AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Rosa ha scritto:

blueberyl ha scritto:Più che ansia da prestazione potrebbe essere avversione per alcune pratiche, che sarebbe ugualmente risolvibile. Rosa, comunque, accettalo per come è, non per come vorresti che fosse.

Fosse facile

Ma è una cosa vitale! Come si fa a stare con una persona pensando continuamente a tutto ciò che dovrebbe cambiare di sé?
Dal lato di Nicola posso dire che il problema principale è il fatto che questi sacrifici che stai cercando di fare sembrano molto difficili per te... per ora potrebbero andarti bene, ma prova a pensare al futuro: se effettivamente finireste insieme, e tu dovessi continuare così per la vita, come ti sentiresti?
Non bisogna rinnegare la propria natura né la natura dell'altro quando si costruisce un rapporto di coppia: altrimenti non è possibile andare avanti.

SilverKitsune ha scritto:Ma è una cosa vitale! Come si fa a stare con una persona pensando continuamente a tutto ciò che dovrebbe cambiare di sé?

Nello stesso modo in cui si può stare con qualcuno che ogni tanto ci fa soffrire e altre volte ci rende molto felici.

Rosa ha scritto:Nello stesso modo in cui si può stare con qualcuno che ogni tanto ci fa soffrire e altre volte ci rende molto felici.

A parte che in entrambi i casi il rapporto è malato, non c'entra niente col volere che una persona cambi o meno. Se uno sta con il suo partner sapendo che ogni tanto lo renderà triste, accetta la tristezza come parte del rapporto. Cosa che tu non stai facendo, nei riguardi della (mancanza di) sessualità del tuo partner Mica è colpa sua se non gli va, e di certo non può cambiare solo perché vuole!

SilverKitsune ha scritto:A parte che in entrambi i casi il rapporto è malato, non c'entra niente col volere che una persona cambi o meno. Se uno sta con il suo partner sapendo che ogni tanto lo renderà triste, accetta la tristezza come parte del rapporto. Cosa che tu non stai facendo, nei riguardi della (mancanza di) sessualità del tuo partner Mica è colpa sua se non gli va, e di certo non può cambiare solo perché vuole!

So che i moderatori non gradiscono i botta e risposta e gli OT nelle discussioni, ma mi poni delle questioni personali quindi devo risponderti: innanzitutto se un rapporto che prevede sofferenza è un rapporto malato, allora lo è il 90% dei rapporti. E come si può "accettare la tristezza" provocata dal proprio partner senza desiderare che lui/lei cambi quel lato di sè che ci rende tristi? In una coppia dove il marito, ad esempio, è spesso nervoso, oppure molto dipendente dai propri genitori, la moglie per quanto innamorata vuole che suo marito cambi. Questo vale anche per me. E la sua colpa è stata, lo ripeto, MENTIRMI e NASCONDERSI per tutto questo tempo. Tra l'altro avevo un pò abbandonato questa discussione perchè in questi giorni io e lui abbiamo finalmente parlato a chiare lettere (l'ho costretto), e mi ha spiegato che il motivo per cui spesso evita i rapporti sessuali non è la poca voglia, ma la paura di deludermi e di essere giudicato. E' stato finalmente sincero, mi ha detto tutte le cose che lo rendono insicuro, ha ribadito che prova attrazione sessuale per me. Io mi sento sollevata, gli credo, penso si sia aperta una nuova fase del nostro rapporto.

Quand'e' cosi' sono contenta per voi

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Magari non se ne parla immediatamente, ma se si nota che c'è confidenza e che si vuole rendere il rapporto più profondo, credo sia bene parlarne.

innanzitutto se un rapporto che prevede sofferenza è un rapporto malato, allora lo è il 90% dei rapporti.

Solo perchè la gente accetta certe cose.
Se una persona è troppo dipendente dai genitori, per esempio, lo si dovrebbe capire durante il fidanzamento e decidere se mandarlo avanti o meno.
Per me i rapporti dovrebbero portare quasi sempre felicità, il mio è così perchè ho parlato delle cose che mi stavano a cuore da subito e ci siamo trovati d'accordo.
Se così non fosse stato, non credo che saremmo ancora insieme.
Leggo comunque che vi siete chiariti e non posso che esserne contenta

[quote="Jun"][quote="Manhattan"] io per esempio fino a questa estate ero convinta di provare attrazione sessuale (nonostante il mio comportamento vistosamente asessuale col mio ragazzo...): è talmente scontata la convinzione che tutti la provino, poi ho letto la definizione di attrazione sessuale... e sono rimasta scioccata, perchè ho realizzato che non avevo la più pallida idea di cosa fosse fino a quel momento, nella mia testa avevo una definizione alternativa eslcusivamente estetica e romantica...

Scusate se mi intrometto, ma ho una domanda da fare a Jun... una domanda che non oso fare alle mie amiche sessuali per paura di sconvolgerle... ma cos' è esattamente l' attrazione sessuale? perchè ho trovato tante definizioni diverse che mi confondono... forse quella che hai letto tu potrebbe illuminare anche me

Per come l'ho capita io, e' quando guardi una persona e ti viene da pensare - o meglio, da sentire - che con quella persona ci faresti sesso anche li' su due piedi.

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[quote="honeybee]Scusate se mi intrometto, ma ho una domanda da fare a Jun... una domanda che non oso fare alle mie amiche sessuali per paura di sconvolgerle... ma cos' è esattamente l' attrazione sessuale? perchè ho trovato tante definizioni diverse che mi confondono... forse quella che hai letto tu potrebbe illuminare anche me[/quote]
E' come dice Sidhe, proprio così.

[quote="Rosa
E' come dice Sidhe, proprio così.[/quote]

Grazie a entrambe per la spiegazione... ho parlato con una psicologa e lei mi ha detto che si sente anche una sensazione particolare, una specie di contrazione a livello della pancia... scusa se ti faccio questa domanda ma vorrei sapere se è una cosa che capita sempre o solo in determinate situazioni... oppure è solo a livello di pensiero?

No, è una cosa prevalentemente mentale. A livello fisico di solito non succede nulla.

Che la psicologa avesse mangiato peperoni?

Quando ho letto la definizione di attrazione sessuale sono rimasta colpita perchè da quel che ho capito diceva che quando uno la prova si scatenano una serie di emozioni, pensieri, sensazioni fisiche provocate da stimoli visivi, emotivi, intellettuali, per ognuno è diverso, che fanno volere avere un contatto intimo e sessuale (non per forza da mettere in pratica) con quella persona, quindi non voglia di coccole, baci o anche semplicemente un abbraccio, ma di più, ed è qui che ho capito che qualcosa non tornava.

Honeybee, guarda anche a me è capitato di sentire quelle contrazioni nella pancia, ma non c'entra con l'attrazione sessuale, o almeno non c'entra per forza, chissà forse per alcuni sessuali è diverso. Per esempio una sera ero con degli amici e c'era uno di loro che si era messo a fare qualche mossa a ritmo di musica mentre eravamo tutti seduti al tavolo e ho provato quella fitta lì nello stomaco, sicuramente mi ha affascinato il suo modo di muoversi, infatti ero rimasta proprio *o*, ma non c'era abbinato nessun pensiero a questo, ne emozione, solo quella di una piacevole sorpresa, mi avevano semplicemente colpito il suo modo di fare, ma non mi era nemmeno lontanamente passato per la testa o venuta voglia nè di avvicinarmi nè di avere nemmeno un minimo contatto con lui (intendo anche semplicemente mettergli una mano sulla spalla)! Questa sensazione mi capita ogni tanto, quando ci sono delle scene emozionanti improvvise, di bellezza, di movimento, di un piccolo contatto fisico improvviso, sia reali che finte, verso tutti, coppie che si vogliono bene, uomini, donne, ... è come un rimanere affascinati per un attimo dalle loro azioni.
Quando con la mia psicologa abbiamo parlato dell'attrazione sessuale, non comprendendoci molto tra di noi, parlando di sensazioni è venuto fuori anche il discorso di queste strette di stomaco legate a qualcosa che mi affascina ma fini a se stesse, e lei mi ha confermato che queste non c'entrano niente con l'attrazione sessuale. Quel giorno quando abbiamo parlato di attrazione sessuale e io le ho spiegato che avevo capito che non l'avevo mai provata lei mi ha detto, dopo anni che cercavamo di capire se soffrivo di avversione sessuale (anche se, appunto, non era quello perchè mancavano alcuni sintomi): ora capisco perchè per te è sempre stato così problematico avere rapporti!

Sì, da Gray-A ti posso assicurare che le strette alla pancia non c'entrano un bel niente... Io infatti non le ho mai provate!