Il momento giusto per scrivervi...
Inviato: sab gen 03, 2015 3:26 pm
Ciao a tutti e soprattutto buon Anno!
É da diverso tempo che vi seguo, all'incirca un anno e mezzo, ma solo oggi, ho deciso di iscrivermi, grazie anche a una mia cara amica che mi ha incoraggiata. Lei si è registrata qualche giorno fa con il nickname Occhidisole. In verità continuavo a indugiare sempre, aspettando il momento "giusto".
In primis vorrei ringraziare coloro che gestiscono questo sito e partecipano attivamente affinchè chiunque si avvicini possa trovare delle risposte al proprio modo di essere. In tutto questo tempo, mi è capitato di leggere post di presentazione, rivedendo nelle parole di diversi utenti le mie stesse sensazioni, il considerarmi una persona "sbagliata" e "sola" perchè non uniforme al "pensiero di massa". Trovare questo portale fu per me un modo per "alleggerire" quella che potrei definire la mia "sofferenza" provocata da queste parole che continuavano a risuonare pesantemente nel mio animo nate un anno e mezzo fa a causa di un uomo.
Oggi giorno dove il sesso e il denaro sono i "valori" che muovono ogni cosa, è normale che chi non segua questa strada viene visto come "anormale". Purtroppo ho vissuto sulla mia pelle cosa volesse dire tutto ciò.
Come diversi utenti non ho mai avuto un ragazzo/uomo, fino ad un anno e mezzo fa. Purtroppo i ragazzi che si facevano avanti non riuscivano a "catturare" il mio interesse e viceversa le persone che in qualche modo mi potevano interessare probabilmente non attiravo la loro attenzione. Tutto ciò comunque non era un problema, certo qualche domanda me la ponevo ma alla fine non potevo di certo costringermi a voler bene ad una persona che non mi piaceva, avrei preso in giro me stessa e chi mi stava accanto.
Alla fine del 2012 ebbi modo di conoscere un uomo (35 anni mio coetaneo) che si era aggiunto nella compagnia che frequentavo. Iniziò piano piano a corteggiarmi con un "savoir faire" che non mi lasciò indifferente.
Il suo modo di fare stuzzicò sempre più il mio interesse soprattutto perchè mi stimolava molto mentalmente. Una volta insieme decisi di essere sincera con lui (ho sempre pensato che ogni rapporto dovesse essere basato sulla sincerità, fiducia, rispetto e dialogo) esponendo il fatto che io non avessi mai avuto alcuna relazione.
Ebbene la sua reazione fu quella nel pormi domande del tipo....hai avuto dei traumi....come mai...ect... comprensibili ovviamente calcolando che la maggior parte delle donne di oggi vantano un ventaglio ampio di storie d'amore. Lo tranquillizzai nessun trauma....ect....però decise di prendersi una settimana di "riflessione". Ne soffrii, ma avrei accettato qualsiasi sua scelta e proprio mentre io prendevo le distanze lui si fece avanti scusandosi del suo atteggiamento poco delicato e che era ancora interessato a iniziare una relazione con me.
Ingenuamente accettai, anche perchè ero già coinvolta emotivamente.
I giorni volavano ed io stavo bene con lui, mentirei se dicessi il contrario, non ero indifferente ai suoi abbracci, ai suoi baci, alle sue gentilezze (ebbene si sono un'eterna romantica), l'unica cosa che sentivo "stridere" dentro di me era la possibilità di avere relazioni sessuali con lui....sapevo che prima o poi "dovevo" farlo, ma la sola idea non mi invogliava. Ho usato il verbo "dovere" proprio perchè in quel frangente non mi sentivo "attratta sessualmente". Sapevo che prima o poi "doveva" succedere, perchè lui fin dall'inizio mi aveva fatto capire che era una delle cose più importanti per lui, se non la prima, in una relazione di coppia. Anche in questo caso il dialogo non venne a mancare, più che altro come modo di confronto per capire meglio ciò che uno si aspettava dall'altro. Lui era un tipo passionale al contrario di me. Non che io sia un tipo glaciale, anzi sono affettuosa e piuttosto dolce, ma non passionale.
É proprio in questo frangente che iniziai a cercare in internet qualcosa inerente alla mancanza di attrazione sessuale, e trovai il sito di Aven.
La relazione durò 6 mesi, prima che tornassi dalle vacanze estive (le nostre vacanze erano state programmate prima che ci conoscessimo quindi era difficile cambiare) tramite facebook mi fece capire qualcosa...ovviamente al ritorno chiesi un incontro per parlarne "face to face".
Ebbene lui mi disse chiaramente che non mi aveva mai amato (come fai a stare sei mesi con una persona a dirle "ti amo" se poi non è vero), mi vedeva come una semplice amica, non gli andavo bene perchè non ero volgare, non ero gelosa, non avevamo mai litigato in 6 mesi (6 mesi che potrebbero essere meno visto che ci si vedeva 1 o 2 volte a settimana per poche ore) e per lui non era normale visto che con le sue 6 precedenti storie già nei primi due mesi litigava. Probabilmente qualcuno potrebbe meravigliarsi, o trovare assurdo non aver mai litigato eppure io non ho mai trovato un motivo valido per farlo. Mi diceva che lui voleva una donna che lo "bacchettasse", in sostanza che lo tenesse a regime....tutto ciò mi ha sempre lasciato molto perplessa, anche se poi ho avuto conferme da qualche amica che mi diceva, che l'uomo vuole la ragazza che rompe. Della serie "de gustibus non disputandum est". Sarà che io sono molto lineare, e mi piace la semplicità, se sto bene con una persona, mi fido, non mi metto a fare pensieri strani o contorni ed infatti lui mi disse che tra tutte le ragazze che aveva avuto io ero stata la più sincera e matura (ed infatti è per questo che sono stata lasciata lol). Aggiunse che non aveva tempo da perdere con me, e anche se sapeva come "attirarmi" più vicino a sé non ne aveva voglia. Mi aveva messo anche alla prova per un periodo per vedere se potevo essere "intramprendente" sessualmente quelle sere che lui non si faceva avanti.
Ovviamente questo è per così dire una sintesi...la dose era più pensante "dal vivo" facendomi sentire una "di un altro pianeta".
Ne uscii letteralmente distrutta... sentire parole così (e altre) dalla persona alla quale vuoi bene, ti manda veramente in crisi, mi sentivo sbagliata, colpevole di essere quella che sono.
Ci volle tempo per riprendermi per tornare ad essere serena e più "forte" cercando di ritrovare il mio equilibrio interiore.
Lui ovviamente "non perse tempo" e nel giro di 2 mesi frequentava già un'altra donna (a detta di una amica, una "easy" e anche ben posizionata a livello lavorativo). Che dire....non avevo capito nulla...
Oggi posso dire che riesco a guardare la mia storia con occhi più obiettivi non riuscendo a capacitarmi di quanto fossi stata così cieca a voler bene ad una persona così. É proprio vero che l'amore ti rende ciechi ma nel mio caso ero diventata orba del tutto.
Una relazione così mi ha portato molta sofferenza, ma al tempo stesso mi ha permesso di fare luce su me stessa e soprattutto che cosa realmente voglio. Sicuramente non potrei mai stare con una persona che mette ai primi posti il sesso. So che non potrebbe mai funzionare. So perchè io non lo considero così importante. Per me sono altre le cose che rendono una coppia unita. Del resto come mi disse una persona...guardati in giro è vero che c'è molto sesso ma questo ha portato più amore?
É da diverso tempo che vi seguo, all'incirca un anno e mezzo, ma solo oggi, ho deciso di iscrivermi, grazie anche a una mia cara amica che mi ha incoraggiata. Lei si è registrata qualche giorno fa con il nickname Occhidisole. In verità continuavo a indugiare sempre, aspettando il momento "giusto".
In primis vorrei ringraziare coloro che gestiscono questo sito e partecipano attivamente affinchè chiunque si avvicini possa trovare delle risposte al proprio modo di essere. In tutto questo tempo, mi è capitato di leggere post di presentazione, rivedendo nelle parole di diversi utenti le mie stesse sensazioni, il considerarmi una persona "sbagliata" e "sola" perchè non uniforme al "pensiero di massa". Trovare questo portale fu per me un modo per "alleggerire" quella che potrei definire la mia "sofferenza" provocata da queste parole che continuavano a risuonare pesantemente nel mio animo nate un anno e mezzo fa a causa di un uomo.
Oggi giorno dove il sesso e il denaro sono i "valori" che muovono ogni cosa, è normale che chi non segua questa strada viene visto come "anormale". Purtroppo ho vissuto sulla mia pelle cosa volesse dire tutto ciò.
Come diversi utenti non ho mai avuto un ragazzo/uomo, fino ad un anno e mezzo fa. Purtroppo i ragazzi che si facevano avanti non riuscivano a "catturare" il mio interesse e viceversa le persone che in qualche modo mi potevano interessare probabilmente non attiravo la loro attenzione. Tutto ciò comunque non era un problema, certo qualche domanda me la ponevo ma alla fine non potevo di certo costringermi a voler bene ad una persona che non mi piaceva, avrei preso in giro me stessa e chi mi stava accanto.
Alla fine del 2012 ebbi modo di conoscere un uomo (35 anni mio coetaneo) che si era aggiunto nella compagnia che frequentavo. Iniziò piano piano a corteggiarmi con un "savoir faire" che non mi lasciò indifferente.
Il suo modo di fare stuzzicò sempre più il mio interesse soprattutto perchè mi stimolava molto mentalmente. Una volta insieme decisi di essere sincera con lui (ho sempre pensato che ogni rapporto dovesse essere basato sulla sincerità, fiducia, rispetto e dialogo) esponendo il fatto che io non avessi mai avuto alcuna relazione.
Ebbene la sua reazione fu quella nel pormi domande del tipo....hai avuto dei traumi....come mai...ect... comprensibili ovviamente calcolando che la maggior parte delle donne di oggi vantano un ventaglio ampio di storie d'amore. Lo tranquillizzai nessun trauma....ect....però decise di prendersi una settimana di "riflessione". Ne soffrii, ma avrei accettato qualsiasi sua scelta e proprio mentre io prendevo le distanze lui si fece avanti scusandosi del suo atteggiamento poco delicato e che era ancora interessato a iniziare una relazione con me.
Ingenuamente accettai, anche perchè ero già coinvolta emotivamente.
I giorni volavano ed io stavo bene con lui, mentirei se dicessi il contrario, non ero indifferente ai suoi abbracci, ai suoi baci, alle sue gentilezze (ebbene si sono un'eterna romantica), l'unica cosa che sentivo "stridere" dentro di me era la possibilità di avere relazioni sessuali con lui....sapevo che prima o poi "dovevo" farlo, ma la sola idea non mi invogliava. Ho usato il verbo "dovere" proprio perchè in quel frangente non mi sentivo "attratta sessualmente". Sapevo che prima o poi "doveva" succedere, perchè lui fin dall'inizio mi aveva fatto capire che era una delle cose più importanti per lui, se non la prima, in una relazione di coppia. Anche in questo caso il dialogo non venne a mancare, più che altro come modo di confronto per capire meglio ciò che uno si aspettava dall'altro. Lui era un tipo passionale al contrario di me. Non che io sia un tipo glaciale, anzi sono affettuosa e piuttosto dolce, ma non passionale.
É proprio in questo frangente che iniziai a cercare in internet qualcosa inerente alla mancanza di attrazione sessuale, e trovai il sito di Aven.
La relazione durò 6 mesi, prima che tornassi dalle vacanze estive (le nostre vacanze erano state programmate prima che ci conoscessimo quindi era difficile cambiare) tramite facebook mi fece capire qualcosa...ovviamente al ritorno chiesi un incontro per parlarne "face to face".
Ebbene lui mi disse chiaramente che non mi aveva mai amato (come fai a stare sei mesi con una persona a dirle "ti amo" se poi non è vero), mi vedeva come una semplice amica, non gli andavo bene perchè non ero volgare, non ero gelosa, non avevamo mai litigato in 6 mesi (6 mesi che potrebbero essere meno visto che ci si vedeva 1 o 2 volte a settimana per poche ore) e per lui non era normale visto che con le sue 6 precedenti storie già nei primi due mesi litigava. Probabilmente qualcuno potrebbe meravigliarsi, o trovare assurdo non aver mai litigato eppure io non ho mai trovato un motivo valido per farlo. Mi diceva che lui voleva una donna che lo "bacchettasse", in sostanza che lo tenesse a regime....tutto ciò mi ha sempre lasciato molto perplessa, anche se poi ho avuto conferme da qualche amica che mi diceva, che l'uomo vuole la ragazza che rompe. Della serie "de gustibus non disputandum est". Sarà che io sono molto lineare, e mi piace la semplicità, se sto bene con una persona, mi fido, non mi metto a fare pensieri strani o contorni ed infatti lui mi disse che tra tutte le ragazze che aveva avuto io ero stata la più sincera e matura (ed infatti è per questo che sono stata lasciata lol). Aggiunse che non aveva tempo da perdere con me, e anche se sapeva come "attirarmi" più vicino a sé non ne aveva voglia. Mi aveva messo anche alla prova per un periodo per vedere se potevo essere "intramprendente" sessualmente quelle sere che lui non si faceva avanti.
Ovviamente questo è per così dire una sintesi...la dose era più pensante "dal vivo" facendomi sentire una "di un altro pianeta".
Ne uscii letteralmente distrutta... sentire parole così (e altre) dalla persona alla quale vuoi bene, ti manda veramente in crisi, mi sentivo sbagliata, colpevole di essere quella che sono.
Ci volle tempo per riprendermi per tornare ad essere serena e più "forte" cercando di ritrovare il mio equilibrio interiore.
Lui ovviamente "non perse tempo" e nel giro di 2 mesi frequentava già un'altra donna (a detta di una amica, una "easy" e anche ben posizionata a livello lavorativo). Che dire....non avevo capito nulla...
Oggi posso dire che riesco a guardare la mia storia con occhi più obiettivi non riuscendo a capacitarmi di quanto fossi stata così cieca a voler bene ad una persona così. É proprio vero che l'amore ti rende ciechi ma nel mio caso ero diventata orba del tutto.
Una relazione così mi ha portato molta sofferenza, ma al tempo stesso mi ha permesso di fare luce su me stessa e soprattutto che cosa realmente voglio. Sicuramente non potrei mai stare con una persona che mette ai primi posti il sesso. So che non potrebbe mai funzionare. So perchè io non lo considero così importante. Per me sono altre le cose che rendono una coppia unita. Del resto come mi disse una persona...guardati in giro è vero che c'è molto sesso ma questo ha portato più amore?