Matty ha scritto: ↑mar set 21, 2021 11:39 pmVedere il matrimonio come finalizzato al figliare è degno di uno stato confessionale (e meno male che non lo siamo, anche se a volte non sembra) o comunque autoritario.
Quindi io non potrei sposarmi con una persona anche solo per tutelarla in caso di mia morte, solo perché non ho intenzione di figliare? E poi lo stato i benefici a chi figlia li dà già, e sono ulteriori, non sono certo benefici a cui si accede solo sposandosi.
Allora aboliamo la reversibilità, tanto quando uno è in pensione con buona probabilità non ha più il figlio a carico, a che serve la reversibilità al congiunto? In che modo manda avanti la specie? Aboliamo pure l'eredità verso il congiunto, tanto se il matrimonio serve solo a figliare l'eredità se la prende la prole, la specie va avanti lo stesso no?
In che modo i benefici che dà il matrimonio mandano avanti la specie?
Il matrimonio è un costo per la società, che si sobbarca la società, per dare più stabilità e sicurezza in primis alla coppia. Come le pensioni, gli assegni di disoccupazione ecc... sono tutte cose ideate per alleviare la tensione sociale, perché avere meno gente possibile in difficoltà è necessario per mantenere la pace sociale, sono costi che ritornano in termini di sicurezza individuale, e di conseguenza universale. Che poi in questo paese si stia morendo di welfare e assistenzialismo è un altro discorso, ma in altri paesi la cosa funziona.
Inoltre non mi risultano correlazioni forti tra numero di matrimoni e maggior tasso di figliazione (in paesi simili tra loro, è chiaro che non puoi andare a confrontare paesi totalmente diversi), per esempio abbiamo un numero di matrimoni (in proporzione) nel 2019 (ultimo anno "normale" quindi) simile alla Francia, 3.1 per noi e 3.5 per i francesi (matrimoni annui ogni 1000 abitanti), i Tedeschi sono a 5.0, e le popolazioni Italiana, Francese e Tedesca sono, rispettivamente, calanti, crescenti, e stagnanti. Per citare paesi più piccoli, i 3 Baltici sono i paesi con tasso più alto di matrimoni, e hanno popolazione in pesante calo, a parte l'Estonia che ha una popolazione stagnante (anzi, sembra quasi ironico che il paese di questi col tasso più basso sia quello con popolazione non in calo, Estonia 5.0, Lituania e Lettonia 6.7 e 7.0).
Non vedo nessuna correlazione fra le cose, il fine può avere motivazioni religiose ma non necessariamente, e la stessa finalità non vedo in che modo lo renda più o meno autoritario, mi sfugge qualcosa?
Non è questione se puoi, è scontato che attualmente nulla te lo impedisca. E' questione se ha un senso, e io non ne vedo, mi sembrerebbe un uso improprio che si fa del mezzo, al limite si potrebbe domandarsi quanto sia corretto ma ora non son qua ad esprimere giudizi personali.
Di quali benefici stai parlando? Naturalmente non è solo una questione economica.
La reversibilità ha appunto un senso nel momento in cui è indirizzata ad una persona che ha ipoteticamente sacrificato se stessa con tutto ciò che comporta al fine di far nascere e crescere dei figli (che sono teoricamente un bene e servizio per la società), non vedo altro motivo per cui qualcuno debba ricevere una compensazione solo per esser stato in coppia, ci sono altri meccanismi per tutelare le persone che si trovano in difficoltà per altre ragioni e l'esser stato in una coppia non vedo perché debba essere una discriminante.
Come dici il matrimonio è un costo della società, per quale motivo esattamente sarebbe interesse della società tutelare la sicurezza di una coppia senza figli?
Le pensioni, gli assegni di disoccupazione ecc, sono altre cose, che hanno un perché diverso e, che si condivida o no, si possono comprendere le ragioni dietro. Non comprendo invece personalmente del perché certi privilegi vadano concessi alla coppia in quanto coppia, a discapito dell'individuo, quando in cambio questa non ha portato niente.
Per il resto deve esserci un malinteso, che i figli si facciano fuori dal matrimonio, è scontato, come di certo si facevano anche prima che venisse istituito e non me ne stupirei se anche di più - ma rimane che nasce con questo obiettivo, quantomeno di regolamentarlo - la mia affermazione era in risposta al perché, anche nel campo religioso, consumare un matrimonio sia un dovere affinché sia valido.