Individualisti: come riempite la solitudine?

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Bianca
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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Bianca »

Forse la Bosh è la più cara, ma ce ne sono anche a meno.
Ci sta la roba che si usa in un giorno per due persone, tre pasti.
Funziona benissimo ed è veloce.

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Enfys
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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Enfys »

Tornando in topic, ci son tante cose che mi piace fare nel tempo libero, cose che non riesco a fare tutte perché devo lottare con la mia stanchezza cronica, pigrizia e altri problemucci.

Passo molto tempo con mia sorella e insieme ci dedichiamo ad una delle nostre più grandi passioni, i videogiochi, ovviamente. A me piacciono moltissimo e li trovo uno spunto per riflettere e fare ricerche... sono come libri e film, per me, ma li preferisco perché hanno un coinvolgimento maggiore e questo mi permette di rimanere concentrata -purtroppo perdo facilmente l'attenzione.
Mi piace moltissimo anche dedicarmi allo studio delle lingue straniere, che solitamente metto in pratica con i videogiochi, perché li faccio o in inglese o in giapponese.
Mi capita di guarda cartoni animati giapponesi, ma vado a fasi; non riesco mai a trovare qualcosa di abbastanza impegnativo, o un po' serio, oppure prendo quelli più sciocchi perché non mi va di sforzarmi troppo mentalmente (beh, mi tocca già vederli in inglese perché la gente non sa tradurre in italiano e nemmeno in un italiano corretto, quindi faccio il doppio della fatica xD ).
Mi diletto anche a scrivere storielle ispirate ai cartoni o videogiochi, principalmente con la scusa di impiegare il mio italiano, perché temo di dimenticarlo con tutte le lingue che studio e col fatto che non parlo moltissimo in lingua -sono circondata così tanto da prodotti inglesi/giapponesi, che ormai mi sembra pure strano scrivere in italiano.
Mi piace moltissimo la musica e mi piace ascoltare brani tratti da videogiochi/cartoni su youtube, non possedendo la copia fisica, né digitale di molti album, e mi piacciono anche i brani di musica classica; in passato ero una musicista, ma per cause di forza maggiore son stata costretta a smettere.
Hmm, che altro? Non amo molto chattare, perché questo comporta stare dietro a tante persone attraverso un telefono, molto spesso persone che potrebbero venire a casa a trovarmi, prendersi una tazza di tè e discutere con me. Siccome implica togliere del tempo da spendere semplicemente davanti allo schermo, lo trovo irritante, appunto perché mi "brucerei" la giornata davanti ad uno schermo, anziché passeggiare e chiacchierare con quelle persone, cosa che gradirei di più. Se potessi incontrarle, non mi dispiacerebbe. Tuttavia, è diverso se parlo con persone che vivono in altre città, molto distanti dalla mia.

In un certo senso è come avete detto prima, che se riempiamo la solitudine è perché siamo infelici. Hm, beh, penso che a tutti noi capiti e io non faccio eccezione. Come ho detto, mi piace fare tante cose, ma solo alcune son quelle che riescono a "riempire" meglio il senso di solitudine, anzi, a farlo sparire. I videogiochi mi piacciono anche per questo: mi sento viva e riescono ad emozionarmi, mi permettono di vivere esperienze altrimenti impossibili e anche di poter sognare un po' ad occhi aperti. Per quanto triste e patetico, però, non lo trovo poi così negativo, considerando come la cosa abbia legato tantissimo me e mia sorella e mi abbia permesso di conoscere qualche brava persona. Ciò che mi rattrista, invece, è che le cose sono così perfette che inizi a sognare ad occhi aperti e ad idealizzare le cose, pretendendo di trovare dei valori impossibili anche nel mondo reale... una sorta di "bovarismo", insomma.

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Matty
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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Matty »

Sapevo che ci dovevano essere per forza anche ragazze appassionate di videogiochi, ma ovviamente io non ne ho mai incontrata una!

Anche io mi divertivo coi videogiochi, però ho praticamente smesso, tre anni fa mi si è rotta la Play Station, e non ho mai più sentito il bisogno di ricominciare a giocare con una nuova, ormai lo facevo più per abitudine che per svago. Faccio qualche giochino su PC, ma tutta roba vecchia, abbastanza legata alla mia adolescenza, infatti se qualcuno sbirciasse il mio desktop potrebbe pensare di essere tornato indietro nel tempo al 2006!

Anche a me i videogiochi hanno dato molti spunti, specialmente per quanto riguarda la storia, se gioco a qualcosa che è ambientato indietro nel tempo mi piace poi andare a documentarmi su quel periodo. Secondo me in molti partono prevenuti quando si parla di videogiochi, 10 anni fa molta gente vedeva gli amanti dei videogiochi come una sorta di disadattati sociali, ora invece vedo un sacco di gente appassionata, basta guardare youtube, che ormai è un enorme sito dedicato prevalentemente ai gameplay.

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Enfys
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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Enfys »

Devo ammettere che noi gamers siamo come delle creature leggendarie per voi ragazzi :lol: Scherzi a parte, potrei dire lo stesso io, visto che non ho mai conosciuto dei gamers fino all'ultimo anno delle superiori.

Peccato per la Play :( Però, forse è stata una svolta decisiva per te, per cercare altri hobby, suppongo? Tutti amano precisare che non sono molto salutari, però, non è quello il problema: la dipendenza attecchisce se una persona non ha autocontrollo e non sa come variare la propria giornata, perché considera il resto meno interessante; oltre al fatto che le persone tendono a sminuire i videogiochi perché non sono così popolari come i film e/o altro (solo perché all'epoca erano alquanto impegnativi...).

E' bello sentire che qualcun altro apprezza i vecchi classici! :D Ultimamente la gente mi cita solo titoli next gen che, sì, beh, non sono poi così brutti, ma sono troppo commerciali, facili, poco impegnativi sia come gameplay che come trama, quindi ho finito col spostare la mia attenzione sui classici PS1 e PS2 -tecnicamente sto recuperando tutti i capitoli di una saga e li gioco dal primo all'ultimo che ho giocato, recuperando appunto quelli che non avevo fatto (l'ho fatto con Persona, Final Fantasy, poi mi piacerebbe giocare Metal Gear). I vecchi giochi sono bellissimi e, già, c'è parecchia nostalgia, tanti ricordi legati ad essi :)

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Matty »

Enfys ha scritto:Devo ammettere che noi gamers siamo come delle creature leggendarie per voi ragazzi :lol: Scherzi a parte, potrei dire lo stesso io, visto che non ho mai conosciuto dei gamers fino all'ultimo anno delle superiori.

Peccato per la Play :( Però, forse è stata una svolta decisiva per te, per cercare altri hobby, suppongo? Tutti amano precisare che non sono molto salutari, però, non è quello il problema: la dipendenza attecchisce se una persona non ha autocontrollo e non sa come variare la propria giornata, perché considera il resto meno interessante; oltre al fatto che le persone tendono a sminuire i videogiochi perché non sono così popolari come i film e/o altro (solo perché all'epoca erano alquanto impegnativi...).
Sì, dall'abbandono della Play 3 ho cercato e trovato altri hobby, anche se non rinnego la mia vecchia passione, non me ne vergogno, e come te non penso che siano dannosi. In grandi quantità tutto è poco salutare.
Enfys ha scritto:E' bello sentire che qualcun altro apprezza i vecchi classici! :D Ultimamente la gente mi cita solo titoli next gen che, sì, beh, non sono poi così brutti, ma sono troppo commerciali, facili, poco impegnativi sia come gameplay che come trama, quindi ho finito col spostare la mia attenzione sui classici PS1 e PS2 -tecnicamente sto recuperando tutti i capitoli di una saga e li gioco dal primo all'ultimo che ho giocato, recuperando appunto quelli che non avevo fatto (l'ho fatto con Persona, Final Fantasy, poi mi piacerebbe giocare Metal Gear). I vecchi giochi sono bellissimi e, già, c'è parecchia nostalgia, tanti ricordi legati ad essi :)

Eh sì, purtroppo (o per fortuna) oggi è un mercato che si è aperto parecchio nei confronti dei "casual gamers", e videogiochi troppo impegnativi (sia da giocare che da seguirne la storia) possono essere più frustranti per chi non ha troppa esperienza o per chi ha poco tempo da dedicargli. Me ne ero accorto proprio giocando a MetalGear 4, giocandoci poco per via di impegni: ero arrivato a dover ogni volta farmi un riepilogo di storia e controlli di gioco, perdendo ulteriore tempo. Inoltre il multiplayer ora occupa una grossa fetta della esperienza videoludica, è quindi poco conveniente puntare su grosse trame e lunghi livelli.

Ora infatti ripiego sui vecchi titoli per pc o vecchie console, tra tattici (AoE 1 e 2, starcraft, warcraft, i total war), avventure grafiche (hollywood Monsters, mamma mia, quello è davvero difficile senza sbirciare le soluzioni, syberia, broken sword) e qualche sparatutto tattico (MetalGear e Splinter Cell). Ai grossissimi picchi di nostalgia rispondo accendendo il mio vecchio super nintendo, è l'unica cosa che continua a funzionare ancora perfettamente, e ha la mia età!

Sono felice di sapere che qualche nostalgico videogiocatore c'è ancora!

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Bianca »

INDIVIDUALISTI: che brutta parola!!!

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Enfys »

Matty ha scritto: Sì, dall'abbandono della Play 3 ho cercato e trovato altri hobby, anche se non rinnego la mia vecchia passione, non me ne vergogno, e come te non penso che siano dannosi. In grandi quantità tutto è poco salutare.
Concordo pienamente! Anzi, per me sono stati un ottimo modo per studiare, visto che non essendo sempre tradotti in italiano, ho avuto così modo di mettere in pratica l'inglese moltissime volte o anche il giapponese. A dire il vero, ci ho così fatto l'abitudine a giocarli in inglese che ormai non li gioco più in italiano, perché mi sembrano... strani. A parte che son tradotti male, perché nemmeno gli inglesi sanno tradurre come si deve e questo mi costringe spesso a giocare con sottotitoli in inglese e doppiaggio in giapponese. Leggo certi strafalcioni... :lol:

Codice: Seleziona tutto

Eh sì, purtroppo (o per fortuna) oggi è un mercato che si è aperto parecchio nei confronti dei "casual gamers", e videogiochi troppo impegnativi (sia da giocare che da seguirne la storia) possono essere più frustranti per chi non ha troppa esperienza o per chi ha poco tempo da dedicargli. Me ne ero accorto proprio giocando a MetalGear 4, giocandoci poco per via di impegni: ero arrivato a dover ogni volta farmi un riepilogo di storia e controlli di gioco, perdendo ulteriore tempo. Inoltre il multiplayer ora occupa una grossa fetta della esperienza videoludica, è quindi poco conveniente puntare su grosse trame e lunghi livelli.

Ora infatti ripiego sui vecchi titoli per pc o vecchie console, tra tattici (AoE 1 e 2, starcraft, warcraft, i total war), avventure grafiche (hollywood Monsters, mamma mia, quello è davvero difficile senza sbirciare le soluzioni, syberia, broken sword) e qualche sparatutto tattico (MetalGear e Splinter Cell). Ai grossissimi picchi di nostalgia rispondo accendendo il mio vecchio super nintendo, è l'unica cosa che continua a funzionare ancora perfettamente, e ha la mia età!
Sì, comprendo perfettamente la cosa del tempo e quindi è un bene che ci siano dei giochi più alla portata di tutti in quel senso; è giusto venirgli incontro, ma è sbagliato aspettarsi che siano loro a far andare avanti il mercato. Quando dicono che una saga come Resident Evil deve attirare i fan di Call of duty e per questo il gioco avrà elementi più action che horror, mi viene un certo sconforto. Però, che possiamo farci? "Tutto scorre" come diceva un filosofo greco. Appunto, per chi ha nostalgia, si accende il pc, si fa partire l'emulatore e si gioca con qualche vecchia iso.

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Matty »

Enfys ha scritto: Sì, comprendo perfettamente la cosa del tempo e quindi è un bene che ci siano dei giochi più alla portata di tutti in quel senso; è giusto venirgli incontro, ma è sbagliato aspettarsi che siano loro a far andare avanti il mercato. Quando dicono che una saga come Resident Evil deve attirare i fan di Call of duty e per questo il gioco avrà elementi più action che horror, mi viene un certo sconforto. Però, che possiamo farci? "Tutto scorre" come diceva un filosofo greco. Appunto, per chi ha nostalgia, si accende il pc, si fa partire l'emulatore e si gioca con qualche vecchia iso.
Hai ragione, finché reputano che saranno i casual a trainare il grosso del mercato (come penso che sia), tutti i giochi finiranno per trarre spunto dalle categorie di giochi tipo COD. Non li posso biasimare, per loro è un lavoro, e oggi lanciare un gioco totalmente diverso con alcuni anni di sviluppo alle spalle è un rischio.
Dato che nessuno vuole spendere per lanciare un gioco di cui non si è sicuri del successo, bisogna sperare in un titolo innovativo proveniente non da una grande casa.

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

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Esattamente, è quello il punto. Loro comprano a scatola chiusa, perché è di moda e perché si sentono più cool, così, spendono soldi in DLC e non ci pensano due volte a spendere più di 20€ per un gioco al day1, o per comprare una nuova console attualmente "sterile". Non li si può biasimare, appunto, perché vogliono guadagnarci e quello è un guadagno facile facile. Solo, mi rattrista vedere delle saghe rovinate, perché io tendo a prenderle molto sul personale e a considerare più importante la trama e i personaggi che tutto il resto. Tant'è che la fine che ha fatto Final Fantasy non la sopporto, perché, da quel punto di vista, è una serie che mi ha dato tantissimo (praticamente la mia passione per i videogiochi e la mia "carriera" da gamers nascono proprio grazie a FF).

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Bianca »

Si può avere una carriera da gamers?
E se sì, come?

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Edward »

In realtà sì. Ci sono dei gamer definiti pro che collaborano con le case di produzione di videogiochi e media del settore; partecipano a manifestazioni, trasmettono online le loro partite.

A me i videogiochi piacciono, ho iniziato presto a giocare, però con il tempo ho dovuto scegliere tra dedicare il tempo al gioco o ad altre passioni, e ha vinto altro. Diciamo che ora sono una casual gamer che ogni tanto si cimenta in qualcosa, ma in modo discontinuo.
Continuo comunque a considerare il mondo dei videogiochi come uno dei campi più creativi e liberi, al pari forse del mondo dei fumetti. Rispetto ad altre realtà mainstream, c'è più libertà e più sperimentazione. Il mondo del gaming offre inoltre un sacco di opportunità di lavoro per gli artisti.

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Matty »

Bianca ha scritto:Si può avere una carriera da gamers?
E se sì, come?

Certamente, con l'avvento di Internet i giochi sono diventati meno del tipo utente vs computer e più del tipo utente vs utente.
Questo ha portato a giochi sempre più competitivi, e quindi, come in un tutte le cose popolari, chi è molto molto bravo nei giochi popolarissimi ha possibilità di guadagni molto elevati.
Faccio un esempio di un videogioco che conosco:
Starcraft è un videogioco di strategia e la sua casa di produzione organizza tornei con grossi premi in denaro. E' ovvio che la competizione è altissima, perché è un videogioco diffuso a livello globale e chiunque può giocarci, da ogni luogo, sono sufficienti la copia del gioco (30/40€) e una connessione Internet.
Personalmente questo gioco lo trovo paragonabile agli scacchi, è un gioco di estrema strategia e in più ha tutte le componenti che piacciono ai giovani, combattimenti, razze aliene, decisioni veloci da prendere, pochissimi momenti morti, quindi anche le partite sono godibili da vedere perché difficilmente vanno oltre i 30/45 minuti. Inoltre l'abilità richiesta è altissima, i giocatori molto abili riescono ad eseguire stabilmente più di 100/120 comandi al minuto (un comando è definito come un click del mouse o un tasto premuto) per tutta la partita, con picchi di 150/200 nei primi minuti, e ovviamente sono tutti comandi dati con raziocinio, non a caso. Poi, proprio come negli scacchi, ognuno adotta una sua tattica, ci sono le aperture di gioco, che come concetto sono identiche a quelle degli scacchi. Questo gioco è diventato una specie di sport nazionale in alcuni paesi, come la Korea per esempio, e i guadagni dei campionissimi sono paragonabili a quelli di sportivi o cantanti.

La chiave per avere una carriera da gamer è sicuramente l'abilità di coniugare la velocità dei comandi manuali alla velocità di pensiero e previsione delle situazioni, secondo me dopo un po' si finisce per diventare delle macchine però. E' strano vedere che, come in certe discipline sportive, anche qui ci sono nazionalità o etnie che spadroneggiano, che sono mediamente molto più abili di altre, per esempio in questo tipo di giochi vanno molto forte gli asiatici dell'estremo oriente.

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Bianca »

Cielo! quante cose che ignoro!
Forse è il timore di diventare dipendente che mi ha sempre tenuta lontana.

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Enfys »

Sì, si è parlato spesso di come i videogiochi portino dipendenza, così forte da comportare la necessità di "ospedali" appositi per disintossicare i giocatori. Tuttavia, quello è un livello troppo eccessivo e che non si presenta se una persona conosce la misura delle cose. Chi arriva a questi livelli lo fa per motivi un po' tristi: mancanza di passatempi diversi, mancanza di gente da frequentare... cose così, insomma.
C'è gente che lo fa dalla mattina alla sera e riesce a conciliare tante altre attività, ma non so quale sia il loro segreto a dire il vero... anche perché ci sono giochi da fare come passatempo, tipo il classico solitario, ma quando si parla di giochi che, per completarli, necessitano di minimo 80 ore... non è proprio fattibile.
Un altra cosa che, secondo me, definisce un giocatore dipendente è il fatto che debba riempirti la bacheca di FB con foto tratte dal suo gioco. Essendo adesso le consoles tecnologiche quanto un computer, c'è la possibilità di "condividere" immagini e video tratti dal gioco per mostrarle agli amici. Mai tecnologia così avanzata fu più sprecata...

L'esempio che ha citato Mattia è uno dei tanti. Così come Starcraft, c'è anche League of Legends e la gente ci perde la testa, perché vuole giocare a livello competitivo per guadagnare. Più che la strategia, in questo caso, ci vuole molta fortuna, perché bisogna trovare un buon team, dover per "buono" intendo gente che non inizi a bestemmiarti al primo passo falso che fai. Il guaio è che molti la prendono così sul personale, come una questione di vita, perché la posta in gioco è allettante -farsi i soldi giocando- e pur di arrivarci si fanno sangue amaro, non pensandoci due volte ad insultarti. Motivo per cui League of Legends tendo a tenermelo lontano. Addirittura, si parla di "Tossicità dei giocatori" nei forum di questo gioco.

Ad ogni modo, sì, i giocatori possono fare carriera e farsi soldi. Dipende, però -è un campo di cui non sono molto convinta, sinceramente.
La nuova moda è quella dello youtuber e anche lì sono approdati i gamers. Ci sono tanti giocatori che postano video e finché si limitano a postare il gioco da loro filmato, il problema non si pone; alla fine molti giocatori sfruttano quei video come guide: anziché leggere, osservano cosa devono fare. A volte ci sono video commentati, ma, capirai, togli l'audio e non senti più la voce. Ci son quelli che fanno le recensioni e poi ci son quelli che... siamo onesti, perdono tempo. Sono quelli che hanno avuto più successo, questi ultimi, perché non fanno video di chissà quale livello, bensì si limitano a giocare dei giochetti prodotti da case indipendenti e che fanno parlare molto di sé e loro si limitano a giocare, commentare, imprecare, fare le classiche battute da Colorado risultando così gente "simpatica, magnifica, geniale" e chi più ne ha più ne metta. Personalmente, possono fare quello che vogliono, loro: non li calcolo minimamente. Però, grazie al successo di un certo youtuber in particolare e ai millemila post positivi e negativi in suo favore, mi sono accorta che 'sta storia degli youtubers giocatori è alquanto pericolosa.
Mi spiego meglio. Fare lo youtuber è una questione di fortuna: ti apri il canale, posti dei video e "vendi" la tua immagine, le tue idee, il tuo video. Il gamer, onestamente parlando, non fa nulla: gioca al pc, si diverte, -il massimo della fatica- modifica i video e poi posta. Alla gente piace il video, lo consiglia ad altri e aumentano le visualizzazioni, che in grandi quantità si traducono in soldi. Facile... l'idea alletta chiunque. Cosa succede se la cosa raggiunge menti "fragili"? Succede che il ragazzino vuole aprire anche lui il canale su Youtube e fare il figo come il grande idolo e si autoconvince che ad un tot visualizzazioni avrà dei soldi, con i quali potrà dire di essere diventato adulto e di guadagnarsi uno stipendio proprio. Per fare questi video inizia a trascurare la scuola e i suoi doveri. Problema: e se le visualizzazioni e la fortuna non arrivano?
Ecco, quello è l'aspetto negativo della faccenda.

Altro aspetto negativo è che, come le grandi personalità, la gente riempe le bacheche di questi individui lasciando i propri indirizzi di casa e numeri vari pur di riuscire ad ottenere un autografo o una chiamata dalla personalità in questione! La cosa ancor più sorprendente è che a farlo, molto spesso, sono le mamme di bambini delle elementari.

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Re: Individualisti: come riempite la solitudine?

Messaggio da Bianca »

Devo dire che mi apri un mondo di cui ignoro tutto.
Quello che racconti, mi è totalmente nuovo.
Il finale poi, con la ricerca di contatto con la "personalità in questione", mi lascia sconcertata.
Lo fanno le mamme?

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