siete atei, agnostici o credenti?
- Bianca
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Non ho mai pensato di essere autorizzata a contestare il credo religioso di chicchessia.
Anzi, incontrando persone che seguono religioni diverse, ho sempre guardato con rispetto il loro modo di professare una fede, comunque chiamino il loro Dio.
Mi preoccupano due categorie di persone:
Quelli che si dichiarano atei e coloro che, spinti da un’imterpretazione discutibile della religione seguita, diventano fanatici fino ad arrivare a uccidere chi non la pensa come loro.
Per quanto riguarda gli atei, penso siano privi di quei doni che, secondo la mia religione, vengono dati a tutti attraverso i Sacramenti.
I doni peró, si possono anche rifiutare ed ogni uomo è dotato di libero arbitrio.
I fanatici invece, sono il frutto di indottrinamenti sbagliati e di ignoranza atavica.
Se una fede religiosa non serve a renderci almeno un po’ migliori di come saremmo, perde il suo scopo principale.
Le risposte a queste contraddizioni, ciascuno può, deve, trovarle dentro di sè.
Anzi, incontrando persone che seguono religioni diverse, ho sempre guardato con rispetto il loro modo di professare una fede, comunque chiamino il loro Dio.
Mi preoccupano due categorie di persone:
Quelli che si dichiarano atei e coloro che, spinti da un’imterpretazione discutibile della religione seguita, diventano fanatici fino ad arrivare a uccidere chi non la pensa come loro.
Per quanto riguarda gli atei, penso siano privi di quei doni che, secondo la mia religione, vengono dati a tutti attraverso i Sacramenti.
I doni peró, si possono anche rifiutare ed ogni uomo è dotato di libero arbitrio.
I fanatici invece, sono il frutto di indottrinamenti sbagliati e di ignoranza atavica.
Se una fede religiosa non serve a renderci almeno un po’ migliori di come saremmo, perde il suo scopo principale.
Le risposte a queste contraddizioni, ciascuno può, deve, trovarle dentro di sè.
- Beta
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Non sapevo che conoscessi l'argomento! Il manifesto di Bauregard spiega benissimo quello che io ho cercato malamente di illustrareAntares ha scritto: ↑gio ago 19, 2021 1:59 pmCredo che Il post-materialismo nella ricerca scientifica sia un invito a superare la vecchia concezione dogmatica per la quale la mente è soltanto un fenomeno elettrochimico generato dal cervello.Beta ha scritto: ↑mer ago 18, 2021 7:39 pm..... Io non seguo alcuna religione, bensì una corrente di pensiero scientifico: il postmaterialismo. Spiego: a differenza dei materialisti, che sostengono che oltre la materia a questo mondo non ci sia altro, i postmaterialisti, in base a svariate ricerche scientifiche soprattutto nel campo della fisica quantistica, sono arrivati alla conclusione che qualcosa oltre la materia esiste eccome. Questa cosa che è stata chiamata in vari modi in passato e anche adesso a seconda delle credenze o filosofie (spirito, essenza, Dio, Yaweh) viene chiamata dai postmaterialisti coscienza non locale ed è un campo di onde quantistiche che "governa" la materia. Quindi non è il Dio dei cristiani, bensì una specie di "forza" (un po' come quella di gravità) che governa la materia.
Ve l'ho fatta stringa e semplice, perché è un argomento vastissimo di cui io stessa non so molto, perché ci vogliono veramente mesi e anni per studiareho giusto usato le parole che mi servivano per spiegarvi la mia corrente di pensiero
![]()
Superamento che comporta la rivalutazione di tutte le esperienze religiose, i fenomeni spirituali o comunque non ordinari ( quali NDE (esperienze vicino alla morte) e OBE (Esperienze fuori dal corpo fisico)) nonché i fenomeni insoliti come i miracoli, telepatia, chiaroveggenza, ecc., analizzandoli scientificamente senza alcuna preclusione ideologica.
https://www.biosferanoosfera.it/uploads ... 614a96.pdf
(sono quattro paginette scritta in maniera chiara)
Mi trovo completamente d'accordo con il manifesto.



Per quanto dice Bianca: concordo con quanto dici sulla gente fanatica che uccide nel nome di una religione (peraltro male interpretata, perché nessuna religione dice di uccidere per convertire... È una strumentalizzazione della cosa). Io non sono preoccupata dagli atei: ci sono atei estremamente open minded ed è meglio avere a che fare con un ateo tollerante che con un religioso fanatico. Che mi danno fastidio sono gli atei ottusi che ti devono imporre il loro pensiero e ti trattano magari con sufficienza perché tu hai una fede. Un esempio di ciò è Richard Dawkins: biologo molto capace, ateo convinto, che passa il suo tempo a scrivere libri per screditare i cristiani. Onestamente non capisco tutto il suo astio nei confronti della religione cristiana: che fastidio gli dà? Ed è finito anche a dare velatamente del cretino a Francis Collins, direttore del progetto genoma umano, direttore del NIH e cristiano convinto... Cioè, non è che puoi dare dell'idiota a quello che ha sequenziato il genoma solo perché non la pensa come te...
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
E quale strada sarebbe?
Mi riferisco al commento di Angela.
Mi riferisco al commento di Angela.
Re: siete atei, agnostici o credenti?
Non conoscevo nulla di quello di cui state parlando, Antares e Beta, ma è molto molto interessante! Ma ci sono degli scritti più lunghi, oltre al manofesto e a quello che citate, "coscienza oltre la vita"?Beta ha scritto: ↑gio ago 19, 2021 4:59 pmNon sapevo che conoscessi l'argomento! Il manifesto di Bauregard spiega benissimo quello che io ho cercato malamente di illustrareAntares ha scritto: ↑gio ago 19, 2021 1:59 pmCredo che Il post-materialismo nella ricerca scientifica sia un invito a superare la vecchia concezione dogmatica per la quale la mente è soltanto un fenomeno elettrochimico generato dal cervello.Beta ha scritto: ↑mer ago 18, 2021 7:39 pm..... Io non seguo alcuna religione, bensì una corrente di pensiero scientifico: il postmaterialismo. Spiego: a differenza dei materialisti, che sostengono che oltre la materia a questo mondo non ci sia altro, i postmaterialisti, in base a svariate ricerche scientifiche soprattutto nel campo della fisica quantistica, sono arrivati alla conclusione che qualcosa oltre la materia esiste eccome. Questa cosa che è stata chiamata in vari modi in passato e anche adesso a seconda delle credenze o filosofie (spirito, essenza, Dio, Yaweh) viene chiamata dai postmaterialisti coscienza non locale ed è un campo di onde quantistiche che "governa" la materia. Quindi non è il Dio dei cristiani, bensì una specie di "forza" (un po' come quella di gravità) che governa la materia.
Ve l'ho fatta stringa e semplice, perché è un argomento vastissimo di cui io stessa non so molto, perché ci vogliono veramente mesi e anni per studiareho giusto usato le parole che mi servivano per spiegarvi la mia corrente di pensiero
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Superamento che comporta la rivalutazione di tutte le esperienze religiose, i fenomeni spirituali o comunque non ordinari ( quali NDE (esperienze vicino alla morte) e OBE (Esperienze fuori dal corpo fisico)) nonché i fenomeni insoliti come i miracoli, telepatia, chiaroveggenza, ecc., analizzandoli scientificamente senza alcuna preclusione ideologica.
https://www.biosferanoosfera.it/uploads ... 614a96.pdf
(sono quattro paginette scritta in maniera chiara)
Mi trovo completamente d'accordo con il manifesto.e anche tu hai fatto una summa molto esaustiva
com'è che hai conosciuto il postmaterialismo? E hai letto "coscienza oltre la vita" di Pim van Lommel? Visto che hai citato le nde e le obe
Per quanto dice Bianca: concordo con quanto dici sulla gente fanatica che uccide nel nome di una religione (peraltro male interpretata, perché nessuna religione dice di uccidere per convertire... È una strumentalizzazione della cosa). Io non sono preoccupata dagli atei: ci sono atei estremamente open minded ed è meglio avere a che fare con un ateo tollerante che con un religioso fanatico. Che mi danno fastidio sono gli atei ottusi che ti devono imporre il loro pensiero e ti trattano magari con sufficienza perché tu hai una fede. Un esempio di ciò è Richard Dawkins: biologo molto capace, ateo convinto, che passa il suo tempo a scrivere libri per screditare i cristiani. Onestamente non capisco tutto il suo astio nei confronti della religione cristiana: che fastidio gli dà? Ed è finito anche a dare velatamente del cretino a Francis Collins, direttore del progetto genoma umano, direttore del NIH e cristiano convinto... Cioè, non è che puoi dare dell'idiota a quello che ha sequenziato il genoma solo perché non la pensa come te...
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Conoscevo le problematiche generate da una certa ricerca scientifica (materialistico-riduzionista), ma non sapevo dell'esistenza del post-materialismo, come soluzione, sino a quando non ne hai scritto tu.
No. Ho letto però molti anni fa: "La vita oltre la vita" di Raymond Moody. (NDE) e "I miei viaggi fuori dal corpo" di Robert A. Monroe. (OBE) e li ho trovati molto interessanti.
Da un punto vista rigorosamente scientifico non so' (forse Beta saprà dirti di più).
Invece da un punto di vista divulgativo c'è moltissimo materiale in internet.
Potresti partire da quì: https://it.wikipedia.org/wiki/Esperienz ... ella_morte (NBE)
e: https://it.wikipedia.org/wiki/Esperienza_extracorporea (OBE)
Ci sono anche varie esperienze raccontate direttamente dai protagonisti su YouTube.
C'è anche un altro libro, di cui non ricordo titolo, autore e casa editrice, scritto da un medico inglese, il quale dopo aver ascoltato la descrizione di alcune esperienze atipiche da alcuni suoi pazienti, aveva deciso di trascriverle.
Successivamente, per diversi anni, aveva pubblicato un annuncio su un giornale affinché chiunque avesse avuto esperienze di quel tipo, ed acconsentisse alla loro divulgazione, gliele inviasse.
Il materiale venne poi corretto da eventuali errori sintattici e grammaticali, organizzato per argomenti, per poi venire pubblicato senza giudizi o spiegazioni di alcun genere.
Fra gli argomenti: Esperienze vicine alla morte, viaggi fuori dal corpo, incontro con persone defunte, incontri con angeli, stati di estasi.
Ti amo col sole e con la pioggia


Re: siete atei, agnostici o credenti?
@Bianca
"Finché siamo nel qui, ora, tutto ciò che ci fa stare bene, è ammissibile."
Il "qui, ora"... e' sempre stato il caso (almeno per quanto mi riguarda).
"tutto cio' che ci fa stare bene, e' ammissibile".
Concordo, ma piu' che altro per quanto riguarda il relazionarsi agli altri...
E' un pensiero che tende a portare piu' pace nel mondo, e con piu' pace, si mitigano tante sofferenze.
"Se ti fa star bene... fallo..."
Esther Hicks in Teachings of Abraham: "Follow your bliss..."
C'e' un certo valore in questo concetto, ma dovrei addentrarmi in una spiegazione metafisica che annoierebbe tanti...
Per quanto riguarda la posizione di chi segue un credo religioso, il criterio di cio' che e' "ammissibile" o meno, sembra non basarsi su "cio' che ci fa star bene", ma sul seguire gli insegnamenti e gli ordini del Supremo cosi' come vengono riportati nelle Sacre Scritture del credo in questione (e' ammesso cio' che Dio ammette e non e' ammesso cio' che Dio non vuole) e tramandati e spiegati dai Suoi rappresentanti nei secoli (rappresentanti investiti del ruolo di portavoci e guide spirituali, incaricati di spiegare questi insegnamenti eterni in modo comprensibile alle genti dell'epoca nella quale hanno preso esistenza).
Questi ordini richiedono spesso attivita' che non ci fanno stare per niente bene, cosi' come austerita', fioretti, sacrifici vari, e restrizioni.
Alcuni aspetti sui quali il Supremo si esprime dando ordini sono:
. sesso - lussuria - "se ti piace far sesso, fallo..."
ma no, ci sono restrizioni nei testi religiosi...
. cibo - gola - se ti pice, mangialo...
Mangiare alcuni alimenti, secondo alcune Sacre Scritture dispiace al Supremo...
. una sfogata verbale/altro - ira - se ti fa star meglio gridare o sbattere la porta... insomma "sfogarti", fallo...
. accumulare cose - avarizia - se ti fa star meglio avere una quantita' di cose da parte, se ti fa sentire piu' sicuro... fallo...
E cosi' via...
Per amore della pace nel mondo, concordo con la frase.
Prendendo invece la prospettiva di un religioso (di qualunque credo), farei fatica ad essere d'accordo (in questo senso forse concordiamo, ma per motivi diversi, strade diverse), anche se e' comprensibile che tra le varie pene del mondo uno cerchi di tirarsi su di morale come meglio puo'... quindi un approccio edonistico alla vita e' da aspettarselo, e in questo senso forse giustificabile.
Per quanto ne sappia io, "ammissibile" tra gli uomini, e' diverso da "ammissibile" per il Supremo.
"Finché siamo nel qui, ora, tutto ciò che ci fa stare bene, è ammissibile."
Il "qui, ora"... e' sempre stato il caso (almeno per quanto mi riguarda).
"tutto cio' che ci fa stare bene, e' ammissibile".
Concordo, ma piu' che altro per quanto riguarda il relazionarsi agli altri...
E' un pensiero che tende a portare piu' pace nel mondo, e con piu' pace, si mitigano tante sofferenze.
"Se ti fa star bene... fallo..."
Esther Hicks in Teachings of Abraham: "Follow your bliss..."
C'e' un certo valore in questo concetto, ma dovrei addentrarmi in una spiegazione metafisica che annoierebbe tanti...
Per quanto riguarda la posizione di chi segue un credo religioso, il criterio di cio' che e' "ammissibile" o meno, sembra non basarsi su "cio' che ci fa star bene", ma sul seguire gli insegnamenti e gli ordini del Supremo cosi' come vengono riportati nelle Sacre Scritture del credo in questione (e' ammesso cio' che Dio ammette e non e' ammesso cio' che Dio non vuole) e tramandati e spiegati dai Suoi rappresentanti nei secoli (rappresentanti investiti del ruolo di portavoci e guide spirituali, incaricati di spiegare questi insegnamenti eterni in modo comprensibile alle genti dell'epoca nella quale hanno preso esistenza).
Questi ordini richiedono spesso attivita' che non ci fanno stare per niente bene, cosi' come austerita', fioretti, sacrifici vari, e restrizioni.
Alcuni aspetti sui quali il Supremo si esprime dando ordini sono:
. sesso - lussuria - "se ti piace far sesso, fallo..."
ma no, ci sono restrizioni nei testi religiosi...
. cibo - gola - se ti pice, mangialo...
Mangiare alcuni alimenti, secondo alcune Sacre Scritture dispiace al Supremo...
. una sfogata verbale/altro - ira - se ti fa star meglio gridare o sbattere la porta... insomma "sfogarti", fallo...
. accumulare cose - avarizia - se ti fa star meglio avere una quantita' di cose da parte, se ti fa sentire piu' sicuro... fallo...
E cosi' via...
Per amore della pace nel mondo, concordo con la frase.
Prendendo invece la prospettiva di un religioso (di qualunque credo), farei fatica ad essere d'accordo (in questo senso forse concordiamo, ma per motivi diversi, strade diverse), anche se e' comprensibile che tra le varie pene del mondo uno cerchi di tirarsi su di morale come meglio puo'... quindi un approccio edonistico alla vita e' da aspettarselo, e in questo senso forse giustificabile.
Per quanto ne sappia io, "ammissibile" tra gli uomini, e' diverso da "ammissibile" per il Supremo.
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
@Ant: capito! Non conosco i libri che hai citato, me li segno e cerco di recuperarli! Concordo con te che sono argomenti molto interessanti e mi ha stupito moltissimo l'approccio scientifico che si è sviluppato ultimamente attorno ad essi, ma mi ha stupito piacevolmente.
@marco89: ci sono svariati articoli scientifici che riportano studi su medium ed nde. Quello più lungo e meglio svolto è proprio quello del dott. Pim van Lommel (peraltro una persona tenerissima, l'ho contattato per e-mail per chiedergli alcune cose ed è stato molto carino), che spiega peraltro anche nel suo libro. Gli altri sono meno cospicui, ma arrivano alle stesse conclusioni. In internet cercando bene si trovano! Un altro libro sulle nde è quello di Antonio Socci, che parla dell'esperienza di sua figlia e cita proprio lo studio di van Lommel (anche lui lo avevo contattato per e-mail ed era stato lui a consigliarmi di leggere lo studio in questione).
@marco89: ci sono svariati articoli scientifici che riportano studi su medium ed nde. Quello più lungo e meglio svolto è proprio quello del dott. Pim van Lommel (peraltro una persona tenerissima, l'ho contattato per e-mail per chiedergli alcune cose ed è stato molto carino), che spiega peraltro anche nel suo libro. Gli altri sono meno cospicui, ma arrivano alle stesse conclusioni. In internet cercando bene si trovano! Un altro libro sulle nde è quello di Antonio Socci, che parla dell'esperienza di sua figlia e cita proprio lo studio di van Lommel (anche lui lo avevo contattato per e-mail ed era stato lui a consigliarmi di leggere lo studio in questione).
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Certo, seguendo un credo religioso, non tutto ciò che fa stare bene è ammissibile e gli esempi che porti ne sono la conferma.
Ma, a ben guardare, quando si pensa di stare bene trasgredendo alle regole o imposizioni della religione, si constata poi che le conseguenze create dalla trasgressione possono aver vanificato il bene momentaneo che ci siamo creati.
Limitandoci ai 7 peccati capitali, sappiamo che ogni volta che cediamo ad essi, si può generare del male per noi e/o per chi ne è stato la vittima, spesso, noi stessi.
Possedere la Fede, invece e con Fede intendo l’abbandono semplice e sereno di chi si fida, fa stare bene, alleggerisce le difficoltà della vita, facilità i rapporti con gli altri.
Ma, a ben guardare, quando si pensa di stare bene trasgredendo alle regole o imposizioni della religione, si constata poi che le conseguenze create dalla trasgressione possono aver vanificato il bene momentaneo che ci siamo creati.
Limitandoci ai 7 peccati capitali, sappiamo che ogni volta che cediamo ad essi, si può generare del male per noi e/o per chi ne è stato la vittima, spesso, noi stessi.
Possedere la Fede, invece e con Fede intendo l’abbandono semplice e sereno di chi si fida, fa stare bene, alleggerisce le difficoltà della vita, facilità i rapporti con gli altri.
Re: siete atei, agnostici o credenti?
Bianca ha scritto: ↑sab ago 21, 2021 10:08 am"...quando si pensa di stare bene trasgredendo alle regole o imposizioni della religione, si constata poi che le conseguenze create dalla trasgressione possono aver vanificato il bene momentaneo che ci siamo creati."
Si'.
Anche se le conseguenze al momento non sembrano per niente negative, quello che e' certo per il fedele, e' che il Signore ne e' dispiaciuto... e gia' quello lo fa star male...
"Limitandoci ai 7 peccati capitali, sappiamo che ogni volta che cediamo ad essi, si può generare del male..."
Si', anche se le conseguenze appunto non appaiono, e' il fatto di non essersi fidati del valore dell'ammonimento che viene dall'ingiunzione religiosa, o di non aver avuto la forza di seguirlo... che gia' e' "inauspicious".
Ad ogni modo, il pentimento aiuta, e invoca misericordia... un aiuto maggiore dall'alto, o dagli altri, la prossima volta...
Quando gli altri sanno che uno e' interessato a migliorare il proprio comportamento, aiutano anche loro...
"Possedere la Fede, invece e con Fede intendo l’abbandono semplice e sereno di chi si fida, fa stare bene, alleggerisce le difficoltà della vita, facilità i rapporti con gli altri."
Parole sante.
Grazie Bianca.
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Convintamente cristiana da sempre (sì pure da bambina) ma non più totalmente d'accordo sul cattolicesimo, anche se è l'unico cristianesimo affine al mio pensiero, a causa di sue evidenti contaminazioni umane (tipo quelle sul matrimonio non valido senza sesso che non solo non ha senso ma non è neanche supportata biblicamente. Ed è l'unica cosa in cui non concordo col cattolicesimo). Sempre sperando siano gli unici a sparare certe scemenze assolutiste. Comunque un credente dovrebbe voler evitare il peccato per il suo stesso bene, consapevole che solo Dio possiede la verità e sa cosa è bene e cosa è male, e per non voler andare contro il Dio che ama. Quindi non per paura di una punizione, visto anche che comunque chi va all'Inferno ci va per suo volere non volendo venire salvato (e Dio è buono ma giusto lasciando il libero arbitrio fino alla fine). C'è un ignoranza religiosa così grande che molta gente questa cosa non la sa o non la capisce. E Dio non è una forza, è un entità, uno spirito come gli angeli ed i demoni ma a loro superiore. In più io credo con certezza nell'esistenza di Dio.
Il motivo del male nel mondo? Il peccato originale. E la gente tuttora non fa altro che peccare, facendo del male a se stesso e al prossimo, pretendendo pure libertà e "diritti" su certe cose. La morale è morta da un pezzo e ormai c'è solo follia e una cultura immorale e di morte.
Il motivo del male nel mondo? Il peccato originale. E la gente tuttora non fa altro che peccare, facendo del male a se stesso e al prossimo, pretendendo pure libertà e "diritti" su certe cose. La morale è morta da un pezzo e ormai c'è solo follia e una cultura immorale e di morte.
Re: siete atei, agnostici o credenti?
Ci sono delle persone al mondo, dei devoti, che vivono secondo questo credo:
"Il matrimonio (mater-monium) e' finalizzato alla formazione di una famiglia, quindi e' intrapreso da coniugi che desiderano diventare madri e padri. Si accordano all'inizio su questo piano di vita, prima di sposarsi, delineando a grandi linee i punti principali (quanti figli vorrebbero avere, dove vivere, come affrontare le spese, come offrire supporto alla madre durante la gravidanza, come gestire i primi anni di vita del bambino etc. etc.). Questo desiderio di maternita' e di paternita' si sente come una vocazione esistente gia' da tempo, prima del loro incontro: la vocazione alla famiglia. La promessa che si fanno col matrimonio e' una promessa sacra e sulla quale i coniugi investono la vita: e' di cercare di attualizzarla, nel modo piu' naturale, semplice e devozionale possibile: un sesso fatto bene... come Dio comanda... breve, semplice, naturale... dal quale nasca un bambino. Ma questa via e' intrapresa solo da chi e' contento di esistere in questo mondo, pensa di aver ricevuto uno splendido regalo con la vita, e vuole che altri abbiano la stessa fortuna: vuole contribuire all'espansione della vita su questa Terra. All'idea di diventare genitore, si sente gia' piu' realizzato. Poiche' la gravidanza comporta rischio di vita per la donna in qualunque fase (non si puo' mai garantire la presenza di un medico quando viene un giramento di testa mentre si guida, o un mancamento mentre si toglie una pentola dal fuoco etc. etc...), l'ultima parola in proposito rimane della parte piu' vulnerabile, la donna. E' lei che poi decide quando si sente pronta, ma quest'attesa ha un limite di pazienza anche per l'uomo che vuol farsi una famiglia: se all'inizio erano d'accordo per avere dei figli, rimangiarsi la parola non e' nobile. Tuttavia, se la donna dovesse cambiare idea sulla maternita' dopo il matrimonio (che puo' succedere a tutti a seguito anche magari di un primo aborto spontaneo...) la poligamia e' accettata nelle Sacre Scritture, sempre che lo scopo dell'uomo sia esclusivamente quello di procreare e non per la propria lussuria.
Rimane ugualmente il fatto che, sia con la prima moglie, che con una seconda, o terza, o quarta... l'atto sessuale si svolgerebbe solo una delle notti scelte tra i pochi giorni fertili al mese, e basato sul fine della gravidanza. Se il concepimento non avviene, si riprova il mese dopo. Il modo in cui avviene l'atto sessuale e' specificato: tra persone innamorate e al momento scelto dalla donna. Il fine e' il concepimento.
Se l'uomo si tira indietro, ci sono modifiche sociali anche per la donna, che ha diritto ad avere dei figli concepiti naturalmente per realizzarsi..."
Cosi' vivono il matrimonio alcune persone su questa Terra...
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Come dice Angela, il fine del matrimonio, dal punto civile o religioso che sia, quello lì è.
Teleologicamente, la sua ragione primaria è quella di orientarsi verso un bene primario, ossia la continuazione della specie, ed è strutturato attorno la promozione di questo obiettivo.
Quindi si potrebbe anche pensare che semai, non avrebbe senso il contrario.
Teleologicamente, la sua ragione primaria è quella di orientarsi verso un bene primario, ossia la continuazione della specie, ed è strutturato attorno la promozione di questo obiettivo.
Quindi si potrebbe anche pensare che semai, non avrebbe senso il contrario.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"
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Re: siete atei, agnostici o credenti?
Vedere il matrimonio come finalizzato al figliare è degno di uno stato confessionale (e meno male che non lo siamo, anche se a volte non sembra) o comunque autoritario.
Quindi io non potrei sposarmi con una persona anche solo per tutelarla in caso di mia morte, solo perché non ho intenzione di figliare? E poi lo stato i benefici a chi figlia li dà già, e sono ulteriori, non sono certo benefici a cui si accede solo sposandosi.
Allora aboliamo la reversibilità, tanto quando uno è in pensione con buona probabilità non ha più il figlio a carico, a che serve la reversibilità al congiunto? In che modo manda avanti la specie? Aboliamo pure l'eredità verso il congiunto, tanto se il matrimonio serve solo a figliare l'eredità se la prende la prole, la specie va avanti lo stesso no?
In che modo i benefici che dà il matrimonio mandano avanti la specie?
Il matrimonio è un costo per la società, che si sobbarca la società, per dare più stabilità e sicurezza in primis alla coppia. Come le pensioni, gli assegni di disoccupazione ecc... sono tutte cose ideate per alleviare la tensione sociale, perché avere meno gente possibile in difficoltà è necessario per mantenere la pace sociale, sono costi che ritornano in termini di sicurezza individuale, e di conseguenza universale. Che poi in questo paese si stia morendo di welfare e assistenzialismo è un altro discorso, ma in altri paesi la cosa funziona.
Inoltre non mi risultano correlazioni forti tra numero di matrimoni e maggior tasso di figliazione (in paesi simili tra loro, è chiaro che non puoi andare a confrontare paesi totalmente diversi), per esempio abbiamo un numero di matrimoni (in proporzione) nel 2019 (ultimo anno "normale" quindi) simile alla Francia, 3.1 per noi e 3.5 per i francesi (matrimoni annui ogni 1000 abitanti), i Tedeschi sono a 5.0, e le popolazioni Italiana, Francese e Tedesca sono, rispettivamente, calanti, crescenti, e stagnanti. Per citare paesi più piccoli, i 3 Baltici sono i paesi con tasso più alto di matrimoni, e hanno popolazione in pesante calo, a parte l'Estonia che ha una popolazione stagnante (anzi, sembra quasi ironico che il paese di questi col tasso più basso sia quello con popolazione non in calo, Estonia 5.0, Lituania e Lettonia 6.7 e 7.0).
Quindi io non potrei sposarmi con una persona anche solo per tutelarla in caso di mia morte, solo perché non ho intenzione di figliare? E poi lo stato i benefici a chi figlia li dà già, e sono ulteriori, non sono certo benefici a cui si accede solo sposandosi.
Allora aboliamo la reversibilità, tanto quando uno è in pensione con buona probabilità non ha più il figlio a carico, a che serve la reversibilità al congiunto? In che modo manda avanti la specie? Aboliamo pure l'eredità verso il congiunto, tanto se il matrimonio serve solo a figliare l'eredità se la prende la prole, la specie va avanti lo stesso no?
In che modo i benefici che dà il matrimonio mandano avanti la specie?
Il matrimonio è un costo per la società, che si sobbarca la società, per dare più stabilità e sicurezza in primis alla coppia. Come le pensioni, gli assegni di disoccupazione ecc... sono tutte cose ideate per alleviare la tensione sociale, perché avere meno gente possibile in difficoltà è necessario per mantenere la pace sociale, sono costi che ritornano in termini di sicurezza individuale, e di conseguenza universale. Che poi in questo paese si stia morendo di welfare e assistenzialismo è un altro discorso, ma in altri paesi la cosa funziona.
Inoltre non mi risultano correlazioni forti tra numero di matrimoni e maggior tasso di figliazione (in paesi simili tra loro, è chiaro che non puoi andare a confrontare paesi totalmente diversi), per esempio abbiamo un numero di matrimoni (in proporzione) nel 2019 (ultimo anno "normale" quindi) simile alla Francia, 3.1 per noi e 3.5 per i francesi (matrimoni annui ogni 1000 abitanti), i Tedeschi sono a 5.0, e le popolazioni Italiana, Francese e Tedesca sono, rispettivamente, calanti, crescenti, e stagnanti. Per citare paesi più piccoli, i 3 Baltici sono i paesi con tasso più alto di matrimoni, e hanno popolazione in pesante calo, a parte l'Estonia che ha una popolazione stagnante (anzi, sembra quasi ironico che il paese di questi col tasso più basso sia quello con popolazione non in calo, Estonia 5.0, Lituania e Lettonia 6.7 e 7.0).
Re: siete atei, agnostici o credenti?
L'individuo ha diritto alla salute, al benessere, alla sicurezza personale, al lavoro, alla dignita', alla salvaguardia del suo onore e della sua buona reputazione, e a vivere la sua vita in modo non contrario al buon costume etc. etc.
Chi causa un danno o una lesione in qualche modo a un'altra persona ha il dovere di risarcirlo etc. etc.
E' la diversa anatomia uomo-donna che e' alla base di tutta la questione.
Con l'istituzione del matrimonio, l'uomo compensa, responsabilmente, in tutti i modi possibii, e decisamente economicamente, a tempo indeterminato, fino alla fine della vita di lei (quindi anche dopo la sua stessa morte), i danni temporanei o permanenti/irreversibili, fisici, sociali, morali e spirituali, che la sua donna e' stata preparata a rischiare per lui e/o che ha subito a seguito dell'atto sessuale con lui, rischi che ne vale la pena correre solo ed esclusivamente per dare vita ad un bambino e formare una famiglia, se questa e' la vocazione che li realizza, poiche' l'individuo ha anche il diritto di realizzarti pienamente durante la sua vita.
Correre questi rischi per libidine propria non e' consigliato. Giocare d'azzardo con la propria salute e mettere tutto cio' che e' socialmente, fisicamente, spiritualmente di valore in palio per pochi momenti di orgasmo, non e' considerato un comportamento maturo e responsabile e quindi si stabilisce un'eta' minima, entro la quale si spera che gli organi principali del corpo umano, fisici, ma anche l'intelligenza, si siano sviluppati abbastanza da consentire decisioni coscienziose.
Quanto vale in denaro la vita che lei rischia per esempio con un parto?
O il possibile malessere dei mesi di gravidanza?
O una parte anatomica modificata per sempre (perdita di verginita') o un'operazione subita (cesario)?
Le leggi sono necessarie, ma solo per chi non ha un senso di giustizia innato...
Per chi queste cose le capisce subito, ad istinto, e' tutto molto chiaro.
Chi causa un danno o una lesione in qualche modo a un'altra persona ha il dovere di risarcirlo etc. etc.
E' la diversa anatomia uomo-donna che e' alla base di tutta la questione.
Con l'istituzione del matrimonio, l'uomo compensa, responsabilmente, in tutti i modi possibii, e decisamente economicamente, a tempo indeterminato, fino alla fine della vita di lei (quindi anche dopo la sua stessa morte), i danni temporanei o permanenti/irreversibili, fisici, sociali, morali e spirituali, che la sua donna e' stata preparata a rischiare per lui e/o che ha subito a seguito dell'atto sessuale con lui, rischi che ne vale la pena correre solo ed esclusivamente per dare vita ad un bambino e formare una famiglia, se questa e' la vocazione che li realizza, poiche' l'individuo ha anche il diritto di realizzarti pienamente durante la sua vita.
Correre questi rischi per libidine propria non e' consigliato. Giocare d'azzardo con la propria salute e mettere tutto cio' che e' socialmente, fisicamente, spiritualmente di valore in palio per pochi momenti di orgasmo, non e' considerato un comportamento maturo e responsabile e quindi si stabilisce un'eta' minima, entro la quale si spera che gli organi principali del corpo umano, fisici, ma anche l'intelligenza, si siano sviluppati abbastanza da consentire decisioni coscienziose.
Quanto vale in denaro la vita che lei rischia per esempio con un parto?
O il possibile malessere dei mesi di gravidanza?
O una parte anatomica modificata per sempre (perdita di verginita') o un'operazione subita (cesario)?
Le leggi sono necessarie, ma solo per chi non ha un senso di giustizia innato...
Per chi queste cose le capisce subito, ad istinto, e' tutto molto chiaro.
- Bianca
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- Iscritto il: lun mar 10, 2014 7:11 pm
- Orientamento: Eterosessuale Sessuale Romanti
- Genere: Signora
Re: siete atei, agnostici o credenti?
Ogni essere che nasce porta scitto dentro di sè un codice di comportamento.
Leggi naturali che, se osservate, impediscono di danneggiare gli altri, proteggono dai pericoli, tutelano l’esistenza, la buona crescita, la salute.
Il bambino non conosce il Codice Civile ma capisce molto in fretta quali sono le azioni da cui può derivare un danno, per sè o per altri.
Anche l’uomo e la donna che per primi si misero in piedi e uscirono dalla grotta per esplorare il mondo fuori, avevano queste leggi scritte dentro di loro.
È stato dal riconoscere queste leggi che è nata la civiltà.
Che cosa ne hanno fatto i nostri progenitori di quelle leggi stampate nel loro cuore e che cosa ne facciamo noi oggi?
Qualcuno cerca di osservarle, perché le sente e le riconosce dentro di sè e le trova giuste.
Qualcuno le rende più forti e motivate attraverso una Fede religiosa.
Qualcuno le travisa
e le trasforma secondo il proprio comodo.
Qualcuno semplicemente le disconosce o le ignora totalmente.
Annurabi intuì quest’ultimo caso e capí che era importante mettere qualcosa per scritto che fosse valido per tutti, anche per quelli che appoggiandosi a vari credi religiosi, trasformavano le leggi a loro uso e consumo.
Ma l’analfabetismo era diffuso e faceva danni notevoli.
Allora arrivó un tale che disse: l’ignoranza della legge non è scusabile, anche se sei analfabeta.
A questa sentenza si attaccarono quelli che sapevano già leggere e scrivere appena nati e capirono che gli analfabeti erano manipolabili, perché non potevano andare a verificare da nessuna parte se ciò che veniva insegnato loro da scribi, sacerdoti, sapienti vari era vero o no e quindi, bellissima scoperta, una gran parte della società era manipolabile.
Ma la sapienza, ahimè, si diffuse, sempre di più, sempre di più e arrivammo a internet.
Ora, il popolo non è più manipolabile, perché sappiamo tutti, tutto.
Risultato: ora non mi freghi più.
Conseguenze:
Di indissolubile non c’è niente.
Il per sempre non esiste.
Il mio interesse viene prima del tuo.
Se non fai come dico io, ti levo di mezzo.
Il non uccidere è un optional che alcuni scelgono, altri no, nell’auto nuova.
La fecondazione è un momento misterioso che non si sa da dove inizia e dove finisce.
Medico curati il cervello.
Il sesso è un diritto, indipendentemente da ciò che pensa l’altro.
Potrei continuare ma sono certa che ciascuno sa cosa si potrebbe aggiungere.
Ma il finale è la ciliegia sulla torta: è vero, le leggi sono scritte e tutti le possono leggere ma vanno “interpretate”.
Ed eccoli lì sui loro scranni, coloro che non applicano la legge, la INTERPRETANO, unici esseri sulla faccia della terra che si siano accaparrati questa facoltà.
Così, il dito tagliato di Annurabi, è diventato “arresti domiciliari” ed anche della Giustizia si stanno , man mano, perdendo le tracce.
Leggi naturali che, se osservate, impediscono di danneggiare gli altri, proteggono dai pericoli, tutelano l’esistenza, la buona crescita, la salute.
Il bambino non conosce il Codice Civile ma capisce molto in fretta quali sono le azioni da cui può derivare un danno, per sè o per altri.
Anche l’uomo e la donna che per primi si misero in piedi e uscirono dalla grotta per esplorare il mondo fuori, avevano queste leggi scritte dentro di loro.
È stato dal riconoscere queste leggi che è nata la civiltà.
Che cosa ne hanno fatto i nostri progenitori di quelle leggi stampate nel loro cuore e che cosa ne facciamo noi oggi?
Qualcuno cerca di osservarle, perché le sente e le riconosce dentro di sè e le trova giuste.
Qualcuno le rende più forti e motivate attraverso una Fede religiosa.
Qualcuno le travisa
e le trasforma secondo il proprio comodo.
Qualcuno semplicemente le disconosce o le ignora totalmente.
Annurabi intuì quest’ultimo caso e capí che era importante mettere qualcosa per scritto che fosse valido per tutti, anche per quelli che appoggiandosi a vari credi religiosi, trasformavano le leggi a loro uso e consumo.
Ma l’analfabetismo era diffuso e faceva danni notevoli.
Allora arrivó un tale che disse: l’ignoranza della legge non è scusabile, anche se sei analfabeta.
A questa sentenza si attaccarono quelli che sapevano già leggere e scrivere appena nati e capirono che gli analfabeti erano manipolabili, perché non potevano andare a verificare da nessuna parte se ciò che veniva insegnato loro da scribi, sacerdoti, sapienti vari era vero o no e quindi, bellissima scoperta, una gran parte della società era manipolabile.
Ma la sapienza, ahimè, si diffuse, sempre di più, sempre di più e arrivammo a internet.
Ora, il popolo non è più manipolabile, perché sappiamo tutti, tutto.
Risultato: ora non mi freghi più.
Conseguenze:
Di indissolubile non c’è niente.
Il per sempre non esiste.
Il mio interesse viene prima del tuo.
Se non fai come dico io, ti levo di mezzo.
Il non uccidere è un optional che alcuni scelgono, altri no, nell’auto nuova.
La fecondazione è un momento misterioso che non si sa da dove inizia e dove finisce.
Medico curati il cervello.
Il sesso è un diritto, indipendentemente da ciò che pensa l’altro.
Potrei continuare ma sono certa che ciascuno sa cosa si potrebbe aggiungere.
Ma il finale è la ciliegia sulla torta: è vero, le leggi sono scritte e tutti le possono leggere ma vanno “interpretate”.
Ed eccoli lì sui loro scranni, coloro che non applicano la legge, la INTERPRETANO, unici esseri sulla faccia della terra che si siano accaparrati questa facoltà.
Così, il dito tagliato di Annurabi, è diventato “arresti domiciliari” ed anche della Giustizia si stanno , man mano, perdendo le tracce.