Non so più chi o cosa sono
Inviato: dom feb 21, 2010 1:55 pm
Salve a tutti
mi presento brevemente (almeno spero di riuscirci). Sono all'apparenza una persona solare, felice, accattivante si direbbe "normale" ma purtroppo è solo un bluff: in realtà sono lacerato dentro perchè non riesco a accordare quel che sento con ciò che penso e in ultima istanza con ciò che faccio. Questo è una via di mezzo tra uno sfogo, una confessione, una richiesta d'aiuto o qualcosa di indefinibile come un tentativo di essere qualcosa...perchè sono anni che non mi sento niente.
Mi sono iscritto qui perchè ho avuto il sospetto (e anche qualche prova indiziaria) di essere un asessuale. Se una persona in vita sua (30 anni) ha avuto un singolo rapporto sessuale e manco gli è piaciuto cosa dovrebbe pensare? Sono diverso dai tantissimi amici che ho: scherzo con loro sul sesso alla stessa maniera, e sono attirato come loro da qualsiasi richiamo sessuale femminile ma...alla prova dei fatti sono niente. Provo una forma d repulsione a "provarci" col fine reale di giungere a un rapporto fisico, e per fisico intendo qualsiasi cosa, anche semplicemente toccarsi. Ho una barriera psicologica che mi è impossibile spiegare, come se fossi bloccato dentro una campana di vetro, vedo desidero ma non prendo. Ovviamente questo fa di me un mistero per chi frequento, e li capisco bene: sono assolutamente brillante ma appena vedo la remota possibilità di una "scopata" fuggo. Così la domanda "ma perchè non te la scopi?" viene fuori spesso e io nn so più come rispondere, perchè se dico la verità si sentono presi in giro ma e allora mi costringo a mentire a inventare le scuse più assurde. Scusate i termini un po' volgari ma non posso esprimere meglio di così quello che succede, perchè mi succede! Mi sento una alieno, un alieno ben accetto così come si può accettare un amico drogato o disoccupato, ma sempre un alieno e mi senot a disagio per questo. Ma non so dire se questo proviene da me che voglio e non prendo o se proviene dagli altri che mi vorrebbero in un certo modo. Non so se è ciaro ciò che intendo. Le mie pulsioni vengono da una serie di imposizioni culturali di massa (se ci sta DEVI scopartela) o sono mie e io nn riesco a accettarle?
Ho pensato spesso che fosse legato al fatto che io per primo non mi piaccio, eppure c'è qualcosa di più complicato e irrisolto. Ho capito di aver anche paura di essere apprezzato, o amato, sento paura. Se mi immagino in un rapporto a 2 mi sento contemporaneamente felice e in panico, ma è più il terrore della felicità.
In tutto questo sono anche un onanista, ma nn so dire se anche questo sia solo uno sfogo per ciò che non ho o se è ciò che sono. Provo avversione a vedere gli altri in atteggiamenti intimi, non invidia intendiamoci, ma proprio disagio e malessere; mi è capitato di vedere una persona che mi interessa tra le braccia di un mio amico e mi è venuto un crollo emotivo e fisico. Negli ultimi tempi ho paura che la cosa stia interferendo sulla mia efficienza lavorativa, scordo le cose, perdo attenzione, sono apatico. Ho paura di stare sviluppando una fobia sociale, ma all'apparenza così non è, perchè sono abilissimo a nascondermi, ho il terrore che se dovessi presentarmi per come sono (complessato, depresso e "pervertito", passatemi l termine ma così verrei definito) perderei quel poco che ancora mi permette di non cedere, cioè le tante persone che frequento, divertirmi con loro, avere una intensa vita sociale in parole povere. Questa è la mia unica salvezza.
mi presento brevemente (almeno spero di riuscirci). Sono all'apparenza una persona solare, felice, accattivante si direbbe "normale" ma purtroppo è solo un bluff: in realtà sono lacerato dentro perchè non riesco a accordare quel che sento con ciò che penso e in ultima istanza con ciò che faccio. Questo è una via di mezzo tra uno sfogo, una confessione, una richiesta d'aiuto o qualcosa di indefinibile come un tentativo di essere qualcosa...perchè sono anni che non mi sento niente.
Mi sono iscritto qui perchè ho avuto il sospetto (e anche qualche prova indiziaria) di essere un asessuale. Se una persona in vita sua (30 anni) ha avuto un singolo rapporto sessuale e manco gli è piaciuto cosa dovrebbe pensare? Sono diverso dai tantissimi amici che ho: scherzo con loro sul sesso alla stessa maniera, e sono attirato come loro da qualsiasi richiamo sessuale femminile ma...alla prova dei fatti sono niente. Provo una forma d repulsione a "provarci" col fine reale di giungere a un rapporto fisico, e per fisico intendo qualsiasi cosa, anche semplicemente toccarsi. Ho una barriera psicologica che mi è impossibile spiegare, come se fossi bloccato dentro una campana di vetro, vedo desidero ma non prendo. Ovviamente questo fa di me un mistero per chi frequento, e li capisco bene: sono assolutamente brillante ma appena vedo la remota possibilità di una "scopata" fuggo. Così la domanda "ma perchè non te la scopi?" viene fuori spesso e io nn so più come rispondere, perchè se dico la verità si sentono presi in giro ma e allora mi costringo a mentire a inventare le scuse più assurde. Scusate i termini un po' volgari ma non posso esprimere meglio di così quello che succede, perchè mi succede! Mi sento una alieno, un alieno ben accetto così come si può accettare un amico drogato o disoccupato, ma sempre un alieno e mi senot a disagio per questo. Ma non so dire se questo proviene da me che voglio e non prendo o se proviene dagli altri che mi vorrebbero in un certo modo. Non so se è ciaro ciò che intendo. Le mie pulsioni vengono da una serie di imposizioni culturali di massa (se ci sta DEVI scopartela) o sono mie e io nn riesco a accettarle?
Ho pensato spesso che fosse legato al fatto che io per primo non mi piaccio, eppure c'è qualcosa di più complicato e irrisolto. Ho capito di aver anche paura di essere apprezzato, o amato, sento paura. Se mi immagino in un rapporto a 2 mi sento contemporaneamente felice e in panico, ma è più il terrore della felicità.
In tutto questo sono anche un onanista, ma nn so dire se anche questo sia solo uno sfogo per ciò che non ho o se è ciò che sono. Provo avversione a vedere gli altri in atteggiamenti intimi, non invidia intendiamoci, ma proprio disagio e malessere; mi è capitato di vedere una persona che mi interessa tra le braccia di un mio amico e mi è venuto un crollo emotivo e fisico. Negli ultimi tempi ho paura che la cosa stia interferendo sulla mia efficienza lavorativa, scordo le cose, perdo attenzione, sono apatico. Ho paura di stare sviluppando una fobia sociale, ma all'apparenza così non è, perchè sono abilissimo a nascondermi, ho il terrore che se dovessi presentarmi per come sono (complessato, depresso e "pervertito", passatemi l termine ma così verrei definito) perderei quel poco che ancora mi permette di non cedere, cioè le tante persone che frequento, divertirmi con loro, avere una intensa vita sociale in parole povere. Questa è la mia unica salvezza.