Falsa asessualità: mascheramento di problemi psicologici

Domande, dubbi e curiosità da parte di coloro che sono vicini agli asessuali.
nakamaramaza
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Iscritto il: mer nov 28, 2007 5:49 pm

Falsa asessualità: mascheramento di problemi psicologici

Messaggio da nakamaramaza »

Cari signori/e,

mi dispiace per le vostre reazioni ma la provocazione è riuscita :D
Il mio voleva essere un modesto contributo verso chi accetta con rassegnazione una condizione in qualche modo problematica.
Siccome tutti si tende alla "ricerca della felicità" e ognuno ha un suo modo per arrivarci, non avrei espresso pareri in caso di concordia. Ma siccome parecchie persone in questo blog ricercano un aiuto (e quindi, evidentemente non vivono con serenità la loro condizione di "asessuali) credo sia un dovere professionale far capire che da questa situazione si può uscire e che la stessa rappresenta una "patologia" condivisa dalla comunità scientifica (uno dei rari casi in cui le varie scuole psicologiche concordano).
Per ovvi motivi di privacy ed etica non posso documentare la mia professione (tra le altre cose è anche vietato dal codice deontologico) ma sono relativamente giovane (37 anni) e da 6 iscritto all'albo degli Psicoterapeuti della regione Umbria. Il mio intento, come qualcuno con bassezza ha insinuato, non è quello di promuovere la casta... Personalmente mi occupo esclusivamente di neuropsicologia nell'ambito dell'età evolutiva e quindi non ambisco ad avere pazienti adulti "asessuali".

Riguardo al nic (beata ignoranza!) che qualcuno giudica "idiota" significa "è grave... da tenere sotto controllo..." nella lingua kirundi (dialetto swahili parlato in Burundi e nel sud del Rwanda dove vi invito a recarvi).

Un saluto a tutti.

AAAaaaa! Dimenticavo. Alla signorina che mette in dubbio la "passione" degli psicologi/psicoterapeuti, faccio presente che il sottoscritto (per scelta personale) ha fatto il proprio tirocinio in Burundi presso una ONG (naturalmente a titolo gratuito e con spese di viaggio e alloggio a carico) in piena guerra civile. Mi sembra un buon esercizio di "passione".

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peterpan
Mega-Mitosi
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Messaggio da peterpan »

Ok mi hai convinto, dove ce l'hai il campo di concentramento più vicino?
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà... (F. Battiato)

Vagabonda
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Messaggio da Vagabonda »

1) Non tutti gli utenti di questo forum vivono con problematicità la loro condizione...forse se avesse letto meglio avrebbe potuto giudicare con una maggiore cognizione di causa

2) la comunità Scientifica è d'accordo? Bhè se la comunità scientifica fosse costituita solo da Lei potrebbe anche essere cosi'.Ma tutt'ora è uno dei problemi che vengono maggiormente discussi..sarà anche vero che il 90% degli psicologi e psicoterapeuti ritiene ALLO STATO ATTUALA DELLE CONOSCENZE che l'asessualità sia una condizione patologica, di devianza e simili ma NON C'è NULLA DI DEFINITIVO e le ricerche sono in corso

4) anche l'omosessualità era ritenuta una patologia

3) anche se fosse una patologia, chi Le dice che gli asessuali DEBBANO o VOGLIANO curarsi? la saccenteria di certa gente è veramente irritante, motivo per il quale io NON ANDRò MAI DA UNO PSICOLOGO ma semmai da uno PSICHIATRA CHE DI CERTO HA MOLTE PIù COMPETENZE RISPETTO ALLE VOSTRE

5) poteva anche evitare di aprire un altro topic..non crede che le manie di protagonismo siano piu' deleterie dell'asessualità?

saluti.

nakamaramaza
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BRAVO CHI LEGGE!

Messaggio da nakamaramaza »

Cari signori,

l'aggressività è una brutta bestia è??? Anche questa la leggerei come un sintomo. Comunque leggendo bene il mio secondo topic (si chiama così? Boh!) il messaggio non è rivolto agli "asessuali" felici ma a quelli che sono in ricerca e che vivono con frustrazione questa loro condizione.
A volte nella vita anche le scelte (apparentemente sbagliate) aprono un via alla soddisfazione. E su questo nulla da dire!
Anche per un'alcolista (o per chiunque è affetto da qualche dipendenza...) morire scolandosi le ultime 10 bottiglie di scotch può essere una via per la felicità ma ne conosciamo le conseguenze. L'importante e che sia una scelta consapevole.
Purtroppo qui si "combatte" con le stesse armi che mi si contestano. Ovvero l'"asessualità" come una certezza assoluta... Quasi una condizione di beatitudine. Tutte le altre posizioni... Cialtronerie.
Diamo la possibilità agli incerti e ai frustrati di questa condizione ( e non ai "felici") una via d'uscita.

Alla fan della psichiatria dico con semplicità che il sottoscritto, dopo una laurea in MEDICINA E CHIRURGIA ha scelto la via della psicoterapia (anziché della psichiatria) proprio per una differenza di approccio. Invito la signorina alla lettura di "Binswanger e Freud: malattia mentale e teoria della personalità" edito da Boringhieri per capire con cognizione di causa quali sono i punti di vicinanza e di distanza.

Un abbraccio a tutti gli arrabbiati.

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Spirit of the Universe
Deus Ex Machina
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Messaggio da Spirit of the Universe »

Senza nulla togliere alla sua professione, le vostre tecniche di analisi sono superate da secoli. Basate ancora il vostro giudizio su parametri universalistici e pregiudiziali che non hanno resistito alla prova del tempo; questo vi discredita palesemente e contribuisce a dare un'accezione negativa alla vostra attività. Rifletteteci o magari leggete l'articolo di New Scientist apparso per la prima volta qualche anno fa le cui rilevazioni aspettano ancora di essere confutate.

Spirit of the Universe

elettropuffo
Ameba
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Re: ASESSUALITA' COME MASCHERAMENTO DI PROBLEMI PSICOLOGICI

Messaggio da elettropuffo »

nakamaramaza ha scritto:Cari signori/e,

mi dispiace per le vostre reazioni ma la provocazione è riuscita :D
Oppsss non avevo visto che aveva messo anche questo messaggio...ho appena risposto all'altro..
una domanda...
perchè non ha accodato il quì presente al suo precedente?
Forse per apportare ulteriore scompiglio o per far emergere ancora il suo pensiero?
vabbè...tiramm innanz...

Provocazione? beh, come minimo,
Un pò come se io venissi ad una riunione di suoi colleghi a dirle che lei nonostante le credenziali è un inetto perchè bla bla bla--....come la prenderebbe?
Ho letto risposte anche forti, ma dettate dall'impulso credo, e spero.
Il mio voleva essere un modesto contributo verso chi accetta con rassegnazione una condizione in qualche modo problematica.
Lodevole intenzione ma prospettata in malo modo a mio avviso.
Forse con altri toni sarebbe stata di aiuto a qualcuno..
Una presenza professionale sarebbe stata di certo molto apprezzata da tanti fruitori del sito.
chissà...
Così si è fatto solo terra bruciata intorno...complimenti...

Siccome tutti si tende alla "ricerca della felicità" e ognuno ha un suo modo per arrivarci, non avrei espresso pareri in caso di concordia. Ma siccome parecchie persone in questo blog ricercano un aiuto (e quindi, evidentemente non vivono con serenità la loro condizione di "asessuali) credo sia un dovere professionale far capire che da questa situazione si può uscire e che la stessa rappresenta una "patologia" condivisa dalla comunità scientifica (uno dei rari casi in cui le varie scuole psicologiche concordano).
Si, sembra che la ricerca della felicità sia l'unico vero scopo della vita.
E come giustamente detto da Lei, ognuno la persegue come meglio crede; anche con l'asessualità.
E' anche altresì vero che leggendo i molti topic nel forum si trovano richieste di aiuto, comprensione, domande le più svariate, fragilità e dubbi.
Anche io spesso ho posto dei quesiti.
MA la natura degli stessi potrebbe dipendere anche dalle varie fasi della vita in cui ( tutti noi, lei compreso) ci possiamo trovare; ci siamo posti delle domande, ci siamo trovati ad un bivio.... quì diciamo che si cerca di trovare una indicazione che ci faccia continuare nel tentativo di risolvere il complicato gioco dell'esistenza o per lo meno un supporto morale.
Ci sono persone che non hanno il coraggio e la possibilità di venir fuori alla luce, o come è moderno dire: fare OUTING circa i dubbi passeggeri o più o meno stabili legati alla sfera affettiva o sessuale.

A parer mio di persona ignorante, il suo dovere professionale oltre che di tentare di alleviare dei disagi e delle sofferenze dovrebbe essere quello di ascoltare e non porre limiti alle diversità, anche se i libri scientifci non la sostengono in tale direzione.
In quanto al termine "patologia" lasciamo che tale nomencaltura sia accreditata a chi presenta veramente tale evidenza.
Andiamoci cauti con le etichette, che apportano più danni che benefici.
Non per niente i giovani d'oggi si suicidano se non si sentono appartenenti a delle etichette date da molti della sua categoria ...e non solo...

Proseguendo....voglio anche farle notare che la "casta" degli psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, criminologi ecc ecc, è in preda a se stessa.
Si è creta una lobby pseudoplitica, si è erta su di un piedistallo da cui troneggia ammiccando alla superficialità ed alla mancanza di coerenza, in nome di una professionalità che si autoproclama infallibile e certa......
Ocio che cadere dal piedistallo è molto facile e doloroso...si rischia di venir sopraffatti dalle evidenze e dalle inefficenze....

Mi permetto anche di dire che molta della scienza di questo tipo si basa sulla possibilità e capacità di manipolazione del cervello e delle intenzioni.
La parola "manipolazione" è propriamente adatta....
Per ovvi motivi di privacy ed etica non posso documentare la mia professione (tra le altre cose è anche vietato dal codice deontologico) ma sono relativamente giovane (37 anni) e da 6 iscritto all'albo degli Psicoterapeuti della regione Umbria.
E' giovane, e la sua irruenza è figlia di ciò, dettata dalla sua posizone.
Col tempo forse acquisirà il "know how" circa il come NON si deve fare...
auguri..
Il mio intento, come qualcuno con bassezza ha insinuato, non è quello di promuovere la casta...
Beh, anche se fosse, non ci trovo niente di male, pubblicità diretta ed interessata.....basta non darle retta....
La sua casta è già altezzosamente arroccata...non credo che aven possa dare più lustro...
Personalmente mi occupo esclusivamente di neuropsicologia nell'ambito dell'età evolutiva e quindi non ambisco ad avere pazienti adulti "asessuali".
Una domanda, se non aspirava a tale confronto, perchè darsi tanto animo?
L'età evolutiva è interessante, è il periodo dove si forma la persona sia a livello fisico che mentale, campo affascinante.
Riguardo al nic (beata ignoranza!) che qualcuno giudica "idiota" significa "è grave... da tenere sotto controllo..." nella lingua kirundi (dialetto swahili parlato in Burundi e nel sud del Rwanda dove vi invito a recarvi).
Visto che lei è uno che lavora con la psiche e l'intelletto...non è arrivato a pensare nel momento che inseriva il suo nickname che forse forse non sarebbe stato capito da noi "poveri" italiani che viviamo in italia e che non sappiamo parlare lo swahili ??
Ecco cosa intendo quando parlo di altezzosità..e pomposità...
Un saluto a tutti.

AAAaaaa! Dimenticavo. Alla signorina che mette in dubbio la "passione" degli psicologi/psicoterapeuti, faccio presente che il sottoscritto (per scelta personale) ha fatto il proprio tirocinio in Burundi presso una ONG (naturalmente a titolo gratuito e con spese di viaggio e alloggio a carico) in piena guerra civile. Mi sembra un buon esercizio di "passione".
Ok, bravo, ma questo non la fa un uomo migliore di altri.
Ha solo seguito e fatto quello che si sentiva di fare....

Proprio come un asessuale sente di fare ciò che vuole, senza che nessuno stia li a rompergli le balle dicendogli che è malato ....


AUGURI ! :roll:

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tamara
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Messaggio da tamara »

......Puffino ti adoro !! :D :D ....anche io " chiedo scusa " se non so il BURUNDI ...haimè come sono ignorante....!!!!

Jasmine
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Messaggio da Jasmine »

Mi spiace che la discussione abbia preso certi toni, mi spiace che ci sia tanta sfiducia verso chi sednte di avere l'indole di alleviare le sofferenze altrui, ho criticato il signore perchè ho ritenuto riduttive le sue posizioni, ma penso la stessa cosa di chi rifiuta a priori l'utilità della psicologia.
Il male secondo me sta nel pensare che si possa applicare in maniera "oggettiva" una cosa che non ha nulla di oggettivo, in quanto ogni persona è diversa e ha modi peculiari di vivere le proprie esperienze e perciò necessita di un percorso di "aiuto" tutto personale.
A tal proposito vorrei mettere in guardia chi dice che si affiderebbe più volentieri ad uno psichiatra che a un psicologo, in quanto nella psichiatria la pretesa di oggettività è senz'altro superiore che nella psicologia, perciò le risposte al disagio rischiano di essere ancora più forzate rispetto a un'individualità, tendono ad una "normalizzazione"(che parola orribile, mi da i brividi)abusando di farmaci che IN ALCUNI CASI non fanno altro che appiattire l'emotività e sprofondare assieme alle differenze le risorse peculiari di ognuno.
Morale del mio post: lungi dal vedere nella psicologia il funzionamento tipico della "chimica", difendiamoci da questo rischio perchè potrebbe portare tante persone a privarsi di un aiuto che a volte può essere utile alla crescita personale di ognuno.
Gli psicologi dovrebbero essere i "guaritori dell'anima", la traduzione nella nostra società di ciò che "i saggi del villaggio" sono sempre stati nelle civiltà meno industrializzate, almeno questo è il modo in cui personalmente ho intrapreso il percorso...sì lo confesso: faccio quasi parte dela categoria, ufficialmente manca poco e la mia aspirazione più grande e di aiutare le persone a vivere la propria vita nel miglior modo possibile compatibilmente con le proprie scelte.....e se questo in alcuni casi può voler dire solo evitare che un tossicodipendente prenda anche l'aids(faccio un'ipotesi estrema)che dire...a me va bene anche questo perchè LA LIBERTA' PERSONALE NEL RISPETTO DEGLI ALTRI è la prima cosa!

elettropuffo
Ameba
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Iscritto il: sab ott 28, 2006 8:39 pm

Messaggio da elettropuffo »

nakamaramaza ha scritto:Cari signori,

l'aggressività è una brutta bestia è??? Anche questa la leggerei come un sintomo.
Un sintomo? pestare i calli ad una persona secondo lei dovrebbe avere come effetto "corretto" che questa persona debba staresene zitta?
( è una metafora ehh.... metafora, lo dico perchè qui si viaggia con la psiche...e mi sembra che questo topic stia viaggiando a quote dove l'ossigeno manca...)

Come minimo una affermazione infelice da una persona che si definisce del settore....come pensava che la trattassero? con i guanti? mh,....
Comunque leggendo bene il mio secondo topic (si chiama così? Boh!) il messaggio non è rivolto agli "asessuali" felici ma a quelli che sono in ricerca e che vivono con frustrazione questa loro condizione.
Forse la loro ricerca è dettata dalle molte perplessità che la vita gli presenta...forse sono semplicemente persone alla ricerca di un "QUID"..
Forse queste persone non sono frustrate ( o forse lo sono ) ma non potrebbe esserci semplicemente un po di confusione ? la voglia di conoscersi meglio? è una malattia?
A volte nella vita anche le scelte (apparentemente sbagliate) aprono un via alla soddisfazione. E su questo nulla da dire!
Anche per un'alcolista (o per chiunque è affetto da qualche dipendenza...) morire scolandosi le ultime 10 bottiglie di scotch può essere una via per la felicità ma ne conosciamo le conseguenze. L'importante e che sia una scelta consapevole.
Potrei farle altri 1000 esempi, vedo che cita sempre gli alcolisti, come se fossero l'unico esempio da accostare agli asessuali come metro di giudizio causa la negatività dello "status"....mi sembra un po patetico mi scusi...
Sul fatto della scelta consapevole invece le do ragione al 100%
Infatti io dico sempre:
life is what you make it...

Il problema è che a volte sia la natura sia gli eventi ci mettono lo zampino creando difficoltà enormi; il paragone con il prossimo poi ci sgomenta e dopo ci si lamenta delle vicissitudini....ma questo fa parte dell'essere umano, o mi sbaglio?
Purtroppo qui si "combatte" con le stesse armi che mi si contestano. Ovvero l'"asessualità" come una certezza assoluta... Quasi una condizione di beatitudine. Tutte le altre posizioni... Cialtronerie.
Nessuno dice che l'asessualità sia una condizione di beatitudine...o di certezza o verità assoluta....
Come non lo è la sessualità.
Non ci sono posizioni "cialtronesche" ma solo status in cui ci si trova o no..
E' come dire che solo chi va al cinema o a teatro è il migliore, che solo chi va in discoteca è un malato, che solo chi si laurea o che tromba è un uomo....
Tali affermazioni sono...assolute certezze....??? non credo..o voglio sperare di no...

Tornando alla asessualità ed a questo forum:
Qualcuno afferma ( io per esempio) che la condizione di asessuale calza a pennello e non crea nessuno svantaggio, anzi, molti vantaggi.
E' esattamente l'altra faccia della medaglia di chi dice che si trova bene con il sesso....cosa cambia?
Diamo la possibilità agli incerti e ai frustrati di questa condizione ( e non ai "felici") una via d'uscita.
Certamente SI ...SE e dico SE ...colui che sta dalla parte del camice non prende come unica risorsa possibile quella della riconversione a SESSUALE di una persona che non si sente tale..
Come quando sento che gli psicologi "convertono" in eterosessuali i ragazzi omosessuali.. cose pazzesche! da bandire subito tali "pseudo" professionisti....
Lei che è a contatto con i giovani sicuramente saprà dell'esistenza di tali coercizioni e vessazioni.
date risposte invece che "riconvertire" tirando acqua al mulino che vi fa comodo od a quello a cui appartenete...
Alla fan della psichiatria dico con semplicità che il sottoscritto, dopo una laurea in MEDICINA E CHIRURGIA ha scelto la via della psicoterapia (anziché della psichiatria) proprio per una differenza di approccio. Invito la signorina alla lettura di "Binswanger e Freud: malattia mentale e teoria della personalità" edito da Boringhieri per capire con cognizione di causa quali sono i punti di vicinanza e di distanza.
Da piccolo ero in dubbio se fare il medico (pediatra) o il tecnico elettronico....
Ho scelto il secondo ...perchè?
Perchè la manipolazione delle persone non mi si addice; e la medicina è una scienza molto più inesatta della radiotecnica....

Ma per puro diletto lessi anni fa un pochino dei testi di psicologia ed un pochino di Freud...
Freud lo considero uno da prendere con le molle.
La maniera assolutistica con cui esprime certi concetti mi porta ad essere molto distante dalle sue affermazioni; non che siano sbagliate, ma un po superficiali si.-.
Un abbraccio a tutti gli arrabbiati.
e chi è arrabbiato,? anzi....questa discussione mi piace...
Salut
Ultima modifica di elettropuffo il gio nov 29, 2007 8:14 pm, modificato 1 volta in totale.

nakamaramaza
Junior
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Iscritto il: mer nov 28, 2007 5:49 pm

Re: ASESSUALITA' COME MASCHERAMENTO DI PROBLEMI PSICOLOGICI

Messaggio da nakamaramaza »

elettropuffo ha scritto:
nakamaramaza ha scritto:Cari signori/e,

mi dispiace per le vostre reazioni ma la provocazione è riuscita :D
Oppsss non avevo visto che aveva messo anche questo messaggio...ho appena risposto all'altro..
una domanda...
perchè non ha accodato il quì presente al suo precedente?
Forse per apportare ulteriore scompiglio o per far emergere ancora il suo pensiero?
vabbè...tiramm innanz...

Provocazione? beh, come minimo,
Un pò come se io venissi ad una riunione di suoi colleghi a dirle che lei nonostante le credenziali è un inetto perchè bla bla bla--....come la prenderebbe?
Ho letto risposte anche forti, ma dettate dall'impulso credo, e spero.
Il mio voleva essere un modesto contributo verso chi accetta con rassegnazione una condizione in qualche modo problematica.
Lodevole intenzione ma prospettata in malo modo a mio avviso.
Forse con altri toni sarebbe stata di aiuto a qualcuno..
Una presenza professionale sarebbe stata di certo molto apprezzata da tanti fruitori del sito.
chissà...
Così si è fatto solo terra bruciata intorno...complimenti...

Siccome tutti si tende alla "ricerca della felicità" e ognuno ha un suo modo per arrivarci, non avrei espresso pareri in caso di concordia. Ma siccome parecchie persone in questo blog ricercano un aiuto (e quindi, evidentemente non vivono con serenità la loro condizione di "asessuali) credo sia un dovere professionale far capire che da questa situazione si può uscire e che la stessa rappresenta una "patologia" condivisa dalla comunità scientifica (uno dei rari casi in cui le varie scuole psicologiche concordano).
Si, sembra che la ricerca della felicità sia l'unico vero scopo della vita.
E come giustamente detto da Lei, ognuno la persegue come meglio crede; anche con l'asessualità.
E' anche altresì vero che leggendo i molti topic nel forum si trovano richieste di aiuto, comprensione, domande le più svariate, fragilità e dubbi.
Anche io spesso ho posto dei quesiti.
MA la natura degli stessi potrebbe dipendere anche dalle varie fasi della vita in cui ( tutti noi, lei compreso) ci possiamo trovare; ci siamo posti delle domande, ci siamo trovati ad un bivio.... quì diciamo che si cerca di trovare una indicazione che ci faccia continuare nel tentativo di risolvere il complicato gioco dell'esistenza o per lo meno un supporto morale.
Ci sono persone che non hanno il coraggio e la possibilità di venir fuori alla luce, o come è moderno dire: fare OUTING circa i dubbi passeggeri o più o meno stabili legati alla sfera affettiva o sessuale.

A parer mio di persona ignorante, il suo dovere professionale oltre che di tentare di alleviare dei disagi e delle sofferenze dovrebbe essere quello di ascoltare e non porre limiti alle diversità, anche se i libri scientifci non la sostengono in tale direzione.
In quanto al termine "patologia" lasciamo che tale nomencaltura sia accreditata a chi presenta veramente tale evidenza.
Andiamoci cauti con le etichette, che apportano più danni che benefici.
Non per niente i giovani d'oggi si suicidano se non si sentono appartenenti a delle etichette date da molti della sua categoria ...e non solo...

Proseguendo....voglio anche farle notare che la "casta" degli psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, criminologi ecc ecc, è in preda a se stessa.
Si è creta una lobby pseudoplitica, si è erta su di un piedistallo da cui troneggia ammiccando alla superficialità ed alla mancanza di coerenza, in nome di una professionalità che si autoproclama infallibile e certa......
Ocio che cadere dal piedistallo è molto facile e doloroso...si rischia di venir sopraffatti dalle evidenze e dalle inefficenze....

Mi permetto anche di dire che molta della scienza di questo tipo si basa sulla possibilità e capacità di manipolazione del cervello e delle intenzioni.
La parola "manipolazione" è propriamente adatta....
Per ovvi motivi di privacy ed etica non posso documentare la mia professione (tra le altre cose è anche vietato dal codice deontologico) ma sono relativamente giovane (37 anni) e da 6 iscritto all'albo degli Psicoterapeuti della regione Umbria.
E' giovane, e la sua irruenza è figlia di ciò, dettata dalla sua posizone.
Col tempo forse acquisirà il "know how" circa il come NON si deve fare...
auguri..
Il mio intento, come qualcuno con bassezza ha insinuato, non è quello di promuovere la casta...
Beh, anche se fosse, non ci trovo niente di male, pubblicità diretta ed interessata.....basta non darle retta....
La sua casta è già altezzosamente arroccata...non credo che aven possa dare più lustro...
Personalmente mi occupo esclusivamente di neuropsicologia nell'ambito dell'età evolutiva e quindi non ambisco ad avere pazienti adulti "asessuali".
Una domanda, se non aspirava a tale confronto, perchè darsi tanto animo?
L'età evolutiva è interessante, è il periodo dove si forma la persona sia a livello fisico che mentale, campo affascinante.
Riguardo al nic (beata ignoranza!) che qualcuno giudica "idiota" significa "è grave... da tenere sotto controllo..." nella lingua kirundi (dialetto swahili parlato in Burundi e nel sud del Rwanda dove vi invito a recarvi).
Visto che lei è uno che lavora con la psiche e l'intelletto...non è arrivato a pensare nel momento che inseriva il suo nickname che forse forse non sarebbe stato capito da noi "poveri" italiani che viviamo in italia e che non sappiamo parlare lo swahili ??
Ecco cosa intendo quando parlo di altezzosità..e pomposità...
Un saluto a tutti.

AAAaaaa! Dimenticavo. Alla signorina che mette in dubbio la "passione" degli psicologi/psicoterapeuti, faccio presente che il sottoscritto (per scelta personale) ha fatto il proprio tirocinio in Burundi presso una ONG (naturalmente a titolo gratuito e con spese di viaggio e alloggio a carico) in piena guerra civile. Mi sembra un buon esercizio di "passione".
Ok, bravo, ma questo non la fa un uomo migliore di altri.
Ha solo seguito e fatto quello che si sentiva di fare....

Proprio come un asessuale sente di fare ciò che vuole, senza che nessuno stia li a rompergli le balle dicendogli che è malato ....


AUGURI ! :roll:

Vagabonda
Junior
Messaggi: 7
Iscritto il: dom nov 25, 2007 7:38 pm

Messaggio da Vagabonda »

Ahhh ora pure la laurea in medicina è saltata fuori...
guarda caso soltanto dopo la mia dichiarazione di preferire i i medici agli psicologi..

SI VEDE LONTANO UN MIGLIO CHE LEI NON é UNO PSICOLOGO E ANCHE SE FOSSE NON SA FARE PER NIENTE BENE IL SUO MESTIERE PERCHé LA SUA SACCENTERIA é INDICE DI UN APPROCCIO COMPLETAMENTE ERRATO ALLA "DIVERSITà" ALTRUI.
PUNTO

ps:per la cronaca non è che preferisco gli psichiatri perchè somministrano farmaci..nn è detto che debbano somministrarli..ma solo perchè li ritengo più seri rispetto a chi studia la MENTE conoscendo solo per sommicapi il CERVELLO.

Jasmine
Junior
Messaggi: 5
Iscritto il: gio nov 29, 2007 11:31 am

Messaggio da Jasmine »

Vagabonda non è quello che avevo detto, dico solo che "si rischia" di ritrovarsi a spendere più tempo per prendere dei farmaci di quanto non se ne spenda per riflettere sulla situazione, poi per carità:fortunatamente esistono anche psichiatri "illuminati" come li chiamo io, che sanno ancora cosa significhi "empatizzare" con un paziente, ma ahimè dalle esperienze mie e di coloro con cui ho parlato sono una minoranza...cmq per la cronaca ti assicuro che gli esami di neurofisiologia , neuropsichiatria e antomia del sistema nervoso si fanno anche in psicologia, quindi proprio a secco a secco non siamo. :wink:
E al di là di tutto... sarò ingenua, ma non credo che basti studiare per saper fare bene questo tipo di lavoro, come per qualunque altra cosa bisogna esserci portati, in questo caso ritengo necessario essere portati verso gli altri, avere una certa dose di altruismo oltre che di pazienza (ovvio che se uno è ignorante può avere tutto l'altruismo del mondo ma....)
Un caro saluto a tutti. :wink:

Vagabonda
Junior
Messaggi: 7
Iscritto il: dom nov 25, 2007 7:38 pm

Messaggio da Vagabonda »

Jasmine lo so..io non posso farci niente (sarà che studio filosofia e filosofi e psicologi sono sempre stati un po' antagonsiti) ma io non credo nella psicologia..mi sembra un mix di filosofia, medicina, statistica, fisiologia, che pretende di essere SCIENTIFICA ma che alla fine dimostra soltanto di essere un miscuglio di IPOTESI, in cui ognuno dice la sua..poi gli psicologi tendono a confondere LA MAGGIORANZA con la CERTEZZA SCIENTIFICA..
il fatto che 99 psicologi su 100 siano d'accordo su una determinata cosa non vuol dire che abbiano raggiunto la verità assoluta e inconfutabile...

anche la filosofia si basa su 100 ipotesi e teorie diverse e opposte ma fa affidamento solo sul RAGIONAMENTO, non sulla statistica..e d è questa secondo me la grande differenza

nakamaramaza
Junior
Messaggi: 16
Iscritto il: mer nov 28, 2007 5:49 pm

MISERICORDIA :-)

Messaggio da nakamaramaza »

Cari tutti,
mi sorprende questa conversazione e anche lo strumento del forum. E' appassionante e per una volta tanto posso parlare senza misura anche di me (per noi è un tabù parlare delle nostre esperienze).
Ci sono alcuni dei vostri interventi molto interessanti (Elettrpoffo, Jasmine, etc...) che varrebbe la pena di approfondire (non come tecnico ma come umano!) come altri che tradiscono altre origini. Ma in tutte le comunità (anche in quelle virtuali) c'è sempre lo scemo del villaggio :-)

Come dicevo sono capitato qui per caso indirizzato da un articolo di Repubblica, scrivendo qualcosa più come provocazione che con altri intenti. Mi ha francamente disturbato vedere persone in difficoltà alla ricerca di un conforto (e di se stessi) e altrettante persone dispensatrici di una nuova religione: l'asessualità.

Personalmente non ho nulla in contrario verso questo atteggiamento anche se è palese una certa forma di arroganza (che mi si contesta) tipica delle minoranze...

Rispetto alla mia professione, ho scelto la Neuropsicologia dell'età evolutiva (e sono arrivato fino a Berlino per trovarla lavorando in un pub la notte per mantenermi) proprio per la difficoltà di attribuire certe "etichette" che la mia "scienza" obbliga ad affibbiare. Sono iscritto all'albo degli psicoterapeuti perché è un obbligo professionale ma mi occupo di neuroriabilitazione (bambini con problemi da trauma o ingiuria cerebrale per la maggior parte). Quindi mi sento del tutto estraneo alla categoria degli "strizzacervelli" anche se ne condivido l'esistenza e l'esercizio (sono anche un paziente!).

Rispetto alla "storia" della psicologia, Ellemberger (uno dei più autorevoli storiografi della psichiatria dinamica) la fa risalire allo sciamano. Come diceva Jasmine gli psicoterapeuti sono gli sciamani moderni... Sempre si tratta di una terapia basata sulla suggestione. Anche se, altri approcci, lavorano in maniera diversa ma non è questa la sede... Ai curiosi della psiclogia consiglio "La scoperta dell'inconscio. Storia della psichiatria dinamica" di Henri Ellemberger edito da Einaudi.

Scusate se non seguo un percorso coerente ma cerco di rispondere a tutti (evito le risposte personali solo per mancanza di tempo)... Torniamo al punto centrale... Proprio alcuni giorni fa, io e mia moglie ci siamo confrontati sul fatto che il nostro ultimo rapporto sessuale risaliva alle vacanze estive. Applicando le mie categorie "professionali" mi sono chiesto se questo ricadesse nella normalità oppure se, in qualche modo, fosse un sintomo di un disagio di coppia. In realtà come diceva qualcuno la libido può essere canalizzata (sublimazione e spostamento) in attività diverse. Abbiamo una bambina di 1 anno, diversi impegni professionali e non, etc.
Dopo averne parlato con tutta la tranquillità del caso è semplicemente emerso che la nostra relazione è forse più "sana" che in passato, quando servivano continue conferme (soprattutto fisiche) del nostro essere coppia.
Quindi, non sono il disumano sciamano con il camice che vi innaffia tutti con il suo testosterone e vi appiccica le etichette... Questo no!

Però rimango del parere che la conditio sine qua non per aiutare qualcuno, sia quella di avere gli strumenti adatti per farlo. Sul fatto che spesso c'è chi ha gli strumenti ma non la giusta sensibilità mi trovate d'accordo ma anche qui bisogna saper scegliere.

Grazie per occuparvi (anche con gli insulti) del mio punto di vista.

Vagabonda
Junior
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Iscritto il: dom nov 25, 2007 7:38 pm

Messaggio da Vagabonda »

io continuo a non condividere...ma proprio alla base..
cioè io penso che certe cose non vadano nemmeno studiate, se non per capire un processo, una tendenza, ma non per "CURARE"..è il malato a dover essere curato, ma se UNO (un tizio in generale, non io, nei miei interventi non sto parlando di me ma di un ipotetico asessuale) non percepisce la sua condizione come una malattia perchè deve essere STUDIATO? io penso sia una dimostrazione di arroganza e invadenza..se un asessuale va da uno psicologo e CHIEDE di essere aiutato che ci vada pure.. ma se egli vive con tranquillità e spensieratezza la propria condizione perchè deve venire uno a dirmi "l'asessualità non esiste" "la tua è una patologia, vieni da me che ti devo curare"..? io non condivido l'ATTEGGIAMENTO, non le posizioni.

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