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[Edward]

Aggiungo, visto che per curiosità ho approfondito il "lato cattolico" della questione, che per il tribunale ecclesiastico si più chiedere l'annullamento per impotenza (maschile o femminile), ma per rendere "nullo" il matrimonio non consumato bisogna fare altri passaggi specifici:

Se invece il matrimonio non viene consumato, ciascun coniuge può chiedere al Romano Pontefice la grazia di essere sciolti dal matrimonio, per una giusta causa. Il procedimento è di tipo amministrativo e non giudiziale, e si conclude con la Dispensa del Romano Pontefice, dopo l’accertamento (per dichiarazione delle Parti, di testimoni e – se necessario – per perizia) della inconsumazione. Gli argomenti che possono essere portati sono il cosiddetto “argumentum phisicum”, ovvero la verginità della donna, l’ “argumentum morale”, ovvero la prova viene data con altri mezzi, oppure si dimostra che i due coniugi sono vissuti sempre separati. Per sé il matrimonio rato e non consumato è un matrimonio valido, da cui si dispensa per la mancanza di consumazione, a beneficio dell’anima dei contraenti.

[Bianca]

Spiegazione chiarissima! Grazie.
Sì, anch'io penso che se si sceglie il rito civile per poter utilizzare la via più breve in caso di ripercussioni, è molto meglio lasciar perdere.
Non potersi fidare già in partenza, mi sembra un brutto biglietto da visita....

Gli sposi sono ministri del matrimonio religioso, quindi, il loro eventuale desiderio di sposarsi in chiesa, pur escludendo i rapporti sessuali per affari loro, strettamente personali, viene prima, secondo me, di ciò che ritiene la Chiesa.
Io considero il loro matrimonio perfettamente valido e il rispetto delle loro volontà, assolutamente primario.
Un altro discorso sarebbe l'escludere figli.

[Edward]

La chiesa si esprime anche su questo: la sterilità non è di per sé motivo di annullamento, a meno che la parte sterile non abbia tenuto nascosta la propria condizione sapendo che altrimenti non ci sarebbe stato nessun matrimonio.

[Bianca]

Molto interessante il tuo contributo.
E' il fornire la prova che non c'è stato "consumo" che mi sembra un po' complicato....
Te la vedi la scena?
O si crede all'affermazione dei coniugi o.....
Oggi, credo si debba escludere la prova della verginità che potrebbe essersene andata da un pezzo con l'aiuto di altri pretendenti. In questo caso potrebbe nascere la domanda: perchè con gli altri sì e con lui no?
Se però, la donna è davvero vergine, direi che si trova in una botte di ferro e la dispensa , a beneficio dell'anima dei contraenti, può avvenire in un amen!

[Bianca]

Non intendevo la sterilità, intendevo proprio "non volere mocciosi che girano per casa"....ahahahahah!

[Edward]

Dal lato cattolico, in teoria non dovrebbero esistere matrimoni che escludano per scelta l'idea di avere figli!
Alla legge, non importa proprio nulla se li fai, non li fai, se sei sterile o se sei vergine!

Non ho idea a quale epoca risalgano le norme ecclesiastiche, di certo quella della verginità della donna ormai mi sembra una cosa superatissima.
Senza contare che l'imene può lacerarsi anche per altri motivi non riconducibili al rapporto sessuale. E, in fondo, una donna potrebbe anche aver tradito il marito con un altro, aver avuto rapporti precedenti al matrimonio, ma non aver mai consumato con il marito. Cose inconcepibili in epoche antiche, ma oggi più comuni della verginità prematrimoniale.

Sulle altre indagini sulla mancata consumazione, non mi pronuncio perché non so nemmeno immaginarle

[Bianca]

Preferisco non saperle......

[The Wayward Fox]

Mi ricordo che, nel film su Giovanna d’Arco di Luc Besson, la di lei verginità veniva confermata da una suora – suppongo una di quelle che studiavano per divenire levatrici – dietro un enorme telo che impediva la vista al resto della corte presente in sala D: Non so se sia storicamente accurato né, in caso lo fosse, se ci sia ancora qualcuno che lo pratica. Mi auguro sinceramente di no!
Detto ciò, anch’io ritengo che la pietra fondante nel matrimonio tra due persone debba essere l’amore reciproco. Se essere genitori si istituisce a dovere si costringe a concepire anche chi non lo desidera, col rischio che il bambino cresca in un clima in cui la sua nascita risulta sgradita. Oh, be’, l’importante è che questo cavillo non esista nel diritto civile.
Comunque stiamo andando un po’ fuori argomento, gente. Riportando la discussione sui suoi binari, non ho aperto nessuno dei link da voi riportati – non ho voglia di guastarmi la serata – ma il mio consiglio è quello di non farvi impressionare. Quanto hanno scritto queste persone non è quello che pensa tutta la società né l’interezza della categoria a cui appartengono. Ci saranno sempre persone che parleranno senza sapere, così come coloro che non accetteranno quello che ritengono sia uno “stile di vita errato”, che si tratti di un orientamento sessuale o di scemenze come non abbinare gli abiti. Ricordiamo che la disinformazione si combatte solo educando e informando chi ci circonda!

[Edward]

Mi ricordo che, nel film su Giovanna d’Arco di Luc Besson, la di lei verginità veniva confermata da una suora – suppongo una di quelle che studiavano per divenire levatrici – dietro un enorme telo che impediva la vista al resto della corte presente in sala D: Non so se sia storicamente accurato né, in caso lo fosse, se ci sia ancora qualcuno che lo pratica. Mi auguro sinceramente di no!

Non so se sia successo proprio così a Giovanna D'Arco, ma sì, come tipo di pratica sarebbe coerente con il periodo.
Oggi immagino basterebbe una certificazione del ginecologo, senza gogna pubblica! (anche se a me, se volete saperlo, sembra sempre una cosa inquisitoria. E non penso che la donna potrebbe essere obbligata a sottoporsi a una cosa simile, nel caso fosse il marito a richiedere la nullità del matrimonio)
FINE OT

Riportando la discussione sui suoi binari, non ho aperto nessuno dei link da voi riportati – non ho voglia di guastarmi la serata – ma il mio consiglio è quello di non farvi impressionare. Quanto hanno scritto queste persone non è quello che pensa tutta la società né l’interezza della categoria a cui appartengono. Ci saranno sempre persone che parleranno senza sapere, così come coloro che non accetteranno quello che ritengono sia uno “stile di vita errato”, che si tratti di un orientamento sessuale o di scemenze come non abbinare gli abiti. Ricordiamo che la disinformazione si combatte solo educando e informando chi ci circonda!

Saggi* Fox, hai ragione. Ma è un po' come quando si leggono gli articoli sul Corriere online e sai che non devi leggere i commenti, ma lo fai lo stesso e poi ti maledici.

[Bianca]

Ciao Ed!
Ho visto che tu ieri hai scritto:

"Aggiungo, visto che per curiosità ho approfondito il "lato cattolico" della questione, che per il tribunale ecclesiastico si più chiedere l'annullamento per impotenza (maschile o femminile)"

Esiste quella femminile? In cosa consiste?

[Edward]

Ciao Ed!
Ho visto che tu ieri hai scritto:

"Aggiungo, visto che per curiosità ho approfondito il "lato cattolico" della questione, che per il tribunale ecclesiastico si più chiedere l'annullamento per impotenza (maschile o femminile)"

Esiste quella femminile? In cosa consiste?

Con "impotenza", nel contesto di cui sopra, si parlava dell'essere impossibilitati al rapporto sessuale penetrativo uomo-donna. Nel caso delle donne, si parla di vaginismo.

[Bianca]

Grazie