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una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 12:17 pm
da whitefawn
Ciao a tutti,
mi chiamo Nina e come ho già scritto nella presentazione non sono affatto sicura di essere nel posto giusto, e vi chiedo subito scusa in caso contrario. Vi ringrazio comunque della vostra eventuale attenzione. Forse anche solo il fatto di scrivere in questo forum mi aiuterà forse a fare un po' di chiarezza dentro di me. Mi sento così sola e non so con chi parlare e confrontarmi. Scusate anche se non so come si scrive in un forum, è la prima volta in assoluto in vita mia.
Io non sono asessuale. Ma convivo da anni con un asessuale.
Anche se lui non riconosce in pieno il suo orientamento. Perché io mi sia innamorata di lui e come abbiamo fatto a vivere per anni una storia di amore non lo so nemmeno io, l'amore è una cosa incomprensibile ed è meravigliosa per questo credo. La nostra storia è stata - e per molti versi è- meravigliosa sotto quasi tutti i punti di vista. Tranne ovviamente l'aspetto sessuale. I primi anni ero così innamorata che -sapete come funziona- esaltavo tutto il resto in lui e mi facevo andare bene la castità. Lo amavo davvero così tanto, ero pazza di lui. E' l'uomo più speciale che io abbia mai conosciuto. Insieme abbiamo passato tante cose e costruito molto. Ovviamente una parte di me ha continuato sempre a soffrire per questa mancanza di sesso. Non sono mai stata una che pensa solo a quello ma certo penso sia una parte importante della mia vita di donna. E tutte le relazioni precedenti, sono sempre state tutte con uomini non asessuali, quindi per me è stato quasi uno "choc" fin da subito. Ma da una parte pensavo anche che era bello costruire una relazione che partisse da altre basi e non il sesso e pensavo (ingenuamente) che il sesso sarebbe prima o poi arrivato e migliorato. Ovviamente dopo i primi 2 anni di convivenza io ho cominciato ad avere sempre più problemi. Abbiamo parlato, parlato, parlato. Abbiamo fatto tentativi. Lui mi ha promesso mille volte di parlarne con degli specialisti. Ma non lo ha mai fatto. Poi documentandomi e parlando in modo approfondito con lui per mesi della questione, ho capito che non forse c'era nessun specialista da vedere. Lui infatti non ha problemi fisici o blocchi psicologici, di nessun tipo. Abbiamo fatto anche l'amore qualche volta. Ma è sempre stato evidente che le pochissime volte che lo facevamo erano per lui quasi un "dovere". Lui è proprio così. Mi ama, desidera stare con me, prendersi cura di me, coccolarmi, avere una famiglia con me… semplicemente non prova desiderio sessuale. Ne con me, ne con nessun'altra. Non lo ha mai provato, ne mai lo proverà.
Io invece sono sempre stata attratta da lui. Io farei l'amore con lui ogni giorno (anche dopo anni che conviviamo!)
Mi trovo in una situazione totalmente paradossale. Una parte di me lo ama e vuole stare con lui. Un'altra parte sa bene che questo non è l'amore come lo intendo io e sono quotidianamente frustrata.
Ma nel momento in cui mi chiedo perché sto insieme a lui, non posso non pensare che lo amo, davvero molto. Non ho mai amato un'altra persona così e non so se mai succederà.
Andiamo d'accordo, siamo una "famiglia", se penso la mia vita senza di lui mi manca il respiro. Mi ha anche più volte detto che gli va bene che io abbia delle storie parallele con altri uomini o donne se mi fa sentire meglio, perché capisce che per me è difficile rinunciare al sesso (anche perché sono ancora giovane tutto sommato). Ci ho provato. Ma io non ce la faccio. Voglio dire, a me non va di fare sesso tanto per fare sesso. Io voglio fare sesso con una persona che amo e con cui c'è sentimento.
Mi sento così sola. Per quando ne parliamo, lui ha comunque la sua prospettiva e io la mia, per quanto razionalmente entrambi capiamo i sentimenti e le esigenze dell'altro, comprenderli fino in fondo, "sentirli" è un'altra cosa. Certo che potrei andare avanti tutta la vita rinunciando al sesso, dato che tutto il resto che abbiamo è così prezioso e meraviglioso. Ma mi chiedo, è giusto? Se mi fa soffrire questa cosa - anche apparentemente banale come la castità- forse è più importante di quello che razionalmente sono disposta ad ammettere?
Scusate questo sfogo, davvero. Non cerco nessuna risposta, forse cerco solo qualcuno che mi possa capire o anche solo ascoltare. Perché in certi momenti mi sento un mostro, ma nessuna persona che conosco potrebbe capire e ho pensato che forse in questo forum ci sono persone sensibili e che comunque hanno attraversato la stessa situazione o la stanno vivendo. E che magari ascolteranno senza giudicare. Grazie ancora.
Nina

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 2:19 pm
da SilverKitsune
Innanzitutto benvenuta! Spero che il forum ti aiuti, noi cercheremo di fare tutto il possibile per esserti utili :)

Capisco la tua situazione, le relazioni tra asessuali e sessuali sono difficili, soprattutto quando ci sono situazioni in cui i problemi sorgono dopo diversi anni (come nel vostro caso). Non c'è niente di male a desiderare il sesso in una relazione di coppia, e (sebbene in astratto) comprendo la tua frustrazione. La castità non è affatto una questione banale, soprattutto per chi non è asessuale!

Tuttavia, le relazioni miste (tra asessuali e sessuali) sono fatte di compromessi. Il tuo compagno come si sente nei riguardi della sessualità? Per lui è un problema farlo con te, oppure è solo indifferente? E a te da' soddisfazione farlo con lui anche se è indifferente/non gli piace? Dal tuo post mi sembra di evincere che questa situazione ti pesa MOLTO, perché va avanti da tanto tempo e non ci sono vie di uscita. Nessuno mette in dubbio che tu lo ami, ma è anche tuo diritto avere una relazione soddisfacente ed essere felice della vita che fai.

Quindi, in sumpto: devi trovare con lui un punto d'incontro che vada bene per entrambi. Alcune coppie come compromesso usano le "arranged dates" - giorni della settimana/mese in cui sono d'accordo di fare l'amore, purché il partner sessuale *non* chieda all'asessuale di farlo di nuovo al di fuori di quelle giornate. Magari per te può andare bene?
L'alternativa sarebbe permettere a te di avere relazioni puramente sessuali extraconiugali, ma ovviamente ciò assume che (a) a te vada bene e (b) a LUI vada bene. Anche qui, per alcune coppie è una soluzione che funziona, per altre no. Dipende tutto da voi.

Quel che ti consiglio è: se qualcosa ti fa stare male, non ignorarla, anche se quel qualcosa è mancanza di sesso. Con l'andare del tempo, ogni fastidio si esacerba. Le questioni in sospeso è meglio risolverle il prima possibile.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 2:34 pm
da Bruno
Ciao Nina, benvenuta. La storia che hai raccontato e' molto simile a quella mia e di mia moglie (io sono asex, lei no). Tra l'altro il nome con cui ti sei firmata e' il diminutivo che uso per mia moglie :). Anche noi ogni tanto facciamo sesso, ma lei si accorge che lo faccio solo per farle un piacere. Io posso darle il sesso, anche se meno frequentemente di altre coppie, ma non il piacere di sentirsi desiderata fisicamente. Le ho detto che se vuole puo' farlo con altri uomini, ma lei non l'ha fatto. Purtroppo non so cosa consigliarti. Posso dirti solo che, nonostante tutto, mia moglie ed io siamo felicissimi del nostro rapporto e nessuno di noi ha mai considerato l'idea di lasciare l'altro.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 2:56 pm
da The Wayward Fox
Non preoccuparti, Nina, non sei la prima persona a giungere sul forum per chiedere consiglio :)
Non sentirti in colpa perché desideri sessualmente il tuo compagno: è la tua natura, così come la sua è scevra di impulsi sessuali verso altri individui. Non c'è nulla di male nel volere una vita sessuale soddisfacente.
Non esistono relazioni romantiche senza compromessi di alcun tipo, e quando si tratta di coppie miste tra sessuali e asessuali è necessario che ci siano anche sul piano sessuale. Le soluzioni che ti ha elencato Kit sono quelle più gettonate tra le coppie miste: sta a voi scegliere quella che vi è più congeniale.
Non so cos'altro dirti... mi rendo conto che il conflitto interiore che starai affrontando adesso ti stia dilaniando. Mi auguro che la risoluzione dei fatti, qualunque essa sia, ti porti a trovare la serenità.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 5:07 pm
da Bruno
Un'altra cosa che volevo aggiungere e' di non dare per scontato che il tuo partner sia in grado di avere rapporti sessuali con una certa frequenza, se solo lo desideri. Come ho scritto, per me non e' un grande problema, ma per altri asessuali la situazione e' diversa.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 5:51 pm
da whitefawn
Grazie davvero dei vostri commenti,degli auguri e dei consigli. Soprattutto perché mi sono sentita meno sola leggendoli.

Provo anche ad essere più precisa riguardo ad alcune cose.
in linea teorica lui è disponibile a farlo (tipo una volta al mese) ma poi ogni volta a dire il vero c'è sempre una scusa (quasi sempre la stanchezza) e io ormai non mi sento nemmeno più di provarci perché mi sento perennemente rifiutata (gliel'ho detto più volte e lui cerca di rimediare con le coccole, ma non è la stessa cosa). Poi ormai le rarissime volte che lo facciamo (in tutto il 2014 lo abbiamo fatto 5 volte, non perché sia carino tenere il conto ma ovviamente me le ricordo tutte) anche se lo desidero molto, il fatto che io sento che in realtà non mi desidera sessualmente, mi fa vivere la cosa nella maniera sbagliata, senza la passione necessaria.
Quindi credo che la situazione migliore per entrambi sia comunque non forzare la cosa.

Riguardo l'idea di avere storie extra-coniugali non funziona per me. Per lui andrebbe bene e ci abbiamo anche provato, ma per me il sesso è una cosa importante e che mi piace fare se c'è anche un'affinità intellettiva e psicologica, se c'è una passione vera e sana. Quindi le storie di puro sesso con solo attrazione fisica a me non danno nulla, oltre al fatto che non mi sento di farlo.

Una cosa è certa, anzi grazie di avermelo ricordato (anche se dentro di me lo sapevo bene): è vero che una cosa che ci fa soffrire non possiamo farcela andare bene per sempre, prima o dopo emergerà con ancora più forza. Ma comunque a qualcosa dovrò rinunciare e la cosa più logica sembrerebbe continuare a rinunciare alla mia natura e al sesso. Ma è davvero difficile, non so come ci riuscirò.

Grazie ancora a tutti delle vostre parole,
Nina

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 7:30 pm
da Celeste
Ciao Nina, mi spiace molto che tu ti trovi in questa situazione...

Come ti hanno già detto altri prima di me, purtroppo l'unica soluzione possibile è il compromesso, ovvero è necessario che tu e il tuo compagno troviate un "accomodamento" che non scontenti nessuno.

Leggo che in teoria via siete già accordati per "una volta al mese" (credimi: per me, che sono asessuale, sarebbe già un ottimo risultato) ma che spesso questo accordo salta; ecco, a mio avviso, in quelle occasioni sarebbe il caso di usare un pochino più di "fermezza". Non so in realtà come tu reagisca, ma mi pare di capire che sia più la rassegnazione a farla da padrone in quei momenti. Questo secondo me è sbagliato, e ha come unico risultato quello di acuire la tua frustrazione e sgretolare poco alla volta quello che avete costruito negli anni.
Credo che sia necessario affrontare l'argomento con un briciolo di risolutezza maggiore: per lui nei fatti una volta al mese è troppo? Ok, vediamo se possiamo dilatare un pochino di più i tempi. È invece il rapporto completo a essere troppo una volta al mese? In questo caso vediamo se è possibile "compensare" con pratiche diverse.

Sto andando a braccio perchè ovviamente non conosco la situazione nel dettaglio, e capisco che possa anche essere un argomento delicato per essere affrontato in maniera così diretta, ma credo sia necessario almeno provare.
Ed è altrettanto necessario, una volta trovata una possibile soluzione, che entrambi teniate fede ai patti. Questo ovviamente vale anche per lui, la serata di particolare stanchezza ci sta e nessuno è un boia che costringe a fare nulla, ma, se è stato trovato un compromesso su cui eravate entrambi d'accordo, mi spiace, ma è sbagliato che tu debba accontentarti ogni volta di una motivazione diversa per non mantenerlo. Se nella pratica viene fuori che è ancora "troppo", si rivaluta tranquillamente e si cerca un nuovo compromesso. Tu certo dovrai essere molto paziente, ma questo sarebbe già un modo di provare realmente a risolvere la situazione, non trovi?

Spero di non sembrare "dura" o "indelicata", ma se fossi io all'interno di una relazione con un non asex avrei ben chiaro che, nel momento in cui si costruisce un compromesso parlandosi "a cuore aperto" (quindi senza mentire nè promettere cose che non si riescono a sostenere), quel compromesso va rispettato. Ci possono essere aggiustamenti, ma è fondamentale che entrambi abbiate chiaro che l'obiettivo è costruire quell'equilibrio che più si avvicina alle esigenze di entrambi, e non privilegiare solo uno dei due.

Poi può benissimo essere che nessun compromesso sia possibile, e nel qual caso (ti auguro di no) ci si dovrà mettere a pensare al da farsi, ma prima a mio avviso dovreste davvero fare un tentativo in tutta onestà per vedere fin dove è possibile arrivare. Fin quando i tentativi si fanno "a parole" e non concretamente, è difficile arrivare da qualche parte.

Ho letto inoltre che lui non ha ancora pienamente riconosciuto il suo orientamento, anche questo secondo me potrebbe essere un ostacolo. Prima di arrivare qui io non sapevo il perchè di tanti miei comportamenti (o non comportamenti) ed era difficile per me spiegare al mio partner cosa mi passava per la testa, proprio perchè non lo sapevo neanche io. Capire se stessi è la base per costruire relazioni sincere con qualcun altro, quindi secondo me è importante che prima di tutto sia lui a capire chi è, cosa vuole e in che modo. Quando saranno chiari a lui in primis tutti questi aspetti potrà condividerli con te in piena onestà e mettersi realmente nelle condizioni di venirti incontro... Prima è impossibile.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 8:08 pm
da whitefawn
Celeste ti ringrazio davvero moltissimo per le tue parole e i tuoi preziosi consigli.
Non ti preoccupare non sei stata affatto troppo diretta, anzi. Hai senza dubbio ragione, dovrei provare ad insistere, ma credimi, non è facile! Io ho già di mio alle spalle problemi di insicurezze che riemergono violentemente ad ogni suo rifiuto. E comunque ogni volta che facciamo l'amore, non so come spiegarmi, io lo sento che non c'è la passione che dovrebbe esserci, sembra davvero si sforzi, sembra che stia facendo un compito o un lavoro… e questo non penso cambierà mai, nemmeno volendo arrenderci al compromesso di un accordo sulla quantità.
Adesso come giustamente sottolineii, penso la cosa fondamentale sarebbe cercare di far capire a lui qualcosa di più su se stesso. Ma ovviamente fare luce in noi stessi non è mai facile, è doloroso. E lui cerca di fuggire al confronto. O meglio, ascolta, dice che ci penserà e che farà qualcosa ma poi puntualmente, con una scusa o l'altra, cade tutto nel vuoto. Gli ho anche detto che secondo me potrebbe essere asessuale ma lui nega. Dice che mi desidera molto, solo che non ha voglia di fare sesso. Altre volte dice che secondo lui quello che facciamo è perfettamente normale. E non ammette nemmeno che quando lo facciamo non gli piace. Dice che al contrario gli piace moltissimo. Ma per me è chiaro che non gli piaccia. Non dico che menta di proposito, anzi sono sicura, ma non lo ammette a se stesso. E a nulla servono le mie repliche per cercare di convincerlo che né frequenza, né tipo di rapporto si possono definire "normali" (e tenete conto che sono di vedute molto aperte quindi il concetto di normale per me è molto dilatato).
Grazie ancora.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 8:19 pm
da Celeste
Se dice che si sente attratto da te ma "non ha voglia di fare sesso", potrebbe non essere asessuale, ma trovarsi in una sorta di condizione intermedia. Capisco che cambi poco dal tuo punto di vista, ma magari lui si sente "spaventato" dall'etichetta di asessuale, magari lo fa sentire in qualche modo anormale e lo rifiuta.
Esistono tante sfumature intermedie prima di arrivare al non provare attrazione sessuale per nessuno (che sarebbe la definizione di asessualità vera e propria), se lui conferma di sentirsi attratto da te perchè non credergli? Molte persone provano attrazione sessuale ma senza avvertire la necessità di fare qualcosa in proposito, ovvero soddisfarla tramite un rapporto sessuale. Convenzionalmente queste persone vengono fatte rientrare nell'Area Grigia, in cui sono comprese veramente decine e decine di possibilità e sfumature diverse. Magari può essere più facile per lui riconoscersi in questa condizione, se messa in questi termini?

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 8:53 pm
da whitefawn
Potrebbe essere, certo. Comunque vorrei sottolineare che io non gli ho dato nessuna etichetta ne lo ho accusato di nulla, ho solo provato a chiedergli se magari poteva essere questa la sua condizione, ma sempre con la dolcezza. Sul fatto del suo "desiderio" non è che non gli creda, non dico che sia un bugiardo, mettiamola così, abbiamo senza dubbio due diverse interpretazioni del concetto. Io lo desidero e vorrei baciarlo e fare sesso - e con trasporto. E spesso. Lui non sente il bisogno ne di baciarmi ne di fare sesso. Mai. E da sempre. Il suo "desiderio" la sua "passione" si esauriscono in atti che inserirei più nella sfera dell'affettività (carezzine, grattini, sorrisi, abbracci …) scusa la semplificazione. E' un po' una serie di manifestazioni che potrei ricevere da uno dei miei fratelli o da un figlio - non so come spiegarmi a parole - non c'è nulla nel modo in cui mi tratta che abbia una carica sessuale. Ma certamente potrebbe, come dici tu provare in realtà un desiderio che ha una forma diversa e quindi non essere asessuale come viene inteso a livello scientifico. Certo, il risultato alla fine non cambia moltissimo per me, perché comunque non mi sento desiderata e non posso esprimere la mia sessualità.
Comunque gliene parlerò ancora, speriamo di fare qualche passo avanti. Grazie ancora per il tempo che mi dedicate. Davvero.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 9:51 pm
da Celeste
"Nella pratica" concordo che cambi poco. Tuttavia (forse) se arrivasse a riconoscersi come potenziale appartenente all'area grigia, questo potrebbe essere un passo avanti nella direzione di riconoscere anche che la situazione non è "normale" dal tuo punto di vista. Probabilmente se è convinto che "quello che fate sia perfettamente normale" (e dal suo punto di vista effettivamente lo è) non vede neanche la necessità di un compromesso, nè coglie la differenza tra le tue esigenze e le sue. Questa piccola / grande ammissione potrebbe (sempre forse) portare qualche forma di disponibilità maggiore nel lungo periodo.
Questo fermo restando che la sua natura non la si può cambiare, quindi il suo modo di essere dal punto di vista sessuale / affettivo non cambierà...

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mar ago 26, 2014 10:14 pm
da Bruno
Nina: a me sinceramente una volta al mese non sembra un granche' di compromesso, e te lo dice uno che il sesso preferirebbe non farlo per niente. Io ti consiglierei di parlarne col tuo partner con fermezza e cercare di capire cosa c'e' alla base del suo rifiuto, mettendo in chiaro quali sarebbero le eventuali conseguenze se la situazione attuale dovesse continuare. Allo stesso tempo ti consiglierei di usare molto tatto quando parli con lui di questo argomento, perche' per molti uomini non riuscire ad avere rapporti sessuali e' fonte di imbarazzo. Ammesso che lui possa farlo, e che sia disposto ad un compromesso, io consiglierei anche di ricordargli che qualche volta l'iniziativa dovrebbe partire da lui.

Tieni conto comunque che, se lui e' effettivamente asessuale, anche nel migliore dei casi non potra' mai darti il piacere che si prova sentendosi desiderati durante un rapporto sessuale.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mer ago 27, 2014 12:06 pm
da mati92
Ciao Nina e ciao a tutti.
Innanzitutto mi voglio scusare per come verrà questo post, anche io è la prima volta che scrivo su un forum, anche se vi seguo da un pò...

Nina, io ti devo ringraziare. E' da un pò che leggo questo forum e lo faccio per le tue identiche ragioni: sentirmi meno sola. Sono nella tua stessa situazione: sto con un ragazzo che si definisce asessuale, non abbiamo mai fatto sesso, il massimo a cui ci siamo spinti dall'inizio della nostra relazione è stata una mano sul seno...
Anche io soffro molto per questa situazione, anche perchè, lui fino a poco tempo fa, si rifiutava di parlarne in modo costruttivo, dicendomi solo: "io sono così, non posso farci niente, perchè non può bastarti?"
E' solo recentemente che si è aperto un pò di più, arrivando anche a scusarsi per non aver capito quanto la cosa mi fa male. Quello che vorrei che capisse, è che a me, non manca il sesso in sè e per sè (ok, un pò si... sono fatta di carne anche io :-)), ma mi manca il confronto e il futuro... Come dici tu, è bellissimo e anche raro trovare qualcuno che ti ami di un amore così, diciamo, puro, ma alla lunga come affronteremo questa situazione?
Io amo molto il mio ragazzo (e ho la certezza che anche lui mi ami) e passo giorni in cui penso che va bene così che, come dice lui, manca solo un pezzettino insignificante rispetto a tutto quello che lui mi dà, altri in cui penso che è solo questione di tempo al capolinea. Mi sento perennemente nella canzone "not fair" di Lily Allen, con la differenza che almeno lui ci provava! No, scherzo, ma grazie per avermi fatto sentire meno sola e meno "paranoica". Ti sono vicina spiritualmente hehehehe. Ah, e ovviamente, grazie anche a tutti voi che rispondete, siete dolcissimi!

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mer ago 27, 2014 2:45 pm
da Starseed
Nina, mati92,
intanto voglio ringraziarvi. Immaginavo che per una persona, be', normale, lo stare con un asessuale potesse essere brutto, ma la realtà è che è perfino peggio di quello che pensavo. Essendo che io stessa non provo attrazione fisica, mi è molto difficile riuscire a capire cosa provi una persona che invece sente il bisogno di avere il proprio compagno vicino fisicamente - questo è un problema. Noi ogni tanto ci lamentiamo per le discriminazioni nei nostri confronti, quando ci viene detto che non esistiamo o che semplicemente dobbiamo trovare la persona giusta, e sbuffiamo perché questi zucchettoni dei sessuali PROPRIO non riescono, o non vogliono, capirci. In questo caso, abbiamo un'inversione. Probabilmente i vostri compagni non riescono a realizzare quanto per voi il sesso sia importante, o, se lo fanno, la loro repulsione verso l'atto sessuale è tale da non riuscire comunque a fare niente di concreto. Trovo molto bello da parte vostra cercare di mantenere una relazione con delle premesse come queste, perché come dite voi, siete molto innamorate.
Ma i vostri compagni, cosa fanno? Cercano comunque di mettervi a vostro agio? Questa è una domanda importante. Perché se è vero che voi vi sacrificate per loro, è altrettanto giusto che loro facciano un piccolo sforzo verso di voi.
Capisco che non è lo sforzo che cercate ma il desiderio; questo purtroppo, e dovete mettervi l'anima in pace, se la persona di cui siete innamorate è asessuale, è una cosa che non potrete mai ricevere. Secondo me però avete, come coppia, qualcosa di estremamente prezioso: una persona che vi ama talmente tanto da rinnegare la propria natura per l'altro. Questo vale per voi ma anche per loro.
Comunque, chiedete loro se sono disposti a sperimentare cose un po' alternative al sesso classico. NON sono esperta in materia, non lauree in psicologia, e non so cosa passi per la testa dei vostri compagni (io sono asessuale e senza libido, ma non ho problemi a concedermi se necessario), quindi prendete i miei consigli con le molle. Magari potreste provare con qualcosa a senso unico, a stimolarli manualmente o in altri modi senza per forza procedere con la penetrazione, per vedere se magari riescono a sbloccarsi un po' ed ad abituarsi alla sensazione, forse con l'andare del tempo può far loro meno schifo (come hanno suggerito a me per eliminare la paura dei cani, bisogna stare a contatto con i cani), ma bisogna sempre procedere per gradi e fare in modo che non ci sia niente di forzato. L'ideale sarebbe se l'atto fosse ricambiato, cioè che fossero loro a stimolare voi manualmente, almeno all'inizio. Non so come la possano pensare loro, ma a me sembra meno "impegnativo", in tutti i sensi, dato che non serve che l'uomo sia eccitato per questo e lui può comunque trarre una sorta di piacere dal vedere la propria compagna soddisfatta. Credo. Tutto ciò ovviamente deve essere ampiamente discusso prima, perché non ci siano problemi da entrambe le parti. Sinceramente io lo "schifo" da parte loro lo capisco, però è anche vero che comunque anche voi state male dalla mancanza di qualcosa che per voi è naturale, quindi è giusto che loro vi vengano incontro, assolutamente.
Se posso permettermi di dire una cosa... io non vi conosco, ma invidio i vostri compagni perché il vostro amore nei loro confronti è davvero bellissimo.

Re: una relazione tra asessuale e non asessuale è possibile?

Inviato: mer ago 27, 2014 5:46 pm
da whitefawn
Celeste, Bruno, Starseed, grazie ancora delle vostre parole e dei consigli.

Cercherò di lavorare ancora, nel nostro dialogo, sul concetto di ciò che "normale" per entrambi, perché forse lui non ha ancora davvero interiorizzato la differenza tra me e lui. Ma come avete sottolineato voi, certamente il fatto che manca il desiderio da parte sua non potrà mai cambiare. Forse possiamo fare dei passi avanti dal punto di vista fisico, se lui decide di impegnarsi di più a questo punto. Ma non so come spiegarmi, anche se facciamo dei tentativi (di ogni genere anche alternativi alla penetrazione) per ora semplicemente non ha "funzionato". E continuo comunque a sentirmi in nessun modo di volerlo forzare. Alla base resta sempre il concetto che, giustamente anche lui dovrebbe venire incontro a me, ma alla fine mi dispiace che in un certo senso faccia una cosa che non ha voglia di fare. Come non è giusto per me non è giusto per lui - e viceversa. Ma forse dovrei essere più pratica e davvero cercare di sforzarmi/ci nel terreno del compromesso. Voglio davvero provare tutto e il contrario di tutto prima di alzare bandiera bianca, perché lo amo troppo.
Mati92 - mi sono riconosciuta anche io nelle tue parole. Non è molto, ma un po' aiuta sapere che non siamo sole. Non solo noi due abbiamo una situazione analoga, ma ci sono delle persone davvero molto sensibili e dolci su questo forum, che anche se sconosciute ci stanno ascoltando con pazienza e condividono le loro personali esperienze.
E non stanchiamoci di comunicare con il nostro compagno, non rinunciamo. Affrontiamo la cosa, senza lasciarla cadere. Io troppe volte l'ho fatto ed è questo il mio errore, aver rinunciato troppe volte per paura di ferirlo o paura di insistere.
Grazie davvero di cuore a tutti, non immaginate quanto sia importante tutto ciò. Ho pianto dall'emozione leggendo alcuni vostri commenti, perché mi sono sentita capita per la prima volta. Può sembrare esagerato, ma è la verità. Grazie.