Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Domande, dubbi e curiosità da parte di coloro che sono vicini agli asessuali.
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Dany Side
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Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da Dany Side »

Leggo questo forum da qualche tempo, ecco perchè nonostante il mio account esista da pochi minuti non mi considero l'ultimo arrivato qui. Tutta la mia "esperienza" su questo forum è sempre stata solo di tipo "spettatore", uno stare dietro le quinte senza mai esporsi, in tutto questo tempo ho letto tanto, condiviso poco, scritto mai.

Ma ora qualcosa è cambiato, ho letto e riletto delle vostre esperienze, delle vostre paure e delle vostre certezze, ora conosco l'asessuale-pensiero. Certo non quello di tutti voi in quanto singoli individui, ma credo comunque di essermi fatto un'idea piuttosto concreta e significativa di come viviate questa situazione e soprattutto di quello che volete dare a vedere al resto del mondo.

E' doveroso specificare che queste righe sono indirizzate per lo più a coloro i quali si definiscono asessuali "veri", ciònonostante credo che chiunque qui possa farsi un'idea e decidere di trarre qualsiasi tipo di considerazione da questo post. Indifferentemente dal fatto che chi legge sia un'asessuale o meno, tengo a sottolineare che lo scopo di questo post è di tipo puramente informativo e di confronto, e che come detto prima queste mie considerazioni giungono a voi dopo un determinato periodo passato a cercare di capire i vostri punti di vista, prima di esporvi i miei.

Il solo ed unico scopo di questo post è quello di cercare di fare un po' di chiarezza su alcune cose di cui qui parlano in molti, ma in realtà pochi conoscono, non è mia intenzione discriminare, mancare di rispetto o offendere la sensibilità di nessuno, oguno è libero di leggere quanto segue oppure no... ma questo post nuoce gravemente all'ignoranza.

Per correttezza e per rispetto di quella che è la netiquette di un forum e i principi su cui si basa non mi qualificherò, ma mi limiterò a scrivere le mie conclusioni come un qualunque, semplice utente, così che il mio parere non possa subire minore o maggiore rilevanza in funzione ad esempio della mia professione (es: medico, psicologo ecc) o della mia preparazione in materia.

Innanzitutto vorrei definire lo status di asessuale in modo corretto, leggo che molti di voi (asessuali) definiscono questa inclinazione come un'orientamento sessuale.... è sbagliato.

Esistono in realtà due diversi tipi di asessualità, spesso l'individuo asessuale può possederle entrambe, ma non sempre.

Il primo tipo di asessualità è rappresentato da un soggetto che non ha stimoli sessuali o desiderio, non risponde ad imput di tale natura e in qualche caso ne ripugna anche solo l'idea.

Il secondo tipo, è rappresentato da un soggetto che sottoposto a pratiche sessuali di qualunque tipo non ne recepisce un'effettivo senso di piacere rimanendo del tutto indifferente a tali effusioni.

Ovvero c'è chi non sente il desiderio o la voglia di fare determinate cose, e quindi non le fa per quel motivo, senza però sapere se facendole poi queste potrebbero piacergli; oppure chi prova a farle, anche solo per curiosità, ma non sente nessun tipo di piacere.

Ora, da un punto di vista scientifico-medico, il VERO asessuale è rappresentato dal soggetto del caso numero due, oppure dal soggetto che rientra in entrambi i casi, mentre un soggetto riferito solo al caso uno non è detto al 100% che sia asessuale.

Ciò che può portare un'individuo a rifiutare a priori il contatto fisico con l'altro sessso può essere ricercato in molteplici fattori non per forza di natura asessuale, quali la paura, oppure dei traumi subiti magari in giovane età, insomma ci sono molti motivi per cui un'individuo sano può avere un'avversità di partenza nei confronti del sesso, al punto di annullare completamente la sua natura e di soffocare qualsivoglia instinto o imput sessuale che normalmente dovrebbe avere.

Ho letto sul forum post di utenti asessuali che recitavano "la nostra esperienza ci porta a riconoscere un'asessuale, quando noi vediamo che una persona ha semplicemente dei problemi con il sesso la invitiamo a rivolgersi ad uno specialista" in realtà, la mia impressione è che si tenda a distinguere chi ha problemi col sesso solo in coloro realizzino di avere dei desideri sessuali o delle curiosità in materia mentre chi non manifesta nessun apparente appetito sessuale o un'avversità nei confronti del sesso viene subito "reclutato" con "sei uno di noi".

La verità, quella vera, è che tra tutti i soggetti che di definiscono asessuli (o coloro che temono di esserlo) solo un 10-15% lo è davvero, tutti gli altri soggetti, hanno dei problemi che andrebbero ricercati e se possibile corretti, al di fuori dell'asessualità.

Ma torniamo al punto due, ovvero quello per cui un soggetto sottoposto a pratiche sessuali (per proria volontà chiaramente e non obbligato da qualcuno) non prova nessuno stimolo, nessuna emozione o sensazione, rimanendo completamente indifferente alla pratica sessuale (o alla semplice effusione amorosa nei confronti della persona che magari ama)

Questo è il vero individuo sessuale, quindi una volta per tutte, per fare chiarezza su questo argomento, l'asessuale non è per forza coloui che non ha voglie sessuali o desiderio, ma è colui che di fronte ad una pratica sessuale o ad un'effusione non recepisce nessun senso di benessere o stimolo positivo. (Poi come detto prima un'asessuale può avere entrambi le cose, ma non esiste asessuale che abbia solo il primo caso e non il secondo)

Per quanto riguarda invece l'asessualità in se, come dicevo prima è totalmente e assolutamente sbagliato identificarla come un'orientamento sessuale, in quanto la sessualità non si basa su un fattore di scelta o di "gusti personali" che possono variare a seconda della personalità del soggetto, non è la stessa cosa che dire "mi piace la carne o non mi piace il pesce" la sessualità (intesa come reazione a determinati stimoli) è un bagaglio genetico comune a tutti gli individui della razza umana, in quanto serve a garantire la continuità della specie, dove l'unica variante riferita al singolo individuo va ricercata nelle sfumature (un individuo può sentire più o meno attrazione per il sesso, a seconda del testosterone che produce, della vita che svolge, dell'affinità col proprio partner ecc ecc).

Definiamo quindi l'asessualità per quello che è veramente: una deviazione

(ricordo ancora una volta che sto parlando ESCLUSIVAMENTE a livello medico-scientifico e NON etico o discriminatorio)

Mi rendo conto che l'idea di sentirsi "diverso" dalla "norma" tenda ad assumere comportamenti auto-protettivi da parte di individui che pur di non dover convivere con l'idea di sentirsi "diversi" preferiscono dire "non sono diverso, è solo un'orientamento sessuale, ovvero un gusto personale"

Ma non è cosi, faccio un esempio.. a tutti i bambini del mondo o quasi piaciono le patatine fritte, se ad un bambino queste non piaciono, ma anzi fanno schifo, nessuno può pensare che codesta cosa sia una deviazione dell'individuo perchè rientra cmq nella sfera dei gusti personali, anche se è in contraddizione con la maggioranza, ma nella sessualità dell'individuo la cosa è diversa, perchè si parte da un presupposto secondo il quale la sessualità è uno stimolo presente in natura a cui ogni individuo sano deve rispondere, alla pari di altri stimoli quali il dolore ad esempio, se una persona si rompe un bracccio e non prova dolore, non si può parlare di orientamento, in motivo per cui non reagisce al dolore indica che qualcosa non funziona all'interno del suo organismo, per gli asessuali è la stessa cosa.

Ora senza stare qui a fare una lezione medica del perchè o del percome alcuni soggetti non provano nessuno stimolo a livello fisico in presenza di alcune sollecitazioni è importante dire che l'asessualità è una deviazione dell'individuo, dovuta ad un "problema" di tipo genetico e non mentale come molti (erroneamente pensano)

Esistono moltissime "deviazioni" dell'identità (in questo caso sessuale) in natura... essere asessuali è una deviazione alla pari dell'omosessualità, della pedofilia o di qualsiasi altra forma di deviazione.

Non me ne vogliano gli utenti del forum nel leggere questi paragoni, qualcuno dirà "come si può paragonare un'individuo che non è attratto dal sesso, ad un pedofilo ad esempio, beh la risposta è semplice, per pedofilo (giacchè come ho detto prima sto parlando solo a livello medico e NON etico) in medicina un pedofilo è un'individuo che riceve stimoli di natura sessuale da altri individui di giovane età, poi il fatto che molti pedofili facciano delle cose orribili quello è un'altro discorso, ma molti per ignoranza pensano che il pedofilo è colui che abusa dei bambini, no! il pedofilo è un'individuo deviato che prova attrazione da soggetti molto giovani, e finisce li, se poi tali soggetti commettono crimini per soddisfare tali bisogni è un'altro discorso, ma dire che un pedofilo è colui che abusa dei minori è come dire che un'etero è colui che violenta donne adulte, o un gay è colui che abusa di persone di ugual sesso.

cmq tornando al discorso di prima, senza voler andare fuori tema su questioni tra l'altro molto delicate, io intendevo dire che dal punto di vista STRETTAMENTE medico, l'asessualità è una forma di deviazione alla pari di altre, giacchè l'essere umano per natura è portato ad accoppiarsi con un'individuo di sesso opposto, questo rappresentà la "normalità" e non da un punto di vista etico o morale, ma semplicemente per natura. Ecco perchè in campo scientifico (dove è bene ricorsarsi che la scienza non ha mai considerato la parte etica, prima di dare un'interpretazione di qualcosa) l'asessuale viene visto come un'individuo "non sano" ovvero "deviato" alla pari ad esempio di un'omosessuale, dove la sua deviazione sta nel fatto di provare attrazione per lo stesso sesso invece che per quello opposto, cosi come il pedofilo prova attrazione solo per soggetti molto giovani, e l'asessuale non prova nessun tipo di attrazione in ambito sessuale.

Non me ne voglia nessuno per queto post, ma ritenevo che fare un po' di chiarezza su alcuni argomenti fosse doveroso, non tanto nei confronti di chi è davvero asessuale, ma nei confronti di quelle tante persone che pensano di esserlo o se ne autoconvincono, e scelgono di nascondersi dietro ad uno status che definiscono come un "orientamento sessuale" perchè come ha scritto qualcuno su questo forum, è piu facile dire di non essere interessati al sesso piuttosto che ammettere di avere dei problemi con esso.

Intendiamoci, se un'individuo è davvero asessuale, questo non è discriminante, deve prendere la cosa come quello che è, una deviazione, un'alterazione della natura umana, ma solamente sotto quel punto di vista, per il resto ogni individuo asessuale è in tutto e per tutto simile ai soggetti "sessuali", simpatico, antipatico, intelligente, burbero, dolce, gioso... insomma non è che uno si deve per forza sentire "un diverso" e deprimersi per quello, è una cosa che prima di impara ad accettare e prima si inizia a conviveri senza problemi, quello che davvero è importante credo sia il reciproco rispetto che l'uno deve mostrare per l'altro, indifferenemente dalla natura sessuale, religiosa, politica ecc ecc

Il rispetto per il prossimo è fondamentale e su quello si base una pacifica convivenza, detto questo spero che questo post possa in qualche modo essere spunto di riflessione per coloro i quali non sono sicuri al 101% di essere asessuali, perchè per loro c'è ancora una speranza di tornare alla loro vera natura. Mentre per chi lo è davvero (asessuale) massimo rispetto e considerazione alla pari di chi non lo è.

Concludo questo post con un'esperienza personale, tempo fa venne da me una persona, la quale credeva, anzi, era convinta di essere asessuale, non venne da me per via della sua asessualità, ma per imparare a convivere ed affrontare meglio gli effetti collaterali (disastrosi) che secondo lei questi avevano nella sua vita, ora quella persona non viene più da me, ha un fidanzato che a breve diventerà marito e presto probabilmente dei figli, cosa è cambiato in lei? Niente... cosa è cambiato nella sua testa? MOLTO... ha solo capito che per anni si è nascosta dietro allo status di persona asessuale perchè nella sua fragilità era la via di fuga più semplice, ora non dico che per tutti coloro che pensano di essere asessuali potrebbe andare cosi, non ho la presunzione di voler convincere qualcuno che non conosco di qualcosa che forse è cosi o forse no, dico solamente che tutto quanto ho scritto, potrebbe in qualche modo essere d'aiuto a qualcuno, e questo mi basta.

Un saluto a tutti.

D.

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Nene
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da Nene »

Salve....
trovo molto interessante ciò che ha scritto e la ringrazio di averlo condiviso con noi...
....per il resto......finisce qui il mio inutile intervento :)
Ah,una piccola osservazione: personalmente, non ho capito il senso del suo titolo e la relazione che intercorre tra i termini usati. Anzi, comprendo il fil rouge di "negatività" che li unisce, ma appunto stona con la parola asessualità...perlomeno dal mio punto di vita.... :) sarei curiosa di sapere il perchè del suo accostamento.
:smt006
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ninfa
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da ninfa »

mi sembra che la chiarezza la hai fatta so :smt006 lo a ti stessa. :smt006

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Dany Side
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da Dany Side »

Nene ha scritto: Ah,una piccola osservazione: personalmente, non ho capito il senso del suo titolo e la relazione che intercorre tra i termini usati. Anzi, comprendo il fil rouge di "negatività" che li unisce, ma appunto stona con la parola asessualità...perlomeno dal mio punto di vita.... :) sarei curiosa di sapere il perchè del suo accostamento.
:smt006
Mi fa piacere che qualcuno abbia fatto questa domanda, un accostamento effettivamente esiste, ma solo tra le prime 2 parole, mentre la terza è un'interpretazione esterna. E' scientificamente provato che soggetti che si definiscono (o temono di essere) asessuali tendono a sviluppare valori di tristezza e malinconia più alti rispetto ad altre persone, questo può avere un senso se si considera ad esempio la battaglia interiore che ogni individuo combatte ogni giorno con se stesso, e l'eterno confronto col prossimo e con il resto de mondo "sono diverso? sono sbagliato?" non crediate che quando una persona urla al mondo la sua diversità, quasi come a volersene vantare, egli in cuor suo non ve ne soffra, uno dei migliori modi per difendersi da qualcosa che ci fa soffrire è quello di fare vedere al mondo di saperci sbattere contro senza cadere... Parlo per esperienze dirette, essendo stato a contatto con diverse persone asessuali (o convinti di esserlo) e personalmente ho notato che l'unico fattore che realmente li accumunava, era un senso di malinconia perpetua, che non li abbandonava mai...alcuni lo davano a vedere di più, altri di meno...

Il cielo grigio invece è una mia personale interpretazione del mondo asessuale, è come io lo vedo dal di fuori...

un cielo grigio e incolore, fa si che chi vi stia sotto non possa giovare del calore di ogni singolo raggio che il sole può regalare, che egli non possa sentire quel calore che ogni raggio può dare, e nemmeno alzare lo sguardo all'aria e guardare il cielo nella sua limpidità, ciònonostate la sua visione del cielo è, e rimarrà sempre un grigio opaco, ma dal suo canto, egli può cmq dire "eh allora? non sta comunque piovendo, non ho nessun bisogno di un'ombrello, e anche se il cielo è grigio, posso fare qualunque cosa all'aperto che può fare una persona che sta sotto un cielo azzurro... non ho bisogno del cielo azzurro, posso vivere senza, perchè per quanto il cielo grigio possa essere incolore e non regalarmi calore apparente, mi permettere di fare qualunque cosa possa essere fatta sotto un cielo limpido"

Ecco il perchè del'accostamento di quelle parole, in 4 parole penso di aver riassunto tutto ciò che mi viene in mente pensando al mondo asessuale, inserendoci anche un'interpretazione personale, che ovviamente andava spiegata per essere capita.
Saluti,
D.

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Nene
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da Nene »

...avevo presupposto bene allora :D ....
grazie cmq della risposta....
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powerplu78
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da powerplu78 »

Bravo Senpai ... hai fatto una bellissima metafora !!!
Quella del cielo grigio e della non percezione dei raggi del sole calza a pennello !

Sono un carattere malinconico ... proprio come dici tu. Il motivo per cui lo sono lo sapevo già perchè ho fatto un bel po' di autocoscienza.
Forse non sarai d'accordo con me ... se leggi i miei post dirai che io non sono asessuale ... ma io sono una mistura di cose .... l'unica cosa certa è che amo le donne ... un amore certo non convenzionale me le amo !!!

Complimenti per il tuo intervento

ciao

mestessa
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da mestessa »

Ciao Powerplu, mi spiace che tu ti senta così e mi spiace non essere d'accordo con te su questo argomento. :?

Buongiorno Dany,

ho letto il suo lungo intervento.

Da quello che e da come scrive si capisce che di professione fa il medico (sessuologo o psicologo, non so), ma in ogni caso grazie di non averlo dichiarato apertamente e di aver espresso la volontà di non parlare dal pulpito.

Può essere, come ho letto in vari interventi qui, che in alcuni asessuali la loro condizione (di asessualità) li conduca a tristezza e malinconia. Ma il motivo non sta in loro stessi, bensì nel mondo esterno. Nel fatto di non essere accettati, di essere sbeffeggiati, perché diversi dai più. O peggio - ma succede il più delle volte - il fatto di non poter nemmeno immaginare di poter dichiarare "a me non piace fare sesso" oppure "tra fare sesso ed un bel bagno caldo profumato, preferisco il bagno". La gente non capirebbe, e dispenserebbe saggi consigli su come guarire.

Io personalmente mi sento triste e depressa quando sono con persone con cui non posso comunicare, parlare, condividere interessi, soffrire e gioire insieme. Personalmente, mi sento anche un po’ triste quando fuori fa freddo e buio e io devo accendere il riscaldamento a mille e coprirmi x uscire, e non posso uscire sentendo sulla mia pelle il calore del sole, il vento e l’acqua. (lo vede, noi siamo anche fatti di carne). Mi sento triste e depressa quando mi sento dare dell’anormale e quando mi dicono che, per « guarire », mi devo rilassare ed « esercitarmi » ( !!) a fare sesso spesso (con una seconda persona o da sola).
Non mi sento affatto triste e depressa quando non faccio sesso. Io sono indifferente al sesso (credo di rientrare nel caso 2 di cui lei diceva).

Non stupisce cmq il fatto che lei associ l’assesualità al grigiore alla malinconia e quant’altro, perché i sessuali ci vedono così l’assenza del desiderio sessuale. Peccato.

L'odierna società "normalmente" sessuale, ed "anormalmente" ipersessualizzata, misura la normalità, la salute della nostra vita in base a quanto e come si fa sesso. Come se l'attività sessuale fosse una medicina. O ginnastica salutare. Come se venisse prima dei sentimenti, quelli veri. Come se fossimo ritornati allo stato animale. Perché io credo che sì l'essere umano derivi dagli animali (per i quali ho personalmente massimo rispetto ed ammirazione, come per tutta la natura), ma chissà perché il genere umano ha sviluppato, nell'evoluzione, capacità mentali e culturali non indifferenti, che l'hanno portato a sviluppare qualcosa che si chiama "amicizia", che è un sentimento, la quale può sfociare in « amore ». Lei che, se ho ben capito, di scienza se ne intende (io no, ammetto), mi spiega perché gli animali hanno, nell’arco di un anno, periodi specifici in cui « vanno in calore » e si accoppiano, mentre l’essere umano no? Mi spiega perché gli animali (la maggior parte?) non fanno coppia fissa con un altro individuo, almeno per un medio periodo, ma ad ogni accoppiamento vanno con un individuo diverso (scartando solo quelli con malattie, per la dura legge della selezione naturale) ?

Il sesso ha principalmente uno scopo riproduttivo. Benissimo. Alcuni degli asessuali desiderano avere dei figli. Tra loro, alcuni non disdegnano di averli in modo naturale, perché il sesso non fa loro paura -lo usano come un mezzo ; altri invece, preferiranno far ricorso ad adozione o alle varie tecniche di inseminazione sviluppate recentemente da scienza e medicina.

Altri asessuali non intendono avere dei figli, e a volte, nemmeno una vita di coppia : ed in questo la loro scelta somiglierebbe a quella di alcuni loro simili sessuali, con la differenza della variante « sesso », oltre che di alcune motivazioni.


Detto ciò, ci tengo a dire che forse sono d’accordo con lei sul fatto che l’assessualità NON sia un orientamento sessuale. In effetti erano già un po’ di giorni che ci pensavo. Le dico qui le mie riflessioni in merito.

L’orientamento sessuale è la direzione verso cui si orienta la propria sessualità (il genere opposto –eterosex-, lo stesso genere –omosex-, ambo i generi – bisex ). Qui sottolineo che, volendo considerare il semplice atto sessuale non mosso da scopi riproduttivi, ma ludico-fisiologici, l’omosessualità o la bisessualità non debbano essere considerate affatto come delle devianze (come invece lo è la pedofilia, la pederastia, la stuprofilia e la necrofilia, solo per citarne alcune). Quindi io intenderei il concetto di « devianza » sotto un punto di vista sociologico, e non « naturale » : cioè, un comportamento che va contro le norme di un certo ordine sociale, contingente nello spazio e nel tempo ; un comportamento che è pertanto sanzionato. Personalmente, mi piacerebbe considerare « devianza » si ha quando si lede un’altra persona (negli esempi di cui sopra, si ledono i bambini, i bambini maschi, le donne ed i morti).

La transessualità è una condizione psicologica, una non identificazione della propria « identità di genere » nel proprio sesso fisico ed anagrafico, cosa che quindi porta ad un cambiamento di sesso.

Dunque i trans MTF saranno attratti o da donne o da uomini (e saranno quindi rispettivamente, Trans MTF di orientamento omosessuale e Trans MTF di orientamento eterosessuale) ed i trans FTM attratti da donne o da uomini (e saranno quindi rispettivamente Trans FTM eterosessuali e Trans FTM omosessuali).

(Chiedo scusa ai e dalle trans se ho sbagliato qcsa e perché cmq sto semplificando molto – ho tralasciato i transgender e credo altri).

L’asessualità invece io la vedo , come qui in AVEN dicono, una identità sessuale, ma non un orientamento sessuale.

La vedo più come una questione di « intensità ». La sessualità /desiderio sessuale può essere presente nelle persone in percentuali differenti. Nella maggior parte dei casi, si attesta su percentuali medie. Poi ci sono gli estremi : le persone che hanno un’intensità di desideri e attività sessuali pari a 100% (« ninfomani » le donne, «Satiriasi» gli uomini), e le persone che quest’intensità ce l’hanno al 2 %, 1% o addirittura a 0 (gli « asessuali » appunto). Sono due estremi ma non fanno del male a nessuno.

In alcuni dizionari di sessuologia o anche nei siti web di sessuologi quotati, infatti la parola « asessualità » viene associata spesso con l’espressione « Desiderio sessuale ipoattivo» cioè scarso o nullo interesse nei confronti della sessualità. Esso può essere « primario », « secondario » o « situazionale ». Il che significa, rispettivamente, basso livello di pulsione sessuale di tipo costituzionale, perdita della libido dopo un normale sviluppo sessuale, inibizione della libido dovuta a fattori/situazioni contingenti.
Credo che, tra noi di AVEN, gli « asessuali veri e propri » appartengano al primo gruppo (« desiderio sessuale ipoattivo primario », cioè sono così di costituzione – non è una scelta !).

E’ per questo che trovo più corretto parlare di «etero-Asessuale », «omo-Asessuale », « bi-Asessuale », e, nel caso esistessero, trans MtF o FtM « etero-Asessuali », « omo-Asessuali » e « bi-Asessuali ».
Preciso che in questi casi, essendoci l’Asessualità, il fatto di essere etero, omo o bi è un orientamento esclusivamente romantico-affettivo, e non sessuale.

Così come, parallelamente nella maggioranza della popolazione, esistono gli «etero-Sessuali », gli «omo-Sessuali », i « bi-asessuali », e le trans MtF ed i trans FtM « etero-Sessuali », « omo-Sessuali » e « bi-Sessuali ».
Preciso che in questi casi, essendoci la Sessualità, il fatto di essere etero, omo o bi è un orientamento sessuale (che si può aggiungere o meno alla componente romantico-affettiva).

Quanto ho detto trova conferma, per esempio, nel sito di AVEN in lingua inglese (quello dell’organizzazione originaria), ed in AVEN francese.
Ho copiato/incollato alcune parti che mi sembrano significative. Appena posso, e se volete, traduco.

Segnalo però subito che « straight » significa « etero - ((a)-sessuale))».

INGLESE
http://www.asexuality.org/home/relationship.html#gq4

Is it possible to be asexual as well as lesbian, gay, or bi?
Yes, it is. Asexuals do not experience sexual attraction, but some experience romantic attraction, which can be directed towards either or both sexes. Some asexuals therefore identify as gay or lesbian asexuals, while others identify as “straight asexuals”; others don't much care about the sex of their prospective partners, and still others don't want romantic relationships with anybody at all.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
http://www.asexuality.org/home/general.html#id1

I identify as (straight/gay/bi/something else), but I still fit your definition of asexuality. Am I wrong?
No you're not wrong. Many asexuals with 'romance drives' also have an orientation (they only fall for certain types of people). Some asexuals may decide only to form relationships with a certain type of person for some intellectual reason, or it could be a simple preference like preferring chocolate flavour to strawberry. Other asexuals identify as bisexual because their asexual relationships are not based upon gender (chocolate and strawberry both being very tasty). Asexuals might form unconventional relationships and therefore identify as polyamorous or queer.
There is no reason why you have to identify as just one thing. You could decide to identify as a bi asexual or as polyamorous and asexual or as an asexual polyamorous bi person... or you could make up your own entirely new identity. But remember, whether or not you fit the definition of asexuality, you're welcome in the asexual community.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
FRANCESE http://www.asexuality.org/fr/?lexique

bi-asexuel : asexuel ressentant de l'attirance sentimentale pour les personnes des deux sexes, que ce soit simultanément ou alternativement

hétéro-asexuel: asexuel ressentant de l'attirance sentimentale pour les personnes de sexe différent
hétérosexuel: personne ressentant de l'attirance sexuelle pour des personnes de sexe différent
homo-asexuel: asexuel ressentant de l'attirance sentimentale pour les personnes de même sexe
homosexuel: personne ressentant de l'attirance sexuelle pour des personnes de même sexe


(Sul discorso dell’intensità che facevo io…) :

hypersexuel: personne qui recherche de façon fréquente et persistante le plaisir sexuel
hyposexuel: personne qui ressent peu d'attirance sexuelle


Morale della favola : la natura ha creato un sacco di diversità, nessuna di queste è una « devianza » fintanto che non danneggia gli altri, e non va pertanto né bandita né curata. Nulla è triste fintanto che c’è serenità, comprensione, comunicazione ed amicizia !


Ringrazio per chi mi ha letto fino a qui :D

powerplu78
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da powerplu78 »

scusa mestessa non ho capito su cosa non sei d'accordo !!!
Sul cielo grigio ?
sul fatto che io sia per molti momenti della mia esistenza malinconico ( e intendo dire malinconico, non triste ! c'è una bella differenza) ?

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Dany Side
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da Dany Side »

mestessa ha scritto: Buongiorno Dany,

ho letto il suo lungo intervento.
buongiorno a te mestessa, se non ti dispiace vorrei poterti dare del tu, e mi piacerebbe che chiunque qui lo facesse con me, proprio per abbandonare qualsiasi "status" come lo chiami tu, e rimanere semplicemente in un contesto di utenti tutti uguali all'interno di un forum dove le opinioni e il rispetto di ognuno valgono esattamente allo stesso modo di quella degli altri.

Tornando a noi, posso dirti di avere letto con attenzione tutto il tuo lungo intervento, più di una volta, come di solito faccio quando voglio essere certo di non tralasciare nulla; capire il pensiero di chi ci sta davanti rende più semplice ottenere la sua attenzione (e forse la sua approvazione) quando si cerca di trasmettergli qualcosa.

Sai mestessa (scusa se ti chiamo cosi, ma non mi hai detto come ti chiami), io non sono una di quelle persone che quando deve dire qualcosa a qualcuno, pur sapendo che ciò che sta per dire andrà in contrapposizione col pensiero dell'altro interlocutore, inzia a girarci in torno, con il timore di indisporre o di perdere la fiducia o la stima dell'altra persona. Io preferisco essere sincero fino in fondo con chi mi sta di fronte (anche se virtualmente come in questo caso) la sincerità totale, quella senza compromessi, spesso porta a dare un'idea di se stessi un po' "antipatica" (stile Dr. House per intenderci) ciònonostante dire quello che si pensa realmente in un dibattito, per me è una forma di rispetto dovuta a chi ci sta di fronte.

Detto questo, dall'analisi del tuo intervento ho riscontrato davvero tantissimi spunti, che mi hanno dato un'idea più o meno completa di quello che potrebbe avvicinarsi al tuo "profilo" (ma questo lo tengo per me senza scriverlo qui, in quanto questo non è un consulto) stai tranquilla non è mia intenzione analizzarti o trattarti come una paziente, sto solo rispondendo al tuo post, detto questo non nego che quanto hai scritto ha contribuito a farmi un'idea (giusta o sbagliata) di come vivi questa cosa.

A mio parere, penso che tu abbia commesso degli errori di valutazione, sia sul mio intervento precedente, che sull'asessualità in generale, ripeto: non voglio "analizzarti" o trattarti da paziente perchè non mi hai chiesto di farlo, ma solo spiegarti perchè penso che tu abbia commesso alcuni errori di valutazione.

Innanzitutto dici che le persone asessuali che sono spesso tristi e malinconiche, non lo sono per il loro status di asessuali (ovvero non si sentono tristi e malinconici perchè sentono che gli manca qualcosa) bensi perchè il mondo esterno li fa sentire tali mettendoli nella posizione di non poter esternare questo loro lato per paura di essere mal giudicati o peggio presi in giro.

Se leggi bene il mio post, avevo scritto:

"se si considera ad esempio la battaglia interiore che ogni individuo combatte ogni giorno con se stesso, e l'eterno confronto col prossimo e con il resto de mondo "sono diverso? sono sbagliato?" non crediate che quando una persona urla al mondo la sua diversità, quasi come a volersene vantare, egli in cuor suo non ve ne soffra, uno dei migliori modi per difendersi da qualcosa che ci fa soffrire è quello di fare vedere al mondo di saperci sbattere contro senza cadere..."

Come vedi il mio riferimento alla tristezza e alla malinconia trovava riscontro nel confronto con le altre persone da parte degli asessuali, la paura di sentirsi diversi, giudicati ecc... non ho mai detto che la persona asessuale si sente triste o malinconica perchè "sente" che ha delle mancanze, perchè se cosi fosse: se sentisse di avere delle mancanze in ambito sessuale, non potrebbe piu considerarsi un'asessuale in quanto non gli resterebbe che soddisfare tali mancanze per sentirsi bene.
mestessa ha scritto: Non stupisce cmq il fatto che lei associ l’assesualità al grigiore alla malinconia e quant’altro, perché i sessuali ci vedono così l’assenza del desiderio sessuale. Peccato.
Rileggi bene la risposta che ho dato in merito al topic, capirai che c'è un'altro significato, più profondo di quello apparente , non è retorica, fallo davvero, rileggi bene la mia spiegazione, e poi dimmi se hai ancora la stessa sensazione a riguardo.

mestessa ha scritto: Lei che, se ho ben capito, di scienza se ne intende (io no, ammetto), mi spiega perché gli animali hanno, nell’arco di un anno, periodi specifici in cui « vanno in calore » e si accoppiano, mentre l’essere umano no? Mi spiega perché gli animali (la maggior parte?) non fanno coppia fissa con un altro individuo, almeno per un medio periodo, ma ad ogni accoppiamento vanno con un individuo diverso (scartando solo quelli con malattie, per la dura legge della selezione naturale) ?
Perchè gli animali non sono dotati di coscienza o intelletto, se la natura non provvedesse a regolare in qualche modo i flussi degli accoppiamenti, la popolazione animale, supererebbe quella umana di almeno 10 giacchè essi si accoppierebbero ad ogni occasione senza chiaramente avere coscienza delle conseguenze (disastrose). Per quanto riguarda il fare coppia fissa, beh, gli animali non si innamorano, non provano sentimenti reciproci, vivono il sesso solo come l'atto teso a riprodurre la loro specie. L'essere umano non ha bisogno di andare in calore in quanto dotato di intelletto e capace di provare sentimenti, l'animale basa la sua intera vita sull'istinto e basta, l'essere umano sul sentimento (e un pochino sull'istinto in determinate situazioni es pericolo ecc). Ma se siamo daccordo che la vita di un'essere umano deve basarsi sui sentimenti, allora dobbiamo dire che un'essere umano può nascere solo come risultato di un sentimento (amore) tra due persone, e non di istinto animalesco (sesso senza amore, giusto per riprodursi) altrimenti perderebbe il suo status di umano. Come può un'individuo provare dei sentimenti, se la sua stessa venuta al mondo non fosse il frutto di un sentimento, bensì di un subdolo atto sessuale dettato da un'istinto animalesco, per lo piu regolamentato dalla natura e non dal desiderio legittimo di 2 genitori di voler regalare la vita ad un'essere che rappresenta nella forma il risultato dell'amore e dell'unione delle loro anime e dei loro corpi?

mestessa ha scritto: Il sesso ha principalmente uno scopo riproduttivo. Benissimo. Alcuni degli asessuali desiderano avere dei figli. Tra loro, alcuni non disdegnano di averli in modo naturale, perché il sesso non fa loro paura -lo usano come un mezzo ; altri invece, preferiranno far ricorso ad adozione o alle varie tecniche di inseminazione sviluppate recentemente da scienza e medicina.
Non voglio tenere lezioni di etica, anche perchè non ho nessuna qualifica per farlo, ma personalmente permettimi di non essere daccordo con te su questo punto, e ti spiego il perchè: dal mio punto di vista, una coppia che decide di adottare un bimbo perchè uno dei due ha dei problemi fisici (sterilità ecc), e quindi non può avere dei figli propri fa un gesto bellissimo, ma il gesto dell' "adozione" è motivato dal fatto che tale coppia, per cause indipendendi da essa, non può avere figli propri ma sente di avere amore da dare e decide di darlo al figlio di qualcun'altro come se fosse il proprio. Discorso ben diverso secondo me è per chi non è interessato e quindi non è disposto a fare sesso ciònonostante vuole lo stesso un figlio... se la natura dice che un figlio nasce dall'unione dei 2 corpi, beh coloro i quali non sono disposti a farlo, per motivi loro che non voglio certo giudicare, allora è giusto che non abbiano dei figli. Se ci sono de problemi veri (sterilità ecc) allora ok, ma se il motivo è che una persona non vuole fare sesso non può pretendere che qualcun'altro lo faccia al suo posto per poi godersene i frutti... non è normale, sopratutto per il figlio che verrà, che un giorno, in età adulta si farà delle domande a tale proposito.. stesso discorso per inseminazioni artificiali ecc, qualunque figlio si chiederà perchè dei genitori "sani" hanno voluto concepirlo non in modo naturale, ma chimico... probabilmente si sentirà diverso da tutti gli altri bambini.. Per usare una delle mie solite metafore, per me una coppia asessuale che decide di avere figli per vie traverse (e non quindi secondo il modo classico) è come qualcuno che vince un concorso perchè raccomandato da qualcuno, e poi finisce per trovarsi in un posto dove in realtà non doveva essere perchè non ne aveva i requisiti, ciò non toglie che poi magari chi vince il concorso con raccomandazione, si comporti bene e ricopra bene quel ruolo lavorativo (genitore) ma rimane il fatto che quel posto non l'ha ottenuto come avrebbe dovuto, ma per vie traverse e quindi non dovrebbe essere li.
mestessa ha scritto: Morale della favola : la natura ha creato un sacco di diversità, nessuna di queste è una « devianza » fintanto che non danneggia gli altri, e non va pertanto né bandita né curata. Nulla è triste fintanto che c’è serenità, comprensione, comunicazione ed amicizia !
Anche qui permettimi non essere daccordo al 100% con te, in campo medico un'individuo è soggetto a deviazioni (o alterazioni genetiche) nel momento in cui il suo comportamento (o parte di esso) disserisce per forma o sostanza da quello dettato dal buon senso e dalle "regole" che la natura ci ha posto. Il fatto che tale comportamento non danneggi altri individui non ha nulla a che vedere col problema di per se. Come puoi affermare che una patologia non deve essere curata visto che non danneggia altre persone? Del tipo che se il mio vicino di casa è convinto di essere Napoleone perchà curarlo? Tutto sommato non danneggia nessuno.. Tra l'altro permettimi di dire che la parola "curare" in questo ambito suona davvero molto fredda... io sono del presupposto che ogni individuo dovrebbe semplicemente capire la sua vera natura e quindi assecondarla, ma mi rendo conto, ogni giorno di più, che l'errore che fanno tanti è quello di nascondersi dietro ad uno status che non gli appartiene, solo perchè cosi è più semplice...

Esistono tante verità quante sono le persone, però la tua verità è soltanto una, una nozione alterata da una visione del mondo ristretta per proteggere te stessa, una verità distorta. La visione del mondo che una singola persona può avere...è minuscola. Eppure, le persone non possono che misurare le cose secondo questo piccolo indice. Non possono che osservare le cose attraverso le verità date dagli altri. Ma è' prendendo coscienza delle differenze tra te e gli altri che dai forma a te stessa, e' nel guardare la forma delle altre persone che si conosce la propria forma, e' nel guardare il muro tra se e le altre persone che si conosce l'immagine della propria forma. Senza l'esistenza delle altre persone, tu stessa saresti invisibile perfino a te stessa.

Saluti,
Dany

mestessa
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da mestessa »

Power, :)
non sono d'accordo sulla malinconia in generale, ma ovviamente non sul tuo caso specifico (chiaramente non posso contestare il fatto che tu sia malinconico di carattere!). Ci sono i sessuali e gli asessuali malinconici. Ho letto che qualcuno qui non è sereno ad essere asessuale, ok.
Però quello che voglio dire è che la coscienza asessuale ultimamente è nata perché molti asessuali hanno riflettuto e si sono sentiti sereni con se stessi ed affatto malinconici per questa loro differenza; loro quindi non capivano perché si dovessero sentire inadeguati e sforzarsi di essere come la maggioranza. Hanno rivendicato il diritto alla loro diversità.

Dany,

bene, vada per il tu.
Mestessa è il mio nickname (come ognuno ne ha uno in tutti i forum di internet), e quindi qui mi faccio chiamare così.

Per il resto, i nostri punti di vista mi pare siano totalmente divergenti. Io tutto quello che dovevo dire l'ho detto in dettaglio. Mi fermo qui. :smt009

Buona serata

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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da powerplu78 »

Non lo so ... forse hai ragione

A parte che la malinconia è una delle tante sfacettature del mio carattere ... voglio farti solo capire che non sono un depresso cronico ma mi definisco un essere molto sensibile e autoironico ma che non può far altro, come dice dany, di confrontarsi giornalmente con il suo modo d 'essere.
Un confronto che non sempre supero con allegria. E una specie di dolore sordo che mi colpisce ogni qual volta penso e sento parlare di sesso, di quel piacere che provano tanti essere umani e che io non posso condividere. Perchè trattasi comunque di un piacere che ci è stato regalato nella vita e che noi per vari motivi non percepiamo.
Per cui il fatto di sapere che esiste una comunità virtuale con uomini e donne col mio stesso "sentire" mi è di conforto, ma non sconfigge del tutto quel senso di privazione. Sia ben chiaro a me non manca il " far sesso ", a me manca un'intera "mandria" di uomini e donne che la pensano come me, che posso trovare in ogni istante della mia giornata in ogni angolo e che mi dia la possibilità di incontrare amici e soprattutto fanciulle in grado di amarmi senza mettere in mezzo la questione del sesso.

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Dany Side
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da Dany Side »

mestessa ha scritto: Mestessa è il mio nickname (come ognuno ne ha uno in tutti i forum di internet), e quindi qui mi faccio chiamare così.
So benissimo che è un nickname (e che ognuno ne ha uno nei forum), ho semplicemente detto "ti chiamo cosi (per nickname) giacchè non conosco il tuo nome", non era certo una critica o una puntualizzazione, era così tanto per dire :-) non c'era bisogno che mi spiegassi come funzionano i forum hehe.
mestessa ha scritto: Per il resto, i nostri punti di vista mi pare siano totalmente divergenti. Io tutto quello che dovevo dire l'ho detto in dettaglio. Mi fermo qui. :smt009
Che i nostri punti di vista sono differenti l'ho scritto anche io nel post, ed infatti il post era proprio in risposta al tuo pensiero, per cui indubbiamente ho rispetto. La natura stessa di un forum di discussione è quella del dialogo, del confronto e dello scambio di idee ed opinioni, ed è quello che a mio avviso stiamo facendo in un clima disteso e rilassato.

Esistono poi altri "pareri" (in ambito medico scientifico), che assumo il nome di "diagnosi", perchè tendono ad essere esatte e non lasciare spazio alle interpretazioni dei singoli individui, ma siccome questo non è ne il luogo ne il caso ho preferito evitare di ragionare su basi mediche e di limitarmi ad esporti le mie semplici opinioni in qualità di persona neutrale.

P.S. Dal tono con cui hai scritto la tua risposta, mi è sembrato (magari sbaglio) che oltre ad essere in disaccordo con me, tu sia piuttosto scettica sulla possibilità che alcune cose o sfumature, potrebbero essere magari un po' diverse dall'idea che tu ti sei fatta. Avere le proprie convinzioni è una buonissima cosa, ma a volte, un po' di apertura mentale e disponibilità ad approfondire temi che magari noi diamo per scontati, può portare a scoprire nuove cose, e perchè no, rivalutarne altre...

Saluti a tutti,
Dany

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masque1989
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da masque1989 »

Senpai Dany ha scritto:Parlo per esperienze dirette, essendo stato a contatto con diverse persone asessuali (o convinti di esserlo) e personalmente ho notato che l'unico fattore che realmente li accumunava, era un senso di malinconia perpetua, che non li abbandonava mai...alcuni lo davano a vedere di più, altri di meno...
E' normale che chi si rivolge ad uno specialista viva la propria condizione con disagio, ma è uno spaccato molto parziale della nostra realtà.
La cosa migliore che potresti fare, per il bene dei tuoi pazienti e del forum, è mettere in contatto gli uni con l'altro!!

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SenzaPeso
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da SenzaPeso »

Mi sono annoiato al secondo paragrafo, quindi dico solo questo: della definizione analitica, medica, scientifica, me ne infischio. Il termine in se è comodo: "vai a letto con uomini o donne? Ti piace far sesso con maschi o femmine? Trovi eccitanti uomini o donne?" "nessuno, sono asessuale" senza giri di parole, la natura m'ha fatto così, e che un effimero puntino nell'infinito (l'uomo) la cui vita dura un minuto se comparata ai millenni di evoluzione, mi si metta a sviscerare l'operato della natura per superbia, mi annoia. Ecco.

.helga.
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Re: Tristezza... malinconia.... cielo grigio... asessualità...

Messaggio da .helga. »

SenzaPeso ha scritto:Mi sono annoiato al secondo paragrafo, quindi dico solo questo: della definizione analitica, medica, scientifica, me ne infischio. Il termine in se è comodo: "vai a letto con uomini o donne? Ti piace far sesso con maschi o femmine? Trovi eccitanti uomini o donne?" "nessuno, sono asessuale" senza giri di parole, la natura m'ha fatto così, e che un effimero puntino nell'infinito (l'uomo) la cui vita dura un minuto se comparata ai millenni di evoluzione, mi si metta a sviscerare l'operato della natura per superbia, mi annoia. Ecco.
mi piace il fatto che ti senti libero di dire la tua, forse perchè sono simile a te :lol:
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