Chiediti che cosa sia la vita. Analizzala dal di fuori della tua condizione esistenziale e confrontala con l'universo. Noterai che non è grande meraviglia, bensì un errore, un puntino insignificante, una burla cosmica (ma quanto basta per rappresentare l'imperfezione della natura). Nulla di utile insomma.Spirit of the Universe ha scritto: Come che utilità può avere?
E' vita!
Ogni sentimento, positivo o negativo, è utile per noi, per la nostra esistenza.
Io non penso assolutamente che il nostro fine sia procreare e basta.
Questo lo fanno gli animali.
Noi siamo dotati di coscienza, di memoria a lungo termine, di intelligenza superiore...fingere di essere uguale agli altri esseri viventi, sarebbe limitante per tutti noi.
Una cosa sola ci accomuna, ed è la condizione finita.
Ma questo non è ragione sufficiente per esistere e basta, senza godere fino in fondo delle nostre possibilità
La scienza può spiegare ogni cosa, ha chiuso definitivamente la partita con la definizione della teoria dei quanti.Fino ad un certo punto, perché poi quando capita qualcosa che va fuori dalla scienza, che non sai spiegarti, vai abbastanza nel pallone.
Ci si sente ancora più infelici di prima, non avendo la situazione sotto controllo.
Non mi sembra che l'antisessualità o l'asessualità siano movimenti trasgressivi. Non vanno a ledere la morale collettiva, semmai, la rinforzano. Sono sicuramente novità eclatanti, che suscitano scalpore ed incredulità poichè vanno ad intaccare i fondamenti di un tessuto che esiste da millenni: la sessualità, una parte del sistema natura-universo così piccola, eppur così follemente importante agli occhi dell'uomo. La fredda analisi non può far altro che concludere che l'uomo è, per citare silver, obnubilato da essa, poichè la quasi totalità di qualsiasi campione analizzato non vi può o non vi vuole rinunciare.Guarda che anche considerare il sesso un atto di amore oggi è "trasgressivo".
Sarebbe molto più naturale accoppiarsi ogni qualvolta ce ne fosse il bisogno fisico.
Tu dici per vivere il sesso. Un asessuale non lo vive e quindi la visione d'insieme delle cose è molto differente, sovente incomprensibile agli occhi di chi asessuale non è. Di qui la discriminazione gratuita e superficiale che Aven si propone di combattere.Comunque per me non deve essere discriminato nessuno e ognuno deve avere il suo modo personale per vivere il sesso.. purché sia libero e felice, ovvio.
Spirit of the Universe[/quote]
Queste tue osservazioni mi sembrano particolarmente interessanti. Ovviamente sono contornate da una filosofia pseudo scientifica alquanto mistica.
Non è una critica, mi sono iscritto apposta per chiacchierare un po'. Ti dico subito che il mio orientamento è transumanista (niente a che vedere con i trans eh ), http://www.transumanisti.it/.
In sostanza la filosofia è questa:
1. L'umanità sarà radicalmente trasformata dalla tecnologia del futuro. Prevediamo la possibilità di ri-progettare la condizione umana in modo di evitare l'inevitabilità del processo di invecchiamento, le limitazioni dell'intelletto umano (e artificiale), un profilo psicologico dettato dalle circostanze piuttosto che dalla volontà individuale, la nostra prigionia sul pianeta terra e la sofferenza in generale.
Tanto basta divertirci un po' a filosofeggiare.
Affrontiamo la cosa per punti.
Mano a mano che ci evolviamo tecnologicamente parlando sfuggiamo sempre di più a quello che è considerato naturale. Già siamo capaci di distruggere e devastare opere naturali, sconvolgere eventi di grosse proporzioni, e tante altre cose carine
Definisci il tuo corpo biologico una prigione... triste come concezione, considerando che quella prigione sei tu stesso.
Reputi la creazione di un'area a bassa entropia come la vita un errore?
D'accordo per la casualità dell'evento, ma non dell'inutilità. Considerando l'incontrollabilità dell'evento "uomo" direi che è un errore immenso da parte del nulla(il caos).
In sostanza non esiste spirito in noi, ma segnali bioelettrici e reazioni chimiche. Noi siamo materia che si rigenera all'infinito in molteplici forme, peccato che un individuo in questo processo cessa d'esistere e la sua coscienza e identità corporea si annullano. Che schifo... questa è la natura come la concepiamo noi ora. Squallida, crudele e tendente all'annullamento. Per fortuna che si può sempre rimediare(vedi corpi artificiali,ingegneria genetica etc), anche se ci dovessero volere migliaia d'anni.
Passiamo al sesso.
Per la natura l'unico scopo è quello di diversificare il patrimonio genetico e permettere l'adattamento della specie per sopravvivere. Insomma, è tutto progettato e calcolato per la continuazione della specie umana. In effetti mi sembra orrendo vivere (dal punto di vista naturale) solo per quello scopo, per poi invecchiare e diventare obsoleto.
Fortunatamente la mente umana vive in una sorta di mondo parallelo, "virtuale". E' capace di vedere il sesso in modo diverso nonostante la consapevolezza di cosa sia in realtà. L'immaginazione, e tutte le costruzioni mentali sono modi di vedere una realtà. Anche se la scienza preme sul lato tecnico rimane sempre quello emotivo che ci distingue dagli animali (credo) o macchine evolute.
In sostanza ognuno di noi si crea un proprio mondo e ci vive tutta la vita. Può essere cinico,freddo, sentimentale etc. Non importa. Non sarà mai la realtà oggettiva, ma alternativa e "virtuale".
Basta mi fermo qui.
Ultima considerazione che dovrebbe far pensare un po'. Non è un vento reale, ma solo un esempio.
Io mi innamoro di una e lei lo stesso di me. Passato un po' di tempo non definito ci si annoia. Lei comincia a guardare gli altri e alla fine mi lascia. Vale anche il viceversa. In sostanza si scorda presto di me o tiene solo qualche ricordo vago. Allora cosa siamo in amore?? Oggetti intercambiabili?
Non c'è forse qualcosa di "programmato" dall'istinto/natura?
E poi se ognuno di noi cerca il piacere è forse perchè in fin dei conti si deve dare un senso "umano" alla propria vita?
Cercare il piacere non lo vedrei come un istinto, ma come un desiderio cosciente e calcolato.
Per certi versi nel nostro "piano reale" non domina più l'istinto di conservazione, ma la voglia di scoprire sempre più cose nuove,fare nuove esperienze, vivere con degli scopi e cercando di raggiungere determinate mete.
Gli unici intralci sono la malattia,la vecchiaia e la morte. E' un grosso errore banalizzare la vita. Anche perchè l'umano è tutto tranne che limitato.
Oltre alla nostra "dimensione/sistema" c'è il caos, il nulla, e quindi la non esistenza.
L'istinto di riproduzione in confronto a quanto esposto è una gran cazzata. Esistono già farmaci che bloccano una cosa simile.
// chiudo la pergamena