AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Mi è sempre piaciuto farmi raccontare dai miei parenti le vecchie storie di paese.
I miei vengono da un paesino molto piccolo dove si conoscono tutti, dunque le saghe di famiglia non mancano. Mia nonna era una fonte inesauribile di queste storie, in cui c'era sempre qualche matrimonio complicato, o quelli che un tempo venivano definiti "figli illegittimi", o anche le tresche, le grandi tragedie ma anche le grandi storie d'amore.

Tra queste storie ogni tanto faceva capolino qualche personaggio solitario, che "poverin*, era rimasto sempre solo". C'era la signora Maria, che non aveva mai avuto il fidanzato e che dopo la morte dei genitori era andata a vivere con la famiglia del fratello. C'era lo zio Ugo, che a momenti si faceva prete ma poi no, e che una volta stava per sposarsi ma poi no, e che è rimasto per sempre single.
Quando ero molto giovane non mi ponevo molte domande, ma crescendo, quando mia madre tirava fuori qualche storia simile, le dicevo "mamma, ma guarda che probabilmente non erano sfortunati: erano gay" e lei rimaneva un po' lì a pensare, e poi diceva "non ci avevo mai pensato". Perché all'epoca non ci si pensava, chi non metteva su famiglia era "stato sfortunato", non aveva mai scelto di rimanere solo o non aveva mai avuto storie per così dire non convenzionali.

Oggi invece mi domando quante di quelle persone solitarie potessero forse essere omosessuali nascoste, o asessuali, o aromantiche.

Dopo aver scoperto Aven e l'asessualità, anch'io molte volte mi sono chiesta, a proposito di persone che ho conosciuto, quante potessero avere proprio un orientamento diverso dalla maggioranza.
Mi viene anche da pensare a quante lacrime potevano celarsi, dietro a matrimoni che sembravano, se non felici, almeno tranquilli.

Hai avuto conferma per alcune storie???

Proprio conferma no, ma ripensando ai particolari, sono indotta a ritenere che qualcuno abbia dovuto fare i conti con un orientamento diverso da quello che doveva apparire.

In effetti ci ho pensato anche io. Nello specifico, ho un cugino di secondo grado che si avvicina agli -anta e, a memoria mia, non è mai stato con nessuno da quando lo conosco. C'è chi nel mio circolo familiare pensa che sia gay, e invece io penso: "e se fosse asessuale e/o aromantico?"

Sei in buoni rapporti??? Glielo puoi chiedere... A bruciapelo???:3

Sai che cosa penso? Che queste persone che hanno trascorso la vita in solitudine, non sempre lo hanno fatto in conseguenza di una consapevole scelta.
Avvertendo in loro qualcosa di diverso dalla maggioranza, hanno semplicemente lasciato che la vita scorresse loro addosso, senza porsi problemi, senza prendere decisioni, per cui forse, interrogati in merito, non saprebbero neppure loro che cosa rispondere esattamente.

Valkyrie ha scritto:Sei in buoni rapporti??? Glielo puoi chiedere... A bruciapelo???:3

Buoni rapporti sicuro... però ci vediamo molto poco, quindi non mi sento in condizione di chiederglielo. E' un peccato, la curiosità mi divora

È vero, hai ragione, crescendo ho cambiato idea pensando a persone del genere... da piccola sentivo spesso dire "quello/a è stato/a sempre signorino/a", ma non ci facevo caso, per me esisteva semplicemente gente sposata e gente che era sempre rimasta sola. Poi ripensandoci da grande, mi è venuto il dubbio fossero gay... adesso mi chiedo se siano gay o asessuali. Cominciando proprio dalla mia vicina di casa

Ricordati che se mi addomesticherai, tu sarai responsabile di me....
Noi avremo bisogno l'uno dell'altro.
Tu sarai per me unico al mondo, io sarò per te unica al mondo.
Che cosa vuol dire addomesticare?
Vuol dire creare dei legami.
Ci vuole molta pazienza.

Ma non andiamo OT commentando la mia firma?

Sì, però anche tu, Cribbio, andare a mettere una firma di tre pagine!!!
Essssantantonio!!!!!
Dovevi immaginarlo che Bianca si sarebbe buttata a pesce sul piccolo principe!!!
Il mio telefono inquadrava solo quello.... E chi si è accorto che faceva parte della tua firma?!?!?
Vabbè, ha creato un diversivo in un argomento serio, con il quale ci sta anche bene.
Ci sono così tante cose sagge in questo libretto, che sicuramente qualcuna può servire a chi ha dovuto piegarsi ad una realtà non sua, sforzandosi di apparire ciò che non era, oppure si è adattato ad una solitudine non voluta.

PS: ora vado a vedere come si fa a firmare con la Divina Commedia!...

Ahahah ma non è tre pagine, è solo qualche riga dai!! U.U
Anzi... non riuscivo a decidermi su quale parte mettere e quanto tagliare... mi sono sforzata tantissimo.
Comunque sì, è da leggere, si adatta a molte situazioni e fa molto riflettere, credo lo rileggeró anche in futuro tra l altro.
Buona fortuna con la divina commedia... però almeno metti qualcosa dell inferno, è la parte migliore :p

Ti vedo tutta sudata dallo sforzo!...
e già amo il rumore del vento nel grano...

Dai ho scritto "firma" così nessuno si confonde, anche in altri topic.. che poi sembro una scema che posta roba che non c entra nulla con quanto discusso.
*frrsshsshh* sí, è proprio bello