AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Bianca ha scritto: ↑

ven mar 12, 2021 9:55 am

Toglie qualità al sonno dormire con una persona accanto?
Questa è bella!
Certo, bisogna vedere chi è.

La presenza (nella stessa camera, ma soprattutto nel raggio della prossimita' di primo livello, cioe' la distanza del proprio braccio) di un altro individuo, riconosciuto dal proprio corpo come "estraneo a se stesso", mantiene un livello di vigilanza necessario a far fronte al comportamento potenzialmente-imprevedibile dell'altro, e quindi sostiene la difesa personale.

In una situazione di nucleo familiare esposto a pericoli di difesa personale maggiori ovviamente dormire accanto ad un uomo (o in gruppo) e' il male minore.

La persona accanto puo' avere movimenti involontari durante il sonno che causano spavento all'altro, toccare anche senza intenzione parti delicate dell'altra persona, respirargli vicino facendogli inalare piu' anidride carbonica, puo' alzarsi come sonnambulo e fare qualcosa... tante cose che disturbano il riposo, e anche se uno dorme con l'innocenza di un morto il sistema di allerta e' in funzione e abituarsi ad allentare quell'allerta naturale e' davvero una pessima idea.

La "calibratura" viene alterata e con essa uno perde una parte importante di sensibilita'.
Se nella notte qualcuno entra in camera (un ladro, per esempio), i suoi sensi non saranno piu' affinati nello stesso modo a notare l'energia che si intromette nell'ambiente, la "presenza".

Fa eccezione il genitore che dorme accanto al neonato, poiche' il piccolo e' geneticamente per meta' riconosciuto come uguale a se stesso. Le estensioni genetiche (tipo un figlio, o un organo trapiantato in un altro corpo...), messe a distanza, causano irrequietezza per via della risonanza che le lega.

Mettere il bambino a dormire in una camera separata dai genitori (come hanno fatto per esempio i miei genitori per motivi sessuali, le motivazioni piu' infami in esistenza) tiene in allerta entrambi le parti.
Molte morti "naturali" infantili trovano cause in questo.
Mia madre non dormiva mai serena...

Non ho mai sentito di madri/padri del regno animale, mammiferi e non, che fanno dormire i loro piccoli lontano da loro...

(Mia madre invece ha avuto piu' fortuna da mia nonna: poiche' la casa era piccola, 1944, si appendeva un cestino come culla sopra il letto matrimoniale, sia per cullare il bambino che per essere pronti a prenderlo in caso di bisogno o per allattarlo. Il vantaggio era che il bambino almeno era incluso nella prossimita' di secondo livello, che si estende dal centro del corpo per un raggio maggiore, e quindi il bambino era in quel caso un po' piu' sereno rispetto ad essere messo in una camera separata. Che Kali Yuga!)

Devo dormirci sopra.

Non capisco se noi qui sbagliamo o facciamo giusto.
Siamo in otto e dormiamo tutti nello stesso letto (matrimoniabile, però) per farci compagnia.
Ecco perché io prima ho scritto “devo dormirci sopra”: non tutti abbiamo diritto al nostro pezzo di materasso.
Abbiamo dovuto stabilire l’ora della pipì, in cui ci alziamo tutti insieme e in fila, indossando la mascherina e tenendo un metro di distanza, ci avvicendiamo nel bagno.
Peró, il nostro sogno, è sempre un sogno di gruppo e questo è molto bello.

Innanzitutto mi faceva piacere postare qui una delle mie esecuzioni. Questo è un video che ho registrato durante il lockdown. Detto questo (chiedo scusa per l'OT), uno dei miei sogni più belli è Kaori, la testimonial di alcuni storici spot del formaggio fresco Philadelphia. Premetto che questo sogno mi ha creato un sacco di problemi quando andavo alle superiori, perchè quando ne parlavo coi miei compagni mi ridevano tutti in faccia in modo piuttosto sguaiato. Questo è uno dei miei sogno più belli, perchè sono sogni che sono intrisi della mia concezione di romanticismo, di fidanzamento e di amore. Innanzitutto è bene dire che in questi sogni, come tutte le volte che sogno e immagino ragazze, anche Kaori la immagino vestita; e la immagino soprattutto vestita con quel giaccone a cui sono affezionato (ve ne metto una foto)
Quando sogno Kaori, c'è sempre anche un'altra ragazza (che invece è stata testimonial di uno degli spot delle calze Omsa [quello in cui lei gioca con un orso di peluche]): questa ragazza nel sogno si chiama Barbara. E Barbara è la migliore amica di Kaori: sono praticamente inseparabili e quando sono sole si mettono le mani nelle tasche dei rispettivi vestiti. [/color]

Luca Canetti ha scritto: ↑

dom apr 17, 2022 5:28 pm

.....
Quando sogno Kaori, c'è sempre anche un'altra ragazza (che invece è stata testimonial di uno degli spot delle calze Omsa [quello in cui lei gioca con un orso di peluche]): questa ragazza nel sogno si chiama Barbara. E Barbara è la migliore amica di Kaori: sono praticamente inseparabili e quando sono sole si mettono le mani nelle tasche dei rispettivi vestiti. [/color]

Credo sia questo lo spot al quale ti riferisci.

Antares ha scritto: ↑

dom apr 17, 2022 8:14 pm

Luca Canetti ha scritto: ↑

dom apr 17, 2022 5:28 pm

.....
Quando sogno Kaori, c'è sempre anche un'altra ragazza (che invece è stata testimonial di uno degli spot delle calze Omsa [quello in cui lei gioca con un orso di peluche]): questa ragazza nel sogno si chiama Barbara. E Barbara è la migliore amica di Kaori: sono praticamente inseparabili e quando sono sole si mettono le mani nelle tasche dei rispettivi vestiti. [/color]

Credo sia questo lo spot al quale ti riferisci.

Esatto. È proprio quello

Quando mio figlio nacque, imperversava da alcuni anni il dottor Spock che su come si allevano i bambini, sapeva tutto.
Forse non era tanto diverso da Rousseaux che aveva sparso figli per il mondo ma non ne aveva mai cresciuto nessuno.

Imponeva regole ferree, tra cui: il neonato, fin dalla prima notte a casa, deve essere messo a dormire in camera da solo.

La questione sessuale non c’entrava, piuttosto doveva iniziare a sentirsi indipendente.
Praticamente, doveva sperimentare, da subito, l’esperienza dell’abbandono.

Ora penso che fosse una gran cavolata.
La vita gli avrebbe potuto insegnare con più calma, cos’è l’indipendenza e cos’è l’abbandono, senza che glielo imponessero i genitori fin dai primi giorni.