Ditemi la vostra, per favore :)
Inviato: dom nov 17, 2013 4:24 am
Un bel giorno vi risvegliate in un mondo dove infinite nuvole fanno piovigginare un'infinita nebbiolina dorata su di voi, nuvole di un cielo seguito da cieli su cieli e luce infinita all'orizzonte.
Siete nella vostra casa dove siete stati da bambini e tutto risplende di una luce frugale e intensa, la stessa della prima infanzia e ancora prima.
Siete ben oltre la vostra definizione di paradiso.
I colori sono accesi e caldissimi, e l'intero universo sembra composto di amore liquido e luce.
Vi sentite come una goccia in un oceano.
Non capite più la differenza tra me e te, tra me e il vostro giocattolo preferito, tra l'amore e la luce, tra il corpo e il mondo.
Luce.
Poco prima un neurologo, un neuropsichiatra, uno psichiatra e uno psicologo che non si conoscono fra loro vi hanno firmato una carta in cui mettono in gioco la loro reputazione certificando che non c'è nessun tipo di squilibrio mentale rilevabile a qualsiasi livello, che metabolicamente il cervello non presenta variazioni dai livelli fisiologici, che l'esame di realtà è perfettamente intatto e che non avete disturbi di personalità. Non avete assunto droghe e non state immaginando. Per quanto vi sforziate di convincervi che è falso, l'esperienza perdura.
Poi le persone che avete intorno soffrono come soffrivate voi anni prima. Tendete mani e mostrate strade, fate di tutto ma non succede nulla. Non vi capiscono e non vi seguono. Non si fidano. Ogni giorno escogitate qualche modo per fare intravedere loro qualcosa ma non ci riuscite. Potete solo far capire loro quanto li amate ma non comprendono lo stesso. Nessuno condivide la vostra esperienza e l'unica persona che la condivideva è morta anni prima. Fidatevi! Si sta benissimo qui su! Datemi la mano! So come si fa, non vedete?
Niente. Non sentono. E soffrono. Voi cosa fareste?
Siete nella vostra casa dove siete stati da bambini e tutto risplende di una luce frugale e intensa, la stessa della prima infanzia e ancora prima.
Siete ben oltre la vostra definizione di paradiso.
I colori sono accesi e caldissimi, e l'intero universo sembra composto di amore liquido e luce.
Vi sentite come una goccia in un oceano.
Non capite più la differenza tra me e te, tra me e il vostro giocattolo preferito, tra l'amore e la luce, tra il corpo e il mondo.
Luce.
Poco prima un neurologo, un neuropsichiatra, uno psichiatra e uno psicologo che non si conoscono fra loro vi hanno firmato una carta in cui mettono in gioco la loro reputazione certificando che non c'è nessun tipo di squilibrio mentale rilevabile a qualsiasi livello, che metabolicamente il cervello non presenta variazioni dai livelli fisiologici, che l'esame di realtà è perfettamente intatto e che non avete disturbi di personalità. Non avete assunto droghe e non state immaginando. Per quanto vi sforziate di convincervi che è falso, l'esperienza perdura.
Poi le persone che avete intorno soffrono come soffrivate voi anni prima. Tendete mani e mostrate strade, fate di tutto ma non succede nulla. Non vi capiscono e non vi seguono. Non si fidano. Ogni giorno escogitate qualche modo per fare intravedere loro qualcosa ma non ci riuscite. Potete solo far capire loro quanto li amate ma non comprendono lo stesso. Nessuno condivide la vostra esperienza e l'unica persona che la condivideva è morta anni prima. Fidatevi! Si sta benissimo qui su! Datemi la mano! So come si fa, non vedete?
Niente. Non sentono. E soffrono. Voi cosa fareste?