Io vivrei volentieri senza il 99.99% del mondo, se non di più
Completamente da soli, non lo so. Tutta la vita probabilmente no. Per apprezzare la solitudine bisogna anche aver provato il contrario (a prescindere da quale forma di compagnia si riceve), almeno secondo me.
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."
Che bel tema! Era un paio di giorni che pensavo di aprire un topic del genere.
Ci rifletto spesso e da molto se sia possibile. Personalmente mi crea un bel problema visto che non sono molto loquace ed ho poco o niente da condividere con la maggior parte delle persone che conosco, tuttavia, ho notato che non mi piace l'idea di estraniarmi fisicamente dalla società, nonostante spenda la quasi totalità del tempo libero per i fatti miei e calcando ciò che ha scritto Bianca, quando mi ritrovo in mezzo alla gente, non sono mai coinvolto.
"A few observation and much reasoning, lead to error; much observation and a few reasoning, to truth." Cit.
Non è bello e non è giusto rinunciare ad una compagnia intelligente.
Anche quando si è selettivi ed esigenti, si possono trovare persone che rispondono alle nostre aspettative.
Poi, bisogna anche adattarsi un po', perché nessuno è perfetto.
Io, ad esempio, ho un'amica che ogni volta mi sorprende.
Telefona e dice: voglio solo sapere se stai bene.
Chiacchieriamo anche di varie cose, ma io so che lo scopo delle sue telefonate è avere la conferma che mi sento bene.
Poi, la persona che abbiamo nel cuore, è il dono della vita, è il sole del mattino ed è la ricchezza più preziosa.
Svegliarsi al mattino con una persona nel cuore, cambia la vita, la giornata, l'esistenza.
Qualunque cosa abbiamo da fare, le dà un senso.
No Silver, non è bello vivere senza gli altri e non è bello vivere senza una persona nel cuore.
Lo so che le relazioni sono difficili, ma se tu sai tenerti una persona nel cuore, ti rende morbido, umano, non ti lascia inaridire, nè diventare cinico e scostante.
Saaz, anche se non sei loquace e ti sembra di non aver niente da dire, ci sono considerazioni e ragionamenti che è bello
fare con la persona che sappiamo non ci giudica, non ci tradisce e sa come prendere e considerare le nostre parole.
E' proprio vero, sono convinto che chiunque dovrebbe avere almeno una persona speciale, fonte e oggetto d'affetto.
Che peccato che la vita sia così ingiusta, sarebbe molto più simpatica se non lo fosse.
Il giudizio che noi diamo circa le ingiustizie della vita, è molto limitato, perché noi vediamo solo un pezzetto del grande quadro e ci capiamo poco.
È una riflessione che faccio sempre quando mi godo i quadri degli impressionisti e dei puntinisti.
Mi piace avvicinarmi al quadro e da pochi centimetri osservare i puntini colorati, i piccoli segni del pennello: li puoi contare e non ti lasciano neppure immaginare di che soggetto facciano parte e quale particolare riproducano.
Poi, mi allontano, i segni non si vedono più, i colori si mescolano e il quadro appare in tutta la sua bellezza, che sia un ritratto, un paesaggio, dei fiori.
A quel punto scopro che il pezzettino che io guardavo era un petalo, una stradina di campagna, un'onda marina, un particolare insignificante.
Ecco, dell'esistenza noi vediamo sempre, solo un piccolo particolare, il quadro nel suo insieme ci è celato.
A dare "un pezzettino di cuore" mi trovo in difficoltà, sarà che non saprei bene cosa dovrei dare, ho una visione piuttosto arida di ciò che sia l'amore.
"A few observation and much reasoning, lead to error; much observation and a few reasoning, to truth." Cit.
Poverino....Che pena mi fai!
Il cuore si dà senza ragionamenti, senza chiedersi come, quando, perché e poi, a me cosa ne viene?
Il cuore si dà gratuitamente....e anche con un po' di incoscienza.
Ma io non voglio ferirti!!!
Dare il cuore a tutti, è come non darlo a nessuno.
Non siamo OT...
Dare il cuore significa non vivere più da soli. Anche quando non si abita insieme.
Ti rispondo con una citazione, visto che mi pare che ci siano estreme divergenze di pensiero.
Once a horse and a cat had a discussion about what happiness is. I hear that they could not reach a conclusion. Don't believe the fortune tellers: how you need to live your life isn't fixed!
"A few observation and much reasoning, lead to error; much observation and a few reasoning, to truth." Cit.
Tu hai fatto delle affermazioni circa l'inutilità di avere una persona accanto, poi le hai messe in dubbio.
Io ti ho espresso il mio pensiero che è diverso dal tuo, ma non mi sembra ci siano estreme differenze.
Poi, si è qui per scambiare delle opinioni. Da quelle altrui si può prendere il buono che c'è anche senza condividerle completamente.
Tu hai definito arida la tua visione dell'amore, per questo io mi sono permessa ulteriori considerazioni.
In ogni caso, anch'io penso che non sia necessario avere una persona per dare un senso alla propria vita.
Decidetevi, o si può vivere da soli o non si può.
Affermare che sia necessario per chiunque avere degli affetti e poi dire che non sia necessario avere persone accanto è una palese contraddizione.
Che poi si dica che non servono altre persone per dare un senso alla propria vita è tutt'altro discorso, ma appunto direi che esula dalla discussione attuale.
Bianca, il tuo discorso circa la limitatezza dei punti di vista personali per me non ha senso, sono giunto a questa conclusione da molto tempo.
Perchè sì, può darsi che esista un disegno più ampio e un punto di vista più grandangolare da cui le cose hanno maggior senso, ma tale punto di vista non è accessibile a noi singoli individui, dunque trovo assurdo preoccuparsene o peggio utilizzarlo come metro di giudizio o parametro di riferimento.
E' un po' come il dolore, sono scale del tutto individuali (attenzione, non intendo dire soggettive!).
Quando ti muore il gatto soffri, non stai a pensare che in Africa i bambini muoiono e che il tuo dolore da quel punto di vista è insignificante e quasi ridicolo. E ho precisato che non è soggettivo perchè non si tratta di una scala di valori personale, ma è un problema legato alle circostanze.
Quando ti muore un familiare magari stai male come quando è morto il gatto, ma non perchè le due cose siano paragonabili, semplicemente perchè, appunto, il dolore non ha una scala di intensità misurabile.
Motivo per cui è inutile dire a una persona che ci sono problemi ben più grandi nella vita (a meno che non stia male per lo scioglimento delle spice girls, ovvio, ma trattasi di casi estremi).
Insomma, che da un ipotetico punto di vista la vita sia perfetta posso anche ammetterlo, ma rimane un'eventualità remota e del tutto non sperimentabile, trovo pertanto (ma è solo il mio punto di vista) molto più sensato osservarla in base alle mie possibilità, da cui deriva che se tutti siamo concordi nel sostenere che chiunque abbia realmente BISOGNO di altre persone per vivere perchè da soli non è possibile, allora logicamente riterrò altamente ingiuste quelle circostanze nelle quali esistono persone che non hanno nemmeno un singolo affetto, riterrò ingiusto il fatto che a nessuno importi e continuerò ad esserne grandemente addolorato.
Per me, vivere da sola è molto difficile e le giornate penso possano essere più belle e soddisfacenti se si condividono.
Questo vale anche per un viaggio, un cinema, una passeggiata, una vacanza, una conferenza, un concerto.
Però capisco che per altre persone non è così importante come lo è per me e che riescono a godersi una qualsiasi delle attività elencate sopra, anche senza condividerla con nessuno.
Quindi non vi è una risposta assoluta alla domanda postata, perché per ognuno può essere diverso.
Sicuramente conosco più persone che non amano vivere da sole, rispetto a quelle che invece da sole ci stanno benissimo.
Mi sembra ci sia un gran numero di uomini e donne attorno ai 40 anni che vivono da soli, in genere con un gatto o anche tre. Sono persone che spesso, hanno già un legame finito alle spalle o per le quali, nessuna esperienza si è mai concretizzata.
Ce ne sono che stanno benissimo e altre che non stanno bene per niente, sovente sono fissati col biologico e in parallelo, fumano come turchi.
E vissero tutti felici e contenti.