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La Caldera…chi era costei?

Inviato: gio mag 23, 2024 11:03 am
da Bianca
Mi ricordo che spesse volte un soggiornante sull’Isola di Aven, parló di questo argomento, paventando un pericolo che, da un momento all’altro, avrebbe potuto scatenare il finimondo.

Sicuramente altri, come me, se ne ricordano. Chi è veloce e pratico, potrebbe ritrovare i suoi scritti e i relativi ammonimenti?

Ancora meglio sarebbe ritrovarne anche l’autore.

Re: La Caldera…chi era costei?

Inviato: gio mag 23, 2024 1:49 pm
da Antares
Bianca ha scritto:
gio mag 23, 2024 11:03 am
Mi ricordo che spesse volte un soggiornante sull’Isola di Aven, parló di questo argomento, paventando un pericolo che, da un momento all’altro, avrebbe potuto scatenare il finimondo.

Sicuramente altri, come me, se ne ricordano. Chi è veloce e pratico, potrebbe ritrovare i suoi scritti e i relativi ammonimenti?

Ancora meglio sarebbe ritrovarne anche l’autore.


Ciao Bianca.

La discussione a cui hai accennato si intitola: "Gravissimo pericolo: Vesuvio e supervulcano campi flegrei".

E' stata iniziata da keymaster: memberlist.php?mode=viewprofile&u=1083.

Questo è il link alla discussione: viewtopic.php?t=10442

Ma non credo sia accessibili agli utenti perché, ritenuta da qualche componente dello staff poco pertinente con l'assessualità, è stata cestinata.

E' comunque possibile recuperarla.

Re: La Caldera…chi era costei?

Inviato: mar giu 04, 2024 5:47 pm
da Bianca
Certamente non è un argomento strettamente legato ad Aven ma chi scriveva aveva tante informazioni, spiegazioni, anche studi in proposito.
Ricordo che parlandone, aveva spesso messo in guardia circa la pericolosità improvvisa che si sarebbe potuta presentare.

Sì, non era attinente ma era cultura alla quale molte persone potevano essere interessate.

Credo che ogni tanto qualche piccola eccezione si possa fare.

Re: La Caldera…chi era costei?

Inviato: mer giu 05, 2024 11:04 pm
da axelay
Il problema dei Campi Flegrei è il seguente; in caso di esplosione bisogna subito scappare ad almeno 50 km di distanza (meglio 80) perché nella prima fase una nube piroclastica si eleverebbe per 20 km nell'atmosfera per poi, dopo circa 20 ore, ricadere al suolo alla velocità di 800 km orari. La nube ha temperature di circa 500 gradi, e a quella velocità percorrerebbe in 3 minuti circa 50 km di distanza, riuscendo a scavalcare monti fino a 1000 metri di altitudine.
Infatti si depositerebbero decine di metri di materiale piroclastico(se come 40.000 anni fa circa 50 o 100,non ricordo).
Il tufo che si trova in Campania e sotto Napoli è il frutto di una esplosione del supervulcano dei Campi Flegrei.
Scappate quindi per questa ragione ed anche per una seconda; il traffico. Code di veicoli per centinaia di chilometri.
Inutile stare a guardare il bel fungo anche se siamo distanti, si corre il rischio, poi, di rimanere bruciati o sepolti.

I piani di evacuazione dell'area vesuviana prevedono che ogni comune entro 48 ore, in un rigoroso ordine da seguire a seconda della strada di residenza, metta in salvo i propri abitanti, prima che erutti il tutto.

Ovviamente tutto questo in caso di una eruzione di tipo esplosiva, quindi un evento a livello planetario con ripercussioni in tutta europa e forse nel resto del mondo (si potrebbero abbassare le temperature di 2 gradi per più di un anno).

Ma la cosa che più mi spaventa, in assoluto, sono le persone, disposte a fare qualsiasi cosa terribile per sopravvivere, magari prese dal panico oppure da un modo di fare discutibile dove vige la cultura dell'egoismo.

Re: La Caldera…chi era costei?

Inviato: gio giu 06, 2024 8:15 pm
da Bianca
Infatti. me la vedo proprio la gente che in ordine di numero assegnato, rispett le disposizioni.

Hai presente quando al supermercato dicono: apre la cassa 4, spostarsi rispettando la fila.

Si assiste a scene commoventi...
Signora, passi lei! No, grazie, facciamo passare il signore col bastone, il ragazzo con la gamba ingessata, la ragazzina con la testa fasciata, il vecchietto in barella... è uno scansarsi per far posto agli altri, con quella generosità e comprensione che sempre ci caratterizza.
Per far passare gli altri, c'è gente che si picchia e scoppiano risse tra chi vuole mettersi in fila per ultimo, mentre gli altri lo lanciano come un cavolo nel cellofan, sul nastro trasportatore.

Va bene, questi Campi Flegrei saranno la prova del 9 dei napoletani.

Girando per gli stati americani, in ogni cittadina esiste una strada che si chiama via di fuga o strada di evacuazione.
In caso di tifone, tutti devono prendere quella per abbandonare velocemente la località che sta per essere colpita.

Io mi vedo a Napoli formarsi code di auto che vanno in tutte le direzioni rischiando scontri frontali, gente che parcheggia per mangiare un panino, qualcuno che tenta di tornare verso casa perchè ha lasciato il gas acceso o si è ricordato che inizia la partita.

Mettiamola sul comico e speriamo che non accada.