Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
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Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Avete parlato della vostra asessualità a parenti e familiari? Se sì, quali sono state le loro reazioni? Quali invece le reazioni del vostro partner (se ne avete uno, e se è al corrente del vostro orientamento)?
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Io non ne parlerò mai: una volta mia mamma mi ha detto che quando avrò il ragazzo dovrà essere prima di tutto un amico, e sa che sono d'accordo, quindi dirle che sono demisessuale le sembrerebbe una inutile formalizzazione... Idem per mio padre. Con un eventuale partner le cose dovranno svilupparsi piano piano, lasciando intendere già come la penso... In ogni caso, gliene parlerei.
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Non ne parlerò mai neanche io, credo. Una volta dissi a mia madre che per me fare sesso con un ragazzo sarebbe stato un fastidio necessario pur di stare con il ragazzo stesso, al momento lei non disse nulla, ma poi ne seguirono alcuni mesi dallo psicologo perché la mia affermazione l'aveva fatta "preoccupare molto".
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Sidhe, ma il tuo non parlarne si estende solo alla famiglia o anche a un potenziale partner? Per Nemesi il caso del partner credo sia più semplice, visto che un demisessuale vive le relazioni in modo non troppo dissimile da un sessuale che ci tiene al sentimento.
Ok, quindi fino ad ora sono solo io ad aver avuto la malsana idea di fare coming out? Ho lasciato un messaggio ai familiari prima di partire in viaggio, due estati fa, e lì per lì ricevetti una risposta del tipo "non preoccuparti, ti vogliamo bene così come sei!" salvo poi tornare dal viaggio e scoprire che non era per niente così e si preoccupavano terribilmente del fatto che qualcosa in me non andasse. Hanno chiesto che vedessi una psicologa e ho perfino acconsentito per dimostrargli che non avevo niente di storto (peraltro la suddetta si è dimostrata incredibilmente incompetente, e anche taccagna, cosa che detesto vedere nelle persone).
Il mio ex quando glielo dissi la prese malissimo e molto sul personale. Continuava a negare che la mia asessualità fosse un problema e nel frattempo mi diceva che il nostro legame non sembrava autentico perché "non avveniva anche sul piano fisico", sì certo, bella cosa la coerenza L'ultima volta che ci parlai (quasi un anno fa, e gli dovetti intimare di non contattarmi più) chiamò gli asessuali "malati" in maniera molto sottile e mi fece a dir poco infuriare.
Ok, quindi fino ad ora sono solo io ad aver avuto la malsana idea di fare coming out? Ho lasciato un messaggio ai familiari prima di partire in viaggio, due estati fa, e lì per lì ricevetti una risposta del tipo "non preoccuparti, ti vogliamo bene così come sei!" salvo poi tornare dal viaggio e scoprire che non era per niente così e si preoccupavano terribilmente del fatto che qualcosa in me non andasse. Hanno chiesto che vedessi una psicologa e ho perfino acconsentito per dimostrargli che non avevo niente di storto (peraltro la suddetta si è dimostrata incredibilmente incompetente, e anche taccagna, cosa che detesto vedere nelle persone).
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Esattamente così.SilverKitsune ha scritto:Per Nemesi il caso del partner credo sia più semplice, visto che un demisessuale vive le relazioni in modo non troppo dissimile da un sessuale che ci tiene al sentimento.
Ecco, mi hai fatto venire in mente un altro motivo per non parlarne: mi direbbero "Ma se ti sei informata così bene significa che hai pensato che non fosse normale, quindi non puoi viverla bene, e bla bla bla..." Loro non si preoccupano della mia condizione di perenne singletudine in quanto tale, forse perché pensano che finché non ne parlo sto bene così, e hanno ragione! Perché dovrei parlare e farli magari preoccupare?SilverKitsune ha scritto:Ok, quindi fino ad ora sono solo io ad aver avuto la malsana idea di fare coming out? Ho lasciato un messaggio ai familiari prima di partire in viaggio, due estati fa, e lì per lì ricevetti una risposta del tipo "non preoccuparti, ti vogliamo bene così come sei!" salvo poi tornare dal viaggio e scoprire che non era per niente così e si preoccupavano terribilmente del fatto che qualcosa in me non andasse. Hanno chiesto che vedessi una psicologa e ho perfino acconsentito per dimostrargli che non avevo niente di storto (peraltro la suddetta si è dimostrata incredibilmente incompetente, e anche taccagna, cosa che detesto vedere nelle persone).
Sidhe e Kitsune, mi dispiace che abbiate dovuto andare dagli psicologi senza motivi reali, purtroppo molti di loro sono del tutto disinformati sull'asessualità e cercano sempre di trovarti qualcosa...
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
i miei sono medici, chiusi mentalmente e "so-tutto-io"
per prima cosa nn ci crederebbero
poi mi prenderebbero in giro
poi mi insulterebbero dicendo che sn solo cazzate e dovrei studiare di +
poi direbbero che è impossibile e che sn tutte idee strane io
oppure
nn gli interesserebbe xkè sn fidanzata e quindi x loro basta qst
al mio ragazzo nn serve dire nulla, le azioni contano + delle parole, cn lui a parte qualcosina nn devo mai spiegare niente xkè siamo sempre molto in sintonia (a parte l'astinenza prolungata)
per prima cosa nn ci crederebbero
poi mi prenderebbero in giro
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Ancora una volta, grazie a Wikipedia, sono diventata una persona migliore.
Sceglierò sempre un pigro per fare un lavoro difficile, perché troverà sempre un modo facile per farlo ~ Bill Gates
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Se il mio cervello avra' la benche' minima voce in capitolo, non mi innamorero' di un sessuale. E visto che a mio parere e secondo la mia esperienza l'amore non nasce dall'uno al due, ovviamente non credo alla sciocchezza dell'amore incontrollabile e inevitabile. L'amore si costruisce un pezzetto alla volta. L'innamoramento e' un processo progressivo che quindi puo' essere evitato se preso per tempo.SilverKitsune ha scritto:Sidhe, ma il tuo non parlarne si estende solo alla famiglia o anche a un potenziale partner?
Ah, il "ti vogliamo bene cosi' come sei", che bella frase da bacio perugina, la dicono sempre anche i miei. Non dubito che sia vero, le persone importanti ti vogliono bene, ma il loro volerti bene si concretizza nel cercare sempre di cambiarti per il tuo stesso bene. Una volta i miei genitori, ma questo anni fa, mi dissero che sarebbero stati più tranquilli a vedermi con qualcuno, ragazzo o ragazza (anche se mi hanno sempre dato l'impressione di preferire l'ipotesi "ragazzo"), ma per loro la solitudine e' sinonimo di infelicita' e che palle.Ok, quindi fino ad ora sono solo io ad aver avuto la malsana idea di fare coming out? Ho lasciato un messaggio ai familiari prima di partire in viaggio, due estati fa, e lì per lì ricevetti una risposta del tipo "non preoccuparti, ti vogliamo bene così come sei!" salvo poi tornare dal viaggio e scoprire che non era per niente così e si preoccupavano terribilmente del fatto che qualcosa in me non andasse.
fuck you, fuck you very very much (...) please don't stay in touch!continuava a negare che la mia asessualità fosse un problema e nel frattempo mi diceva che il nostro legame non sembrava autentico perché "non avveniva anche sul piano fisico", sì certo, bella cosa la coerenza L'ultima volta che ci parlai (quasi un anno fa, e gli dovetti intimare di non contattarmi più) chiamò gli asessuali "malati" in maniera molto sottile e mi fece a dir poco infuriare.
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Ho omesso un po' di contesto. Un motivo, almeno agli occhi di mia mamma, c'era: avevo da poco ricevuto avances del tutto inopportune da una persona che non avrebbe mai e poi mai dovuto pensare a me in termini sessuali, e mia mamma credeva che la cosa mi avesse traumatizzata, soprattutto dopo che le avevo detto quella cosa sulla mia non volonta' di fare sesso. In realta' non era affatto cosi', non mi ha traumatizzata, l'intera situazione era troppo assurda per traumatizzarmi, ho solo pensato "ok questo tizio e' impazzito" perche' non c'era altra spiegazione!! Non poteva essere nient'altro che un disturbo mentale, e le mie preoccupazioni all'epoca erano per lo scompiglio che questa cosa avrebbe portato nella mia famiglia, non per le avances vere e proprie.Nemesi ha scritto: Sidhe e Kitsune, mi dispiace che abbiate dovuto andare dagli psicologi senza motivi reali, purtroppo molti di loro sono del tutto disinformati sull'asessualità e cercano sempre di trovarti qualcosa...
Ma, anche quando mia mamma mi propose di andare dallo psicologo, mise la cosa in questi termini: "tu sei sempre stata emotivamente immatura, e adesso questa cosa temo ti abbia traumatizzata". Emotivamente immatura 'ste biglie, lei sapeva benissimo che fino all'anno prima ero innamorata di un ragazzo, quella che lei chiamava "immaturita' emotiva" era al massimo "immaturita' sessuale", ma lei non e' capace di scindere le due cose!
Comunque, come e' andata con lo psicologo: era un ometto molto gentile. Pero', all'epoca non mi definivo asessuale, ed ero ben restia a parlare dell'argomento. L'abbiamo solo citato di sfuggita. Mi ha detto di avermi trovata preparata sull'argomento (ha detto che una volta da lui era arrivata perfino una ragazza che non sapeva cosa fosse il sesso e nemmeno come fosse fatto il suo apparato genitale, a causa della sua educazione religiosa). Ha detto c anche che non sembravo avere blocchi di natura traumatica o ideologica visto che parlavo del sesso senza troppi problemi - la mia conoscenza e' solo teorica ma non sono mai stata anti-sessuale, anzi ideologicamente sono a favore del sesso libero adulto e consenziente, fintanto che la cosa non mi coinvolge di persona. Quindi ha decretato alla fine che io avessi "solo bisogno dei miei tempi" e ha detto che e' legittimo per una ragazza non volerla dare via al terzo appuntamento, perche' non tutti siamo uguali.
In realta' non sapro' mai come avrebbe reagito se avessimo parlato di asessualita', ma sul tema degli orientamenti sessuali mi e' sembrato un po' carente e deludente, forse perche' aveva gia' un'eta'.
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
@Nemesi: nah, io alla fine ho accettato di andarci proprio per far stare tranquilli i miei... non mi ha dato fastidio, è solo stata un'esperienza piuttosto sterile e si è chiusa con una sana sbroccata da parte mia all'incompetente che avevo davanti
@Asuka: eppure essendo medici in teoria dovrebbero sapere qualcosa sull'asessualità. Hai mai provato a capire se sono informati in materia?
@Sidhe: anche io penso che l'affetto in generale ci sia, il fatto è che viene filtrato troppo spesso attraverso un paio di lenti che portano a distorcerlo. Volere bene a una persona dovrebbe comportare almeno l'accettarla per come è, e capire le sue esigenze, cosa che diversi sessuali non riescono a fare con gli asessuali, soprattutto quando si parla di genitori sessuali. Non so, io non vedo affetto autentico nel voler plasmare una persona secondo il proprio modello e il proprio personalissimo modo di vivere la vita
P. S.:
@Asuka: eppure essendo medici in teoria dovrebbero sapere qualcosa sull'asessualità. Hai mai provato a capire se sono informati in materia?
@Sidhe: anche io penso che l'affetto in generale ci sia, il fatto è che viene filtrato troppo spesso attraverso un paio di lenti che portano a distorcerlo. Volere bene a una persona dovrebbe comportare almeno l'accettarla per come è, e capire le sue esigenze, cosa che diversi sessuali non riescono a fare con gli asessuali, soprattutto quando si parla di genitori sessuali. Non so, io non vedo affetto autentico nel voler plasmare una persona secondo il proprio modello e il proprio personalissimo modo di vivere la vita
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STO MORENDOSidhe ha scritto:fuck you, fuck you very very much (...) please don't stay in touch!
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
in realtà cn loro nn ne ho mai aprlato direttamente...mi è bastato il discorso di ieri di mio padre
un suo amico ha un tumore alla prostata, preso in tempo e x ora ok, il suo primo pensiero (d mio padre....che è un vero sessuale -.-) è stato "eh ma ora sarà impotente senza prostata"
al che io gli dico "embè? a 55-60 anni mica è una grave perdita XD cioè ha già dato no?"
e lui "ma sei scema??? tu parli sempre senza sapere, (vi risparmio le parole poco gentili), per un uomo è fondamentale"
e io "scusa ma mi sembra eccessivo, e poi mica sono tutti come te, nn a tutti interessa così tanto il sesso, sopratt alla tua età quando ormai si ha già dato...insomma tu dai x scontato che siano tutti cm te ma nn è mica così! nn lo è x le donne figuriamoci x gli uomini!"
c'era anche mia zia e mia mamma lì in sala...mia mamma stava zitta ma si capiva che è d'acc cn me (mia mamma è molto free su ttt), mia zia dice che dico così xkè da giovane nn concepisco il sesso tra adulti...cazzata, lo concespisco eccome, solo che nn penso sia uguale x tutti!
in pratica dopo qst ho capito che mio padre mi prenderebbe in giro o nn sul serio cmq....
un suo amico ha un tumore alla prostata, preso in tempo e x ora ok, il suo primo pensiero (d mio padre....che è un vero sessuale -.-) è stato "eh ma ora sarà impotente senza prostata"
al che io gli dico "embè? a 55-60 anni mica è una grave perdita XD cioè ha già dato no?"
e lui "ma sei scema??? tu parli sempre senza sapere, (vi risparmio le parole poco gentili), per un uomo è fondamentale"
e io "scusa ma mi sembra eccessivo, e poi mica sono tutti come te, nn a tutti interessa così tanto il sesso, sopratt alla tua età quando ormai si ha già dato...insomma tu dai x scontato che siano tutti cm te ma nn è mica così! nn lo è x le donne figuriamoci x gli uomini!"
c'era anche mia zia e mia mamma lì in sala...mia mamma stava zitta ma si capiva che è d'acc cn me (mia mamma è molto free su ttt), mia zia dice che dico così xkè da giovane nn concepisco il sesso tra adulti...cazzata, lo concespisco eccome, solo che nn penso sia uguale x tutti!
in pratica dopo qst ho capito che mio padre mi prenderebbe in giro o nn sul serio cmq....
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Ci credo molto poco che dipende dal sesso biologico, i ninfomani da che mondo e mondo possono essere uomini, donne o qualunque altra cosa inclusa tra la M e la F
Comunque dalla reazione di tua madre si capisce che lei, al contrario di tuo padre, è più aperta a certe prospettive... magari parlarne con lei (in un futuro remoto, s'intende) sarebbe più produttivo?
Va detto anche che le aspettative sull'apertura mentale non sempre coincidono con la realtà, per esempio quando anni fa feci il coming out in famiglia si preoccuparono subito di avermi dato un'educazione proibizionista, ed è vero l'opposto
Comunque dalla reazione di tua madre si capisce che lei, al contrario di tuo padre, è più aperta a certe prospettive... magari parlarne con lei (in un futuro remoto, s'intende) sarebbe più produttivo?
Va detto anche che le aspettative sull'apertura mentale non sempre coincidono con la realtà, per esempio quando anni fa feci il coming out in famiglia si preoccuparono subito di avermi dato un'educazione proibizionista, ed è vero l'opposto
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Pazzesco, anche mia madre dice la stessa cosa; ogni qualvolta emerge un pochino il mio disinteresse per il sesso, si preoccupa subito di dire "non mi sembra che io e tuo padre vi abbiamo mai presentato il sesso come una cosa sporca". In realta' lei lo ritiene il culmine del rapporto di coppia, laddove ci sia anche amore, s'intende.SilverKitsune ha scritto: quando anni fa feci il coming out in famiglia si preoccuparono subito di avermi dato un'educazione proibizionista, ed è vero l'opposto
Quello che non capisce e' che per me non e' affatto questione di ideologie.
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
La cosa che più mi fece ridere fu che quando me ne parlò mia madre la prima volta mi fece un discorso su come le donne non desiderino mai il sesso e lo facciano solo per compiacere il partner perché è un momento di unione, e non c'è uno slancio effettivo da parte loro, se non quello emotivo. Tra l'altro mi raccontò che da giovane non pensava granché al sesso e la sua prima volta avvenne molto tardi. Uno si aspetterebbe che una persona così capisca meglio l'asessualità di un ipersessuale, invece no.Sidhe ha scritto:In realta' lei lo ritiene il culmine del rapporto di coppia, laddove ci sia anche amore, s'intende.
Quello che non capisce e' che per me non e' affatto questione di ideologie.
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
kit secondo me invece la capisce benissimo ma le da un altro nome..diciamo che nn lo riconosce come orientamento ma come essenza di ogni donna...e alla luce di ciò penso che nel mondo ci siano mooolte + donne asessuali di quanto ci vogliano tutti far credereSilverKitsune ha scritto:La cosa che più mi fece ridere fu che quando me ne parlò mia madre la prima volta mi fece un discorso su come le donne non desiderino mai il sesso e lo facciano solo per compiacere il partner perché è un momento di unione, e non c'è uno slancio effettivo da parte loro, se non quello emotivo. Tra l'altro mi raccontò che da giovane non pensava granché al sesso e la sua prima volta avvenne molto tardi. Uno si aspetterebbe che una persona così capisca meglio l'asessualità di un ipersessuale, invece no.Sidhe ha scritto:In realta' lei lo ritiene il culmine del rapporto di coppia, laddove ci sia anche amore, s'intende.
Quello che non capisce e' che per me non e' affatto questione di ideologie.
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Re: Asessualità: le reazioni di parenti e familiari
Considerarla la natura intrinseca di ogni donna implica anche che sia nella natura di ogni donna cambiare idea appena il partner fa presente il suo appetito, e sono due stereotipi in uno. Odio gli stereotipi.Asuka ha scritto:kit secondo me invece la capisce benissimo ma le da un altro nome..diciamo che nn lo riconosce come orientamento ma come essenza di ogni donna...e alla luce di ciò penso che nel mondo ci siano mooolte + donne asessuali di quanto ci vogliano tutti far credere
Secondo me nel mondo ci sono tante donne asessuali quanti uomini asessuali, e l'unica differenza in ciò che si vede nella vita reale è che storicamente alle donne è sempre stato insegnato di fare "le brave e pudiche mogli" mentre per gli uomini c'è sempre stato più libertinismo. Quindi il retaggio culturale ci fa pensare che le donne si comportino tendenzialmente più in un modo, e gli uomini più in un altro. Non è per niente vero!
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