Io e la mia ossessione: aromanticismo

La sezione dedicata all'attrazione romantica e all'aromanticismo.
Haderian
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Haderian »

la tua domanda e' retorica, sai già' benissimo che non c'e' una definizione chiarissima e precisissima perché' come si e' già detto più' volte ci sono tante sfumature e non e' un argomento di facile interpretazione. e queste varie sfumature sono gia' state descritte.
io posso solo dire cosa provo io e cosa le persone che pubblicano testimonianze su internet dicono di provare.

piuttosto perche' questo tono di sfida?
noto una vena provocatoria in quello che scrivi.
cosa ti ha irritato di quello che ho detto?

guarda fosse per me la parola amore te la cederei anche volentieri, poi pero' magari mi si irritano i romantici. quindi se vuoi facciamo giabbeluga per amore romantico e pirugiastro per amore non romantico, eventualmente poi si trova un termine diverso per ogni tipo di amore non romantico. :D

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Bakeneko
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Bakeneko »

Riguardo il significato inappropriato delle parole "amore" e "amare", mi è venuto in mente un episodio che ho visto in un film inglese. Si sa che gli inglesi per dire "ti voglio bene" e dire "ti amo" dicono sempre "I love you". Io trovo la cosa limitativa e confusionaria. Nel film che ho visto c'era un uomo e una donna. Lei innamorata pazza di lui, lui innamorato di un'altra. Lei gli si avvicina decisa a dichiararsi: "I love you!" Risposta di lui: " I love you too". In italiano è stato tradotto: "Ti amo!" "Ti voglio bene anch'io".
Non riesco a entrare nella mente di quei figli che dicono "ti amo" ai propri genitori. Il mio concetto di amore non prevede questo utilizzo. Forse loro usando quell'espressione intendono dire che il loro è un affetto davvero immenso, allora usano la parola che più si avvicina al concetto. Comunque sto andando un po' fuori tema, scusate.
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Edward
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Edward »

Non so se avete letto il link a quel post che ho segnalato qualche messaggio fa, ma trovo abbastanza chiaro il suo discorso.
Visto che è lungo e un po' impegnativo da leggere, farò un sunto della parte che ci fa gioco in questo momento:

C'è stata una sorta di appropriazione della parola amore da parte dei sessuali-romantici, così come di tante altre parole alle quali sono state attribuite connotazioni sessuali e/o romantiche. Ma l'amore è una cosa più ampia e non ascrivibile a una sola modalità di amore. Non ha senso ridurre l'amore al solo amore romantico. A questo punto che si chiami "amore romantico" e si lasci all'amore ciò che è.

Io non so definire in limiti specifici l'amore romantico e l'attrazione romantica, dunque mi viene in mentre questo: tempo fa su queste pagine un utente si domandava cosa fosse l'attrazione sessuale perché non era sicuro di averla provata. Io in sostanza gli ho risposto che se non sapeva dire cosa fosse, probabilmente non l'aveva mai provata. Su questa base dunque mi verrebbe da pensare che se non sono certa di aver provato amore romantico e attrazione romantica, probabilmente non sono romantica.

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Bianca
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Bianca »

Ti amo e ti voglio bene, hanno due significati diverso.
Gli inglesi non l'hanno ancora capito perché non hanno le idee chiare.
A chi posso dire ti amo, posso dire anche ti voglio bene.
A chi posso dire ti voglio bene, non posso dire ti amo.
Ad esempio, io voglio bene ad alcune amiche; se posso le vedo, se non posso non le vedo.
Chi amo, se sto un po' senza vederlo, muoio, nel senso che muoi proprio.
Ecco, questa è la differenza.

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Edward
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Edward »

"ama il prossimo tuo come te stesso". Ognuno usa le parole come crede, ma queste hanno dei significati.
Io non provo nessun imbarazzo a dire che amo mia madre, e di certo non c'è bisogno di specificare che non la amo nell stesso modo in cui amerei una fidanzata. Poi se c'è chi preferisce il "voler bene" non c'è problema, ma che questo non diventi un modo per definire "amore" come esclusivo appannaggio dei rapporti romantici, perchè è semplicemente sbagliato.

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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Bianca »

Ci sono delle sottigliezze che la nostra ricca lingua ci consente.
Posso dire amo mia madre, mio figlio, ecc, ma quando mi rivolgo a loro, uso ti voglio bene.
Il ti amo, è più rivolto ad un amore esclusivo non di carattere parentale, in genere conseguenza di un innamoramento.
Per quanto riguarda ama il prossimo tuo......è già una traduzione e poi, l'imperativo "ama" risulta più incisivo che un "vuoi bene..."

Mi è capitato di sentire "ti amo" tra madre e figlia e mi è suonato abbastanza strano.
A casa mia non si usava neppure il ti voglio bene, figuriamoci!
Ti amo era una frase da film lascivo!....

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Edward
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Edward »

Bianca, qui mi pare si entri nel campo delle convenzioni o del proprio modo di fare, un po' come quel vecchio discorso sui baci sulle labbra dati ai bambini dai genitori.

Comunque grazie a questa discussione oggi ho detto a mia madre che la amo!

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Bianca
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Bianca »

Tu sei felice e lei anche.

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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da AnDieWelt »

Haderian ha scritto:la tua domanda e' retorica, sai già' benissimo che non c'e' una definizione chiarissima e precisissima perché' come si e' già detto più' volte ci sono tante sfumature e non e' un argomento di facile interpretazione. e queste varie sfumature sono gia' state descritte.
io posso solo dire cosa provo io e cosa le persone che pubblicano testimonianze su internet dicono di provare.

piuttosto perche' questo tono di sfida?
noto una vena provocatoria in quello che scrivi.
cosa ti ha irritato di quello che ho detto?

guarda fosse per me la parola amore te la cederei anche volentieri, poi pero' magari mi si irritano i romantici. quindi se vuoi facciamo giabbeluga per amore romantico e pirugiastro per amore non romantico, eventualmente poi si trova un termine diverso per ogni tipo di amore non romantico. :D
La domanda non è esattamente retorica, so bene non benissimo che non c'è una definizione chiarissima ma nel dubbio ho voluto chiedertelo dal momento che dicevi di non essere d'accordo con me. Se avessi semplicemente risposto "no" alle mie domande ti avrei scritto nel messaggio seguente: "allora perché non sei d'accordo con me?".
Ma ho sperato sinceramente che sapessi rispondere.

Poi non so esattamente cosa ti abbia potuto provocare, o il perché dovrei sfidarti.
Siccome il messaggio in questione non ha di per sé un tono, se non quello che gli dai tu, lettore che chissà in quel momento eri tu quello irritato, prova magari a rileggerlo e ad immaginare ad ogni riga faccine sorridenti :) :D :mrgreen: Dico sul serio

Bianca ha scritto:Ti amo e ti voglio bene, hanno due significati diverso.
Gli inglesi non l'hanno ancora capito perché non hanno le idee chiare.
A chi posso dire ti amo, posso dire anche ti voglio bene.
A chi posso dire ti voglio bene, non posso dire ti amo.
Ad esempio, io voglio bene ad alcune amiche; se posso le vedo, se non posso non le vedo.
Chi amo, se sto un po' senza vederlo, muoio, nel senso che muoi proprio.
Ecco, questa è la differenza.
Invece, Bianca, gli inglesi hanno capito tutto e siamo noi che non abbiamo capito niente.

Gli inglesi usano love per dire amore e occasionalmente romance per specificare se si tratta di una relazione amorosa per come la intendiamo noi.
Ci sarebbe meno da discutere se noi fossimo inglesi. Noi non diciamo "ti amo" come se fosse "ti voglio bene" ma è un problema nostro e ciò non modifica il significato di amore, perché questa parola viene ancora usata in altri contesti non-romantici, non c'è bisogno di fare esempi.

Poi, l'amore è una emozione come un'altra e può essere più intensa o meno, può essere contestualizzata. Come tutte le altre, non è binaria, non è che c'è o non c'è. Pensate al dolore, esistono grandi dolori, piccoli dolori, ognuno può farci sentire o reagire in modo totalmente differente dal precedente in base alla causa o le circostanze, ciò non significa che dobbiamo separarli e trovare un nome per ogni variante, si tratta solo di infinite variazioni della stessa cosa.
Per cui che differenza c'è tra l'amore che si prova per il nostro genere prediletto e qualsiasi altra cosa, persona, essere inanimato, materiale o immateriale? Questo al netto del sesso e del voler fare altre cose comunemente definite romantiche.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

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Aliah
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Aliah »

Ho già detto la mia sul tema aromanticismo nel topic "Demisessuali aromantici", perciò mi autociterò:
Noto che il problema nella definizione di demisessualità è il non collegarla all'attrazione sessuale (non romantica, non amicale, ma solo sessuale). Il romanticismo e l'aromanticismo sono, a mio parere, faccende a parte.

Mi considero demisessuale perché, al momento, l'unica persona con cui credo potrei mai fare sesso è anche l'unica persona con la quale ho instaurato un profondo rapporto che va al di là della semplice amicizia. Credo perciò che i demisessuali possano sì essere aromantici: secondo la mia visione delle cose, potrebbero provare attrazione sessuale (solo sessuale) per una persona con cui hanno instaurato un legame profondo. Da quello che ho capito, a una persona sessuale aromantica dovrebbe piacere il sesso senza "smancerie", perciò la stessa cosa vale per il demisessuale, con la differenza che è più lungo e complicato il processo di "selezione" della persona sessualmente attraente.
I rapporti di amicizia direi che non rientrano nella definizione dell'orientamento sessuale... o sì?
Ne ho parlato anche nel topic "Romanticismo":
Credo che, mentre l'asessualità ha che fare con la mancanza di desiderio sessuale (e non di un generico desiderio di conoscere meglio una persona), ma che non escluda il provare attrazione fisica per qualcuno, l'aromanticismo abbia a che fare con la mancanza di attrazione fisica. Mi spiego meglio. Chi è romantico dovrebbe essere sensibile alle dimostrazioni di affetto e dovrebbe ricercarle in un eventuale partner. Prendendo me come esempio, mi piace vedere due persone che si vogliono bene e che lo dimostrano (senza troppe smancerie). Trovo che il tempo dedicato all'altra persona in termini di coccole e gentilezze sia sempre tempo ben speso. Dunque mi considero romantica.

Un orientamento (sessuale) è, secondo me, un "verso cosa" è diretto il desiderio (sessuale). Romantico e aromantico, sempre secondo me, non sono orientamenti: sono più degli aggettivi che completano la definizione del proprio orientamento (sessuale) nella sfera di ciò che non ha a che fare direttamente col sesso, ma con tutti gli altri comportamenti "di coppia" (o di gruppo). Immagino esistano aromantici di qualsiasi orientamento sessuale (etero, omo, bi, a, trans, cis, pan, eccetera)...
Non ho molto altro da aggiungere, solo due citazioni, da un film e da una canzone.

Nel film "Adaline - L'Eterna Giovinezza", c'è una storia d'amore a mio parere inconcepibile... e non perché lei non invecchia da un'ottantina d'anni. In realtà è solo l'ultimo di una sfilza di film che propongono questo modello... Sarà dunque quello "giusto"? (ATTENZIONE SPOILER) I due protagonisti fanno prima sesso, perché (deduco) prima provano desiderio sessuale l'uno per l'altra (lui è molto insistente). Solo dopo un bel po' di tempo in cui i due si frequentano lui le dice: "Io mi sto innamorando di te, non posso farci niente", dunque, dal mio punto di vista, prova attrazione romantica. Questo significa forse che, nella sfera degli orientamenti sessuali (etero, omo, bi, trans, cis, pan, eccetera, ma non a), il desiderio (sessuale) può prevalere sull'attrazione (romantica)? Aromanticismo è forse questo? Ma allora, romantici (o aromantici) si può diventare!

I Gemelli DiVersi sembrano d'accordo con me nella canzone "Tu No":
"Ognuna in fondo mi ha deluso,
ma tu no, e in più dirai che non è da me,
che amo solo il sesso e il resto è inutile
e che non so cos'è che hai, con te è diverso vivere
non è sesso, ma amore con te
(...)
Tu no, tu no, sei diversa sai
sarà sesso e amore, vedrai"
.I won't LAST LONG in this WORLD so WRONG.

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Edward
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Edward »

Il termine amicizia romantica si riferisce sia ad una relazione non sessuale tra amici ma talvolta anche ad una relazione fisica, che spesso implica un certo grado di intimità fisica, molto comune nelle società occidentali moderne, includendo tenersi per mano, abbracciarsi, baciarsi e talvolta addirittura condividere il letto.
« Donne perfettamente rispettabili dell'età vittoriana si scrivevano tra loro in questi termini: "spero il meglio per te e mi sento impaziente... ancora una volta l'aspettativa di rivedere il tuo volto mi rende eccitata e febbricitante." Esse reiteravano e registravano la "furnace blast" del loro reciproco attaccamento passionale. Incidevano le loro iniziali negli alberi, ognuna metteva fiori di fronte i ritratti dell'altra, ballavano insieme, si baciavano, si tenevano per mano, e sopportavano intense gelosie a causa di rivali o per una piccola mancanza di rispetto... Oggigiorno se una donna muore e suo figlio o suo marito trovasse questo tipo di lettere o diari tra i suoi effetti personali, probabilmente li distruggerebbe per l'umiliazione. Nel diciannovesimo secolo questi sentimenti erano così rispettabili che i parenti sopravvissuti spesso li pubblicavano in elegie.
Negli anni '20 l'interpretazione delle persone riguardo al contatto fisico divenne fortemente legato all'intimità e alla sessualità, quindi ogni tipo di tocco, bacio e abbraccio veniva visto come un preliminare sessuale piuttosto che intenderlo come una normale forma di comunicazione con differenti significati nei diversi contesti... non è che prima l'omosessualità veniva accettata; ma adesso una maggiore quantità di comportamenti portano le persone ad essere classificate come omosessuali. l'amicizia romantica che esisteva tra molti uomini non sposati nel diciannovesimo secolo non era più compatibile con l'identità eterosessuale. »
https://it.wikipedia.org/wiki/Amicizia_romantica

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Aliah
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Aliah »

Mmmh, ok, ma si parla di amicizia, non di orientamento sessuale. Sono due cose separate. E mi portano a convincermi di più di ciò che ho scritto, ovvero che romantico e aromantico sono "aggettivi" che completano la definizione dell'orientamento sessuale e, aggiungo, del tipo di amicizia che si è instaurata con una o più persone.
Se però stiamo qui a elencare tutte le sfumature dell'amicizia, allora devo citare il "trombamico" come antitesi dell'amico disinteressato. L'amico romantico potrebbe perciò posizionarsi tra i due? Una sorta di grey-romanticismo amicale?
Quante etichette, accidenti!
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Edward
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Edward »

Aliah, non era una specifica risposta al tuo post.

Quello che voglio dire è che c'è un'enormità di sfumature di amore differente, e che persino nell'ambito del "romanticismo" possono esserci accezioni diverse (di solito tutto quello che è romantico ho sempre sentito dire che non riguarda l'amicizia...)

In particolare sottolineo questo passaggio:
Negli anni '20 l'interpretazione delle persone riguardo al contatto fisico divenne fortemente legato all'intimità e alla sessualità, quindi ogni tipo di tocco, bacio e abbraccio veniva visto come un preliminare sessuale piuttosto che intenderlo come una normale forma di comunicazione con differenti significati nei diversi contesti
Mi pare che la stessa cosa sia stata fatta con l'amore: è diventato tutto romantico, e il resto è sempre da definirsi come *altro*.

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Ayr
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da Ayr »

AnDieWelt ha scritto:Che differenza c'è tra amore romantico e amore non romantico?
L'amore platonico è romantico?
AnDieWelt, mi piace come osservi i problemi e come tenti di giungere a una loro soluzione.
Vorrei provare a rispondere alle tue domande, o almeno esporre la teoria e il ragionamento con le quali sono giunto a delle risposte, offrendo ovviamente nel contempo il mio punto di vista sulla questione.
Ti chiedo, se vorrai, di essere quanto più pignolo e critico possibile a riguardo, mi piacerebbe poter usufruire di un punto di vista esterno e magari approfondire e rifinire ancor meglio le mie idee.

Per cominciare ritengo che la questione più importante sia definire l'amore, un sentimento che credo sia molto nominato ma poco conosciuto.
Parliamo ovviamente di definizione che ambiscono ad essere il più generali e obiettive possibile, spesso ben diverse dall'idea comune di un determinato concetto.

Secondo me l'amore può essere definito come speranza di felicità, appagamento, realizzazione e armonia. Ancora più in sintesi direi "desiderare il bene".

La definizione è molto ampia perchè credo possa valere in tanti ambiti e verso tanti soggetti.
Se amo una persona desidero vederla felice.
Se amo una pianta desidero che cresca rigogliosa.
Se amo una teiera vorrei vederla pulita e integra.
Se amo un'ideologia vorrei che si affermasse.

L'amore può esprimersi tuttavia a diversi livelli d'intensità. Azzardando l'ipotesi secondo cui le persone sono buone e in generale desiderano il bene altrui, come si stabilisce dunque la differenza tra, per esempio, l'amare e il voler bene?
Io credo che l'intensità dell'amore sia proporzionale alla volontà di partecipazione del soggetto. Mi spiego meglio.

Esiste la gentilezza verso gli sconosciuti, in linea di massima e in assenza di informazioni non si augurano loro accidenti, ma in realtà la loro vita lambisce appena la nostra.
C'è il bene che si vuole ai conoscenti, a cui si augura una vita felice pur non conoscendo granchè di essa.
C'è l'amicizia, ovvero l'amore nei confronti degli amici, dei quali si è interessati a conoscere la vita e a migliorarla nei limiti del possibile, proporzionalmente al grado di amicizia, ma agendo sempre da fattori esterni ad essa, o comunque partecipandovi in maniera limitata, demandando perciò le decisioni attive all'altra persona.
C'è il "voler bene" che si riserva ai parenti, familiari e amici più intimi, della cui vita si fa spesso parte e vi è quindi un'interazione più forte a cui segue un coinvolgimento più attivo, dipendente dal grado di familiarità, che ci rende parzialmente parti attive della felicità altrui. Basti pensare ai genitori che prendono decisioni per i figli, ai giovani che si prendono cura degli anziani, a volte alla condivisione di parti della propria vita che non si mostrano a chiunque e le cui caratteristiche non dipendono soltanto da noi stessi.
Infine l'amore per un partner, per dirla in maniera più generale possibile, nel quale più di una persona collabora al raggiungimento di un reciproco stato di felicità, essendo dunque parte attiva non solo nella determinazione del proprio destino, ma anche di quello di un'unità affettiva più ampia e composta da più individui.
E' chiaro naturalmente che i confini tra i vari livelli sono molto labili e talvolta indistinti, ma a grandi linee mi sembra che la distinzione abbia senso.

Tutto ciò resta applicabile anche agli oggetti, agli animali o a qualsivoglia soggetto del nostro amore.
Ci sono animali domestici che magari sopportiamo perchè dobbiamo conviverci per forza, altri per cui faremmo di tutto. Ci sono oggetti che posseggono un valore affettivo enorme e altri che potremmo perdere senza nemmeno ricordarcene. Ci sono luoghi a cui teniamo e che ci evocano amozioni forti ed altri che sono semplici posizioni geografiche.
Insomma, direi che il concetto è abbastanza chiaro.

Stabilito cos'è l'amore arriviamo dunque al punto focale della questione. Quando e perchè l'amore si definisce "romantico"?
L'aggettivo romantico, in teoria, definisce una serie di concetti tali da aver perso per eccessiva diffusione il proprio significato concreto. Tenterò dunque di attribuirgli un senso che ritengo possa essere utile nell'economia del nostro ragionamento.
Credo che il concetto di "romantico" possa essere ritrovato nella sua radice che riporta al termine "romanzo". Come già qualcuno aveva scritto in questo topic, credo che sia romantico non tanto ciò che è finzione, sebbene il sogno sia una componente importante, ma piuttosto ciò che "esalta in maniera drammatica la realtà".
Dunque per me romantico è tutto ciò che dipinge la vita in toni più vividi, che rende più intense le emozioni, che accentua ogni dettaglio.
Questo tuttavia non in contrasto con ciò che è razionale, obiettivo e reale, ma soltanto come differente e consapevole punto di vista.

Aprire le portiere è banale, sacrificare sè stessi per risparmiare alla persona amata la gravosa incombenza di farlo da sè, dimostrando in tal modo la propria totale devozione al suo cuore, ecco questo è romantico, mi auguro abbiate colto il differente tono che rende, appunto, anche la scrittura più romantica.

In sintesi, poichè la sintesi è sempre utile alla comprensione, credo che l'amore romantico sia l'amore caratterizzato dalla tensione romantica, dall'energia, dall'inquietudine dei sentimenti e dal ribollir dell'anima.
L'amore è un oceano in cui ogni goccia rappresenza il desiderio di felicità, l'amore romantico è il medesimo oceano solcato da onde spumeggianti alte mille volte un uomo.

Esistono amori non romantici, dunque?
Io credo di sì, direi anzi che l'amore romantico è semplicemente uno dei tanti modi di vivere l'amore.
Purtroppo nel tempo si è associato il concetto di amore romantico a quello di amore sentimentale, amore tra uomo e donna e via dicendo, concetti molto, troppo limitativi.
Così come esiste una pletora di definizioni errate o di significato ormai diverso da quello originale.
L'amore platonico, tanto per citarne uno tra tutti. Platone aveva definito tutta una serie di caratteristiche e tipi di amore, sebbene l'obiettivo ultimo fosse quello di raggiungere un amore puro, spirituale. Ebbene, nel linguaggio comune, fino a prova contraria, "amore platonico" vuol semplicemente dire amore senza sesso.

Tornando a noi, dicevamo che esistono vari tipi di amore non romantico, così come esistono vari tipi di amore romantico. Tento di fare alcuni esempi che mi vengono alla mente.
L'amore epistolare è spesso romantico.
L'amore a distanza è spesso non romantico.
L'amore intellettuale è spesso non romantico.
La convivenza può avvenire sia tra innamorati che non, e può essere romantica a tratti oppure no.
L'amore per gli animali è spesso romantico, specie se si tratta di esseri idealizzati (capita spesso con gli amanti dei cavalli). Questo dovrebbe far capire che romantico non implica nè sesso nè tantomeno quel genere di affetto da innamorati.
Il sesso può essere terribilmente romantico, in quanto la tensione sessuale si addice perfettamente al romanticismo, così come può non esserlo affatto.

Anche il romanticismo ovviamente può presentarsi in diverse forme e a diversi livelli d'intensità, ma questo vale per qualsiasi sentimento umano, bisogna farci l'abitudine e accettarlo. Ciò che per me è romantico potrebbe essere del tutto normale per un'altra persona, in definitiva ciò che stabilisce il grado di romanticismo, amore o qualsiasi altro sentimento è fondamentalmente la percezione individuale, da questo caposaldo temo non ci sia modo di svincolarsi.

Nota a margine. Il sesso, questo nostro onnipresente avversario (detto in senso amichevole eh) può comportare amore oppure no, romanticismo oppure no. In sostanza sesso, amore e romanticismo si combinano in molti modi possibili, dando origine a una miriade di rapporti differenti.

Sesso senza amore e senza romanticismo
Sesso con amore senza romanticismo
Sesso con amore e romanticismo
Sesso senza amore con romanticismo
Amore senza sesso con romanticismo
Amore senza sesso senza romanticismo
Romanticismo senza amore senza sesso
... Insomma spero di aver reso l'idea.

Non so se ho chiarito pienamente tutti gli aspetti della mia idea e naturalmente sarei più che felice di approfondire, anche per non diventare troppo noioso fin da subito. Se proprio voleste potrei anche cercare di trovare un esempio per ogni combinazione di fattori. Potremmo farlo tutti insieme in realtà.

Ritengo però importante parlare ancora di un paio di concetti spesso fuorvianti.
Cos'è l'innamoramento?
Che differenza c'è tra innamoramento e amore?
Secondo me è molto semplice, l'innamoramento è la convinzione di essere innamorati. Da questa definizione discendono tutte le evidenti conseguenze.
Il colpo di fulmine è amore o innamoramento? Può essere entrambi.
Diciamo che l'innamoramento è una condizione che può essere quasi sempre necessaria, a volte è uno stato passeggero che prelude all'amore, altre rimane duraturo e illusorio, confinato in un'idealizzazione romantica.

Cos'è l'affetto? Che differenza c'è tra amore e affetto?
Su questo io taglio molto corto. L'affetto è una forma di amore, semplicemente di minore intensità, a volte anche solo temporale (provo affetto per l'amico che vedo solo il sabato sera). Alla fine, comunque, credo che tutto si riconduca all'amore, in qualsiasi modo lo si voglia chiamare.

Si può amare una persona pur senza desiderare una relazione?
Sì e no.
Si può sicuramente, ma non credo sia giusto farlo passare per un genere di amore più intenso.
Si può amare in un modo, per così dire, più libero, meno vincolato e vincolante, si può amare una o più persone, ma in definitiva credo sia inutile e assurdo tentare di rinchiudere ciascuno di questi tipi d'amore in una definizione. Ciascuno ama a modo proprio, con le proprie motivazioni, sempre amore (o sua illusione) rimane. Quanto intenso sia può stabilirlo solo chi ama.

Cosa vuol dire "rapporto sentimentale"?
Un accidente. Tutti i rapporti interpersonali sono basati sui sentimenti, è semplicemente umano. Questa è solo un'altra definizione impropria utilizzata al posto di "amore forte tra uomo e donna in cui si fa sesso". Ovviamente su questo forum credo capiscano tutti per quali ragioni una definizione simile è decisamente obsoleta.

Non mi viene in mente nient'altro, per fortuna oserei dire.
Probabile possa venirmi in seguito alla discussione. Non so se tutto ciò che ho detto ha per voi un senso, ma io spero che possiate vedercelo, insieme magari anche ad una qualche utilità.
Commenti e critiche sono più che apprezzati.

natasha
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Re: Io e la mia ossessione: aromanticismo

Messaggio da natasha »

Forse qualche definizione andrebbe rivista proprio sulla base di queste discussioni.

Asessuale: chi non prova attrazione verso alcun sesso ma puo' intraprendere relazioni...quindi non lo cerca, non e' il fulcro della relazione.Senza passare per malati, anaffettivi, semplicemente " non interessati" piu' che non attratti, allora aromanticismo e altre definizioni trovano un senso

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