È giusto provare a fare qualcosa?
Inviato: mar feb 14, 2023 4:53 pm
Ogni tanto, nei periodi più duri, torno qui per un confronto
Complice il monologo di Chiara Francini a Sanremo sulla mancata maternità mi sono messa a rimuginare ancora una volta sulla mia sofferenza. Trovare finalmente qualcuno che sappia esprime e ammettere quella voragine di emozioni, pensieri e sensi di colpa che ti investono nel momento in cui una tua amica strafelice ti comunica che è incinta (o che magari si sposa) mi ha colpito molto...ho pensato che allora non sono l'unica a sentirsi così, che forse ho anche il diritto di potermici sentire e addirittura di poterlo dichiarare senza essere sbagliata. Così come che il pensiero che io sia una donna che vale di meno perché non sa cucinare ed è sola... Riflessioni simili sono abbastanza obbligate se sei una ragazza di 32 anni con poche certezze, se non quella che, semmai avresti potuto scegliere, avresti voluto costruire una tua famiglia.
Avevo già scritto a luglio di questi pensieri. Ho preso spunto anche dai vostri consigli e mi sono impegnata per cercare di vedere il bello in tutto ciò che mi accade, sforzata di crearmi occasioni per stringere nuove conoscenze, approfittare di tutto ciò che ho la fortuna di avere, fare nuove esperienze ecc. Insomma lamentarmi di meno e vivere di più. È servito sicuramente, almeno temporaneamente. Se non avessi il pensiero che questi sono anni decisivi per la mia vita starei sicuramente meglio... Invece mi sento come se un giorno potessi pentirmi di quello che non sto facendo adesso e allora sarà troppo tardi. Ma la verità è che non so neanche io cosa potrei fare per svoltare la situazione.
Non sono l'unica single, c'è qualche altro amico oltre me. Dicono che ci devo almeno provare e anche io dopo tutti i ragionamenti sui rimpianti che potrei avere un giorno nel non aver fatto abbastanza mi dico che ci devo provare. Ma poi sono di nuovo combattuta perché ho paura che sarà solo altra delusione.
Il fatto è che non so da dove iniziare...Ho avuto poche esperienze per l'età che ho, una storia importante finita ormai 4 anni fa, da allora praticamente il nulla tranne che per una conoscenza di qualche settimana con un ragazzo. Ecco questa cosa è capitata proprio inaspettatamente e mi ha illuso che potessi almeno mettermi un po' alla prova per capire meglio qualcosa su di me e sulla mia sessualità visto che per la prima volta oltre ad un'attrazione mentale provavo anche una specie di attrazione fisica. Non ho avuto modo di proseguire la cosa perché il ragazzo è sparito dopo la seconda volta che siamo stati insieme.
Io sono rimasta con le mie paure, ho dirottato le mie energie in altro sperando che prima o poi si smuovesse qualcosa. Insomma non ho affrontato quel problema, anche perché da allora non ho più trovato nessuno che mi ci abbia almeno fatto pensare.
Ogni tanto mi sorprendo a pensare che sono anni che io non ho un'intimità con qualcuno, che non ho un rapporto sessuale e che non ne sento proprio la mancanza, anzi mi sembra una liberazione non dover stare a pensare a queste cose. Se non fosse che invece tutto il resto di una relazione mi manca e come.
Ho deciso quindi, spinta un po' da me e un po' dagli altri, a cui però non sono mai riuscita a spiegare per bene la mia natura, di iscrivermi ad un app di dating... Lo so che non è il massimo, ci avevo pure già provato anni fa senza nessun risultato (se non di giurare di non riprovarci visto il senso di vuoto con cui tornavo a casa dopo l'ennesimo appuntamento con sconosciuti che mi pareva un colloquio di lavoro). Ma non vedo proprio alternative per me di conoscere gente dal vivo. E poi c'è tutto il discorso di come presentarmi agli altri che di certo si aspettano una persona interessata al sesso e non me. Ma dovrebbe almeno interessarmi qualcuno per arrivare ad affrontare questo problema...e al momento mi dispiaccio pure di questo, che non riesca neanche ad innamorarmi.
Insomma il succo sconclusionato di questo lungo monologo è... Faccio bene a fare così? A provare a fare qualcosa? O dovrei lasciare stare e accettare la situazione consapevole delle scarsissime opportunità che ho in questo campo di vita? Perché poi magari i miei amici single hanno difficoltà nel trovare l'"anima gemella" e finisce lì, io invece ammesso che la trovi ho poi la questione asessualità...e allora mi sembra una strada senza uscita.
Complice il monologo di Chiara Francini a Sanremo sulla mancata maternità mi sono messa a rimuginare ancora una volta sulla mia sofferenza. Trovare finalmente qualcuno che sappia esprime e ammettere quella voragine di emozioni, pensieri e sensi di colpa che ti investono nel momento in cui una tua amica strafelice ti comunica che è incinta (o che magari si sposa) mi ha colpito molto...ho pensato che allora non sono l'unica a sentirsi così, che forse ho anche il diritto di potermici sentire e addirittura di poterlo dichiarare senza essere sbagliata. Così come che il pensiero che io sia una donna che vale di meno perché non sa cucinare ed è sola... Riflessioni simili sono abbastanza obbligate se sei una ragazza di 32 anni con poche certezze, se non quella che, semmai avresti potuto scegliere, avresti voluto costruire una tua famiglia.
Avevo già scritto a luglio di questi pensieri. Ho preso spunto anche dai vostri consigli e mi sono impegnata per cercare di vedere il bello in tutto ciò che mi accade, sforzata di crearmi occasioni per stringere nuove conoscenze, approfittare di tutto ciò che ho la fortuna di avere, fare nuove esperienze ecc. Insomma lamentarmi di meno e vivere di più. È servito sicuramente, almeno temporaneamente. Se non avessi il pensiero che questi sono anni decisivi per la mia vita starei sicuramente meglio... Invece mi sento come se un giorno potessi pentirmi di quello che non sto facendo adesso e allora sarà troppo tardi. Ma la verità è che non so neanche io cosa potrei fare per svoltare la situazione.
Non sono l'unica single, c'è qualche altro amico oltre me. Dicono che ci devo almeno provare e anche io dopo tutti i ragionamenti sui rimpianti che potrei avere un giorno nel non aver fatto abbastanza mi dico che ci devo provare. Ma poi sono di nuovo combattuta perché ho paura che sarà solo altra delusione.
Il fatto è che non so da dove iniziare...Ho avuto poche esperienze per l'età che ho, una storia importante finita ormai 4 anni fa, da allora praticamente il nulla tranne che per una conoscenza di qualche settimana con un ragazzo. Ecco questa cosa è capitata proprio inaspettatamente e mi ha illuso che potessi almeno mettermi un po' alla prova per capire meglio qualcosa su di me e sulla mia sessualità visto che per la prima volta oltre ad un'attrazione mentale provavo anche una specie di attrazione fisica. Non ho avuto modo di proseguire la cosa perché il ragazzo è sparito dopo la seconda volta che siamo stati insieme.
Io sono rimasta con le mie paure, ho dirottato le mie energie in altro sperando che prima o poi si smuovesse qualcosa. Insomma non ho affrontato quel problema, anche perché da allora non ho più trovato nessuno che mi ci abbia almeno fatto pensare.
Ogni tanto mi sorprendo a pensare che sono anni che io non ho un'intimità con qualcuno, che non ho un rapporto sessuale e che non ne sento proprio la mancanza, anzi mi sembra una liberazione non dover stare a pensare a queste cose. Se non fosse che invece tutto il resto di una relazione mi manca e come.
Ho deciso quindi, spinta un po' da me e un po' dagli altri, a cui però non sono mai riuscita a spiegare per bene la mia natura, di iscrivermi ad un app di dating... Lo so che non è il massimo, ci avevo pure già provato anni fa senza nessun risultato (se non di giurare di non riprovarci visto il senso di vuoto con cui tornavo a casa dopo l'ennesimo appuntamento con sconosciuti che mi pareva un colloquio di lavoro). Ma non vedo proprio alternative per me di conoscere gente dal vivo. E poi c'è tutto il discorso di come presentarmi agli altri che di certo si aspettano una persona interessata al sesso e non me. Ma dovrebbe almeno interessarmi qualcuno per arrivare ad affrontare questo problema...e al momento mi dispiaccio pure di questo, che non riesca neanche ad innamorarmi.
Insomma il succo sconclusionato di questo lungo monologo è... Faccio bene a fare così? A provare a fare qualcosa? O dovrei lasciare stare e accettare la situazione consapevole delle scarsissime opportunità che ho in questo campo di vita? Perché poi magari i miei amici single hanno difficoltà nel trovare l'"anima gemella" e finisce lì, io invece ammesso che la trovi ho poi la questione asessualità...e allora mi sembra una strada senza uscita.