Buoni motivi per fare coming out

[SilverKitsune]

Discutiamo di coming out. Per chi di voi parla di asessualità con altre persone: perché lo fate?
Per chi invece non lo fa: perché NON lo fate?
Secondo voi, è importante fare coming out in generale (a prescindere se lo fate personalmente o meno), e perché/perché no?

[Bakeneko]

Io trovo più facile parlarne con gli amici piuttosto che con i genitori. I miei infatti non sanno niente, perché (come dicevo in alri topic) l'ho detto solo a mia madre e in modo indiretto, senza usare il termine asessuale.
Ho fatto coming out con i miei amici forse per vedere la loro reazione, forse anche per metterli alla prova e vedere il loro grado di apertura mentale o semplicemente perché mi sentivo divers* e volevo condividere la mia diversità con loro. Boh, ci vorrebbe uno psicologo.

Mah, secondo me è importante fare coming out. Infatti dovrò decidermi a parlare chiaramente anche a mia madre, almeno la smetterà di mostrarmi tutti i ragazzi carini che vede in giro e insistere con il fatto che spera che un giorno trovi qualcuno.

[Shali]

Io per il momento non l'ho detto a nessuno, un po' perchè l'ho capito da poco e prima di spiegarlo a qualcuno vorrei essere sicura al 100% del mio preciso orientamento (nera totale? Grigia in parte? Non lo so ancora) e della mia capacità di rispondere con precisione a tutte le domande possibili per non creare confusione sull'argomento (della serie, se fai qualcosa falla bene).
Credo comunque che mi verrebbe più facile dirlo agli amici o agli sconosciuti, che alla mia famiglia... un po' perchè non so che reazione aspettarmi (e non è facile come sarebbe per un conoscente qualsiasi dire loro "se non ti sto bene affari tuoi") un po' perchè, sebbene capisca la necessità di fare conoscere questo orientamento a più gente possibile, in fondo credo che quello che succede o non succede dentro il mio letto non sia una questione che riguarda i miei genitori o i miei fratelli, ma solo un eventuale partner. Quindi ritengo sia un obbligo morale parlarne con lui, solo una possibilità parlarne con gli altri.

[Chiara78]

Premetto che non uso mai termini "tecnici" se parlo della mia demisessualità perchè non ne vedo il motivo, limitandomi a dire che il sesso non mi interessa più di tanto, finora non ho mai fatto un vero "coming out" perchè non ce n'è mai stato bisogno: sono sempre stata attenta a frequentare persone dotate del tatto necessario per capire che il sesso è un argomento privato e ognuno se lo può gestire come vuole... ma, soprattutto, dal mio modo di fare si capisce perfettamente il mio modo di essere, quindi non ho mai toccato l'argomento in maniera approfondita con le persone che frequento.
Oltretutto comunque, essendo "solo" demisessuale e non completamente asessuale, e avendo quindi avuto delle esperienze (oltre ad aver avuto come compagni di classe persone che amavano fare battutacce a sfondo sessuale e avendo quindi, volente o nolente, imparato qualcosa in questo senso), evidentemente non vengo considerata così "strana" da suscitare un fuoco di fila di domande (ma ripeto, quelli che frequento non si soffermano a parlare di sesso per ore); diciamo che la "brava ragazza" che aspetta la persona giusta per fare sesso è considerata quasi "normale" (anche se troppo "all'antica"... sempre i soliti stereotipi).
Anche con mio marito non c'è stato bisogno di spiegazioni, sia perchè anche lui è "grigio" (anche se più chiaro di me), sia perchè, come dicevo, il mio atteggiamento parla chiaro; all'inizio il sesso mi incuriosiva, poi l'interesse è andato scemando e solo allora ne abbiamo parlato bene un po', anche se, come dicevo, era già tutto chiaro.
In ogni caso, penso che, se un matrimonio, un figlio, una nuova compagnia di amici e via dicendo possono cambiare il rapporto con le persone, il sesso no, e quindi non è necessario che se ne parli da subito con tutti; però con il partner è importantissimo parlarne, perchè naturalmente è il diretto interessato.
E se capita l'argomento con qualcun altro è comunque importante almeno buttare là con tatto il proprio pensiero in proposito, perchè è importante che si capisca che non esiste un solo modo di vivere la vita e le sue varie componenti, sesso compreso.
Poi a buon intenditor... noi ci avremo provato.

[Asphyxia]

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[Chiara78]

se poi le altre persone sono ignoranti e bigotte e non accettano le diversità è solo un problema loro e quindi le ignoro.

Quoto.

[Pami]

Io proprio in questi giorni sto provando a spargere la voce tra le mie conoscenze... o meglio, lo sto dicendo piano piano alle persone più fidate. Risultato: nessuno mi crede... o almeno il 90% di quelli a cui l'ho detto. Non credono che io sia asex, dicono che ho semplicemente un blocco... ed è un peccato che mi precluda questo aspetto della vita... bla bla bla... solite storie sentite centomila volte!!!

[Manhattan]

Non lo faccio perchè non ne sento il bisogno, non è un peso di cui voglio liberarmi. Inoltre sono assolutamente conscio della non sufficiente apertura mentale di chi mi sta intorno (famiglia, amici, "comunità" del paese in cui vivo) e non mi va di essere visto come una persona "con dei problemi", quando invece so di non esserlo.
Certo, il fatto di non essermi mai fatto vedere "accompagnato" in 26 anni qualche sospetto l'avrà destato... ma, siccome non escludo affatto di trovare una compagna e avere figli in futuro, credo di non dover dare nessuna spiegazione ai "bigotti", compresi quelli che ho in famiglia (detto con tutto il bene che voglio a loro).

[strangeR]

con gli amici stretti ho parlato della mia asessualità, per una questione di chiarezza di contenuti, e per potermi confrontare con una realtà diversa dalla mia in modo esplicito; ho affrontato anche le loro perplessità a riguardo, i tentativi di aiutarmi a scoprire la mia sessualità... ho apprezzato quegli sforzi, perchè fatti nel rispetto della mia identità e a fin di bene, perchè convinti dell'importanza di quest'aspetto nella vita di una persona sana.
ne ho parlato in modo più sfumato anche ad altre persone, se non altro per farli smettere di propormi donne assatanate di sesso e disponibili: ho detto loro che se ne trovano una che è l'esatto opposto me la possono presentare. con questo compito, sono partiti in missione e almeno non mi mettono più in imbarazzo con certi discorsi.
in famiglia e tra persone molto più grandi di me (dall'età dei miei genitori in su, praticamente) penso non abbia alcun senso, né per me né per la comunità asessuale

[lollobit]

Pami, credo che il fatto di non crederti sia una reazione al fatto che rimangono spiazzati dalla tua assoluta trasparenza e semplicità, ma questo non deve farti demordere dal fare coming out, il proprio orientamento sessuale va vissuto con serenità e con orgoglio e non credo valga mai la pena di nasconderlo. Concordo con Asphyxia, sono gli altri che hanno problemi ad accettare la diversità.

[Chiara78]

Quoto ancora.

[Pami]

Pami, credo che il fatto di non crederti sia una reazione al fatto che rimangono spiazzati dalla tua assoluta trasparenza e semplicità, ma questo non deve farti demordere dal fare coming out, il proprio orientamento sessuale va vissuto con serenità e con orgoglio e non credo valga mai la pena di nasconderlo. Concordo con Asphyxia, sono gli altri che hanno problemi ad accettare la diversità.

Grazie per le belle parole... e credo proprio che tu abbia ragione, non mollerò!

[Sidhe]

A me piacerebbe poter fare coming out con il mondo in generale, per un motivo molto semplice: ognuno dovrebbe avere il diritto di mostrare al mondo la sua identita', in ogni sua parte, e non essere discriminato o deriso o additato per questo. La penso cosi' sul mio orientamento sessuale, la penso cosi' sulle mie scelte spirituali, sui miei gusti nel vestire, qualsiasi cosa. Ma dopo essere stata alla conferenza a Firenze con quel gruppo GLBT... e aver sentito un ragazzo dire "santo cielo, io preferisco non saperlo, se stai con me e sei cosi', ...non dirmelo", ho iniziato a chiedermi se un coming out non potrebbe fare male a chi abbiamo intorno, essere un gesto di egoismo. D'accordo, io non capisco del tutto le motivazioni di quel ragazzo; voglio dire, se stiamo insieme e io accetto di farlo per compromesso e ti amo, che importa se non ti desidero?, pero' prendo atto del fatto che per alcuni sarebbe disturbante scoprirlo. Per esempio sono quasi certa che se lo dicessi a mia mamma le farei solo male; potrebbe non credermi e credere invece che io abbia un problema che preferisco negare, oppure potrebbe credermi, ma in ogni caso si dispererebbe all'idea di vedermi forever alone, cosa non scontata ma possibile...

[Caos]

Vorrei avere il coraggio di farlo e vorrei essere in grado di spiegarmi bene sull'argomento in modo di permettere anche ad altri di sapere e capire...ma la verità è che sono una mammoletta che si fa mille paranoie...non è ancora il momento....

[mirko33]

Caos sono d'accordo, non siamo tutti uguali, e anche in questo caso non c'è una regola migliore di un'altra, per molte persone dirlo al momento giusto è doppiamente opportuno, per sé e anche per gli altri a cui lo dicono. Quando sì è convinti e sereni il coming out ha tutto un altro effetto..
Così come non dirlo non è una scelta da condannare per forza.
Se non sbaglio un grande artista come Lucio Dalla non ha mai dichiarato la sua omosessualità, nonostante più o meno tutti sapessero, ma non per questo lo hanno mai condannato. Era solo il suo modo di vivere la propria sfera intima e personale.