AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Io non parlo bene l'italiano, certo, probabilmente meglio di molti altri, ma spesso i miei pensieri risultano tanto confusi per via della mancanza di uno studio vero e proprio, per questo motivo vorrei conoscere una persona che possa poi dedicarmi un pò di tempo, meglio su msn ovviamente, in modo da potermi consigliare in 'diretta'..

Il problema è che nella mia casa non ci sono mai stati molti libri, non sono mai stato educato a leggere e tral'altro mi manca l'intero bagaglio scolastico per via delle mie innumerevoli malattie, ho avuto una media di 150 assenze l'anno, alcuni anni l'ho saltati interamente e non ho avuto mai neanche i libri scolastici.

Quello che so lo devo interamente al computer, a internet, alla mia curiosità.. e vorrei migliorarmi, vorrei imparare perchè mi piace scrivere, ma so da solo che mi manca tutto, magari so come coniugare un verbo ma non so quale sia, il nome insomma, la parte teorica.

Quindi ecco, per finire qui il discorso, vorrei qualcuno che fosse conscio di avere un'ottima proprietà di linguaggio e che potesse poi dedicarmi tempo, un pò come un insegnante con un suo allievo..


GRAZIE
Buona giornata!! :smt006

Guarda che secondo me scrivi benissimo...
Io al massimo potrei insegnarti un po' di matematica

..
Dovresti leggere qualche email, non appena ho fretta di scrivere qualcosa, sbaglio tutto, forse anche perchè non parlo mai, l'abitudine.. bo

Ti ringrazio, ma in matematica dovrei esser più capace, non conosco nulla di teoria, ma ragiono molto velocemente


Ciao!..... io continuo ad attendere il/la mio/a insegnante! :smt006

L'ho trovata un'insegnante..

Grazie


:smt006

Mi è capitato sott’occhio questo argomento datato...

Intanto, fa onore a chi lo ha aperto e poi mi auguro che davvero Erian abbia trovato una brava insegnante.

Personalmente, ho una mia opinione in merito...
Non credo si possa “imparare a scrivere”, come non si può “imparare a disegnare”.
Si possono apprendere delle regole, in base alle quali si applicano la grammatica e la sintassi, si diventa bravi a mischiare i colori e ottenere sfumature, si utilizzano le leggi della prospettiva ma non si sarà mai nè scrittori, nè pittori.

Per questo, bisogna andare aldilà, sentire dentro, guardare con gli occhi dell’anima.

La penna e i colori sono solo mezzi, attraverso i quali si è capaci di esternare ciò che di bello, grande, sublime si ha dentro di sè.

Secondo voi, per diventare dei bravi scrittori è sufficiente la passione per quello che si scrive (oltre, ovviamente, a una sintassi e una grammatica corretta)? O serve molto di più?

La passione nel fare qualcosa, è sempre un elemento determinante che può anche aiutare a superare i propri limiti.
Si possono fare delle prove.
La scrittura è un mezzo per esternare ciò che si ha dentro.
Personalmente, mi sono resa conto che se devo scrivere un biglietto di auguri o condoglianze o congratulazioni, devo provare dei sentimenti per la persona a cui scrivo, devo essere, in qualche modo, partecipe della sua vita, devo aver condiviso cose, emozioni, altrimenti la mia penna resta in silenzio.

Per dirti che, prima di scrivere, bisogna sentire.
Sono le parole che seguono i sentimenti, non viceversa.

Bisogna aver letto, condiviso, sofferto, elaborato, concluso, accettato, provato; bisogna aver “vissuto” ma vissuto veramente, proprio tra virgolette, senza essersi mai lasciati vivere.

Penso anche io che bisogna aver vissuto e sentire quello che si sta scrivendo. Per i sentimenti penso dipenda dal genere letterario...

Sicuramente il genere letterario determina i modi, governa le descrizioni, ti obbliga ad utilizzare certi termini.
Pensiamo al giallo...
Chi scrive sta gestendo un assassino, un pazzo furioso, un deviato mentale, quindi è dallo scrittore che partono le idee, le atrocità, e lui che deve mettere in piedi un insieme di azioni che tengano il lettore sulla corda, fornendogli sospetti ma mai certezze, portandolo fuori strada o facendolo sbattere dentro alla verità senza lasciargliela vedere.
Che sentimenti deve provare lo scrittore?
Esattamente quelli dell’assassino, se non ci riesce, non sarà mai uno scrittore di gialli.
Conclusione: le parole sono mezzi che soltanto chi sa provare certi sentimenti, sa utilizzare.

Hai indovinato proprio il genere che mi interessa scrivere. Non credo di scrivere un romanzo, mi interessa la tipologia del racconto o racconto breve, sintetico e ad effetto. Recentemente ho letto una raccolta di racconti gialli (alcuni molto brevi, sulle cinque pagine) che mi ha ispirato.

Incomincia e butta giù qualche pagina.
Metti tutto da parte e lascia riposare.
Dopo alcuni giorni, rileggi, fallo da estraneo e giudicati severamente.

Farò così, grazie dei suggerimenti!

Prova a rinchiuderti in un pensiero schematico.
Stabilisci tempi di svolgimento, la durata dell’azione, il numero dei personaggi con le loro caratteristiche e i loro ruoli.
Metti a fuoco un’idea originale, anche assurda.
Concentrati su un particolare e giocaci un po’.
Prendi in giro il potenziale lettore e fallo arrabbiare.
Inducilo a buttar via il tuo scritto e poi a riprenderlo.
Lascia qualcosa al caso.
Non fermarti.

Per ora ho pensato ai personaggi, al delitto, a come viene risolto, ai moventi e a come vengono scagionati tutti eccetto il colpevole. Mi manca solo un possibile movente per far sospettare uno dei personaggi.
Però quanto è difficile scrivere un giallo diverso dagli altri? Sembra quasi impossibile non scopiazzare da qualcuno...

Il movente?
L’invidia...non ha mai fine.