Ciao a tutti

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Deneb
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Ciao a tutti

Messaggio da Deneb »

Mi presento ora, anche se sono iscritto da un po', ma non riuscivo a loggarmi

Sono un uomo (mi verrebbe da dire ragazzo ma ho già passato i 30), vivo a Torino e ho scoperto da poco che potrei essere asessuale

Per anni ho pensato semplicemente di essere un disastro con le ragazze. Ho avuto una storia di circa due anni da ragazzo, poi vari tentativi negli anni. Non so se fossero cotte, sembravano più fissazioni, e quando la cosa andava male ci stavo parecchio male. Dopo l'ennesima di queste storie mi sono detto "Mica puoi passare la vita così. Va bene che sesso e relazioni sono importanti, ma se ogni volta che provi passi dall'ansia iniziale direttamente alla fase di delusione senza che in mezzo succeda niente ti stai vivendo il peggio di ogni relazione". Mi ero reso conto che trovare una ragazza era diventata una fissazione, quindi decisi di lasciar perdere finché non avessi trovato qualcuna per la quale non riuscissi a far a meno di provare. Ho anche pensato che magari ero gay senza accettarlo, ma in fin dei conti se dovevo notare qualcuno, quel qualcuno era una ragazza (magari potevo essere bisessuale, ma la cosa non spiegava quello che mi succedeva). E poi Cristo santo anni prima avevo organizzato un Pride, accettarlo non sarebbe stato un problema.
Passarono circa due anni, e non stavo male. Il pensiero non mi tangeva, uscendo coi miei amici mi divertivo, se qualcuno mi chiedeva se avevo trovato qualcuno rispondevo che ero impegnato con l'università o il lavoro. In quel periodo ho pensato per la prima volta "forse in questo periodo sono un po' asessuale". Sapevo poco dell'asessualità, avevo letto un articolo anni prima, quando ero impegnato nell'organizzazione degli eventi che precedevano il Pride. Ricordo che pensai che era stupido dire che non dovessero marciare al Pride perché "non avevano fatto Stonewall" (io di gente che "aveva fatto Stonewall" non ne conoscevo), ma considerato che a me le ragazze in qualche maniera piacevano non mi ero neppure posto il problema.
Dopo due anni un mio amico mi fece un discorso serio, in cui mi chiedeva se davvero non ci fosse qualcuna che mi piaceva. Per quanto ci pensassi, non mi veniva in mente nessuna. Certo, tipe carine o molto belle le conoscevo, ma era semplicemente un apprezzamento estetico. Ad ogni modo mi disse anche che era dispiaciuto perché pensava che avessi un sacco di amore da dare e non dovevo reprimermi o pensare che non piacessi. Il discorso funzionò, ma non bene.
L'università mi andava di merda, il lavoro pure, i miei amici mi presentavano ragazze che magari avevano espresso apprezzamento e io per un po' ci parlavo, ma poi arrivavo sempre al punto in cui o non sapevo esattamente cosa sarebbe dovuto scattare o perdevo interesse. Quindi ero il tizio fuoricorso che a 30 anni campava ancora di ripetizioni e in più facevo "lo sceglino" con le tipe nonostante non ne avessi una da anni. Morale della favola, sono entrato in depressione.
È arrivato il covid a migliorare la situazione, e mi sono deciso ad andare in terapia. Dopo un po' le cose sono migliorate, ho trovato un lavoro soddisfacente, mi sentivo bene. Una mia amica mi disse "c'è Tizia che si trasferisce in città, l'hai conosciuta l'anno scorso, dice che le piaci..." e ho pensato "perché no?". In quegli anni avevo spiegato la mia mancanza di interesse con la depressione, ma ora sembrava passata. Quindi parlo con questa ragazza, la trovo interessante, ma arriva sempre il momento in cui mi chiedo cosa altro più o meno dovrei fare. A dire il vero c'è stato un giorno che le sono praticamente scappato da casa :?
Ho cominciato ad analizzare quello che mi succedeva. Primo, per quanto questa tipa fosse molto bella, non l'avevo notata finché non ero stato "imboccato". Secondo, per quanto capivo dovesse essere una storia da "una botta e via", le mie fantasie erano del tipo "che bello sarebbe portarle il caffè a letto", e no, non era assolutamente la sua idea. Terzo, ero ossessionato dalla possibilità che se la cosa fosse andata male avremmo troncato il rapporto (anche se quel rapporto era un'amicizia) come mi era successo altre volte, e io non volevo che questa cosa succedesse. Quarto, dopo che la cosa andò male, il fatto che i miei amici continuassero a farmi battute e spingermi a "svegliarmi" iniziò a darmi un enorme fastidio. Ripensavo al periodo in cui non andavo dietro a nessuno con nostalgia.
In quel periodo ho letto un post di una ragazza asessuale sul Fediverso. Diceva che può capitare che un asessuale trovi qualcuno che gli piace. Non avevo minimamente pensato alla possibilità. Siccome ho già scritto un pippone, la farò breve e dirò che alcune delle cose che ho letto da allora rientravano esattamente nella mia esperienza, ma sono ancora confuso

Sarebbe molto bello trovare persone che hanno avuto esperienze simili. Grazie dell'accoglienza e di questo spazio!

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Gufo
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Gufo »

Ciao Deneb!

Mi dispiace molto per le esperienze che hai vissuto, ma allo stesso tempo è ottimo che tu abbia scelto di andare in terapia, è segno di una intenzione di affrontare i problemi che non è da tutti. Avevi parlato delle tue difficoltà relazionali con la persona che ti seguiva?

Comunque, nel mio piccolo ho notato che le persone che vivono relazioni che lasciano un segno fortemente negativo, soprattutto in situazioni da cui escono confuse sul perché, arrivano spesso al punto di autosabotare le occasioni di instaurarne di nuove. Che suona brutto detto così, sembra quasi un modo di rovesciare la colpa su di loro. Ma in realtà ciò che intendo è che attraverso le loro brutte esperienze hanno capito cosa non vogliono, ma non sanno ancora bene cosa vogliono e cosa le fa stare bene. Quindi tutto ciò che le fa sentire incerte o che richiama alla loro mente aspetti delle loro relazioni passate causa una reazione di passività o di rifiuto. E' una forma di difesa più o meno inconscia, un muro che viene alzato in attesa di capirsi meglio e talvolta alimentato dalla speranza di trovare una persona (idealizzata?) capace di far nascere un desiderio sereno e spontaneo di abbassare questi scudi.
Potrebbe essere qualcosa del genere anche per te?

In ogni caso asessualità e affini portano un altro problema con loro: l'incomunicabilità. Ciò che una persona nello spettro asessuale intende come relazione probabilmente non è ciò che intendono gli altri. Questo rende anche difficile capire come comportarsi durante gli approcci, perché porta a moltissimi fraintendimenti ed esitazioni. Ma soprattutto ho notato che nel tuo racconto ci sono tante ma tante pressioni esterne. Pressioni fatte in buona fede ma che nonostante tutto possono essere pesanti. Significa che ti ritrovi spinto continuamente in situazioni che ti fanno sentire confuso, che ti viene offerto qualcosa verso cui non hai interesse e vieni giudicato se lo rifiuti. Alla lunga è una cosa mentalmente ed emotivamente sfiancante! Forse troncare queste occasioni con le ragazze è anche un modo per sfuggire a queste pressioni, o ad ulteriori pressioni che potresti trovarti addosso durante una relazione? E la nostalgia per i momenti di solitudine potrebbe essere più una nostalgia per quei momenti di pace in cui avevi la mente libera da questi pensieri?

Qualunque sia la risposta spero che gironzolare qui possa aiutarti a schiarirti le idee. Benvenuto!

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danyfantasy
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da danyfantasy »

Benvenuto in AVEN Italia! :-)

GiuseppeVerdi
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da GiuseppeVerdi »

Ciao, Benvenuto sull'isola di Aven!

Il percorso che porta alla consapevolezza dell'asessualità è difficile e doloroso (lo so per esperienza personale), può durare anni ed è sicuramente meglio non "camminare soli". Nel tuo caso l'aiuto di uno specialista ti ha facilitato a scoprire la tua vera natura (perplessità o remore sono assolutamente giustificabili). I tuoi amici, in buona fede, tentavano di mandarti su di una strada che non è la tua.
Il fatto che rimpiangi i tempi in cui non avevi frequentazioni potrebbe significare che non sei pronto o non vuoi una relazione.

Ogni persona ha il dovere di capire se stesso e di vivere serenamente la propria natura, da quello che scrivi pare che tu ci sia riuscito, hai ancora confusione in testa, ma quello è normale, l'importante è non mentire a se stessi su ciò che si è in realtà.

Penso che l'isola di Aven sia il posto giusto dove incontrare gente che ha avuto le tue stesse esperienze e, se resterai, sicuramente, avrai modo di avere dei confronti sani senza la pesantezza del (pre)giudizio con persone, sessuali e non, che vogliono mettere a disposizione il loro vissuto e le proprie idee per tutti gli utenti di questo forum.

Per il momento ti saluto. Spero di rileggerti presto!

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Bianca
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Bianca »

Ciao Den e benarrivato.

Ti sei raccontato in un modo che può quasi definirsi divertente, anche se la sofferenza, le ipotesi fatte, la confusione e lo scoprire che non è mai facile sapere come comportarsi, soprattutto quando quello che ci si sente "in dovere" di fare, non va di pari passo con il desiderio che, o non c'è o non combacia con le aspettative, tanto da indurre a fuggire in preda al panico.

A grandi linee, tu hai capito come sei, quindi, devi metterti davanti allo specchio e ragionare con te a cuore aperto.

Le ragazze ti piacciono, stare in loro compagnia genera in te simpatia, interesse, ammirazione, non attrazione sessuale.

Siccome non puoi costringerti a vivere nell'agitazione che ti crea depressione, affollamento di domande e manda a monte tutte le cose che per età e inclinazione dovresti portare a compimento, perché non goderti tutto ciò che sta nella riga evidenziata?

NB: appena mi dicono come si fa ad evidenziare, sarò più chiara...

Deneb
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Deneb »

Avevi parlato delle tue difficoltà relazionali con la persona che ti seguiva?
Sì, ma non ci eravamo concentrati su quello. Era un periodo in cui ero molto chiuso in me stesso, e abbiamo lavorato più in generale. Poi ho abbandonato: per quanto mi abbia aiutato gli psicologi sono esseri umani e diciamo che non mi ci trovavo più bene, oltre al fatto che stava in un'altra città. Ho (ri)cominciato a pensare all'asessualità dopo.

Sull'autosabotarsi: sì, penso a volte di averlo fatto. Sicuramente avevo in mente una persona idealizzata e soprattutto una relazione idealizzata, e a volte mi è capitato di troncare perché magari il rapporto non corrispondeva ad aspettative che (ma posso dirlo solo ora) non ero inconsciamente desideroso di realizzare. Non sono stato un santo

Sulle pressioni: inizialmente ero io che me le facevo. Passavo periodi in cui mi dicevo "basta, ora cambi questa situazione", e credevo che una relazione mi avrebbe fatto stare meglio. Molti dei miei amici si sono comportati di conseguenza. Poi sì, ho sentito quello che certe ricercatrici chiamano "compulsory sexuality" nei periodi in cui abbandonavo quell'atteggiamento: le persone non hanno la telepatia, e cambiare la maniera in cui gli altri si pongono con te non è facile.

Grazie delle risposte! A presto!

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Bianca
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Re: Ciao a tutti

Messaggio da Bianca »

Per grazia ricevuta (da Antares), eccomi ad evidenziare...

Le ragazze ti piacciono, stare in loro compagnia genera in te simpatia, interesse, ammirazione, non attrazione sessuale.

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