Direi che hai buon fiuto per le persone non eteronormative, quantomeno Però sulla parte relativa al cosa ne possano sapere mi permetto di dissentire: quasi tutti gli amici che ho/ho avuto erano eteronormativi, e si sono comunque dimostrati comprensivi quando ho parlato loro di asessualità (e ormai ne parlo quasi con chiunque, quindi figuriamoci). Ho detto a meno persone di essere genderqueer ma quello è perché la mia identità di genere, al contrario della mia identità sessuale, non è per niente stabile e ho l'impressione che li confonderei soltanto a parlarglieneTGP ha scritto:Be', su mia cugina non posso farci molto ma... Per quanto riguarda gli amici, me li sono andati a cercare! Il fatto è che io ho una scarsa sopportazione per gli eteronormativi, mi sembra sempre che non mi possano comprendere fino in fondo; ovviamente non tutti, ma insomma, in media: che ne sanno di cosa vuol dire avere dubbi, ansie, differenze? Loro hanno avuto la pappa pronta. (sì, c'è un po' di invidia in questa frase) mentre una persona non etero... magari si da delle risposte molto diverse da quelle che do io, ma almeno si pone le domande.
Il livello di apertura mentale non dipende dalla propria condizione, basti pensare che ci sono alcuni membri della comunità LGBT che sono più o meno apertamente ostili agli asessuali, e anche all'interno della stessa comunità LGBT i confronti accesi non mancano, a quanto ne so (per dare informazioni più precise, però, dovrei frequentarla).