Psicologia

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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SilverKitsune
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Psicologia

Messaggio da SilverKitsune »

Discutiamo della psicologia e della sua attendibilità, in particolar modo in correlazione con l'asessualità in sé. Secondo voi un* psicolog* che si trovi davanti un paziente asessuale come dovrebbe reagire, nel caso in cui questo paziente voglia cambiare la sua condizione? E nel caso in cui non voglia? La spiegazione dell'asessualità è, per voi, più di natura biologica o psicologica (o altro)? Avete esperienze passate con degli psicologi?
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animapura
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Re: Psicologia

Messaggio da animapura »

forse dirò una grande sciocchezza però sono sempre stata convinta del nesso tra l'asessualità e una forma molto lieve di autismo (almeno nel mio caso)...quindi l'asessualità ha delle basi sia "neurologiche" che psicologiche.

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Asuka
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Re: Psicologia

Messaggio da Asuka »

domanda difficile e alla quale nn so rispondere (o nn voglio rispondere xkè d sicuro sbaglierei) ma cmq nn credo che l'asessualità sia autismo, si manifesta solo nell'attrazione sessuale quindi secondo me cn l'autismo nn ha nulla a che fare, anche xkè quella è una malattia grave, nn un disturbo così come x es la depressione...
Cmq io credo che il compito di ogni psicoogo sia molto socraticamente far trovare al paziente la propria soluzione, mettendo in evidenza certi aspetti delle proprie esperienze o del proprio carattere che da soli nn si considerava! A me sarebbe piaciuto essere una psicologa, se solo fosse un lavoro che desse da mangiare.
Quindi nei riguardi dell'asessualità nn si può combattere contro i mulini a vento....se uno nn prova attrazione sessuale è inutile insistere, sarebbe solo una forzatura! Il bravo psicologo è quello che da pareri, consigli, idee...e tali indicazioni devono essere sane, NON DI PARTE, e il + possibili neutrali. Però tutto non deve finire solo come sterile ascolto....bisogna impegnarsi a dare degli spunti di riflessione e poi lasciare che il paziente arrivi dove vuole arrivare. Perchè alla fine è il paziente che sceglie la deirezione, sceglie cosa vuole, lo psicologo assiste solo. Non tutti quelli che si definiscono sessuali lo sono, non tutti quelli che si definiscono asessuali lo sono, dipende da mille fattori...un bravo psicologo dovrebbe capire che ogni caso fa a sè, non tipicizzare una situazione a + persone che in comune nn hanno niente, non imporsi, non insistere, lasciar respirare ed essere aperto a nuove idee
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Chiara78
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Re: Psicologia

Messaggio da Chiara78 »

Penso che ognuno sia fatto in un modo e non credo, se non in alcuni casi estremi, ai concetti di "normalità" e "anormalità".
Non c'è nulla di male nell'essere asessuali, e se non esistessero canoni di "normalità" molte persone che fanno parte delle cosiddette "minoranze" ma che lo nascondono verrebbero allo scoperto, nessuno si sentirebbe più male perchè fa parte di una "minoranza" e non ci sarebbe bisogno dello psicologo (sia parlando di asessualità che in generale).
Dato che purtroppo non è così, se non si ha la forza di essere se stessi e di fregarsene di quella che secondo la massa è la "normalità", uno psicologo può aiutare, ma dovrebbe, a mio parere, far capire alla persona che va bene così com'è e non ha nessun motivo per cambiare.
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Nemesi
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Re: Psicologia

Messaggio da Nemesi »

Esatto, secondo me la prima cosa di cui dovrebbe accertarsi lo psicologo è se la condizione di cui si parla è vissuta come un disagio o no... Nel caso non lo sia, dovrebbe dire: "Ma perché allora sei qui?" e mandarti a casa con un sorriso. :mrgreen: Se invece una persona non vive bene la sua asessualità, l'unica cosa che c'è da capire è se lo fa per pressioni sociali o no. Nel caso sì, concordo con Asuka. Il caso no è l'unico da curare, ma spesso mi pare di aver capito che questo è dovuto a fattori (fisici?) che spetta ad altri esperti prendere in considerazione.
Animapura, non saprei... Ci sono un po' di dati fatti con sondaggi su forum di Asperger, e parrebbe che un terzo sia asessuale... Ma so per certo che non sono stati fatti studi al riguardo. :roll:
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SilverKitsune
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Re: Psicologia

Messaggio da SilverKitsune »

Il discorso del collegamento con la sindrome di Asperger in realtà non regge, perché tutti i dati finora ottenuti sono basati sulla popolazione di internet, non essendo stati fatti studi nella vita reale al riguardo... quindi sono falsati per definizione, perché per esempio la maggioranza delle persone che frequenta forum è più incline all'introversione, tanto per citare una delle caratteristiche che si riscontrano molto più spesso in chi usa i forum rispetto a chi non li usa.

Poi per uno psicologo un conto è avere davanti un asessuale che non vive bene la sua condizione, altra cosa è avere davanti una persona sessualmente repressa che vuole superare un blocco psicologico. Il problema è che per uno psicologo non penso sia facile distinguere tra i due casi, anzi, spesso condizioni di disinteresse per il sesso vengono trattate esclusivamente come repressione, come è stato il caso dell'esperienza che ho avuto io. Avevo anche davanti una persona che guardava al suo portafogli molto più che al benessere dei pazienti, quindi figuriamoci :mrgreen:
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Sidhe
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Re: Psicologia

Messaggio da Sidhe »

Credo che la psicologia sia utile quando si tratta di tirare le fila e codificare comportamenti umani comuni all'intera umanita' o almeno a molti soggetti, accomunati, se mi passate il circolo vizioso, da una condizione psicologica (norme o abnorme). Da cui branche come la psicologia criminale ecc.
Ma non so se la psicologia possa aiutare nella definizione di orientamenti sessuali: tutte le persone che condividono un orientamento condividono una condizione psicologica? Un orientamento sessuale e' una condizione psicologica? Io non sono una psicologa ma credo di no, vedo molte differenze di psiche, di idee e di background anche fra noi che scriviamo qui.
Sull'asessualita' in particolare: e' ancora poco studiata e non credo che una persona che ha affrontato un iter universitario anni fa, con professori che non e' detto si tengano aggiornati, possa capire senza remore l'asessualita', considerato anche che la mancanza di dewsiderio e' considerata un problema, un disturbo della sessualita' (anche se il nostro non e' sempre mancanza di desiderio, ma e' sempre mancanza di attrazione). Penso che siano pochi gli psicologi che conoscono l'asessualita' e ancora meno quelli che non pensano che sia solo un modo per "giustificare" un disturbo.
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Chiara78
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Re: Psicologia

Messaggio da Chiara78 »

Forse mi sbaglio, ma credo che per uno psicologo dovrebbe essere ovvio che ogni persona ha determinate caratteristiche, tra cui appetiti, sessuali o meno, più o meno accentuati.
Secondo me anni fa c'era un completo menefreghismo nei confronti del disagio psicologico, ma ora c'è, secondo me, la troppa tendenza a rendere tutto una malattia... equilibrio mai eh :? :shock:
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SilverKitsune
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Re: Psicologia

Messaggio da SilverKitsune »

Chiara78 ha scritto:Secondo me anni fa c'era un completo menefreghismo nei confronti del disagio psicologico, ma ora c'è, secondo me, la troppa tendenza a rendere tutto una malattia... equilibrio mai eh :? :shock:
E' verissimo, l'ho notato anche io. Ho dimenticato di menzionare nel post precedente che secondo me la radice dell'asessualità è molto più biologica che psicologica, e in quanto potenzialmente biologica, non escludo che possa avere addirittura una componente genetica. Se fosse psicologica non si tratterebbe di un vero e proprio orientamento, probabilmente.
Detto questo, ho notato una spiccata tendenza a far fiorire ogni tipo di disturbo mentale da curare... una volta ne lessi l'elenco completo, anche l'elenco delle fobie, e pensai: ma ce n'è davvero bisogno? L'impressione che ho è che sia anche quello un modo per speculare sulla paranoia dei pazienti, visto che con così tante cose che "non vanno" è molto improbabile che un paziente stia bene sotto OGNI punto di vista. E l'asessualità in un certo senso è anche vittima di questa tendenza a classificare tutto ciò che è buono e giusto e distinguerlo da tutto ciò che è anormale e sbagliato...
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Re: Psicologia

Messaggio da Sidhe »

Secondo me in parte sono "malattie" inventate per far piacere alle case farmaceutiche che vendono psicofarmaci, nei casi gravi (ad esempio non sono sicura dell'esistenza dell'ADHD, o almeno dubito che ogni bambino vivace abbia davvero questo ipotetico problema), mentre nei casi meno gravi, un sacco di piccoli disturbi con cui l'umanita' convive da sempre sono diventati improvvisamente importantissimi. Per citare Big Bang Theory: "ok, Sheldon, hai avuto un'infanzia difficile. TUTTO IL MONDO ha avuto un'infanzia difficile (...)".
E' giusto dare la giusta importanza alla salute psicologica delle persone, non dico che tutti i disturbi siano inventati o gonfiati; ed e' giusto voler vivere felice al 100% anziche' al 90%, ma non e' che per avere quel 10% devo sentirmi dire che sono problematic* e devo buttare stipendi interi dietro quella che e' soltanto una rifinitura per raggiungere la perfezione. Ovviamente chi vuol andare dallo psicologo e' liberissimo di farlo, se sente di aver bisogno di un orecchio che l'ascolti e/o di qualche consiglio per carita' ne avra' bisogno.
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Re: Psicologia

Messaggio da Asuka »

credo che sia stata una "moda inflazionata"
si cerca di dare disperatamente un nome a ogni nostro "nemico interno", cioè malessere...e quelli che propinano cure e medicine per ogni mini disturbo inflaziona e secondo me disonora la categoria degli psicologi. Un vero psicologo dovrebbe sapere quando si arriva al limite, il limite del curabile e del non curabile perchè del tutto normale.
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Re: Psicologia

Messaggio da Sidhe »

Non credo che in Italia gli psicologi possano legalmente prescrivere psicofarmaci (ma forse sbaglio); quello più che altro lo fanno gli psichiatri. Pero' quando uno psicologo vede che il tuo caso e' troppo grave per essere affrontato "a chiacchiere", ossia facendoti arrivare alle radici di esso, di solito ti indirizza da uno psichiatra che, secondo la definizione di mia mamma, "ti distrugge e ti ricostruisce daccapo" (sara' vero? Mai andata da uno psichiatra...)
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Re: Psicologia

Messaggio da SilverKitsune »

A mio parere il problema è più nella sensibilità umana (almeno, di buona parte dell'umanità) al lavaggio del cervello, che negli psicologi o psichiatri in sé per sé. Ci sono professionisti che badano solo al portafogli e sono un danno per la società, ma non tutti sono così, ovviamente. Solo che questo dilagare di possibili "disturbi psichici" sta portando alla paranoia diverse persone, conducendole all'ipocondria. Scommettiamo che almeno la metà dei diagnosticati in realtà ha SOLO l'ipocondria?
Per carità, se si sente di avere un disturbo e di volerlo curare tramite uno specialista, ben venga. Solo che secondo me bisognerebbe istituire un organo di controllo specializzato e super partes per verificare che questo problema effettivamente esista, e mi rendo conto che questo sia un discorso altamente utopico :roll:
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Re: Psicologia

Messaggio da blueberyl »

Non vorrei continuare l'OT, ma tengo a sottolineare che sono favorevole alla psicoterapia SE fatta da uno psichiatra psicoterapeuta. Intendo dire che lo psicoterapeuta deve essere ANCHE medico. Lo psicologo psicoterapeuta, invece, non sa distinguere un eventuale disturbo dovuto a cause fisiologiche.

Silverkitsune ha scritto:Gli psicologi sono spesso parziali in termini di stereotipi sociali e comportamentali, ma la parzialità di un prete è ancor maggiore, considerato il suo background religioso. Senza contare che non tutti sono inclini a rivolgersi a un prete, basti prendere un qualsiasi ateo.
Concordo Kitsune, ma un ateo può rivolgersi ad un filosofo ;) (era detto schersosamente).

Vedi, il grandissimo e pericoloso equivoco sta nel ritenere che lo psicologo non abbia stereotipi, e tu sai benissimo quanto questo possa essere falso...
Voglio dire: se vado da un prete, so che non sarà imparziale e troverà la soluzione ai miei problemi in Dio. Ma se vado da uno psicologo, penso di andare da una persona imparziale, che mi farà vedere la giusta (secondo chi, poi?) strada, che saprà tranquillizzarmi, senza inculcarmi regole preconcette.
Invece non è così, prima di tutto perchè in psicologia esistono molte correnti spesso anche contrapposte, e poi perché, in base ad una di tali correnti, individuerà il "punto debole", l'errore commesso che impedisce una vita "normale". Il tutto in base alla sua discrezione, ovviamente.

Parlare con una persona esterna fa sempre bene. Su questo fa leva l'efficacia delle psicoterapie; e purchè ci sia miglioramento, ben vengano...ma a patto che vengano fatte sotto controllo medico (e quindi da uno psichiatra).
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Re: Psicologia

Messaggio da Chiara78 »

Basterebbe il comune buon senso a mio parere.
Peccato che tanto comune non sia :(
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