Un grande filosofo diceva "Puoi fare quello che vuoi, ma non puoi volere quello che vuoi!". Ahimè, non si possono cambiare i propri gusti e le proprie esigenze semplicemente volendolo. E quando i propri gusti e le proprie esigenze diventano difficili da soddisfare con qualcuno/a, sono problemi. Poi è vero che nella vita le proprie esigenze cambiano, ma in modi che non possiamo controllare...Bianca ha scritto:Allora, continuiamo con la torinese.
bisogna sempre separare il fare l'amore dal fare sesso.
Questa è sempre la prima, fondamentale distinzione da fare.
Nella ricerca del piacere, bisogna riconoscere lecita qualsiasi cosa, l'unico limite è che avvenga tra persone adulte e consenzienti.
Ti voglio dire soltanto una cosa, alla luce degli anni che ci sono tra noi: ti auguro di cambiare esigenze.
BDSM?
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Re: BDSM?
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Re: BDSM?
Se si ragiona, come fai tu, bisogna ritenere l'essere umano, assolutamente privo di volontà, in balia di desideri e voglie incontrollabili.
Forse non si possono cambiare i propri gusti, ma quando questi contrastano con la propria dignità e il rispetto verso gli altri, si possono, si devono, lasciare insoddisfatti.
D'altra parte, si potesse soddisfare liberamente qualsiasi desiderio, si creerebbero nella società dei problemi notevoli di convivenza.
L'uomo, la donna, possiedono la volontà e l'intelligenza, con le quali fare delle scelte e attraverso le quali, mantenere la nobiltà che li deve caratterizzare.
Se perdono questa nobiltà, qualsiasi cosa può succedere.
Forse non si possono cambiare i propri gusti, ma quando questi contrastano con la propria dignità e il rispetto verso gli altri, si possono, si devono, lasciare insoddisfatti.
D'altra parte, si potesse soddisfare liberamente qualsiasi desiderio, si creerebbero nella società dei problemi notevoli di convivenza.
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Re: BDSM?
nobilta'? dignita'? mi pare che io e te bianca abbiamo opinioni diverse sul significato di queste parole.
per me queste cose hanno a che fare col rispetto, e il rispetto include il rispetto dei desideri altrui quando non c'e' violenza, quando i rapporti sono consensuali e consapevoli. io non vedo dignita' lese in qualsiasi pratica di questo tipo. sono d'accordo con Ermete non si puo' scegliere di cambiare, ma aggiungerei, finche' e' una cosa che non nuoce a nessuno non c'e' neanche motivo di desiderare un cambiamento
per me queste cose hanno a che fare col rispetto, e il rispetto include il rispetto dei desideri altrui quando non c'e' violenza, quando i rapporti sono consensuali e consapevoli. io non vedo dignita' lese in qualsiasi pratica di questo tipo. sono d'accordo con Ermete non si puo' scegliere di cambiare, ma aggiungerei, finche' e' una cosa che non nuoce a nessuno non c'e' neanche motivo di desiderare un cambiamento
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Re: BDSM?
Ho detto fin dall'inizio, che adulti consenzienti e con desideri compatibili, possano fare cosa vogliono.
Non so che cosa tu intenda con i termini dignità e nobiltà; personalmente sono convinta che quando queste due caratteristiche abbandonano l'animo umano, può crearsi un rapido scivolamento verso il negativo.
Sì, l'individuo dotato di volontà, può scegliere di cambiare, anche e soprattutto, quando fa del male solo a se stesso.
Poi, ripeto, ognuno può giocarsi la sua vita come vuole.
È l'intoccabile libertà di ciascuno.
Non so che cosa tu intenda con i termini dignità e nobiltà; personalmente sono convinta che quando queste due caratteristiche abbandonano l'animo umano, può crearsi un rapido scivolamento verso il negativo.
Sì, l'individuo dotato di volontà, può scegliere di cambiare, anche e soprattutto, quando fa del male solo a se stesso.
Poi, ripeto, ognuno può giocarsi la sua vita come vuole.
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Re: BDSM?
Non ho detto che i desideri e le voglie sono incontrollabili. Tutt'altro. Come dici tu, il metro in base al quale si decide liberamente di assecondare o meno i desideri dovrebbe essere il rispetto della libertà altrui. A proposito di nobiltà, per rientrare nel tema del BDSM, il marchese De Sade e von Masoch erano aristocraticiBianca ha scritto:Se si ragiona, come fai tu, bisogna ritenere l'essere umano, assolutamente privo di volontà, in balia di desideri e voglie incontrollabili.
Forse non si possono cambiare i propri gusti, ma quando questi contrastano con la propria dignità e il rispetto verso gli altri, si possono, si devono, lasciare insoddisfatti.
D'altra parte, si potesse soddisfare liberamente qualsiasi desiderio, si creerebbero nella società dei problemi notevoli di convivenza.
L'uomo, la donna, possiedono la volontà e l'intelligenza, con le quali fare delle scelte e attraverso le quali, mantenere la nobiltà che li deve caratterizzare.
Se perdono questa nobiltà, qualsiasi cosa può succedere.
Il cambiamento è insito nella natura umana, ma, per l'appunto, se non c'è una reale motivazione dentro di sè il problema non si dovrebbe neppure porre. Tutto sta nel diventare consapevoli di cosa si è e di cosa si vorrebbe cambiare di sè stessi, fermo restando che la volontà umana ha un raggio di azione assai più limitato di quanto si creda.Haderian ha scritto: il rispetto include il rispetto dei desideri altrui quando non c'e' violenza, quando i rapporti sono consensuali e consapevoli. io non vedo dignita' lese in qualsiasi pratica di questo tipo. sono d'accordo con Ermete non si puo' scegliere di cambiare, ma aggiungerei, finche' e' una cosa che non nuoce a nessuno non c'e' neanche motivo di desiderare un cambiamento
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Re: BDSM?
Essere aristocratici, non è sinonimo di essere nobili.
Neppure essere nobili per nascita contempla la nobiltà d'animo.
E neppure, come ben sappiamo, essere chiamati onorevoli, significa davvero esserlo.
La volontà non ha un'azione illimitata a prescindere, neppure su di noi, perché deve fare i conti con i nostri personali limiti, vizi, debolezze.
Neppure essere nobili per nascita contempla la nobiltà d'animo.
E neppure, come ben sappiamo, essere chiamati onorevoli, significa davvero esserlo.
La volontà non ha un'azione illimitata a prescindere, neppure su di noi, perché deve fare i conti con i nostri personali limiti, vizi, debolezze.
Re: BDSM?
Dammi una ragione valida del perché dovrei cambiarle?! Per me sei nata e cresciuta in una famiglia troppo religiosa e anche se razionalmente farai ragionamenti dicendo di no inconsciamente ti sono rimaste delle lacune sul pensare che fare sesso anche diverso sia sbagliato perché bla bla bla.Bianca ha scritto:Allora, continuiamo con la torinese.
Fatta salva la libertà di ciascuno, a cui è consentito scegliere pratiche sessuali un po' fuori dai canoni, restano delle domande a cui io non so dare risposte.
C'è proprio un modo diverso di considerare il sesso e il suo uso.
Senza limitarsi necessariamente al missionario, a cui accenna axe, in tutte le varie attività, gesti e azioni, contemplabili sull'argomento, bisogna sempre separare il fare l'amore dal fare sesso.
Questa è sempre la prima, fondamentale distinzione da fare.
Nella ricerca del piacere, bisogna riconoscere lecita qualsiasi cosa, l'unico limite è che avvenga tra persone adulte e consenzienti.
Personalmente non prendo in considerazione la ricerca del piacere come unico motivo dell'incontro.
Per me il sesso ha un altro uso, un altro senso, un altro significato.
Anche per me, come per te, è importante incontrare persone che la pensino nello stesso modo.
Tu ti sentiresti insoddisfatto nel fare diverso, come io mi sentirei devastata rinnegando le mie esigenze e le mie convinzioni.
Ti voglio dire soltanto una cosa, alla luce degli anni che ci sono tra noi: ti auguro di cambiare esigenze.
Dopo di che, la vita è tua.
Re: BDSM?
Poi fammi capire parli di libertá tra adulti consenzienti ma di eliminare comunque queste pratiche perché dannose e giá qua ti contraddici. Forse c'é ancora molta ignoranza riguardo il bdsm non solo qua ma in tutto il mondo, persone che fanno queste cose vengono ancora considerate matte e fuori dal comune ma ci sono molte regole in questi giochi e mica ci si uccide. Se sai che un dolore puó essere piacere, senza rischiare la vita allora non vedo il male.Bianca ha scritto:Essere aristocratici, non è sinonimo di essere nobili.
Neppure essere nobili per nascita contempla la nobiltà d'animo.
E neppure, come ben sappiamo, essere chiamati onorevoli, significa davvero esserlo.
La volontà non ha un'azione illimitata a prescindere, neppure su di noi, perché deve fare i conti con i nostri personali limiti, vizi, debolezze.
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Re: BDSM?
Innanzi tutto, la ragione valida non te la so dare, perchè ognuno di noi deve darsi da solo delle spiegazioni sul perchè sceglie certi comportamenti invece che altri.
E' vero che c'è molta ignoranza sull'argomento, ma non perchè la gente non voglia imparare, è proprio perchè, a molte persone non interessa minimamente saperne di più.
Le persone che hanno queste preferenze vengono considerate matte?
Personalmente, distinguo il piacere dal dolore e se una sofferenza fisica mi causasse piacere, comincerei a preoccuparmi.
In realtà, la cosa è molto più complessa, in quanto è un certo tipo di dolore che, in un certo contesto, si tramuta in piacere.
Puoi ammettere che proprio tutto tutto lineare non è?
Mamma religiosa sì, famiglia troppo religiosa, direi di no.
Papà mangiapreti, più a sinistra di Lenin.
Risultato, nel mio barcamenarmi tra conscio e inconscio, risulto un'ipocrita?
Non ritengo che far sesso sia sbagliato, tutt'altro. Per me è indispensabile farlo in un contesto di amore: è una mia esigenza, non un'impostazione mentale datami dall'esterno.
Apprezzo anche l'erotismo raffinato, quello che deriva dall'intelligenza, ma non amo il sesso al solo fine del piacere.
Può darsi che io abbia delle lacune, ma non mi creano nessun problema e su particolari pratiche, sono, sicuramente, molto ignorante, ma mi preoccupa molto di più l'ignoranza che ho su altri argomenti e che, invece, vorrei non avere.
Io non ho detto che queste pratiche siano dannose.
Se proprio devo definirle con un termine, userei degradanti, ma è un mio personalissimo parere che, oltretutto, non definisce le persone che le usano, definisce solo le pratiche in sè.
E' vero che c'è molta ignoranza sull'argomento, ma non perchè la gente non voglia imparare, è proprio perchè, a molte persone non interessa minimamente saperne di più.
Le persone che hanno queste preferenze vengono considerate matte?
Personalmente, distinguo il piacere dal dolore e se una sofferenza fisica mi causasse piacere, comincerei a preoccuparmi.
In realtà, la cosa è molto più complessa, in quanto è un certo tipo di dolore che, in un certo contesto, si tramuta in piacere.
Puoi ammettere che proprio tutto tutto lineare non è?
Mamma religiosa sì, famiglia troppo religiosa, direi di no.
Papà mangiapreti, più a sinistra di Lenin.
Risultato, nel mio barcamenarmi tra conscio e inconscio, risulto un'ipocrita?
Non ritengo che far sesso sia sbagliato, tutt'altro. Per me è indispensabile farlo in un contesto di amore: è una mia esigenza, non un'impostazione mentale datami dall'esterno.
Apprezzo anche l'erotismo raffinato, quello che deriva dall'intelligenza, ma non amo il sesso al solo fine del piacere.
Può darsi che io abbia delle lacune, ma non mi creano nessun problema e su particolari pratiche, sono, sicuramente, molto ignorante, ma mi preoccupa molto di più l'ignoranza che ho su altri argomenti e che, invece, vorrei non avere.
Io non ho detto che queste pratiche siano dannose.
Se proprio devo definirle con un termine, userei degradanti, ma è un mio personalissimo parere che, oltretutto, non definisce le persone che le usano, definisce solo le pratiche in sè.
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Re: BDSM?
Un sacco di giovani non ti crederebbero mi saBianca ha scritto:Mamma religiosa sì, famiglia troppo religiosa, direi di no.
Papà mangiapreti, più a sinistra di Lenin.
Come è scoccata la scintilla per curiosità?
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Re: BDSM?
Per via dell'"idealismo estremo" di molti ragazzi che spesso si attenua crescendo.Bianca ha scritto:Perché non dovrei essere creduta?
sìBianca ha scritto:
Quale scintilla?
Quella tra i miei genitori?
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Re: BDSM?
Non ho capito la tua risposta.
Mia mamma era una ragazza per bene, molto seria, abituata al lavoro.
Mio papà, amava la donna che sta al suo posto, che si comporta bene, che è onesta e che non porta i pantaloni.
Essere mangiapreti non gli ha impedito di far crescere i figli in ambienti religiosi: non condivideva l'idea religiosa, ma sapeva che l'educazione dei giovani era quella che lui voleva.
Mia mamma era una ragazza per bene, molto seria, abituata al lavoro.
Mio papà, amava la donna che sta al suo posto, che si comporta bene, che è onesta e che non porta i pantaloni.
Essere mangiapreti non gli ha impedito di far crescere i figli in ambienti religiosi: non condivideva l'idea religiosa, ma sapeva che l'educazione dei giovani era quella che lui voleva.