AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Ho trovato questo bel articoletto e ho pensato di condividerlo: http://www.huffingtonpost.it/unwritten/ ... l?ref=fbpr
Mi rivedo abbastanza nelle parole della ragazza che ha scritto. Il pensiero che mi si affaccia alla mente quando sento qualcuno dire "non potrei vivere senza di lui/lei" è "io potrei. Ho vissuto per anni senza conosce la sua esistenza." Posso volere un bene indescrivibile per una persona, ma non riesco a considerarla come la mia metà, io sono inter* già così. A maggior ragione non riesco a dire che senza lui/lei smetterei di vivere, perché significherebbe che prima di incontrarlo non stavo vivendo.

Boh, a me pare giusto, ma mi pare anche una tautologia. Ma io sono io

Sinceramente non ha detto niente di sballato. Secondo me è malata la gente che NON sa stare senza altre persone, non la gente che ha abbastanza sale nel cervello da riconoscere quando e cosa vuole dalla vita.
Carina la condivisione, comunque

Il tuo mi sembra un atteggiamento sano ed equilibrato, e lo condivido. Questo non significa essere freddi o distaccati rispetto agli altri. È che gli altri esagerano. Chi dice "non potrei vivere senza di lui/lei", dice una cavolata e lo dimostrano le storie finite, i divorzi, a sopravvivenza al lutto. E lo dico da persona che si è anche disperata per la fine di un amore.
Ma non esistono metà. Non esiste la persona predestinata. Può esistere l'amore per sempre, questo sì, ma mica lo sai già da prima. Succede e basta.
Poi ok, ci sono quelli che si suicidano o peggio quelli che prima di suicidarsi ammazzano la persona che "amavano". Mica saranno esempi sani da seguire!

Questa ragazza parla con l'entusiasmo e il vivere di onnipotenza tipico della sua età.
Si entusiasma e si smentisce ripetutamente e mi viene da pensare che vuole e non vuole, come può fare chi ha una famiglia alle spalle su cui contare.
L'avessi davanti le direi: facci vedere i fatti, poi ne riparliamo.
Alla sua età io non pensavo di essere incompleta e non stavo in attesa di qualcuno che mi completasse.
Avevo già fatto delle scelte e sapevo cosa volevo.
La persona con cui volevo condividere l'esistenza, doveva essere in grado di migliorarmi e insieme avremmo dovuto costruire. E così è stato.
No, non muori quando perdi la persona che ami, comunque la si perda.
Si continua persino a vivere quando si perde un figlio.
Ma si soffre molto e ci vogliono anni e una grande forza per tornare a pensare che la vita può essere ancora bella nonostante.
Chi si lascia andare a gesti sconsiderati, ha un equilibrio più fragile e probabilmente non ha avuto, in precedenza, esperienze che l'abbiano temprato.
Vi siete mai chiesti perché i gesti inconsulti sono compiuti, quasi esclusivamente, da uomini?
L'uomo picchia, perché è la cosa che sa fare meglio quando è disperato; la donna prima ti ammazza con la lingua, poi ti pesta sotto i piedi.
L'espressione "non potrei vivere senza di te", la si usa come espressione d'amore.
Forse si dovrebbe dire: "vivere senza di te, mi sarebbe più difficile e sicuramente sarebbe meno bello".
Ma sappiamo che l'amore è un sentimento che non va tanto d'accordo con i ragionamenti, è immediato nelle espressioni ed è spudoratamente sincero: mentre si esprime, è assolutamente convinto di ciò che dice.

Bianca ha scritto:L'espressione "non potrei vivere senza di te", la si usa come espressione d'amore.
Forse si dovrebbe dire: "vivere senza di te, mi sarebbe più difficile e sicuramente sarebbe meno bello".
Ma sappiamo che l'amore è un sentimento che non va tanto d'accordo con i ragionamenti, è immediato nelle espressioni ed è spudoratamente sincero: mentre si esprime, è assolutamente convinto di ciò che dice.

Sì, credo sarebbe più coretto dire: "vivere senza di te, mi sarebbe più difficile e sicuramente sarebbe meno bello". Comunque... che mi dici di una persona che da innamorata non gli passa mai per la testa di dire "non posso vivere senza lui/lei"? Non è abbastanza innamorata?
Per il resto non mi è sembrato che la ragazza si esprimesse con onnipotenza, mi è sembrato piuttosto che si esprimesse con sicurezza e decisione.

Edward ha scritto:Chi dice "non potrei vivere senza di lui/lei", dice una cavolata e lo dimostrano le storie finite, i divorzi, a sopravvivenza al lutto. E lo dico da persona che si è anche disperata per la fine di un amore.

Ho avuto anch'io lo stesso pensiero.

Per alcune persone il "non posso vivere senza di te" è vero... lo dimostrano i suicidi e gli omicidi per amore.
Fortunatamente, sono casi estremi, e il più delle volte è una frase che si dice senza avere realmente cognizione di cosa significhi.

Bak, una persona innamorata che non dice mai "non potrei vivere senza di te", puó esprimere in tanti altri modi, lo stesso, identico concetto. Mio marito, ad esempio, non me lo ha mai detto, ma in occasione di un mio grosso problema di salute, aveva gli occhi come li hanno i cani abbandonati in autostrada.
Non credo tu abbia mai detto a tuo papà tutto il bene che gli vuoi, ma quando è stato male, tu hai capito quanto ti sarebbe mancato e quanto sarebbe cambiata la vostra vita senza di lui.
Sareste tutti sopravvissuti, ma, nella consapevolezza di tutta l'importanza che lui aveva rappresentato per la vostra famiglia.
La ragazza afferma delle cose e poi il loro esatto contrario.


Esclude e poi lascia aperte diverse possibilità. È una ragazza come tante, che continuerà gli studi, ma non sa ancora nulla di quello che esattamente vuole e deciderà di fare. A mio parere, ovviamente.

Le storie finite, i divorzi, la sopravvivenza al lutto, non smentiscono l'affermazione "non potrei vivere senza di te"
Semplicemente dimostrano che la vita è più forte e si continua a vivere; quanto male, solo il diretto interessato può saperlo.

`Silver ha scritto:Per alcune persone il "non posso vivere senza di te" è vero... lo dimostrano i suicidi e gli omicidi per amore.
Fortunatamente, sono casi estremi, e il più delle volte è una frase che si dice senza avere realmente cognizione di cosa significhi.

Nulla da ridire.

Bianca ha scritto: La ragazza afferma delle cose e poi il loro esatto contrario.

Sono d'accordo sulle righe prima di questa. Mi citi per favore qualche esempio, perché queste sue contraddizioni io proprio non le ho sentite.

A me sembra lo scritto di una ragazza giovane (deduciamo 20-22 anni, da quello che scrive), americana, che sta finendo il college e che vive in un contesto in cui molto spesso le persone si sposano giovani. Un contesto in cui molto probabilmente molte persone sentono il desiderio (o a volte la pressione) di trovare la persona della propria vita. E lei ha capito che per lei quel momento invece è ancora lontano perché ha bisogno di formarsi come persona. Non ne fa un discorso universale, ma personale.

In questo momento non posso andare a ricopiare le espressioni esatte, ma ricordo che quando l'ho letto, ho notato affermazioni e smentite.
A parlare sono tutti capaci, nel senso di "io dirò" "io farò", poi, sarebbe interessante, tra tre, quattro anni, poter verificare che cosa la fanciulla ha saputo realizzare e che cosa è rimasto di tutta questa bella teoria.
Mi è capitato, poco tempo fa, di parlare con una sedicenne che ha finito il secondo anno del liceo scientifico.
Non è stupida ed è anche furbetta.
Quando le ho chiesto che lavoro avrebbe voluto fare, mi ha risposto: il direttore generale.
Io ho continuato: sì, nell'azienda di tuo papà.
No, l'azienda di mio papà, mi fa schifo e il suo lavoro non mi
piace.
Voglio fare il direttore generale nella moda.
L'importante è avere le idee chiare, ho commentato io...
Vuoi che ti sveli il futuro?
Vuoi che ti dica come andrà la storia?

La ragazza ha 22 anni e mi è sembrato che parlasse del presente, di ciò che sente al momento in cui vive. Non mi sembra che parli con onniscienza ecc.. tanto che lascia aperte tutte le possibilità (e qui forse qualcuno ha frainteso dicendo che si è contradetta). Per me lei ha voluto dire "non ho bisogno di una metà perché sono già intera di mio. Nel futuro non escludo di innamorarmi pazzamente di qualcuno, ma questo non qualcuno non mi farà sentire più completa di quanto già sono."

E quest'ultima cosa non la può proprio dire, perché non sa che cosa potrà darle la persona che incontrerà.

La può dire benissimo, secondo me. Se non la potesse dire significherebbe che al momento è una persona a metà, cosa falsa. Non esistono persone a metà. Poi oguno è libero di pensarla come vuole.

Le persone a metà esistono eccome!
Ci sono persone incapaci, inadeguate, neppure in grado di badare a se stesse, dipendenti, incapaci di prendere decisioni e di dare una svolta alla loro vita.
A volte, può essere proprio l'incontro con qualcuno che risulta determinante e risolutivo per la loro esistenza.

Io quando l'ho letto sul sito dell' HP ho pensato: ma davvero un giornale pubblica queste cose??? Le riflessioni intime di una ventenne qualsiasi, non è nemmeno una notizia.
Onestamente, cosa intenda fare la ragazza nel presente e cosa farà nel futuro sono affari suoi.