Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Enfys
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Enfys »

Speriamo funzioni. Come diceva Natasha, la società è sessocentrica e chissà come potrebbero prenderla gli altri.
Certo è che qualcuno lo ha preso come sollievo, ma è brutto quando ci sono delle aspettative :( Faccio il tifo per te, llvp!

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da lelevup »

Enfys ha scritto:Speriamo funzioni. Come diceva Natasha, la società è sessocentrica e chissà come potrebbero prenderla gli altri.
Certo è che qualcuno lo ha preso come sollievo, ma è brutto quando ci sono delle aspettative :( Faccio il tifo per te, llvp!
Grazie. :) Hai (anzi, avete) ragione sul fatto che la società sia sessuocentrica. Tra le poche interazioni avute l'altro ieri riguardo l'argomento, l'unico troll ha esordito con "poverini" non perché una persona asex sia (nel migliore dei casi) incompresa ma perché non può/non vuole/non gli interessa godere delle "gioie del sesso".
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Bianca »

Elle elle, poniti un momento dall'altra parte.

Bisogna mettere in conto che dopo una prima reazione di sorpresa e incredulità, ci sia una sorta di pena per chi si presenta non interessato al sesso.
Spiegare gradualmente, significa far capire.
Per essere credibili, bisogna essere onesti.
Ammettere una sofferenza iniziale nell'aver vissuto questo aspetto come una mancanza, un sentirsi diversi e incapaci di misurarsi con gli altri, stimola l'empatia e fa apparire umani invece che extraterrestri.
Spiegare di aver avuto molto presto la percezione di non interesse, induce a pensare a qualcosa di innato.
Riconoscere la necessità di un percorso per capirsi e accettarsi, aiuta gli altri a prendere in considerazione l'argomento dell'asessualità.
Assicurare che qualcosa che "non manca", non può fare soffrire, incoraggia all'amicizia, ad un rapporto aperto e sincero, non genera crocerossine e può far nascere sentimenti profondi che mettono in conto, da subito, di essere in grado di escludere il sesso.

Quanto sopra, non può realizzarsi con tutti indiscriminatamente, ma con le persone che ci sono vicine, con i familiari, con chi ci è più caro, si può fare.
Si può fare anche con gli estranei, in modo meno personale, più generico, ma ugualmente preciso.

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da lelevup »

Bianca ha scritto:Elle elle, poniti un momento dall'altra parte.
Perdonami, ma non posso mettermi nei panni dell'altra parte se l'altra parte è un troll, ovvero un provocatore maligno. Puoi non capire, puoi persino non voler capire, ma non puoi capire e fingere di non capire o, peggio, capire e prendere in giro. Quello non era un "poveretti" solidale (o solidale ma ipocrita), era un "poveretti" denigratorio.
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Bianca »

Sai, io penso si possa ragionare anche con la categoria che tu citi.
Le persone che ancora non hanno capito che siamo tutti sulla stessa barca, indipendentemente dai vari aspetti che si possiedono, che non è proprio il caso di prendere in giro gli altri, nè di sentirsi superiori, sono di una tale miseria mentale
che sono proprio le ultime che possono far paura.
Pensaci.

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da lelevup »

Bianca ha scritto:Sai, io penso si possa ragionare anche con la categoria che tu citi.
Le persone che ancora non hanno capito che siamo tutti sulla stessa barca, indipendentemente dai vari aspetti che si possiedono, che non è proprio il caso di prendere in giro gli altri, nè di sentirsi superiori, sono di una tale miseria mentale
che sono proprio le ultime che possono far paura.
Pensaci.
Perdonami ma non hai capito cosa intendo: ad un troll "maligno" non interessa sapere o non sapere di essere sulla stessa barca, ad un troll interessa provocare finché il provocato non perde le staffe, a prescindere dall'argomento. Un troll è come il bullo della scuola, per affrontarlo devi essere molto più forte o molto più sveglio. L'unica differenza tra un bullo e un troll è che il secondo puoi ignorarlo (anzi, è la scelta migliore da fare) senza rischiare le botte...
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

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Non sono un'esperta di troll, ma qualche bullo l'ho conosciuto e affrontato e sistemato.
Le staffe, non bisogna perderle...
Vuoi dire che noi non siamo molto più forti e molto più svegli?

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da lelevup »

Bianca ha scritto:Non sono un'esperta di troll, ma qualche bullo l'ho conosciuto e affrontato e sistemato.
Le staffe, non bisogna perderle...
Vuoi dire che noi non siamo molto più forti e molto più svegli?
Voglio dire che non tutti, a prescindere dalla categoria, sanno difendersi dalle prepotenze altrui: ragionare con un troll è come dire al bullo della scuola "picchiami oppure non ti do i soldi". Con questi cybersoggetti hai due possibilità: ignorarli o, solo se sei in grado di farlo, giocare al loro gioco e fondamentalmente "contro-trollarli" (sono della teoria che esistano "troll buoni" e "troll cattivi" in base all'obiettivo). Con tutti gli altri, anche i più critici, puoi ragionare.
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Enfys »

llvp ha scritto:
Enfys ha scritto:Speriamo funzioni. Come diceva Natasha, la società è sessocentrica e chissà come potrebbero prenderla gli altri.
Certo è che qualcuno lo ha preso come sollievo, ma è brutto quando ci sono delle aspettative :( Faccio il tifo per te, llvp!
Grazie. :) Hai (anzi, avete) ragione sul fatto che la società sia sessuocentrica. Tra le poche interazioni avute l'altro ieri riguardo l'argomento, l'unico troll ha esordito con "poverini" non perché una persona asex sia (nel migliore dei casi) incompresa ma perché non può/non vuole/non gli interessa godere delle "gioie del sesso".
Ho letto i commenti successivi e la cosa triste è che purtroppo, siccome è una discussione scritta, non puoi riprodurre il tono che il troll ha usato. In effetti, letto così sapeva di un "Poverini" detto per compatire, non denigratorio. Avendolo specificato, ha tutt'altro significato. Per contro-trollarlo (purtroppo non son sempre delicata), gli avrei risposto con un "Oh, poverini coloro che hanno bisogno solo del sesso per poter ritenere la propria vita soddisfacente", ma poi credo che sarebbe finita male. Perché, anche se non so chi l'ha detto, a me dà l'impressione che il troll sia una di quelle persone, possibilmente un ragazzo, che si vantano della figona rimorchiata in discoteca e che per la maggior parte del tempo sta lì a vantarsene. E, purtroppo, con quelle persone non ci puoi ragionare, perché hanno il solo scopo di mettere in difficoltà il prossimo, motivo per cui, l'unico modo per fermarli, è tipo fargli una battutina alquanto esplicita che li metta a tacere.
Bianca ha scritto:Elle elle, poniti un momento dall'altra parte.

Bisogna mettere in conto che dopo una prima reazione di sorpresa e incredulità, ci sia una sorta di pena per chi si presenta non interessato al sesso.
Spiegare gradualmente, significa far capire.
Sì, Bianca, quello è normale. Ma è un sentimento di pena che, a parer mio, possono provare solo quelle persone che vedono il sesso come grande fonte di piacere, perché se sai che, non so, magari vedere un film o un'uscita con gli amici possono essere altrettanto piacevoli, non provi quella pena. Hmm, non penso di essere stata chiarissima, ma volevo dire che un commento simile, quella pena, la provano persone che nel sesso vedono il massimo del piacere e che chi non può provarlo è un poverello, uno che non avrà la medesima felicità. Se invece una persona trova (massima) felicità nel fare cose semplici come mangiare la pizza, andare al cinema il sabato e cose così, diciamo che il senso di pena potrebbe esserci ma in maniera minore, soprattutto se l'interlocutore sa che l'asessuale ha piacere nel fare altro.
Nel mio caso, giusto per rendere più chiaro, qualcuno potrebbe sentirsi dispiaciuto, ma non me lo fa pesare con un commento simile perché sa che mi "rifaccio" con i videogiochi, per dire, visto che mi diletta moltissimo giocare. O lo stesso è per qualcuno che magari non riversa il proprio amore su una persona esplicitandolo col sesso, ma riversa il proprio affetto su un animale...
Diciamo che è una questione di tatto quella del fare o non fare un commento simile, a cui si aggiungono un certo livello di comprensione e di conoscenza della persona.

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Bianca »

"Bisogna mettere in conto che dopo una prima reazione di sorpresa e incredulità, ci sia una sorta di pena per chi si presenta non interessato al sesso."

Attenzione....il termine "pena" non è appropriato, se rischia di diventare sinonimo di "compatimento".
Forse è più giusto "rammarico", che tiene conto che alla persona interessata non manca ciò a cui non è portata.

Penso che a voi capiti di riscontrare sorpresa e incredulità, di fronte ad un vostro manifestare disinteresse e allora il rammarico può essere inteso come rivolto all'impossibilità, non ad avere un piacere che, come tu dici, potete trovare in altre attività, ma come il non poter usare un mezzo che la natura ha messo a disposizione per comunicare.
Perché il sesso, visto in un concetto più ampio, non è soltanto ricerca di piacere, ma è scambio, comunicazione, intesa.

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Harley »

Quando ho scoperto di essere asessuale non ho provato qualcosa in particolare é stato solo il processo di dare un nome a qualcosa che fa parte di me ,come quando impari che ciò che usi per masticare si chiamano denti, non é una reazione comune ma una particolare coincidenza di situazioni mi ha portato a pensare che l'assenza di desiderio nei confronti di altre persone fosse comune almeno fino al liceo e allora il fatto che non lo fosse non mi preoccupò minimamente.

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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Bianca »

Be, deve essere proprio una cosa incistata se l'interessato non prova il minimo rammarico!
Sì, talmente naturale e radicata che non vi è la minima percezione di mancare di qualcosa.

Raffinato
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Raffinato »

Ci sono due modi di scoprire di essere asessuali, uno esperienziale e l altro nominale.
Il modo esperienziale e' quando dentro di inizi ad accorgerti chi sei ed inizi a percepirlo, ti senti coerente con te stesso, perché sei così naturalmente ma sei inserito in un contesto sociale e culturale sessocentrico e coppiacentrico; il confronto con questo contesto può mettere in crisi perché ti fa sentire diverso dalla massa.
Non è vero che tanto nessuno se ne accorge, noi asessuali non passiamo inosservati soprattutto con le persone che sono più vicino a noi.
Non è facile intessere relazioni sentimentali con persone del sesso opposto sessuali, a meno che uno finga di non essere cio' che non è . Il fatto di innamorarsi e' altro discorso e non può essere generalizzato con facilità.
La scoperta nominale e' molto importante perché finalmente si da la carta d identità a qualcosa che per anno non si sapeva nominare magari arrampicandosi sui muri e dandogli altri nomi di fantasia o surrogati.
Il dare un nome appropriato e' estremamente importante.
Da un punto di vista esperienziale la mia scoperta e' legata all adolescenza mentre da un punto di vista nominale e' recente o meglio tardiva, mi sarebbe piaciuta la scoperta nominale di averla fatta molto prima, forse qualche noia in meno me la sarei scansata, chissà.....

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Bianca
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da Bianca »

Avere diritto a non fornire spiegazioni, sicuramente sì, fingersi ciò che non si è, non è onesto e neppure positivo.
Forse le persone più vicine, più interessate, recepiscono qualcosa a cui nemmeno loro, spesso, sanno dare un nome; non è giusto ingannarle, inventandosi legami.
Si ha diritto a tacere, si ha diritto a non giustificarsi, non a mentire.
Detto questo, sono assolutamente consapevole della situazione difficile che si crea con le persone care, aggravata dal desiderio di non dar loro delusioni, di non causare apprensione.
Tuttavia è importante non fornire false speranze.

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keymaster
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Re: Quando avete scoperto di essere asex, cosa pensavate?

Messaggio da keymaster »

Dunque... dunque... cosa ho pensato quando presi visione dell'esistenza di questo orientamento ? ho semplicemente pensato "interessante, molto interessante". Nulla di più. Potenzialmente una possibilità di confronto con altre persone, ma non è cambiato alcunché nella mia vita e nel mio approccio con altre persone. Personalmente di ciò che terze persone possono pensare del mio stile di vita personale non dò alcun peso. Viceversa punto alla perfezione assoluta nell'attività professionale e anche solo 2 minuti di ritardo ad un appuntamento di lavoro sono inaccettabili per me.
Peter: E lei Alice, è mestruata al momento?
Bibliotecario: Scusi, questo che c'entra?
Peter: Non rompiamo! Si inchini alla scienza!

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