemazioni di diverso tipo - ad esempio potrebbe avere lui una o più ragazze con cui ha rapporti sessuali più "casual", al di là della relazione romantica con te - che non per forza implicano la separazione. Ma se non ci sono strade, è sempre importante pensare (a) a lungo termine, e (b) per il proprio bene prima di tutto.

Ciao Silver, grazie anche a te per la tua risposta.
Sì, ho parlato con il mio ragazzo, o almeno gli ho accennato che il sesso non mi piace, ma la reazione non è stata delle migliori. Credo di essergli sembrata matta, così ho cambiato in fretta argomento.
Per quanto riguarda la tua soluzione, temo di essere poco accomodante a riguardo. Non voglio impedirgli di fare sesso, ma non voglio nemmeno che cerchi altre persone oltre a me. Ciò mi fa stare male, perché effettivamente io non sono in grado di soddisfarlo come saprebbe fare una ragazza che invece il sesso lo vive bene. Avrei paura che lui alla lunga si avvicini più a lei che a me, che non sono soddisfacente. Tra l'altro, tralasciando il sesso, siamo due persone molto diverse. Io sono più intellettuale, leggo, scrivo, disegno, potrei definirmi anche pigra. Lui è adrenalinico, ama gli sport più disparati e non concepisce l'idea di stare a casa. Se dovesse anche trovare il sesso in un'altra, la relazione non avrebbe più motivo di esistere.
Spero di essere stata chiara nella mia risposta! Nel frattempo ti ringrazio ancora di cuore per la tua opinione.