Mi presento.
Inviato: dom ott 26, 2014 11:57 pm
Mi chiamo Sara e sono una persona che non ama particolarmente le vie di mezzo. Spesso non è solo il mio temperamento ad essere particolarmente estremo, ma lo è anche l'insieme dei miei ideali, dei miei giudizi, dei miei gusti, delle mie certezze. Ma una delle mie certezze è, incongruamente col mio modo di essere, che non tutto è certo.
Non lo so se sono una via di mezzo, in ambito sessuale, perché ho appena 18 anni e credo che in realtà questo "non-orientamento" sia molto più complesso rispetto a tutti gli altri: non è più semplice riconoscere e definire un'attrazione sessuale per un uomo o per una donna, anziché una mancanza di essa?
Non ricordo un momento in cui mi sono comportata come la massa. Da piccola ero troppo matura, troppo grande per condividere qualcosa con i coetanei. Alle mie amichette piaceva giocare coi trucchi, con le bambole e con gli hula hop, mentre io l'ho sempre trovato noioso - non che trovassi divertente fare "cose da maschi" -, era meno interessante di quanto potesse esserlo disegnare. Mi piaceva però stare con altri bambini e bambine, mi piaceva svolgere attività, sport.
Dalla quinta elementare in poi ho inziato a scrivere (e non mi sono più fermata), ma da quell'anno è iniziato anche un periodo che tutt'ora, pur avendo dimenticato nel dettaglio, mi ha lasciato cicatrici psicologiche invisibili ma non rimarginate. I bulletti mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico, o meglio, per il mio viso, e non hanno mai smesso. Anche adesso mi ritrovo protagonista di commenti sgradevoli che, a dir la verità, mi rendono veramente triste.
Mi rendono triste perché mi hanno plagiata al punto di non riuscire ad accettarmi, non solo quando mi guardo allo specchio, ma in maniera più generale, tutto di me è diventato un problema. Anche il fatto che, già attorno ai 12-13 anni, le mie amiche mi parlavano dei ragazzini di cui erano cotte e io invece non riuscivo a provare nessun'"interesse" per nessuno. Effettivamente non ho mai provato nulla di simile per qualcuno anche nei tempi a venire.
Il mio parere su uomini o donne belli, affascinanti e ben proporzionati è sempre stato una constatazione asettica, mentre per tutti è più amplificato, più personale e intimo e soprattutto incredibile che qualche addominale possa non farmi svenire dall'eccitazione (quante volte mi dicono di smetterla di fare la santa!). Ma una volta mi sono innamorata, di un ragazzo abbastanza più grande di me. Di certo non è stato un bel periodo (fra l'altro lungo per i miei standard), ne sono uscita rovinata.
La mia avversità per gli uomini aumentava costantemente e mi sono ritrovata priva di conoscenze positive, circondata o da ragazzi che vogliono da me una sola cosa o da altri che invece continuano a farmi sentire a disagio per la mia faccia. Anche in famiglia ho avuto una dimostrazione pessima dell'essere un uomo eterosessuale immaturo e privo di principi, ed è questa una delle mie incertezze: forse non sono capace di "cedermi" sotto ogni aspetto ad un uomo perché non mi fido del genere maschile (nel particolare eterosessuale)? Non è che la mia rabbia prima o poi si placherà lasciando spazio a nuove sensazioni e nuove necessità?
Però, tuttora la mia certezza è che l'affetto che posso provare, per chiunque esso sia, non va oltre la "platonicità". Non solo mi disgusta l'atto sessuale in se, ma anche lo trovo non necessario, nemmeno secondario, insipido. Lo sento da molto. Trovo che il sesso servi solo per procreare, personalmente. Preferisco ingozzarmi di pop corn e patatine guardando telefilm fino allo sfinimento, o partite di calcio. O sentire musica, leggere, fare fotografie. Preferisco fare e pensare ad altro, rispetto ai miei coetanei, rispetto a tutti, direi, eccetto voi, noi.
Ho aspettato due anni prima di iscrivermi qui, ma non ho ben memoria di quando ho conosciuto il termine "asessuale". Sinceramente, nonostante un compagno che ha intuito questa sorta di diversità mia e che, dopo averci discusso, non ha fatto niente che potesse farmi sentire a disagio, a volte penso che la solitudine, che non mi dispiace del tutto, possa farmi male. Dunque mi piacerebbe potermi confrontare con tutti voi o magari intraprendere qualche conoscenza, cercando di scoprire anche qualcosa di nuovo su me stessa.
..Credo di aver detto troppo, quindi stop!
Non lo so se sono una via di mezzo, in ambito sessuale, perché ho appena 18 anni e credo che in realtà questo "non-orientamento" sia molto più complesso rispetto a tutti gli altri: non è più semplice riconoscere e definire un'attrazione sessuale per un uomo o per una donna, anziché una mancanza di essa?
Non ricordo un momento in cui mi sono comportata come la massa. Da piccola ero troppo matura, troppo grande per condividere qualcosa con i coetanei. Alle mie amichette piaceva giocare coi trucchi, con le bambole e con gli hula hop, mentre io l'ho sempre trovato noioso - non che trovassi divertente fare "cose da maschi" -, era meno interessante di quanto potesse esserlo disegnare. Mi piaceva però stare con altri bambini e bambine, mi piaceva svolgere attività, sport.
Dalla quinta elementare in poi ho inziato a scrivere (e non mi sono più fermata), ma da quell'anno è iniziato anche un periodo che tutt'ora, pur avendo dimenticato nel dettaglio, mi ha lasciato cicatrici psicologiche invisibili ma non rimarginate. I bulletti mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico, o meglio, per il mio viso, e non hanno mai smesso. Anche adesso mi ritrovo protagonista di commenti sgradevoli che, a dir la verità, mi rendono veramente triste.
Mi rendono triste perché mi hanno plagiata al punto di non riuscire ad accettarmi, non solo quando mi guardo allo specchio, ma in maniera più generale, tutto di me è diventato un problema. Anche il fatto che, già attorno ai 12-13 anni, le mie amiche mi parlavano dei ragazzini di cui erano cotte e io invece non riuscivo a provare nessun'"interesse" per nessuno. Effettivamente non ho mai provato nulla di simile per qualcuno anche nei tempi a venire.
Il mio parere su uomini o donne belli, affascinanti e ben proporzionati è sempre stato una constatazione asettica, mentre per tutti è più amplificato, più personale e intimo e soprattutto incredibile che qualche addominale possa non farmi svenire dall'eccitazione (quante volte mi dicono di smetterla di fare la santa!). Ma una volta mi sono innamorata, di un ragazzo abbastanza più grande di me. Di certo non è stato un bel periodo (fra l'altro lungo per i miei standard), ne sono uscita rovinata.
La mia avversità per gli uomini aumentava costantemente e mi sono ritrovata priva di conoscenze positive, circondata o da ragazzi che vogliono da me una sola cosa o da altri che invece continuano a farmi sentire a disagio per la mia faccia. Anche in famiglia ho avuto una dimostrazione pessima dell'essere un uomo eterosessuale immaturo e privo di principi, ed è questa una delle mie incertezze: forse non sono capace di "cedermi" sotto ogni aspetto ad un uomo perché non mi fido del genere maschile (nel particolare eterosessuale)? Non è che la mia rabbia prima o poi si placherà lasciando spazio a nuove sensazioni e nuove necessità?
Però, tuttora la mia certezza è che l'affetto che posso provare, per chiunque esso sia, non va oltre la "platonicità". Non solo mi disgusta l'atto sessuale in se, ma anche lo trovo non necessario, nemmeno secondario, insipido. Lo sento da molto. Trovo che il sesso servi solo per procreare, personalmente. Preferisco ingozzarmi di pop corn e patatine guardando telefilm fino allo sfinimento, o partite di calcio. O sentire musica, leggere, fare fotografie. Preferisco fare e pensare ad altro, rispetto ai miei coetanei, rispetto a tutti, direi, eccetto voi, noi.
Ho aspettato due anni prima di iscrivermi qui, ma non ho ben memoria di quando ho conosciuto il termine "asessuale". Sinceramente, nonostante un compagno che ha intuito questa sorta di diversità mia e che, dopo averci discusso, non ha fatto niente che potesse farmi sentire a disagio, a volte penso che la solitudine, che non mi dispiace del tutto, possa farmi male. Dunque mi piacerebbe potermi confrontare con tutti voi o magari intraprendere qualche conoscenza, cercando di scoprire anche qualcosa di nuovo su me stessa.
..Credo di aver detto troppo, quindi stop!