AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Se fosse possibile chiedere in tempi brevi un cambio di nazionalità e quindi conseguire il passaporto di un'altra nazione quale vorreste avere. Personalmente a me la nazionalità italiana non piace, per il fatto che la nazione italiana presenta un alto livello di corruzione e inefficienza ed a livello anche di mentalità non riesco a trovare affinità significative. Nel mio caso avrei molto piacere se disponessi del passaporto rosso e della relativa nazionalità svizzera. Ciò che mi affascina della mentalità svizzera è l'unione di ben tre culture linguistiche, in una sola federazione, che resiste da oltre 800 anni. Soprattutto due culture, quella francofona e quella germanofona, che, altrove, si sono massacrate per anni.
La neutralità della Svizzera è un altro elemento per me estremamente interessante. Ho avuto modo di partecipare in diverse occasioni alla festa nazionale del 1° agosto e mi sono sempre trovato molto bene, ascoltando anche allocuzioni concrete da parte dei rappresentanti dei consiglieri cantonali. E' altresì vero che la federazione svizzera ha concesso molto tardi il diritto di voto alle donne, ma ora le donne hanno rivestito già molte il ruolo di presidente della federazione (4 volte nel corso degli ulltimi 6 anni). La democrazia diretta che si ha in Svizzera, in zona italiana non si avrà mai.
Comunque fatemi sapere quale nazionalità voi vorreste acquisire oppure se, al contrario, non cambiereste mai la nazionalità italiana, nonostante qualuque situazione di "inefficienza".

Quello che tu proponi è molto interessante e devo dirti che mi attira.
Le considerazioni che fai sulla Svizzera, sono vere.
Per te forse sarebbe più facile, perchè sei già un po' sul confine, mentre per me, l'idea di abbandonare la nazionalità italiana, mi dà un po' l'impressione di lasciare la mamma; d'altra parte, non si chiama madre patria?
La possibilità che tu ci proponi, fosse fattibile, forse opterei per la nazionalità americana.
Ho girato gli USA in lungo e i largo. Come viaggiatrice, ho sempre ricevuto un'ottima accoglienza e un buonissimo trattamento.
Siamo stati coccolati come ospiti, aiutati quando ci siamo trovati in difficoltà e soprattutto, devo dirti, che ho sempre respirato ovunque, un grande senso di libertà.
A volte abbiamo sbagliato, ma la nostra buona fede, dimostrando rispetto e garbo, non è mai stata messa in discussione.
Abbiamo potuto spiegarci, ricevere chiarimenti ed essere creduti sulla parola.
Anche le forze dell'ordine sono state, nei nostri confronti, sempre gentili, disponibili e comprensive, circa ciò che potevamo non conoscere o aver male interpretato.
Non ci siamo mai sentiti in pericolo, in nessuna zona e abbiamo sempre avuto la consapevolezza che rispettando le leggi, non avremmo avuto nulla da temere.

come ci sono riusciti in Svizzera??? perché qui non si riesce???

Valkyrie ha scritto:come ci sono riusciti in Svizzera??? perché qui non si riesce???

Riusciti in cosa gentilissima Valkyrie ? Come ho avuto modo di riportare, la Schweiz è una realtà forse unica al mondo, per il modello di federazione che è riuscito a superare indenne ben due guerre mondiali. Il motto della federazione è "Uno per tutti, tutti per uno".

I motti vanno bene, ma sono le persone che devono avere la testa in un certo modo!
Io già sarei contenta se la gente che vive a Torino, imparasse a non buttare rifiuti per terra.
Già sarebbe una grande conquista.

Riusciti ad integrare tutti senza problemi e a far funzionare tutti i meccanismi politici piú o meno bene

La risposta alla domanda che tu poni l'ho sempre avuta da anni.

E ti direi che la mia nazionalità interiore è inglese. Non ti saprei spiegare il motivo come hai fatto un po' tu per la Svizzera, ma posso dirti che da sempre mi sono sentita nel posto sbagliato, non a casa. O per usare una frase inglese dire "Palermo, Italy, is not my HOME".
E ho sempre sentito un attaccamento verso il Regno Unito che non ho mai saputo descrivere. Ma il mio amore per l'inglese, per la cultura anglosassone, è sempre stato qualcosa di molto privato e coltivato dentro di me che al di fuori viene visto come semplice "passione." Ma è più un senso di appartenenza che non sono mai riuscita a spiegare.
La passione è quella che provo per le diverse culture di questo pianeta, ma quella anglosassone e le sue origini, sono qualcosa di diverso.

E direi che la mia conferma l'ho avuta quando sono andata a Londra la scorsa settimana. Un posto che non avevo mai visto, ma mi sono sentita davvero a casa. E' difficile da spiegare, davvero.

Non odio la nostra cultura, da quella palermitana a quella italiana in generale. Anzi, mi piace tanto, davvero. Tutti i popoli alla fine hanno pro e contro delle loro culture e non esiste una nazione perfetta. Ma semplicemente quella italiana non fa per me. Non la sento mia.

Quali sono le cose che non ti fanno sentire "bene" qui???

E' difficile da spiegare. Non è qualcosa e non è un chi. Cioè, non è 'non mi piacciono i modi di fare' o 'non mi piace questa cultura'. Perchè le persone cattive - ed uso un termine semplice - ci sono dappertutto.

E' solo la sensazione di appartenere al posto sbagliato. E come se in certi momenti mi sentissi un'estranea. Guardo le persone per strada, nel bus dentro e fuori dal finestrino, guardo i palazzi, il mare che lo vedo ogni giorno, i bar, le macchine, le persone che urlano e quelle silenziose e mi sento un estranea. Ma non dal punto di vista della solitudine, proprio dal punto di vista abitativo. Come quando vai in una città per visitarla: ti piace, ma ti senti estranea in parte perchè non è la tua cultura, non con quella con cui sei cresciuta.

Io sono cresciuta con questa cultura, ma non la sento comunque mia. Mi piace Palermo, non la odio. Non odio nemmeno il paese in cui vivo ed amo la mia casa circondata da giardini. Ma non mi sento appartenente a questa città. Ormai ho imparato con gli anni a conviverci e ci vivo anche più per abitudine.

Forse, magari o in parte è perchè sono una persona molto riservata e qui le persone sono..il contrario. Ma in questo modo dovrebbe andarmi bene semplicemente il nord italia, ma anche quando sono andata a visitare Roma, Milano, Ravenna, Bologna ( per noi siciliani è tutto nord u.u ) ecc, non mi sono mai sentita a casa. Sono bellissime città, ho visitato posti stupendi, ma non cambierebbe come mi sento se mi trasferissi li. Così come in Francia o Spagna o Germania, anche se non ci sono mai stata. Sarebbero dei bellissimi posti da visitare, ma non sarebbero giusti per me per abitarci.

Diversamente a Londra si. E' probabile che sia così per tutto il Regno Unito. A Londra mi sono sentita nel posto giusto per la prima volta in vita mia.

Più di così penso che non lo saprei spiegare xD

D'altra parte, anche Leopardi odiava il suo natio borgo selvaggio, ma non ha mai spiegato veramente, i motivi di questo rifiuto.
Il suo paese gli stava stretto; a livello sociale non vi abitavano altri che potessero stargli alla pari in quanto a lignaggio; culturalmente, aldilà della sua biblioteca, continuamente rifornita dal padre, non vi era nulla che potesse stimolare la sua curiosità e il suo interesse.
Il suo era un desiderio di andarsene neppure tanto motivato; forse, era da se stesso che scappava, tant'è che non stette mai veramente bene da nessuna parte.

Per te She, il rifiuto di Palermo è forse qualcosa di simile.
Io ti auguro di poter vivere dove desideri, ma soprattutto, di sentirti davvero bene se potrai scegliere il luogo che più senti appropriato.
Quella che tu spieghi, è una preferenza istintiva, che si basa su sensazioni ed anche su una limitata conoscenza di altri luoghi.
Potresti anche, dopo aver visitato più paesi, cambiare idea.

Grazie! Beh, e nei tempi in cui siamo è molto difficile. Ma ogni mia mossa è calcolata per andarmene, trasferirmi lì. Seppure, non sono così ingenua ed idiota da rinunciare ad un buon lavoro anche se questo mi farebbe restare qui a Palermo o trasferirmi nord Italia, o in qualsiasi posto che non sia il Regno Unito.

Si, è vero, è decisamente una preferenza istintiva che ho sempre avuto e ha trovato conferma la scorsa settimana. Quindi direi che posso continuare a fidarmi del mio istinto.

Non so dove mi porterà il futuro ed ho abbastanza i piedi per terra - nonostante sia una grande sognatrice per natura. E' capisco che la cosa più importante è trovare un buon lavoro, indipendentemente dal posto. Se la paga è molto buona potrò poi valutare meglio le cose e se è il caso di trasferimenti. Se è buona, un viaggetto all'anno ci sta sempre.

Si, ho una conoscenza limitata dei luoghi e la cosa mi pesa ahaha perchè viaggiare è proprio la cosa che amo di più fare ed è anche molto costosa. Quindi è ovvio che sia limitata, ma nel mio piccolo sono stata molto fortunata. Direi che non ho visitato molti luoghi esteri, ma ho visitato quasi tutta l'italia. Già è qualcosa. Farò sempre del mio meglio in futuro!

Lo stipendio è più o meno buono, anche in riferimento a dove si deve vivere.
Qual è il costo della vita, quanto incide la tassazione, quanto si spende per l'abitazione.
Però, è meglio sempre partire dal presupposto che il lavoro si accetta ovunque, poi, con l'esperienza, si possono fare altre scelte.

Bianca ha scritto: Però, è meglio sempre partire dal presupposto che il lavoro si accetta ovunque, poi, con l'esperienza, si possono fare altre scelte.

Per me è primario lavorare in un territorio in cui mi trovo bene ed ha servizi minimamente efficienti. Ho rifiutato e continuerò a rifiutare proposte in zone dove regna il caos, la disorganizzazione e con servizi pubblici locali scadenti.
Io esigo ordine, sicurezza e pulizia. Tre caratteristiche che ritrovo in qualunque dei 26 cantoni svizzeri.

Se tu puoi scegliere dove lavorare, è perché il discorso economico non è così pressante.
Molta gente, soprattutto giovani, è disposta a trasferirsi, se il gioco vale la candela e se il vivere in un certo posto, non vuol dire spendere di più di quanto si guadagna.
Per avere un reddito, la qualità della vita passa in secondo piano.

keymaster ha scritto: a me la nazionalità italiana non piace, per il fatto che la nazione italiana presenta un alto livello di corruzione e inefficienza ed a livello anche di mentalità non riesco a trovare affinità significative.

Condivido in pieno...da buon "tedesco" fuori posto, come mi considero in quest'Italia tanto bella quanto sgarrupata.
Mi ha sempre attratto il mondo tedesco, con il suo ordine e la sua efficenza, al confronto del quale l'ex capitale sabauda nella quale vivo è nordafrica.
Key, ti invidio perchè hai la fortuna di una location ottima per i tuoi gusti e le tue esigenze: il Sudtirol di fatto non è Italia, se non da un punto di vista politico ed amministrativo, ma Austria a tutti gli effetti.
Poi la Svizzera è ovviamente la punta dell'iceberg dell'area germanofona!!!!!!! Parlo dei cantoni di lingua tedesca, il Ticino - nel quale ho vissuto tra l'atro un annetto - è già un altro mondo più affine alla nostrana Lombardia, della quale peraltro faceva parte.