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Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 9:22 pm
da Wanderlust
Ciao a tutti!
Ho una domanda che mi è sorta oggi dopo aver assistito a un paio di episodi di vita quotidiana che mi hanno lasciata un po' perplessa (comunque non rilevanti per capire la domanda):

Perché l'uomo è più propenso alla cattiveria che alla bontà??? Colpa della società in cui viviamo che ci rende diffidenti, maligni e/o perfidi?

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 9:33 pm
da Valkyrie
mmmmmmmmm... odio ed egoismo??? può essere??? o forse sono fattori che permettono la cattiveria ma non la "creano"???

in ogni caso non penso che la società sia l'unica da incolpare, può avere la sua parte di colpa, ma ci deve essere dell'altro... tu ch ene pensi??? che risposta ti sei data???

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 9:45 pm
da axelay
La cattiveria è figlia del male.
L'uomo per sua natura è incline al male.
Il male è facile da compiere e non presuppone sforzi eccessivi.
Il male è contagioso.
Il male che si compie ci fa illudere di essere più forti.
Il male, spesso, è legato anche al piacere.
La cattiveria genera egoismo.

Alla fine il bene vince sempre:
perde il primo round ed anche il secondo, il male crede di aver vinto
e poi fuori dal ring cade in un tombino che aveva dimenticato aperto per qualcuno...

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 10:01 pm
da Haderian
l'argomento e' molto vasto, dipende dalle situazioni specifiche.
se devo dare una risposta generale penso che si tratti di semplici scelte di comodo.
risulta più' comodo fare quello che fa la maggioranza. seguire il gregge, non porsi domande, non farsi tanti scrupoli, non avere un indipendenza mentale, non immedesimarsi nell'altro a meno che non sia una reazione assolutamente spontanea. sono dinamiche che riguardano la quasi totalità' degli esseri umani sul pianeta, (cosa che appunto, non rende meno grave la situazione)
dal mio punto di vista c'e' tanta ipocrisia in giro.
se ci limitiamo ad adottare la morale che ci viene insegnata e non sviluppiamo la nostra capacita' di giudizio finiamo per non renderci nemmeno conto di stare assistendo o persino partecipando a delle ingiustizie.
Tutte quelle volte che un barlume di lucidità' sfiora la nostra mente
(più' o meno rare a seconda dell'intuito, della volontà' di capire, dell'autonomia mentale e dell'intelligenza morale dell'individuo) noi scegliamo se ignorare i nostri dubbi, i nostri pensieri e adagiarci comodi comodi nell'abitudine oppure no.
quindi si tratta in un certo senso di pigrizia mentale, egoismo e stupidita'.

poi ci sono persone che sono così' frustrate, innervosite avendo subito maltrattamenti o ingiustizie che diventano scontrosi, diffidenti. si aspettano il "male" da chiunque perché' ne hanno subito troppo. e magari questa cosa viene loro automatica e neanche se ne accorgono più'.

oppure c'e' una dinamica di tipo sadico dove la psiche schiacciata dal senso di colpa trova inconsciamente una via di fuga e trasforma l'ansia del senso di colpa in piacere. ma questa non e' una reazione volontaria quindi la persona può' scegliere di non assecondarla e può' cercare di scardinare il meccanismo.

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 10:10 pm
da Wanderlust
A dir la verità Valky non ho una risposta esatta...

Purtroppo io vedo che la cattiveria, l'odio e la perfidia sono radicate nella nostra società e diffuse nell'agire comune (non di tutti ovviamente)...non intendo solo le guerre a livello mondiale, ma anche nel nostro piccolo vivere quotidiano gli inganni, i sotterfugi, il cercar di "fregare e raggirare l'altro", il parlar male alle spalle...emerge spesso il lato oscuro delle persone...e mi è sorto spontaneo domandarmi il perché, cosa ci spinge a comportarci così...forse i buoni sentimenti ci "espongono" di più, ci rendono più vulnerabili e facilmente attaccabili...quindi preferiamo a volte nasconderci dietro maschere di diffidenza e finto buonismo, che probabilmente ci fanno sentire più al sicuro ma che però rendono instabili e fittizi i rapporti che creiamo con le altre persone...forse è una visione un po' troppo estrema delle cose, ma oggi tendo a vedere il lato negativo! (e naturalmente questo discorso non vale per tutti, è solo una constatazione generale! Io personalmente faccio il possibile per seguire il bene e il giusto, e forse è per questo che determinati comportamenti mi lasciano basita!)

Comunque veramente interessanti tutte le vostre risposte! grazie per aver contribuito con il vostro pensiero a questa mia riflessione! ;)

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 11:06 pm
da Valkyrie
mi ricordo di aver studiato che Socrate diceva che il male non esiste perché l'individuo che lo compie in realtà pensa di fare il bene: secondo voi quanto è vera l'affermazione???

(potrei anche aver male interpretato quel povero filosofo, nel caso correggetemi immediatamente!!!!!!!!)

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: ven ago 14, 2015 11:23 pm
da Wanderlust
Valkyrie ha scritto:mi ricordo di aver studiato che Socrate diceva che il male non esiste perché l'individuo che lo compie in realtà pensa di fare il bene: secondo voi quanto è vera l'affermazione???

(potrei anche aver male interpretato quel povero filosofo, nel caso correggetemi immediatamente!!!!!!!!)
Secondo me dipende...può essere...nel senso che facendo il male, l'essere umano è convinto di fare il bene per se stesso (forse) - (anche quelli che, sadicamente parlando, provano piacere a fare del male alle persone alla fin dei conti stanno cercando quello che rende loro felici)...in questa ottica, ogni uomo tende a "tirare l'acqua al proprio mulino", fregandosene degli altri!

Io non penso (o almeno SPERO non) sia così...anche perché è una visione veramente tremenda della società...credo nell'altruismo e nell'empatia, quindi penso che la visione di Socrate sia un po' estrema!

Te Valky cosa pensi? :)

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 4:01 pm
da Quickie
Bhè in effetti la società è costituita da persone, posizionate poi a livelli più o meno alti... di conseguenza se le persone si comportano male la società, che è costituita da persone sarà influenzata dall'atteggiamento di coloro che la compongono.. e poiché gli individui sono a loro volta spesso influenzati dalla società in cui vivono si instaurerà un circolo vizioso del tipo:

PERSONE MALVAGE ===> SOCIETA' INCLINATA VERSO LA MALVAGITA'===>PERSONE MALVAGE==|
^
LL=============================================================|

In effetti è una visione abbastanza sgradevole perché essendo che fin da piccoli si cresce in genere con educazione parecchio dipendente dalla società in cui si vive uscire da questo circolo vizioso non è sempre facile, e pregiudizi luoghi comuni e stereotipi presi per verità assolute non aiutano

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 9:16 pm
da Valkyrie
Ma Wander penso che la cosa sfortunatamente si puó attribuire a ben pochi casi:( la percepisco quasi come una "giustificazione", e non amando particolarmente le giustificazioni.... XD

Quick secondo te cambiando universalmente l'educazione, "impiantandone" una "corretta" si potrebbe "estinguere" la cattiveria??? (scusate oggi mi da che sono in vena di """");D

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 9:30 pm
da Winterhoff
Homo homini lupus!
In realtà, Valy, Socrate intendeva che non esistono uomini malvagi, non che non esiste il male. Ma a parte questo è corretto.
Concordo con voi nel pensare che il male sia strettamente legato all'egoismo, ma in fondo lo è anche il bene ("Ama il prossimo tuo come te stesso" richiede un amore verso se stesso, il sacrificio personale richiede un certo valore che ci si autoattribuisce, l'altruismo è spesso legato all'attirarsi l'attenzione altrui ecc.); purtuttavia la via del male è lastricata, illuminata e piena di fiori, mentre quella del bene è nascosta, accidiosa e difficile.
Detto questo, io penso che fino a qualche decennio fa le persone non fossero così "malvagie" nei gesti quotidiani come lo sono ora: nei circoli filosofici e nel pensiero intellettuale la morale è andata perduta con Nietzsche e va ancora recuperata, ma la cultura popolare aveva conservato ancora una forma di "bontà" e un'etica a cui attenersi. L'edonismo consumistico e i mass-media, poi, trasformando e uniformando radicalmente la cultura popolare, hanno contribuito a distruggere anche questi ultimi rimasugli. Per questo al giorno d'oggi la maggior parte della gente è malvagia anche nei gesti quotidiani, anche nel subconscio. Almeno secondo me!

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 9:52 pm
da Valkyrie
Ops, sarà meglio che me lo vada a rispazzolare alloraXD ti ricordi quindi se aveva detto da dove "veniva" il male???

Sull'altruismo mi sembra che ci siano molte opinioni contrastanti tra i sociologi: alcuni ritengono che venga "naturalmente" a causa dell'empatia, altri dalle norme e regole della società ed altri ancora pensano che sia tutta una questione di "egoismo nascostosto". Proprio come hai detto tu, l'altruismo sarebbe un altro modo per farci notare, per sentirci più "potenti" rispetto alle persone meno fortunate e sembra anche che quando compiamo una buona azione molte aree del piacere si attivano magicamente*.*

Credi possa esistere la bontà senza la morale???

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 9:57 pm
da Bianca
La cattiveria si espande, si diffonde, dà scandalo ed è di cattivo esempio.
Se si è ricevuta, la si ricorda a lungo e può generare sentimenti di vendetta.
Coinvolge anche persone che non era nelle intenzioni colpire e lascia strascichi che durano nel tempo.
Può essere anche gratuita, quindi non generata da motivi reali, ma soltanto dal gusto di fare del male a qualcuno.
Ci sono in giro individui che, per motivi loro, sono pieni di astio e rancore verso il prossimo e devono sfogare nei confronti di qualcuno questa loro negativita.
La bontà è , per sua natura, schiva, silenziosa, quasi vergognosa di essere notata, agisce a caso e là, dove c'è bisogno di lei. Non ama i ringraziamenti, non pretende riconoscenza, non è stupida.
Dimentica in fretta ciò che fa e si infila nei luoghi più impensati senza fare rumore.
Sovente scommetteresti sulla sua resa incondizionata, ma quando ti sembra che intorno ci siano solo macerie e rovine lasciate dalla cattiveria, la vedi comparire e issare la sua bandiera nel punto più alto.

Si alternano così continuamente queste due forze e in questo loro alternarsi, tu devi riconoscere che l'uomo della pietra e della fionda, quasi sempre viene sconfitto.

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 10:04 pm
da Winterhoff
Dall'ignoranza: secondo Socrate l'uomo vuole sempre il bene e ha come unico scopo sempre quello, perciò quando fa del male è solo perchè crede che sia la via migliore verso il bene. Leggi il Gorgia se ti interessa :D
Oh beh, sicuramente ci sono decine di opinioni a riguardo! Io tenderei, giustappunto, all'ultima che hai detto.
Eh, questa è una domanda difficile. In ogni caso, la morale è l'unico modo che hanno gli uomini per stabilire cosa è bene e cosa è male, perciò anche se esistesse una bontà al di là di essa non riguarderebbe l'uomo in alcun modo. Potrebbe, certo, esistere in senso assoluto o come ente metafisico ecc. ecc., ma questo è un ragionamento assai più complicato! :?

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 10:35 pm
da Bianca
Non esiste la morale in assoluto.
Ciò che per me è amorale, per te può non esserlo.
La bontà invece, è unica e mira a far stare bene un'altra persona.
Far stare bene, senza falsi ripieghi, soltanto far stare bene.
Se l'altro sta bene, è perché qualcuno ha messo in atto la bontà, l'ha promossa, l'ha resa tangibile.

Re: Cattiveria vs Bontà: Chi ha la meglio?

Inviato: sab ago 15, 2015 11:05 pm
da Winterhoff
Intendevo infatti che la bontá potrebbe essere assoluta!
Comunque non é detto che non esista una morale assoluta; in fondo é quello che hanno cercato di trovare
tutti i filosofi dal 2000 a.C. a questa parte!
Invece il tuo discorso sulla bontá resta sempre relativo: poniamo che quello che riceve la bontá da te sia un masochista. In questo caso la bontá per lui sarebbe il male, e se la bontá si identifica con il male in alcuni casi e quindi non puó essere assoluta!