È giusto provare a fare qualcosa?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Lun
Junior
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È giusto provare a fare qualcosa?

Messaggio da Lun »

Ogni tanto, nei periodi più duri, torno qui per un confronto

Complice il monologo di Chiara Francini a Sanremo sulla mancata maternità mi sono messa a rimuginare ancora una volta sulla mia sofferenza. Trovare finalmente qualcuno che sappia esprime e ammettere quella voragine di emozioni, pensieri e sensi di colpa che ti investono nel momento in cui una tua amica strafelice ti comunica che è incinta (o che magari si sposa) mi ha colpito molto...ho pensato che allora non sono l'unica a sentirsi così, che forse ho anche il diritto di potermici sentire e addirittura di poterlo dichiarare senza essere sbagliata. Così come che il pensiero che io sia una donna che vale di meno perché non sa cucinare ed è sola... Riflessioni simili sono abbastanza obbligate se sei una ragazza di 32 anni con poche certezze, se non quella che, semmai avresti potuto scegliere, avresti voluto costruire una tua famiglia.

Avevo già scritto a luglio di questi pensieri. Ho preso spunto anche dai vostri consigli e mi sono impegnata per cercare di vedere il bello in tutto ciò che mi accade, sforzata di crearmi occasioni per stringere nuove conoscenze, approfittare di tutto ciò che ho la fortuna di avere, fare nuove esperienze ecc. Insomma lamentarmi di meno e vivere di più. È servito sicuramente, almeno temporaneamente. Se non avessi il pensiero che questi sono anni decisivi per la mia vita starei sicuramente meglio... Invece mi sento come se un giorno potessi pentirmi di quello che non sto facendo adesso e allora sarà troppo tardi. Ma la verità è che non so neanche io cosa potrei fare per svoltare la situazione.

Non sono l'unica single, c'è qualche altro amico oltre me. Dicono che ci devo almeno provare e anche io dopo tutti i ragionamenti sui rimpianti che potrei avere un giorno nel non aver fatto abbastanza mi dico che ci devo provare. Ma poi sono di nuovo combattuta perché ho paura che sarà solo altra delusione.

Il fatto è che non so da dove iniziare...Ho avuto poche esperienze per l'età che ho, una storia importante finita ormai 4 anni fa, da allora praticamente il nulla tranne che per una conoscenza di qualche settimana con un ragazzo. Ecco questa cosa è capitata proprio inaspettatamente e mi ha illuso che potessi almeno mettermi un po' alla prova per capire meglio qualcosa su di me e sulla mia sessualità visto che per la prima volta oltre ad un'attrazione mentale provavo anche una specie di attrazione fisica. Non ho avuto modo di proseguire la cosa perché il ragazzo è sparito dopo la seconda volta che siamo stati insieme.

Io sono rimasta con le mie paure, ho dirottato le mie energie in altro sperando che prima o poi si smuovesse qualcosa. Insomma non ho affrontato quel problema, anche perché da allora non ho più trovato nessuno che mi ci abbia almeno fatto pensare.
Ogni tanto mi sorprendo a pensare che sono anni che io non ho un'intimità con qualcuno, che non ho un rapporto sessuale e che non ne sento proprio la mancanza, anzi mi sembra una liberazione non dover stare a pensare a queste cose. Se non fosse che invece tutto il resto di una relazione mi manca e come.

Ho deciso quindi, spinta un po' da me e un po' dagli altri, a cui però non sono mai riuscita a spiegare per bene la mia natura, di iscrivermi ad un app di dating... Lo so che non è il massimo, ci avevo pure già provato anni fa senza nessun risultato (se non di giurare di non riprovarci visto il senso di vuoto con cui tornavo a casa dopo l'ennesimo appuntamento con sconosciuti che mi pareva un colloquio di lavoro). Ma non vedo proprio alternative per me di conoscere gente dal vivo. E poi c'è tutto il discorso di come presentarmi agli altri che di certo si aspettano una persona interessata al sesso e non me. Ma dovrebbe almeno interessarmi qualcuno per arrivare ad affrontare questo problema...e al momento mi dispiaccio pure di questo, che non riesca neanche ad innamorarmi.

Insomma il succo sconclusionato di questo lungo monologo è... Faccio bene a fare così? A provare a fare qualcosa? O dovrei lasciare stare e accettare la situazione consapevole delle scarsissime opportunità che ho in questo campo di vita? Perché poi magari i miei amici single hanno difficoltà nel trovare l'"anima gemella" e finisce lì, io invece ammesso che la trovi ho poi la questione asessualità...e allora mi sembra una strada senza uscita.

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Bianca
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Re: È giusto provare a fare qualcosa?

Messaggio da Bianca »

Ciao Lun e benarrivata!

Comincio dalla risposta, immediata, concisa, come succede spesso su Aven…

È sempre giusto provare a fare qualcosa, anche quando questa volontà è inficiata dalla stanchezza.
È necessario riflettere un po’ e poi ripartire con nuovo entusiasmo.

A volte, provare a fare qualcosa vuol dire anche accettare, rassegnarsi ma senza una resa vera e propria, nel senso che ci sono strade diverse e provarne altre può essere un successo.

Ti sei raccontata molto bene e saperlo fare è già una grande fortuna, non tanto per spiegare agli altri, quanto a te stessa come sei e cosa vorresti.

In effetti, non siamo fatti per stare da soli, benché la scelta di rimanere single, se è una scelta, è comunque rispettabilissima.
Senza mai dimenticare che, optando per la singlitudine, magari si sta contribuendo alla felicità di un eventuale, mancato partner.

Giusto per strapparti un sorriso, se ci riesco.

La mentalità diffusa, oggi meno che un tempo, è quella che un essere umano si realizza, si completa, si assume delle responsabilità (se le assume, cosa non scontata) se segue la via ritenuta consuetudine: crescere, finire gli studi, trovare un lavoro, sposarsi (oggi usa anche convivere ma non è la stessa cosa) .

Avere figli è scontato, non averne è un fallimento.
Nessuno te lo dice in faccia ma tu vedi negli occhi altrui una nuvoletta con scritto: che peccato…

Dopo tutto questo preambolo, tu cosa puoi fare?

Intanto, non aspettarti l’inizio di una relazione ad ogni svolta d’angolo ma non farci neppure una croce sopra.
Forse vale di più comportarsi in modo naturale, senza vivere perennemente in attesa che un desiderio si avveri.

Il caso non esiste ma credere nel caso, senza eccessive aspettative, forse paga.
Avere amici single e non single (senza invidie, però), avere interessi, curiosità, cose da fare, momenti di piacevole compagnia e divertimento, aiuta a non sprofondare nel baratro del pessimismo e a convincersi che essere soli non equivale a valere zero, anzi.

Le persone con parecchie qualità sono più esigenti, più selettive e a volte, spaventano un po’.

Intanto convinciti che comunque andrà la tua vita, avrà un senso e tu, un valore, a prescindere da quello che avrai realizzato.

Appiccica sullo specchio del bagno un post it con questa affermazione, così vera e così giusta:

A VOLTE, NON OTTENERE CIÒ CHE SI VUOLE
PUÒ RAPPRESENTARE
UN MAGNIFICO COLPO DI FORTUNA.

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Bakeneko
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Re: È giusto provare a fare qualcosa?

Messaggio da Bakeneko »

Lun ha scritto:
mar feb 14, 2023 4:53 pm
Non sono l'unica single, c'è qualche altro amico oltre me. Dicono che ci devo almeno provare e anche io dopo tutti i ragionamenti sui rimpianti che potrei avere un giorno nel non aver fatto abbastanza mi dico che ci devo provare. Ma poi sono di nuovo combattuta perché ho paura che sarà solo altra delusione.
Mi trovo nella tua stessa situazione. Abbiamo anche la stessa età.
Hai provato a parlarne con qualcuno? Magari al consultorio familiare più vicino.
53x+m³=Ø

GiuseppeVerdi
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Re: È giusto provare a fare qualcosa?

Messaggio da GiuseppeVerdi »

Ciao, anche se fuori tempo massimo, vorrei dirti come la penso.

Tu hai tutto il diritto di esprimere come ti senti senza timori di giudizi negativi.
In nessun caso saresti “sbagliata” (nei confronti di cosa poi?), niente, assolutamente niente, non il fatto che forse avresti voluto una tua famiglia, ma per la tua natura non l’hai avuta, ne che hai poche certezze (se conosci qualcuno che ne ha fammi sapere :lol: ), ne il fatto che non sai cucinare (esistono i surgelati :lol: ), ne il fatto che tu sia sola (soprattutto questo ultimo punto), può, nemmeno lontanamente, supportare il pensiero che tu valga di meno come donna! Tu sei tu, sei unica, e di conseguenza, perfetta!

Tutti (asessuali e non) un giorno, potremmo guardarci indietro e avere dei rimpianti per azioni non compiute. Decidiamo come vivere la nostra vita e tentiamo di ultimare dei progetti fatti, di raggiungere obbiettivi che ci siamo posti, a volte riusciamo, a volte no, ma, in nessun caso, nessuno ci può dare la garanzia che le nostre scelte siano corrette.

Non tutti desiderano una relazione, per alcuni, la vita di coppia non fa proprio per loro. Capisco il sentirsi sola, ma non sempre una persona al tuo fianco colma quel senso di solitudine. Le donne in particolare, hanno una forza dentro di loro che non immaginano neanche, se imparassero a sfruttarla sarebbero quasi invincibili!

Per una persona asessuale è quasi naturale desiderare raramente, o non desiderare affatto un intimità fisica, (dipende molto dalla singola sfumatura, per me ad esempio, è un idea ripugnante). Alcuni di noi, come nel tuo caso, desiderano la parte più sentimentale di una relazione, altri nemmeno quella. Siamo tutti diversi, ma NESSUNO è sbagliato.

Le app di dating funzionano raramente e male, con gli allosessuali, immagina con noi asessuali :lol: :lol: . Qualcuno che capisca qualcosa di informatica dovrebbe inventare una di queste “app”, solo per persone asessuali :D , non credo che avrebbe molto successo, ma sarebbe interessante vedere la “reazione del pubblico” :lol: . Non interessandomi, non ho mai eseguito ricerche approfondite, ma da quel poco che conosco la rete, non mi sembra che ne esistano ancora, almeno non in lingua italiana (se non è così chiedo scusa per l’ignoranza a riguardo).

In conclusione al mio monologo, mi sento di consigliarti di provare a fare soltanto quello che senti di fare, non farti “spingere” da amici o parenti a conoscere persone che, in realtà, non ti interessano. A mio modo di vedere, bisogna prima imparare a stare bene con se stessi, poi si può cercare di far stare bene un altra persona in un rapporto di coppia.
Ammetto che per una persona asessuale è più difficile entrare in una relazione, sopratutto se il partner è allosessuale, ma come si dice in questi casi, “il mare è piano di pesci”. Io sono certo che, se metti da parte inutili ansie, paure e pensieri negativi, migliorando così il rapporto con te stessa, prima o poi (volendolo davvero) riuscirai a trovare una persona con cui condividere tutto... anche la tua asessualità.

Nel frattempo, puoi sempre continuare a farlo con dozzine di persone, sull’isola di Aven! :D :D

Un saluto, spero di rileggerti presto.

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