Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

La sezione dedicata all'attrazione romantica e all'aromanticismo.
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The Wayward Fox
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da The Wayward Fox »

Scusate, non ho specificato. Erano un ragazzo e una ragazza. Non avrei parlato di eccezione se si fosse trattato di due ragazzi :wink: Credo addirittura che lei e la fidanzata fossero diventate grandi amiche, tanto da uscire assieme anche da sole. Erano un terzetto molto particolare, in effetti. Sono piuttosto cert* che non ci fosse nient'altro che amicizia, dato che anche lei ebbe un paio di relazioni romantiche nel frattempo.
Il discorso di Eirikur mi intriga tantissimo *_* E sì, è un'immagine molto suggestiva.
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Miskin
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Miskin »

ah beh, allora chapeau!
però avrei voluto vederli per capire meglio. anch'io so di forti amicizie eterogenee nate nei banchi di scuola che si sono mantenute nel tempo. quelle che ho visto però avevano sì questo forte legame quasi di sorellanza-fratellanza, ma appunto era un rapporto talmente scevro da qualsiasi altra implicazione da esser viste come innocenti, innocui, proprio come se uscisse con sua sorella. non so come spiegare. ma è una cosa che si sente e percepisce. ci sono ragazze che ad altre ragazze non suscitano timore o gelosia, anzi, si stanno simpatiche reciprocamente sono quasi "solidali", complici, altre invece non so dire perché fanno nascere sospetti, gelosie, diffidenze.

eh Celeste, se arrivi ad essere d'accordo con Miskin è l'inizio della fine :lol:

riassumendo: allora, io gli scarponi ce li ho... quando si parte per la montagna? 8)
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Celeste
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Celeste »

Caspita, complimenti vivissimi ai tre anche da parte mia allora!! Rarissimamente ho trovato mie simili tanto "illuminate", quando capita mi fa molto piacere! Spero davvero che l'amicizia tra i tre sia continuata :)

P.S. Miskin temo che allora ormai la strada verso la perdizione sia bell'e che intrapresa, se non ricordo male sono già due o tre volte che mi trovo d'accordo con te...
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Chiara78
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Chiara78 »

Anche per me non sarebbe un problema se una ragazza single fosse grande amica sia mia che di mio marito, non vedo perchè dovrebbe esserlo; se anche la sua amicizia avesse qualche secondo fine, lui saprebbe tranquillamente metterla al suo posto e comunque non sono un tipo geloso.
Nel reality "Compagni di ballo" su MTV ho appena visto una situazione simile e tutti erano tranquilli; poi magari fingevano, ma mi auguro di no!
Concordo pienamente con entramb*. Abbiamo a che fare con dati di fatto, gli asessuali sono l'1% della popolazione, gli asessuali aromantici si attesteranno attorno allo "zero virgola".
Ricordiamoci che queste statistiche sono state fatte in base ai pochi che hanno il coraggio di rivelarsi per quello che sono, quindi chi sa quante persone non sono quello che sembrano perchè hanno timore del giudizio e preferiscono uniformarsi.
Lo stesso mio marito, dopo pochi giorni che ci conoscevamo, quando lo vedevo ancora solo come amico, un giorno, per salutarmi, mi diede un bacio sulle labbra; leggero, per carità, ma mi pareva presto e lui non mi pareva il solito "marpione", comunque ho chiarito a quattr'occhi che quell'atteggiamento non mi era piaciuto, e la risposta fu: "altre ragazze mi hanno detto che farei meglio a prendere di più l'iniziativa".
In genere non è il tipo che ascolta i consigli degli altri, ma dopo un po' di uscite fallimentari ha deciso di provare e se io non fossi il tipo che chiarisce, me ne sarei scappata a gambe levate pensando che lui avesse in testa solo il sesso e avrei perso la mia anima gemella.
Quindi: la chiarezza è essenziale, magari scavando un po' si possono scoprire cose inaspettate :D
Ultima modifica di Chiara78 il mar apr 15, 2014 2:56 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Celeste »

Sullo scavare sono d'accordissimo, io sono praticamente un escavatore cingolato da 90 tonnellate...
A volte mi fondo il cervello da sola, ma ho capito che per me è l'unico modo per trovare un po' di benessere.

Per i numeri mi basavo sui (pochi) dati disponibili, sicuramente c'è una gran percentuale di reticenti nel mondo e soprattutto nella gray area credo rientri una percentuale di popolazione ben più alta.
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Miskin
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Miskin »

non lo so effettivamente su cosa vengano fatte questo tipo statistiche, credo ci siano delle proporzioni più matematiche (come tutte le % di carattere scientifico-medico, come per le patologie o altre cose del genere) che basate sulle "dichiarazioni" umane, insomma non è come la dichiarazione dei redditi o il censimento, che ci siano anche altri dati e variabili e che tengono in considerazione anche del fatto che la gente menta, cioè per esempio io lo direi anche ma nessuno me l'ha mai chiesto quindi credo comunque di essere contemplata in quell' 1%... ma boh! non so.

concordo secondo me là fuori è veramente pieno zeppo di "Grigi", incoscienti forse, ma credo si noti anche parecchio dal livello di frustrazione generale

però io sono proprio nera, mi sa. no hope. quindi difficile trovare un altro asso di picche e va da sé che qualora anche fosse invece che darci il cinque ci serviamo un bel due...di picche appunto :-)
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The Wayward Fox
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da The Wayward Fox »

In effetti devo dire che, per quanto ci siano ancora molti stereotipi e pregiudizi nelle mie zone, cominciato il liceo ho notato il fiorire di molte amicizie intragenere. Era ed è raro che ci siano gruppi di soli ragazzi o sole ragazze, la maggior parte è mista. Differentemente dalle generazioni precedenti, che, ho notato, tendono a sospettare che dietro un'amicizia ci sia in realtà un flirt o un tradimento e chiedono insistentemente ai figli se l'amico o l'amica non sia in realtà il fidanzato o la fidanzata, i miei coetanei sono molto più aperti in tal senso (ovviamente sto generalizzando, eh, so bene che esistono le eccezioni da entrambe le parti).
Una volta l'ho raccontato a mia nonna, curiosa del fatto che le avessi menzionato due amici che mi stavano aspettando. "Come, due maschi?" mi chiese. E io le spiegai che l'abitudine/costrizione di frequentare solo persone del proprio genere era decaduta con gli anni. Era tutta contenta, ha commentato che le sarebbe piaciuto se fosse stato così anche quando era giovane :3
Che possano esserci molti appartenenti inconsapevoli all'area grigia è più che certo, secondo me. Insomma, un conto è essere asessuali (bene o male te ne accorgi) ma essere semplicemente meno attivi o interessati al sesso degli altri rientra di più nei canoni della norma.
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Miskin »

Quoto Waiting, anch'io ho notato che più si è giovani più si tende ad avere amicizie eterogenee e molti stereotipi o chiusure mentali dei nostri nonni/genitori si stanno affievolendo. E meno male.

Il fatto che non mi torna è questo: io tutto ciò lo vedo, lo vivo, lo recepisco, lo definisco, nella realtà da sempre come semplice "amicizia", che può essere anche bellissima, intensissima, con le sue mille sfumature, insomma estremamente variabile, può esserci l'amic* a cui ti senti più legat*, altr* meno, quell* che è come un'anima gemella, quell* che è come un fratello/sorella, etc, etc... però tutto qui.
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Celeste »

Non credo sia obbligatorio che un'unica amicizia sia percepita come qualcosa di diverso dalle altre, se è questo che volevi dire. Magari quell* che definisci "come un'anima gemella" potrebbe lasciarlo intendere, ma è una cosa che puoi dire solo tu che la vivi.
Poi, almeno per me, dipende anche da quanti "concetti" hai per definire i rapporti e quanto questi concetti ti permettono di definirli in profondità. Fino a pochissimo tempo fa io disponevo di due soli concetti, amicizia e amore in senso romantico, ed era un po' come stare in una gabbia perchè solo loro due non mi bastavano.

Certo il piano delle sensazioni non è definito solo dalle parole con cui le chiami, se una cosa la provi o meno lo sai indipendentemente dal fatto che una definizione linguistica ti manchi. Però il confronto con gli altri e l'acquisizione di una terminologia diversa dal vocabolario della maggioranza secondo me aiutano a fare chiarezza.

Non so se era questo che intendevi....
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Miskin »

No ma io capisco e come te acquisire una nuova terminologia che contempla più sfaccettature è arricchente e permette anche di capire meglio, ciò che si vuole, ciò che si intende. Quindi va benissimo.
Però sul piano sempre della realtà cioè relazionandoci con persone comuni, che per la maggior parte sono sessuali/romantiche, tutta questa terminologia mi sembra un po' astratta ed elitaria, appunto per comprenderla è necessario "prima informarsi", ma anche se trovo una definizione che penso possa valere per me poi non trova corrispondenza-comprensione al di fuori. Anche se provassi a spiegare ciò che intendo ho come l'impressione che la reazione primaria sarebbe "si va beh". Magari mi starebbero anche ad ascoltare, magari a livello teorico potrebbero anche dire di capire, però non ne sono così sicura.
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Celeste »

Quello sì, difatti molte volte si sta su un forum perchè si cercano persone con cui parlare di cose che magari la propria cerchia abituale non conosce o a cui semplicemente non interessano.

In effetti se dovessi immaginare di spiegare la cosa a qualcuno di totalmente avulso dal discorso, probabilmente sì, non otterrei grandi riscontri.
Immagino che nella pratica ne parlerei per un motivo specifico a una persona specifica (come ad esempio una persona per cui provo quei sentimenti e l'intento fosse farglieli capire), ma per tutte le altre situazioni e con tutte le altre persone con cui mi interfaccio posso anche sorvolare sui termini e le spiegazioni, e semplicemente farne a meno.
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Chiara78
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Chiara78 »

Le parole di TWF mi fanno pensare che, quando vedo qualcosa che non mi piace e/o mi rattrista in certi comportamenti (abbastanza spesso purtroppo), mi consolo pensando che almeno sono libera di impostare la mia vita come voglio: non è sempre stato possibile, e la sua nonnina lo conferma ;)
Comunque credo che non siano solo i grigi ad essere più di quel che si crede (sono d'accordissimo con voi): per i neri vale lo stesso a mio parere.
Per molti è normale relegare nel fondo il loro vero essere, se non lo ritengono "normale", e fingere di essere quel che non sono; come è efficace il pensiero positivo, purtroppo lo è anche quello negativo, e se ci si ripete "non sono normale, mi devo uniformare facendo sesso/vestendomi come gli altri/tutto quel che vi viene in mente" alla fine ci si crede e lo si fa con naturalezza :(
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da astrid »

Chiara78 ha scritto:Per molti è normale relegare nel fondo il loro vero essere, se non lo ritengono "normale", e fingere di essere quel che non sono; come è efficace il pensiero positivo, purtroppo lo è anche quello negativo, e se ci si ripete "non sono normale, mi devo uniformare facendo sesso/vestendomi come gli altri/tutto quel che vi viene in mente" alla fine ci si crede e lo si fa con naturalezza :(
È vero... siamo talmente immersi nei condizionamenti che alcune persone non riescono nemmeno a vedere che, sotto degli schemi assorbiti dalla realtà circostante, in realtà ci possono essere mille altri modi d'essere... io per prima, se non avessi dovuto affrontare un percorso per guarire dai miei disturbi d'ansia, probabilmente non mi sarei nemmeno mai accorta che di fatto mi forzavo a comportarmi in un certo modo solo perchè lo consideravo "normale", e avrei continuato a soffrirne. Ancora adesso non ho piena consapevolezza del mio modo di essere, leggere questa discussione ad esempio mi ha fatto riflettere molto sulla natura di alcuni miei rapporti con le persone. Io non credo di essere lithromantica, tuttavia i sentimenti che mi legano a certe persone mi sembrano molto simili a quelli che descrivete voi quando parlate di rapporti queerplatonici...

Ad esempio, ho avuto la fortuna, nei miei anni di scuola e ora all'università, di incontrare diversi professori che ho amato molto come figure professionali ma ai quali mi sono anche affezionata emotivamente, eppure non ho mai capito bene che genere di rapporto sia quello che, almeno da parte mia, mi lega a loro. L'ho sempre classificato come una cotta, ma di fatto non è una cotta... Sono felice di poterli ascoltare a lezione, di vederli apprezzare il mio lavoro ed anche di avere con loro dei contatti eventualmente al di fuori delle ore scolastiche, e poi voglio loro molto bene. Ogni volta che so di doverli incontrare mi emoziono come una bambina, vado letteralmente in fibrillazione e mi batte fortissimo il cuore :oops: eppure non si tratta di attrazione romantica, perchè anche se magari sogno ad occhi aperti di andare con loro a vedere una mostra o di uscire a cena, o anche solo di abbracciarli, io con questi personaggi non desidero affatto creare un rapporto così stretto come può essere quello di una relazione romantica canonica, il solo pensiero mi soffoca: non mi piace l'idea di condividere con loro la quotidianità. In genere non mi crea problemi nemmeno il fatto che siano o meno sposati/fidanzati perchè io non mi sento gelosa e anche il mio comportamento non suscita mai gelosie di alcun genere.

I professori sono solo un esempio che ho riportato perchè era il più facile da spiegare, in realtà io questo genere di legame l'ho sviluppato verso diverse persone, e non credo di essere ricambiata nel senso che non penso che loro provino per me lo stesso, e con la stessa intensità... tuttavia a me non importa, perchè sapere che hanno buona stima di me mi basta e avanza. Non so se questo possa rientrare nella definizione di "queerplatonico", scusate se mi sono intromessa nella discussione ma sto cercando di fare chiarezza... :)
"Atticus, forse tu ti sbagli..."
"Come sarebbe a dire?"
"Tutta la gente pensa di aver ragione e che tu abbia torto..."
"Hanno il diritto di pensarlo e hanno il diritto di far rispettare la loro opinione," disse Atticus, "ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza."

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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da Bakeneko »

The Waiting Fox ha scritto:Se aveste la sicurezza di poter avere una relazione queerplatonica con qualcuno che vi mettesse sullo stesso piano del proprio partner romantico, la situazione vi andrebbe bene o desiderate un rapporto queerplatonico in cui l'altra persona non abbia altri legami altrettanto significativi?
Personalmente preferirei che il rapporto fosse esclusivo, poi potrei fare delle eccezioni in base a quanto la persona in questione mi attrae.
Sempre parlando del ragazzo che mi ha fatto involontariamente trovare questo forum: dopo che lui si fidanzò, abbiamo continuato ed essere amici (e lo siamo tutt'ora), ma in qualche modo il bel rapporto che esisteva all'inizio si è come infranto. Penso che avrei anche potuto accettare che lui stesse in una relazione con l'altra, ma se avesse almeno continuato a darmi la stessa importanza che mi dava all'inizio. Quella volta gli parlai anche piuttosto chiaramente, dicendo che per me c'era stato qualcosa di più dell'amicizia, ma per lui non valeva lo stesso...

@astrid
L'esempio dei prof è più o meno quello che sta capitando a me in questo periodo. Quando ho capito quello che stavo provando ho pensato "non è possibile!"... perché non avevo mai provato una cosa del genere per una persona che superava la soglia di una certa età. Eppure quello che provo, per quanto intenso, non ha nulla a che vedere con il romanticismo. Io vorrei anche essere corrispost*, vorrei essere in cima alla sua lista, ma non in modo romantico; ammetto che certe volte mi sorprendo a pensare che sia un bene per me che questa persona non sia spostata e non abbia già qualcuno, perché un po’ di gelosia mi verrebbe di sicuro, tuttavia, anche se ho questi pensieri, non mi andrebbe mai di conviverci e tutto il resto.
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Re: Riflessione sul lithromanticismo e possibili relazioni

Messaggio da astrid »

Bakeneko ha scritto:@astrid
L'esempio dei prof è più o meno quello che sta capitando a me in questo periodo. Quando ho capito quello che stavo provando ho pensato "non è possibile!"... perché non avevo mai provato una cosa del genere per una persona che superava la soglia di una certa età. Eppure quello che provo, per quanto intenso, non ha nulla a che vedere con il romanticismo. Io vorrei anche essere corrispost*, vorrei essere in cima alla sua lista, ma non in modo romantico; ammetto che certe volte mi sorprendo a pensare che sia un bene per me che questa persona non sia spostata e non abbia già qualcuno, perché un po’ di gelosia mi verrebbe di sicuro, tuttavia, anche se ho questi pensieri, non mi andrebbe mai di conviverci e tutto il resto.
A me capita di "rimanerci male" quando scopro che una persona per la quale provo ciò che ho descritto sopra è già impegnata... più che gelosia vera e propria, però, credo che la mia sia una specie di momentanea delusione dovuta al fatto che, per dirla in parole molto povere, "pensavo di averlo tutto per me e invece devo condividerlo con qualcun altro" :mrgreen: insomma, una sorta di aspettativa che crolla, infatti non mi succede mai se so in partenza che X è impegnato/sposato/ecc... e di solito mi riprendo non appena mi abituo all'idea. Talvolta invece mi è capitato di provare senso di colpa nei confronti del partner, ma ho imparato a gestire anche quello non appena mi sono resa conto che, in effetti, è del tutto irrazionale che io mi senta in colpa: non voglio mica far del male a nessuno.

Per quanto riguarda l'età, invece, io ho notato che tendo sempre ad essere attratta da persone piuttosto in là negli anni, ma tant'è, i miei amici ormai mi chiamano "geriatric shock" :lol:
"Atticus, forse tu ti sbagli..."
"Come sarebbe a dire?"
"Tutta la gente pensa di aver ragione e che tu abbia torto..."
"Hanno il diritto di pensarlo e hanno il diritto di far rispettare la loro opinione," disse Atticus, "ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza."

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