Marito assesuale?

Domande, dubbi e curiosità da parte di coloro che sono vicini agli asessuali.
jessievil
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Marito assesuale?

Messaggio da jessievil »

Ciao a tutti
sono arrivata al punto di no saper cos'altro fare.
da parte i litighi costanti da quando abbiamo capito che la nostra situazione è pesante e abbiamo separati i letti perche veramente in quanto a vita sessuale non c'è nulla.
io provo dei desideri sessuali pero lui sembrerebbe non provarli assolutamente .
abbiamo periodi di "digiuno" come li chiamo io da 6 mesi dire è poco ed io come donna mi sento molto offesa.
vorrei qualcuno di appassionato e interessato a me.
questo problema ha provocato un abbassamento del mio autostima a dir poco bassisimo e non credo a nulla.
le poche volte che abbiamo fatto sesso o il amore o come volete chiamarlo sono ben insoddisfacenti, l'unico che raggiungeva l'orgasmo era lui, niente carezze niente di niente e per lui il tempo non passa.
non vorrei essere invadente se lui è asessuale pero vorrei capire perché si comporta così.
I suoi rapporti precedenti sono stati anche affetti di questo disinteresse riguardo al sesso.
quando ciao siamo conosciuti era la scoperta e l'innamoramento pero io pensavo che le cose sarebbero migliorate invece no.
Voglio far sesso ma non con lui purtroppo.
solo che appena se ne parla lui si offende ed è difficile parlarne
ed è per questo che cerco di capire cosa c'è.
a prescindere del sesso abbiamo molti problemi come coppia non andiamo mai d'accordo e litighiamo almeno 2 volte o di più al giorno ma di brutto.
non so come comportarmi e a volte per la mia impotenza sessuale offenderlo :(.

qualche dritta ?
vi ringrazio.

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Bianca
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Ciao jessi!
Sai che mi sembra incredibile quello che dici?
Oggi non ci si sposa più a vent'anni e inoltre, si ha già qualche esperienza precedente, per cui, ritrovarsi, come racconti tu, a separare letti, litigare di brutto quotidianamente, a causa di un problema che certamente è venuto fuori prima e non è stato minimamente chiarito, sembra davvero strano.
Prima del matrimonio, ci si deve conoscere e sinceramente informare l'altro su tutte le difficoltà che un domani potrebbero costituire motivo di contrasto.
Un uomo che sa che può essere interessato ad un rapporto sessuale ogni sei mesi, perché non ne parla con la futura moglie?
Una donna che sa che il futuro marito ha già avuto, nelle relazioni precedenti, qualche difficoltà, perché non cerca di chiarire meglio di quali difficoltà si è trattato?
C'è, reciprocamente, il dovere di informare.
Il non farlo, costituisce una mancanza grave che può rendere nullo il matrimonio.

Ho esposto queste considerazioni, soprattutto perché siano utili ad altri, perché per voi, cara jessi, purtroppo, lasciano il tempo che trovano.

Quanti anni avete?
Da quanto siete sposati?
Che progetti avete per il futuro?

Se tuo marito è così, è molto difficile che sia in grado di fare diverso.
Tu invece, prendendo atto della situazione, puoi mettere in opera la strategia dell'accettazione, che consiste nel fare di necessità, virtù.
Tutto dipende da quanto tieni a tuo marito, da quanto sei legata a lui.
Senza sentirti umiliata, nè poco amata, nè poco desiderata, ma semplicemente accettando che lui sia così.
Per cui, il suo modo di essere, non lo consideri un'offesa per te, ma soltanto un aspetto dell'uomo che hai sposato e che ami.

jessievil
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da jessievil »

Ciao Bianca,
Grazie x rispondere
in realtà ci siamo sposati già tardi abbiamo 12 anni di differenza lui 45 ed io 33 ciao siamo sposati già da 5 anni.
In realtà la sua mancanza d'interesse l'ho notata solo dopo il matrimonio. Ci vedevamo poco quando eravamo fidanzati perciò era quasi normale non avere rapporti così spesso.
anche delle sue esperienze precedenti me ne sono accorta solo indagando dopo sposata quando se ne parlava come mai non fai sesso volentieri?.
infatti quando ci siamo conosciuti non se ne parlava proprio di queste cose. Lui sembra vergognarsi quando se ne parla.
di progetti per il futuro non se ne parla purtroppo con tutte questi problemi.
e non ne avevamo moltissimi anche prima.
figli? lui assolutamente non ne vuole io.... mah
non vuole andare in terapia di coppia perche pensa di non risolvere nulla. pero come dicevo prima ho bisogno d'una illuminazione se è il caso che lui sia asessuale.

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Bianca
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Lui non accetta la terapia di coppia, nè di indagarsi, perché probabilmente da sempre sta lottando con il suo "non desiderio" a cui non sa dare una definizione, né spiegarsene il motivo.
Probabilmente pensava che con il matrimonio, la cosa si sarebbe risolta da sè.
Da quello che tu racconti, a proposito della vostra conoscenza precedente, mi viene da dire una cosa brutta, che per te non rappresenta nessuna utilità, ma per altri, magari sì: non ci si sposa così.
Proprio perché non avevate vent'anni, era il caso di approndire meglio.
Sarò malpensante, ma io ci vedo persino un po' di inganno...
Ma no, voglio credere soltanto, da parte di tuo marito, nella totale non conoscenza del problema, in un po' di vergogna e di senso d'inferiorità, per cui, non è riuscito né ad approfondire questo suo aspetto, nè a parlartene, come sarebbe stato giusto.
Il fatto di non volere figli, aggrava la sua posizione.
Non gli viene mai da pensare a che cosa vuoi tu?

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Edward
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Edward »

Ciao Jessi,
Su tuo marito possiamo solo azzardare delle ipotesi, solo lui ha la risposta, ma dovrebbe avere la volontà di cercarla, questa verità.
Da quello che racconti, sì: lui potrebbe essere asessuale. E molto probabilmente non ne è consapevole e vive la sessualità come un problema. Per un uomo asessuale che non conosce la definizione dell'asessualità, può essere molto difficile la propria condizione. Tu dici che si vergogna: è probabile che si senta in errore, non abbastanza virile, incapace di accontentarti. Io penso sempre che il dialogo nelle rlazioni sia la chiave e che forse parlandogliene gli offriresti una soluzione che gli permetta di non sentirsi più sbagliato. Questo potrebbe giovare anche alla vostra relazione, perchè si pacificherebbe e potreste decidere sul da farsi. Quello che invece non cambierà sarà il suo rapporto con il sesso: se è asessuale, non diventerà mai un amante appassionato, nemmeno con tutta la terapia di coppia di questo mondo o andando da un sessuologo.

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Haliwood »

Ciao,
dovresti provare a parlargli con calma della asessualità.

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Valkyrie
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Valkyrie »

benvenuta:D mi associo con gli altri, purtroppo non vedo via d'uscita se non con il dialogo; continuare a far finta di nulla da parte sua non penso sia una buona cosa e penso che la situazione potrebbe solo che peggiorare

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

La decisione finale jessi, puoi prenderla solo tu.
Noi ti diamo degli spunti sui quali tu puoi riflettere, ma chi può dire al posto tuo, quanto tu possa amare l'uomo accanto a te???
Nonostante, ovviamente.

jessievil
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da jessievil »

Grazie a tutti per le delucidazioni, sebbene abbiamo notevoli problemi di carattere lui continua a negare le cose :( mi risponde che e solo questione di tempo
pero il tempo passa e le cose non mutano per bene .
È un peccato che si è chiuso da questa maniera ignorando ciò che accade a lui. Valkyrie hai tutta la ragione purtroppo per me.
Cara Bianca le decisioni legate alla copia sono quelle più difficili boh .. non è che facciamo più copia pero è dura pensare la cosa più ovvia che sarebbe lasciar stare per che lui sostiene che le cose possono migliorare.
Cara Haliwood C'ho provato a parlarne ..... riesco solo a offenderlo :( se parlo dell'assesualita.
Caro Edward hai ragione come avrai capito siete tutti concordi
Vi ringrazio davvero

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Sai perché tuo marito ti chiede di aspettare?
Perché dentro di sè, l'asessuale, (anche quelli che non lo ammetterebbero mai) continua a nutrire una piccola, nascosta speranza: un giorno, in una certa situazione, con una certa persona, io proverò quell'attrazione che non ho mai provato.
Perché ognuno di noi vuol credere che qualcosa di meglio per sè possa accadere.
Tuo marito, pur, probabilmente, nell'ignoranza più totale circa l'asessualità, continua a pensare che la sua mancanza di attrazione sia una condizione momentanea, che prima o poi sentirà per te quel trasporto che tutti gli uomini sentono.
In questa situazione in cui, anche se lo prendi a botte in testa, riesci soltanto ad irritarlo e offenderlo, la più forte sei tu e solo tu sei in grado di capire ed accettare che la sua situazione, non avrà probabilmente nessun mutamento.
Misura il tuo amore.
Forse, senza più colpevolizzarlo e recriminare, facendogli capire che lo accetti com'è, si metterà tranquillo e potrà esserci qualche piccolo miglioramento.
Se gli vuoi bene, prova così.

Quickie
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

jessievil ha scritto:Ciao a tutti
sono arrivata al punto di no saper cos'altro fare.
da parte i litighi costanti da quando abbiamo capito che la nostra situazione è pesante e abbiamo separati i letti perche veramente in quanto a vita sessuale non c'è nulla.
io provo dei desideri sessuali pero lui sembrerebbe non provarli assolutamente .
abbiamo periodi di "digiuno" come li chiamo io da 6 mesi dire è poco ed io come donna mi sento molto offesa.
vorrei qualcuno di appassionato e interessato a me.
questo problema ha provocato un abbassamento del mio autostima a dir poco bassisimo e non credo a nulla.
le poche volte che abbiamo fatto sesso o il amore o come volete chiamarlo sono ben insoddisfacenti, l'unico che raggiungeva l'orgasmo era lui, niente carezze niente di niente e per lui il tempo non passa.
non vorrei essere invadente se lui è asessuale pero vorrei capire perché si comporta così.
I suoi rapporti precedenti sono stati anche affetti di questo disinteresse riguardo al sesso.
quando ciao siamo conosciuti era la scoperta e l'innamoramento pero io pensavo che le cose sarebbero migliorate invece no.
Voglio far sesso ma non con lui purtroppo.
solo che appena se ne parla lui si offende ed è difficile parlarne
ed è per questo che cerco di capire cosa c'è.
a prescindere del sesso abbiamo molti problemi come coppia non andiamo mai d'accordo e litighiamo almeno 2 volte o di più al giorno ma di brutto.
non so come comportarmi e a volte per la mia impotenza sessuale offenderlo :(.

qualche dritta ?
vi ringrazio.
Ciao Jessi, mi dispiace molto del disagio che provate.
Soltanto tuo marito guardando dentro di se, magari conoscendo il concetto di asessualità, potrà sapere se è asessuale o meno, tuttavia da ciò che hai scritto ci sono ottime probabilità che sia asessuale. Questo è deducibile da vari elementi:
jessievil ha scritto: In realtà la sua mancanza d'interesse l'ho notata solo dopo il matrimonio. Ci vedevamo poco quando eravamo fidanzati perciò era quasi normale non avere rapporti così spesso.
anche delle sue esperienze precedenti me ne sono accorta solo indagando dopo sposata quando se ne parlava come mai non fai sesso volentieri?.
infatti quando ci siamo conosciuti non se ne parlava proprio di queste cose. Lui sembra vergognarsi quando se ne parla.
Ok, quindi non è successo qualcosa che lo ha portato a provare repulsione o ad avere un blocco mentale verso il sesso, è una cosa che c'è sempre stata da quando lo conosci.
Questo è un punto a sostegno dell'ipotesi che lui sia asessuale, perché l'asessualità di per se è una condizione innata con cui, a meno di particolari fattori tipo danni al cervello o altri più complicati, si nasce e con cui si muore, esattamente come l'eterosessualità.
Il fatto che lui prova vergogna a parlare di asessualità e ad andare dal terapista è anch'esso un segno di asessualità, perché un asessuale che non sa che la sua condizione è un qualcosa di assolutamente naturale tenderà a sentirsi a disagio pensando che il suo sia un problema e che il provare attrazione sessuale sia la regola, cosa che non è ( o meglio pur valendo per la maggior parte delle persone una certa percentuale di persone ne è per propria natura fuori, non perché sia malata ma perché semplicemente è fatta diversamente), regola a cui lui trasgredisce e ciò lo fa sentire sbagliato, in dubbio nel suo ''ruolo'' nel rapporto, inferiore.
Il fatto poi che non voglia andare dal terapista ( cosa che francamente condivido, a mio parere non è bene in questi casi recarsi subito dal terapista, prima è meglio conoscere e farsi un'idea della situazione perché il parere del mondo della psicologia è in generale alquanto ottuso per quanto riguarda l'asessualità)
potrebbe essere rappresentativo del fatto che lui sa che non è qualcosa che può cambiare e che non deve cambiare, facendo parte del suo essere, tuttavia si sente a disagio perché condizionato da una società in cui l'assenza di attrazione sessuale è vista come una malattia e in cui il sesso è parte fondamentale di ogni cosa.
Probabilmente non vuole sentire parlare di asessualità perché non vuole accettare di avere una natura non in se sbagliata, ma sfavorevole nel mondo in cui viviamo e che socialmente potrebbe creargli problemi in quanto non standard e non riconosciuta.
Per questi motivi si può ipotizzare che tuo marito sia asessuale e che abbia bisogno di aiuto non per cambiare, ma piuttosto per comprendere che non c'è niente di male in lui, quello che ha è bellissimo come lo è essere etero o omosessuali, e se la società questo non lo accetta non è un suo problema, non si cambia ciò che si è solo perché un sistema sociale ti osteggia dato che non rientri nei suoi canoni (l'essere umano non vive d'altronde in funzione della società, è la società che deve essere in funzione degli individui.)
Ciò che puoi fare è spiegargli che per te è importante prendere l'argomento, e se lui dice che è solo una questione di tempo dagli tutto il tempo che gli serve, alla fine capirà (se veramente è asessuale) che non cambierà nulla per il semplice fatto che non c'è nulla da cambiare.
Mi rendo conto che questo vuol dire che tu debba essere mooolto paziente e tollerante, ma se lo ami davvero cerca di esserlo, perché solo con la pazienza e la perseveranza potrai aiutare l'uomo che ami e dal quale sei amata.
Per quanto riguarda il resto devo dirti che se è asessuale non ci sarà mai sesso soddisfacente come si avrebbe per un partner sessuale, questo perché un asessuale è privo di quella componente istintiva che porta ad agire in modo naturale e spontaneo durante un rapporto. I suoi saranno gesti lucidi e meccanici, per il semplice fatto che lui (se fosse asessuale) non prova alcuna attrazione sessuale per te e non ti desidera sessualmente (perciò le sue azioni saranno puramente mentali atte soltanto eventualmente a soddisfare te), e le cose non possono cambiare qualunque cosa tu possa fare.
Un asessuale concepisce l'amore in modo differente, privo di componente fisica, e questo fa si che spesso nascano delle incomprensioni in una coppia con un sessuale.
Tu non devi sentirti offesa, se è asessuale non rifiuta il sesso perché non ti ama ma solo perché la sua mente non è in grado di concepirlo, è qualcosa che va al di fuori della sua natura e di conseguenza non può realmente fare sesso, per quanto possa sforzarsi farà soltanto dei movimenti voluti e ragionati guidati da intenzioni non sessuali. Questo non vuol dire che non ti ama, il sentimento che ha per te non ha alcuna variazione, soltanto che il sesso non c'è, tutto qui.
Scusa la schiettezza ma credo sia bene mettere in chiaro la situazione per il semplice fatto che così facendo si evitano giornate spese in analisi, tentativi frustranti di cambiare ciò che si è (tutti fallimentari, ovviamente, dato che non ci si può inventare qualcosa che non è prevista nel proprio essere) litigi per la mancanza di risultati, convinzioni sbagliate date da psicologi ''ignoranti'' in materia e che comportano un allontanamento dalla realtà sia per il sessuale, che guarderà la natura del compagno secondo le indicazioni sbagliate dello specialista, sia per l'asessuale, il quale non comprenderà appieno la propria natura e si convincerà di essere malato. Ciò può portare a gravi problemi nella coppia. Davvero spero di non averti scossa ma ho scritto questo solo per aiutare ^^

Detto questo il modo in cui affronterete la cosa dipende da voi. Come detto prima un asessuale può amare esattamente come può amare un sessuale, soltanto in modo profondamente diverso in quanto è assente la componente ''fisica'' (intesa come sessuale), nonostante il sentimento d'amore sia sempre quello sia per un sessuale che per un asessuale.
Ci sono coppie in cui l'asessuale sceglie di fare sesso ''forzoso'' per soddisfare il partner, con frequenza più o meno alta. Altre in cui si concorda che il partner sessuale cerchi rapporti puramente sessuali fuori dalla relazione in modo responsabile e consapevole. Altre in cui si decide di escludere il sesso dalla relazione.
Personalmente credo che prima di prendere una qualunque decisione sia necessario fare una considerazione di questo tipo:
Una relazione è composta da ciò che i partner condividono l'uno con l'altro, almeno questa è la mia opinione. Ciò che non è condiviso in un modo o in un altro fa invece parte della legittima individualità della persona, che non sparisce con il matrimonio ma che anzi trova la sua espressione nel contesto dell'unione delle due persone.
Ora, si ha una situazione di questo tipo:
tu provi attrazione romantica e attrazione sessuale verso tuo marito, quindi ami tuo marito e provi un interesse sessuale nei suoi confronti che ti porta a desiderarlo sessualmente.
Tuo marito (sempre che sia asessuale, ovviamente) prova attrazione romantica verso di te ma non attrazione sessuale. Quindi ti ama ma non vi è sessualità nel suo amore nei tuoi confronti.
Questo vuol dire che l'unica cosa che avete in comune l'uno per l'altra è l'attrazione romantica, il sentimento d'amore che provate l'uno per l'altra, l'essere innamorati. Se partiamo dal presupposto come da premessa che la relazione sia composta da ciò che i partner condividono con i rispettivi compagni si deduce che il sesso, a prescindere da ciò che facciate, è per natura automaticamente escluso dalla relazione, perché è un impulso che provi solo tu e che in tuo marito sarebbe ovviamente assente (pertanto non vi è condivisione e di conseguenza l'attrazione sessuale è qualcosa a senso unico che farebbe parte della tua individualità e non del rapporto di coppia.).
Come asessuale potrebbe fare sesso, ma senza alcun coinvolgimento, privo di attrazione, in maniera probabilmente insoddisfacente e solo per soddisfare una tua esigenza come detto prima puramente individuale che non fa parte della relazione ma solo di te (ma totalmente legittima e di cui ha il dovere di preoccuparsi), in quanto impossibile da condividere per propria natura dell'asessuale.
Alcuni asessuali possono provare piacere mentale durante il rapporto perché lo vedono come momento di intimità e di ''coccole'' con il partner, ma anche in questo caso non vi è interesse sessuale per il sesso, ma solo mentale con scopi diversi da quelli sessuali. In ogni caso non parliamo di sesso, un asessuale non può fare sesso vero e proprio come potrebbe fare un sessuale.
Cosa fare spetta a voi ma ti dico cosa probabilmente farei al tuo posto cercando di giustificare in maniera coerente le mie affermazioni. Fossi in te non chiederei a tuo marito di avere rapporti, semplicemente li escluderei dalla relazione poiché non è possibile per un asessuale fare sesso vero e proprio, non va bene, può essere frustrante per lui che comunque non si può inventare qualcosa che non fa parte del suo essere persona e sarebbe comunque una forzatura che come dicevo prima non può fare parte della relazione tranne che per scopi non sessuali.
Puoi fare conto che lui sia impotente, perché comunque il risultato è simile. Non si può chiedere ad un impotente di avere un rapporto, anche con tutta la volontà se non può non può. Lo stesso vale per un asessuale, se non c'è impulso non c'è impulso, non è fatto per avere rapporti sessuali e provare coinvolgimento sessuale.
Di conseguenza come accetterei di non poter avere rapporti con un impotente accetterei di non avere rapporti con un asessuale che comunque non può fare sesso, con tutto l'amore che può provare per te.
Sarebbe meglio basare la relazione in altro, ovvero lui darà a te ciò che la sua natura gli consente di dare, non chiedergli cose che non può darti, consentigli invece di darti ciò che lo caratterizza senza condizionamenti e magari scoprirai che può darti qualcosa di diverso rispetto a quello che ti aspetteresti da un sessuale, ma di uguale valore. Questo potrebbe essere una grande opportunità di crescita personale per entrambi, perché se sarete in grado di superare i problemi legati alle vostre diversità potrete usare queste stesse diversità per costruire assieme qualcosa di speciale.
Ma tutto questo dipende dalla forza del sentimento che vi lega, se è abbastanza forte avete buone probabilità di vivere felici praticando il dialogo e il rispetto reciproco.
Vi auguro ogni bene ^^

Quickie
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

Bianca ha scritto:Sai perché tuo marito ti chiede di aspettare?
Perché dentro di sè, l'asessuale, (anche quelli che non lo ammetterebbero mai) continua a nutrire una piccola, nascosta speranza: un giorno, in una certa situazione, con una certa persona, io proverò quell'attrazione che non ho mai provato.
Perché ognuno di noi vuol credere che qualcosa di meglio per sè possa accadere.

Tuo marito, pur, probabilmente, nell'ignoranza più totale circa l'asessualità, continua a pensare che la sua mancanza di attrazione sia una condizione momentanea, che prima o poi sentirà per te quel trasporto che tutti gli uomini sentono.
In questa situazione in cui, anche se lo prendi a botte in testa, riesci soltanto ad irritarlo e offenderlo, la più forte sei tu e solo tu sei in grado di capire ed accettare che la sua situazione, non avrà probabilmente nessun mutamento.
Misura il tuo amore.
Forse, senza più colpevolizzarlo e recriminare, facendogli capire che lo accetti com'è, si metterà tranquillo e potrà esserci qualche piccolo miglioramento.
Se gli vuoi bene, prova così.
Bianca, con tutto il dovuto rispetto non sono d'accordo con ciò che dici in questo messaggio, mentre condivido pienamente i tuoi messaggi precedenti.
Da asessuale ti posso dire che ciò che dici quando affermi che un asessuale nutre nel profondo la speranza di provare attrazione sessuale è assolutamente falso, almeno in senso assoluto. Perdonami, non è una critica ,assolutamente, semplicemente desidero puntualizzare esprimendomi in base alla mia esperienza personale che contrasta totalmente con ciò che dici.
Un asessuale non prova attrazione sessuale, non la concepisce, nella sua mente non esiste ed è completo e perfetto così, non desidera avere attrazione sessuale perché questo presupporrebbe un desiderio recondito di esprimere un impulso e sarebbe come se questo fosse bloccato, però c'è. Un asessuale è indifferente al sesso, di conseguenza desiderare di avere attrazione sessuale lo renderebbe non indifferente al sesso, presupporrebbe un impulso bloccato, e se l'impulso c'è ma è bloccato non si parla più di asessualità ma di blocco mentale. Ciò che contraddistingue l'asessuale è appunto l'assenza totale di attrazione sessuale e del desiderio fine a se stesso di essa, il sesso non c'è.
Dire che l'asessuale desidera un giorno provare per qualcuno attrazione sessuale significa affermare che è mancante di qualcosa, che l'essere sessuali è meglio (più completo, senza attrazione sessuale si perde qualcosa) di essere asessuali e che essere sessuali è una condizione più completa e naturale. Ma non è così, l'asessuale è indifferente, non considera l'attrazione sessuale, e se non la considera non può desiderarla, non si può desiderare qualcosa che non esiste.
Probabilmente (è solo un ipotesi, correggimi se sbaglio) fai l'errore di considerare l'asessuale in questo modo: ok prendo il sessuale, tolgo l'attrazione sessuale = oh che bello ottengo l'asessuale. In realtà Bianca non è esattamente così e ti spiego anche perché: sessuale e asessuale non sono concetti in un rapporto di subordinazione, ovvero non ottengo l'uno o l'altro per addizione o sottrazione di qualcosa da uno di essi. Non è che SESSUALE - ATTRAZIONE SESSUALE = ASESSUALE.
I concetti di sessuale e asessuale sono in un rapporto di parallelismo.
Un asessuale non ha qualcosa di mancante da un sessuale, è diverso da un sessuale, ha una natura diversa che non prevede il concetto attrazione sessuale e al posto di essa c'è altro e c'è una diversità nel modo di vedere le cose e reagire agli impulsi, altrimenti sarebbe come dire che un asessuale in una relazione è carente rispetto ad un sessuale, cosa palesemente falsa.
Supponiamo che in una relazione un sessuale dia 30 in attrazione sessuale e 70 in attrazione romantica, sentimento d'amore fine a se stesso ecc... in tutto avremo 100
Un asessuale darà 100 in attrazione romantica, coccole, sentimento d'amore fine a se stesso, coinvolgimento mentale, cose date in misura diversa in un sessuale.
Entrambi danno 100, se un asessuale fosse soltanto un sessuale senza attrazione sessuale darebbe 70, non 100, per gli altri 30 dovrebbe forzare e non gli verrebbe spontaneo e ne sentirebbe la mancanza, in un asessuale viene invece naturale e spontaneo appunto perché vi è una diversità nel modo di essere e di intendere le cose, non se ne sente alcuna mancanza.
Tu sei un essere umano e quindi non hai la coda, una scimmia ce l'ha, non credo che tu desideri nel profondo del cuore di avere la coda o ti senti mancante perché non ce l'hai, perché hai una natura diversa rispetto a quella di una scimmia e per tua natura non hai la coda.
Lo stesso vale per un asessuale. Un asessuale non ha per natura attrazione sessuale, non è qualcosa che manca, è qualcosa che non è prevista e la mente è strutturata per altro. E' perfettamente completo in questo modo.
Esistono asessuali che non vorrebbero i genitali o che vorrebbero in tutto evitare il rapporto sessuale, e se tale rapporto avviene si sentono violati come se avessero subito una violenza anche se avuto con il compagno. Se davvero l'asessuale desiderasse nel profondo avere attrazione sesssuale, non credi che cercherebbe di farsela venire ed agirebbe di conseguenza invece che cercare legittimamente di eliminare un qualcosa di imposto in contrasto con la propria natura e che è del tutto inutile per lui ai fini di una vita completa?
Per un asessuale l'attrazione sessuale è contraria alla propria natura, non è un sessuale represso che ha un problema e che vorrebbe avere attrazione ma proprio non ci riesce.
Se fosse come hai affermato allora anche un omosessuale o un eterosessuale sarebbe mancante nei confronti di un bisessuale e nel profondo desidererebbe provare anche attrazione sessuale per il genere verso il quale non la prova, e non credo sia così.
Detto questo ciò che dici tu è possibile ma non è desiderio di provare attrazione sessuale perché è una cosa bella e non riuscendo uno a provarla ci sta male (come detto un asessuale è privo di attrazione e non ve ne è traccia nella sua mente, ed è pertanto indifferente perché è qualcosa a lui estraneo) è piuttosto dispiacere di essere in una società in cui l'asessualità è veramente mal vista o addirittura non considerata che è ancora peggio, in cui il sesso è il fine ultimo delle cose, in cui per entrare nella polizia, nell'esercito ecc.. devi avere capacità sessuale se no non sei adatto (questa è una cosa che non ho mai capito e la trovo francamente ridicola) in cui se non hai mai avuto rapporti sessuali hai problemi psicologici, se non hai mai provato interesse verso il sesso sei immaturo (come se il provare interesse sessuale sia segno di maturità...bhò..) o hai una personalità deviata o sei un tipo poco raccomandabile. In cui il non includere il sesso in una relazione è visto come una mancanza di amore o un problema (parlo dei matrimoni bianchi) e la gente giudica invece di farsi gli affari propri o meglio ancora cercare di capire e imparare qualcosa di diverso ma assolutamente legittimo come giustamente fai tu ( e meno male che esistono delle brave persone, aperte e disponibili come te, se tutti fossero così i problemi sarebbero davvero pochi).
Dove ad esempio è considerato normale e giusto da giovani andare in giro a divertirsi facendo conquiste tanto per dimostrare che sei macho (solo se sei un uomo, se sei una donna l'opinione e un po' diversa...)
In un contesto come questo è possibile che un asessuale desideri essere come gli altri per evitare il disagio di confrontarsi con un mondo che non lo comprende e che non si sforza di comprendere, ma non perché per lui l'attrazione sessuale significhi qualcosa, in un asessuale non significa assolutamente nulla e i rapporti romantici hanno altri presupposti che prescindono da questo tipo di attrazione. Avviene la stessa cosa per i neri in paesi in cui vi è odio razziale: Un nero potrebbe nutrire il desiderio di essere bianco, ma non perché vuole essere bianco, ma perché se fosse bianco sfuggirebbe all'odio nei suoi confronti. Nel profondo però è quello che è e questo non gli da problemi.
E' possibile anche che un asessuale dica, ''chissà cosa si prova ad avere attrazione sessuale'', ma resta una semplice curiosità, come se una donna dicesse ''vorrei essere nata uomo per sapere cosa si prova'' e viceversa, ma è una semplice curiosità, non un desiderio perché la donna in questione non è che se veramente potesse scegliere sceglierebbe di essere uomo, capisci?
Rispetto il tuo parere, ma asserire che ''dentro di sè, l'asessuale, (anche quelli che non lo ammetterebbero mai) continua a nutrire una piccola, nascosta speranza: un giorno, in una certa situazione, con una certa persona, io proverò quell'attrazione che non ho mai provato.'' E' come dire che essere sessuali sia più naturale che essere asessuali (e di conseguenza essere sessuali è una condizione ''carente'') e che per l'essere umano è giusto in senso assoluto provare attrazione sessuale (cosa assurda, dato che questo è giusto per i sessuali, per gli asessuali no, è contro natura) e questo credo sia profondamente ingiusto, e sono questi i ragionamenti che molti psicologi fanno e che fanno si che l'asessualità sia vista come condizione patologica e non come variante naturale e legittima dell'essere umano, capisci cosa intendo dire?
Per favore, non vedere questo come un insulto nei tuoi confronti, non è assolutamente mia intenzione criticare ne tantomeno offendere ci mancherebbe altro, soltanto che mi sono sentito di esprimere la mia opinione riguardo un'affermazione a mio parere ingiusta e avvilente (so benissimo che non erano queste le tue intenzioni, ovviamente, per questo ti dico di non prendere questo commento come un insulto verso di te) e soprattutto rischia di far passare un messaggio sbagliato.
Come asessuale ti assicuro che nascessi anche ((100000)^n) volte non sceglierei MAI di essere sessuale, perché la vedrei come una cosa disgustosa (ovviamente tieni conto che ragiono come asessuale aromantico privo oltre che di attrazione anche di desiderio sessuale, ovviamente se nascessi sessuale non ragionerei così ma essendo per me contro natura il sesso ovviamente ragiono così, non considero il sesso disgustoso, considero il fare sesso io una cosa orrenda perché appunto non fa parte di me.) e mi ritengo assolutamente completo e gratificato per ciò che sono, non cambierei mai il mio modo di essere.
Infine l'affermazione 'Perché ognuno di noi vuol credere che qualcosa di meglio per sè possa accadere.'' riferita allo sperimentare attrazione sessuale mi ha lasciato praticamente a bocca aperta...
Cioè tu se non ho capito male credi che avere attrazione sessuale sia meglio che non averla? Credo di aver capito male, almeno..ho questa sensazione.
Avere o non avere attrazione sessuale non è meglio o peggio, semmai è provare un certo tipo di sentimento o un altro. L'attrazione sessuale porta ad avere un certo tipo di sentimento e a vedere le cose in un certo modo, in non avere questa attrazione porta ad averne un altro di pari intensità e dignità, semplicemente è diverso. Come prima non è qualcosa di carente è qualcosa di diverso. TI faccio un paragone: Considera l'attrazione sessuale come il colore giallo e quella romantica come il blu e tutti gli altri sentimenti come bianco. In un sessuale la sua vita sarà composta da 10 di giallo + 30 di blu + 60 di bianco = 100 di verde chiaro.
La vita di un asessuale romantico invece sarà composta da 40 di blu + 60 di bianco = 100 di Azzurro intenso

Al di la di come sono composti i colori essi sono diversi e hanno caratteristiche diverse, ma l'importante è il risultato finale e si ha 100 sia nel sessuale che nell'asessuale. Ovvero non si ha carenza di nulla, semplicemente diversità perché i colori dai quali si è partiti non vengono distinti, viene considerato solo il colore finale che determinerà la persona.
Quello che invece hai descritto tu è una persona sessuale castrata prima della pubertà. Poiché essere sessuale o asessuale e una condizione praticamente innata, se si castra un sessuale prima che questo sviluppi desiderio sessuale manterrà comunque l'attrazione sessuale (che è una condizione mentale) ma questa non avrà ne forza ne tantomeno la spinta per potersi esprimere, ovvero non sarà alimentata da desiderio sessuale e di conseguenza sarà come se non ci fosse. Il problema è che c'è e il non poterla esprimere in maniera istintiva (dato che il desiderio sessuale vero e proprio sarebbe assente) provocherebbe nella persona un senso di disagio perché lui o lei vorrà esprimere attrazione sessuale ma non riesce a provarla perché essa è ferma. Quindi in questo caso si, è possibile, ''una persona castrata può darsi che continua a nutrire una piccola, nascosta speranza: un giorno, in una certa situazione e con una certa persona, io proverò quell'attrazione che non ho mai provato''
L'asessuale invece è completo in se per se e non desidera provare attrazione sessuale, almeno in generale

Spero davvero di non essere risultato offensivo nel caso scusa, ma purtroppo non sono molto bravo a scrivere e sto anche scrivendo molto di fretta

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Sai che cosa mi rende molto felice?
Che le mie stupide considerazioni, abbiano provocato una spiegazione bella, chiara e dettagliata come la tua.
Le ridirei mille volte per far nascere ciò che, con cognizione di causa, hai potuto spiegare tu di conseguenza.
Ci mancherebbe che mi offendessi!
Ci mancherebbe che considerassi i tuoi ragionamenti intelligenti, come critiche immeritate alla mia persona!
In genere, ragiono a buon senso, ma parlo comunque di un argomento che non vivo direttamente e di cui sono venuta a conoscenza l'altro ieri.
Posso stare qui con voi vent'anni, ma non saprò e non capirò mai l'asessualità come può capirla chi la vive in prima persona.
Le tue considerazioni mi hanno messo in evidenza punti che non conoscevo e spero servano ad altri come servono a me.
In questo senso, il mio errore di valutazione può essere perdonato.
Sai che cosa mi ha portato fuori strada?
Il cercare di immedesimarmi in questo marito che, probabilmente lotta contro qualcosa che non ha ancora capito e non sa come definire e nel contempo vede la moglie infelice, insoddisfatta, che dimostra anche rancore nei suoi confronti.
Solo che, invece di riferirmi al suo caso, che potrebbe fargli desiderare di essere diverso, mi sono riferita agli asex in generale.
E ci mancherebbe che io correggessi te!
Anche l'espressione in cui uso "qualcosa di meglio possa accadere", hai ben ragione di dire che ti ha lasciato a bocca aperta.
L'ho scritta sempre pensando alla situazione di questa coppia che magari si vuole anche molto bene, ma ha queste difficoltà che rendono i due infelici e insoddisfatti.
Devo ripeterti che sono molto contenta di aver provocato il tuo scritto e che ogni tanto dovrò andarmelo a rileggere.
Sai, è fondamentale non dimenticare mai, che l'asessuale NON si sente mancante di niente.
È un concetto su cui è importante insistere.

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

Ti ringrazio Bianca, ero molto preoccupato che ciò che ho scritto potesse essere visto come una critica, ho sempre paura di offendere involontariamente le persone perché è una cosa che mi dispiace molto, volontariamente non ho mai offeso ne mai offenderò nessuno, non rientra nel mio carattere, grazie a Dio
Si, è proprio questo il punto, un asessuale NON si sente mancante di niente, come un etero non si sente mancante di niente, resta sempre solo e soltanto natura esattamente come avere i capelli neri, o gli occhi azzurri. E' una caratteristica intrinseca della persona. I sessuali hanno componente sessuale, gli asessuali sono naturalmente privi di questo impulso..tutto qui. Sono due cose legittime e perfette entrambe.
Il fatto che tu cerchi di immedesimarti nella persona asessuale è una cosa bellissima, perché da ciò si capisce che una persona ha volontà di imparare e di capire. Il fatto che tu poi non riesca a capire esattamente ciò che si prova e come si è se uno è asessuale non è una tua mancanza, semplicemente è come ti dicevo prima. Non basta prendere un sessuale, togliergli l'attrazione sessuale e questo è l'asessuale, assolutamente no! Ci sono delle diversità proprio intrinseche che vanno aldilà di non essere portati al rapporto sessuale e a (giustamente) escluderlo. E' una natura diversa che porta a vedere, provare, sentire e volere cose diverse, variazioni anche molto piccole ma che fanno un enorme differenza nel rapporto di coppia e nel modo di approcciarsi, capisci cosa voglio dire?
L'origine delle incomprensioni che ci sono tra sessuali e asessuali, in cui i primi non capiscono l'assenza di impulso sessuale nei secondi e i secondi ritengono a volta maniaci i primi sta proprio in queste differenze che vanno capite. Una cosa è pensare di escludere per un attimo l'impulso dato dall'attrazione sessuale cercando così di capire come potrebbe vivere un asessuale, tutt'altra è NASCERE privi di questo impulso, esserne totalmente estraneo e non concepirlo.
Le tue legittime difficoltà sono date (a mio parere ovviamente, ma credimi apprezzo moltissimo il lavoro che stai facendo per capire una situazione diversa dalla tua che comunque esiste, a differenza di quanto dicono molti ''esperti'', ed è bellissima) dal fatto che comunque la tua mente ragiona in uno stato mentale diverso da quello di un asessuale, in cui l'attrazione sessuale non c'è e che quindi processerà le informazioni in modo differente. Non so se riesco a spiegarmi. Le differenze stanno in questo, la presenza o l'assenza di attrazione sessuale vanno a dare vita a modi di vedere le cose diversi, bisogni diversi modi di vivere diversi ecc, seppur in maniera minima, e tali aspetti sono molto difficili da capire dall'esterno, ma non è impossibile.
Io cerco sempre di capire le persone sessuali, esattamente come fai tu, perché come l'asessualità è un aspetto interessante nello spettro di variazioni della natura umana, così lo è anche l'essere sessuali, a pari dignità, tuttavia per me è molto difficile capire.
Una cosa è tentare di annullare un proprio impulso, pensare per un momento di non averlo e cercare di capire cosa si proverebbe (che come detto non basta per capire al massimo l'asessualità, non è semplicemente qualcosa che manca, è una struttura mentale per forza di cose diversa) una cosa è cercare di immaginare un impulso che non si prova, assente ( non previsto per natura) fin dalla nascita e le sue conseguenze e ripercussioni nel modo di vivere.
L'importante alla fine è avere volontà di capire e accettare il prossimo per com'è, senza adeguarlo ai dettami della società che nulla ha a che fare con le caratteristiche del singolo individuo

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Con me puoi parlare sempre come senti di doverti esprimere, davvero, senza nessuna paura di offendermi, perché chi vuole imparare, deve porsi in atteggiamento umile; se parte dal presupposto "tanto so già tutto", non imparerà mai niente.
Quando ho iniziato ad andare in palestra regolarmente, avevo un ragazzo di 25 anni che mi seguiva, il quale, inizialmente, si stupiva di come io cercassi di fare scrupolosamente, quello che lui mi indicava, perché mi riferiva che faceva molta fatica a farsi ascoltare dai ragazzi.
Ma se io vado in palestra e non ascolto chi è lì per insegnarmi, tanto vale che faccia da sola.
Ci sono delle posture precise che devono essere assunte e chi ha studiato l'anatomia umana a quel fine, sa molto meglio di me quali siano.
Dico questo solo per convincerti di quale sia il mio atteggiamento nello stare qui.

Sai, le tue spiegazioni, poco tecniche e molto umane, senza nulla togliere a terminologia e concetti espressi in modo scientifico e ufficiale, sono anche più utili a chi affronta l'argomento per la prima volta, più immediatamente comprensibili e non spaventano.
Grazie per il tuo intervento!

PS: grazie che mi hai detto che non sono una scimmia....ahahahahah!!!!
Anche se, a volte, l'idea di poter saltare da un ramo all'altro, tenendomi con una mano sola, mi attira parecchio...

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